L’incontro, coordinato da Regione Toscana, si è svolto sabato 23 settembre in occasione del Salone Mondiale del Turismo sulle città e siti UNESCO di Siena.
I rappresentanti di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana e Lazio si sono incontrati a Siena per un momento di confronto sull’attività legata alla valorizzazione del percorso. Si tratta di una azione finalizzata alla candidatura dell’itinerario di Sigerico all’interno del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
A seguito dell’accordo sottoscritto tra le 7 regioni il 3 marzo, è stato avviato il gruppo tecnico di lavoro (24 luglio) affidando all’Associazione Europea delle vie Francigene il coordinamento delle attività per la predisposizione dell’analisi e studio preliminare della candidatura. La direzione scientifica è affidata alla prof.ssa Paola Falini.
Il programma predisposto prevede diverse fasi operative: storia e sviluppo dei cammini francigeni europei; descrizione dei valori stoico culturali della rete francigena in Italia; identificazione e descrizione del bene da proporre; giustificazione dei criteri di iscrizione; analisi comparativa con altri cammini; protezione e gestione; piano di gestione.
Questa candidatura rappresenta una sfida che vede collaborare insieme regioni diverse con un unico obiettivo. Cercheremo di trovare il maggior equilibrio fra la componente culturale e legata ai valori della Via Francigena con la componente turistica, ha sottolineato laVice Presidente di Regione Toscana Monica Barni.
Obiettivo comune è quello di predisporre entro la fine di marzo 2018 il documento per iscrivere la Via Francigena nel suo tratto italiano alla tentative list UNESCO. Per la sua dimensione transnazionale, l’itinerario della Francigena guarderà all’apertura verso Svizzera, Francia e Inghilterra affinché si possano coinvolgere negli step successivi anche gli altri Paesi coinvolti, sottolineandone la dimensione europea.
“L’Associazione Europea delle vie Francigene ha accolto con molto entusiasmo e convinzione questa proposta di collaborazione sullo studio di fattibilità per la candidatura. Dopo aver ottenuto nel 1994 la certificazione di itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, la certificazione del patrimonio UNESCO farebbe fare un grande salto di reputazione e visibilità ai territori lungo la via francigena favorendo una maggiore conoscenza e fruibilità del percorso” , ha concluso il Presidente Massimo Tedeschi
Luca Bruschi.