Lo sviluppo di Berceto è da ricondursi al passaggio della Via Francigena che metteva in comunicazione la Pianura Padana con la Toscana e, quindi, con Roma.
Nel XV secolo i Rossi riedificarono la chiesa sull’edificio romanico originario, rendendo l’architettura di difficile interpretazione per la frammentarietà degli elementi stilistici e documentari. Del periodo longobardo si conserva il pluteo, inserito sul fronte dell’altare maggiore, raffigurante la croce che sostiene due calici e pavoni che si abbeverano. Importanti testimonianze plastiche, riferibili al XII secolo, sono quelle del portale principale e del portale nord.
Ai lati del portale principale si trovano le due statue di Paolo e Pietro, i cui sepolcri romani costituivano la meta del percorso francigeno. Nel 1729, dove sorgeva il chiostro monastico e poi canonicale, sul lato sud della chiesa, fu realizzata la cappella di Santa Apollonia, trasformata poi nel Museo del Tesoro della chiesa; nella preziosa collezione della struttura museale, spiccano il piviale di San Moderanno e un calice di vetro di grande bellezza.
Storia
Lo sviluppo di Berceto è da ricondursi al passaggio della Via Francigena che metteva in comunicazione la Pianura Padana con la Toscana e, quindi, con Roma. L’arteria viaria assunse particolare importanza nei sec. XI e XIII, quando divenne uno dei principali itinerari per i pellegrini che si recavano a Roma. Nei primi anni del VIII secolo, il re Liutprando fece costruire, sulla cima del monte Bardone, il monastero chiamato Berceto.
Nei secoli successivi, Berceto fu al centro di aspre contese che condussero al succedersi, nella signoria del borgo, delle famiglie Rossi, Da Correggio, Fieschi e Della Scala. Il feudo tornò ai Rossi che ne furono signori incontrastati fino al 1666, quando fu ceduto per debiti alla Camera Ducale. Il nucleo più antico del Borgo conserva un patrimonio edilizio di estremo interesse. Modeste dimore medioevali, pregevoli edifici rinascimentali, portali, finestre, elementi di arredo urbano: Berceto accoglie un’ampia gamma di stili architettonici, tipici della montagna parmense nel periodo dal XII al XVII sec.
All’incrocio delle due arterie principali sorge il Duomo. Rimangono, inoltre, alcune interessanti sculture fra cui la lunetta del portale in facciata e una rara formella. All’interno del Duomo si conserva una campana di bronzo, fusa nel 1497, il ”piviale di S. Moderanno”, stoffa lucchese del XII sec., ed una preziosa raccolta di oggetti liturgici.
Come raggiungere il Comune
In auto: dall’autostrada A15 Parma-La Spezia, uscendo a Berceto, il capoluogo dista solo 1 km dal casello.
In autobus: linea extraurbana Parma – Berceto, nei giorni festivi e feriali.
In treno: la stazione F.S. più vicina (5 km. e solo per fermate locali) è quella di Ghiare di Berceto, quelle principali sono Borgotaro (20 km) o Fornovo (25 km) sulla tratta Parma – La Spezia e sono comodamente servite con fermate di treni in partenza da Milano, Bologna, Genova, Livorno e Firenze.