Oltre 250 partecipanti, rappresentanti di istituzioni, associazioni, reti di ricerca, operatori culturali ed economici, per parlare di Via Francigena europea.
Il Forum di venerdi 27 e sabato 28 gennaio, giunto alla IV edizione, ha rappresentato un momento significativo della Via Francigena europea. Si sono ritrovati insieme rappresentanti francesi, svizzeri, italiani alla presenza del Direttore dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo Stefano Dominioni.
Venerdì si sono svolti tre incontri tecnici coordinati dall’Associazione Europea delle Vie Francigene.
Il primo, sul tema tema della Via Francigena nel sud (presenti i rappresentanti delle Regioni Lazio e Puglia, del comune di San Giovanni Rotondo e della rete dei comuni foggiani), per definire tempi, modi e contenuti dell’accordo fra le Regioni finalizzato all’estensione della certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” anche a quel tratto; la decisione finale sarà assunta dall’Assemblea generale AEVF nei prossimi mesi.
Secondo incontro, con le Regioni italiane della Via Francigena di Sigerico (presenti Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana, Lazio), sul Piano Stralcio “Cultura e Turismo” del Ministero ed il Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 (CIPE) con l’obiettivo di realizzare progetti di miglioramento dell’infrastruttura nei residui punti di criticità e nuove azioni in tema di segnaletica, luoghi di sosta attrezzati con punto acqua, copertura wifi.
Il terzo incontro è stato quello del Comitato Scientifico AEVF, presieduto da Fiorella Dallari. Sviluppo, ricerca, rete di università rappresentano infatti elementi indispensabili per la Via Francigena ed il mantenimento della certificazione del Consiglio d’Europa.
Il “Francigena day” del 28 gennaio è stato un momento fortemente partecipato (250 persone presenti) per parlare e confrontarsi su cinque punti: protagonismo dei “piccoli” Comuni; stato di avanzamento della candidatura della Francigena a Patrimonio UNESCO; animazione e accoglienza lungo la Via; azioni congiunte delle Regioni; attività di studio e ricerca sugli Itinerari a livello internazionale. In parallelo si è svolto l’incontro delle associazioni presenti sul cammino, punto di forza della Via Francigena.
Al centro del dibattito la forza culturale, sociale, economica della Via Francigena, straordinaria opportunità innanzitutto dei piccoli comuni. I rappresentanti dei numerosi enti locali partecipanti hanno illustrato l’appassionato lavoro che si sta facendo, mettendo in luce la necessità della manutenzione del percorso attraverso un accordo “di sistema” con Regioni e Ministeri.
Spazio all’aggiornamento delle attività per la candidatura UNESCO. Stefano Ciuoffo ha informato che la sottoscrizione dell’accordo tra le Regioni, con capofila Regione Toscana, è imminente.
Stefano Dominioni ha focalizzato l’attenzione sul Programma degli Itinerari Culturali in cui la Via Francigena è inserita. Il Programma festeggia quest’anno 30 anni dal suo lancio e l’evento di celebrazione avverrà a Lucca dal 27 al 29 settembre 2017. “Celebriamo i trent’anni del programma con 32 Itinerari Culturali certificati, che offrono a viaggiatori ed abitanti la possibilità di scoprire le tante storie tracciate nel corso dei secoli attraverso l’Europa, che hanno permeato arti, architetture, riti, lingue, contribuendo a forgiare le tante identità che compongono il nostro continente. Il viaggio è ancora oggi mezzo privilegiato per scoprire le tante regioni d’Europa e gli itinerari sono spazi di incontro con l’altro. La certificazione di Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa è una certificazione di eccellenza: attraverso la certificazione, ogni itinerario diventa ambasciatore dei valori difesi dal Consiglio d’Europa, diritti dell’uomo, dialogo interculturale.
La Via Francigena è un esempio di come gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa possano diventare vettori di sviluppo dei territori e dimostra il ruolo chiave rivestito dai Comuni nello sviluppo di queste reti europee. La Via Francigena è stato uno dei primi cammini entrato a far parte della famiglia degli Itinerari Culturali nel 1994. L’Associazione Europea delle Vie Francigene ha creato un modello di governance partecipata, fondata sul dialogo con le realtà del territorio e favorevole allo sviluppo delle piccole e medie imprese”
La sessione del mattino si è conclusa con gli autorevoli interventi di Romano Prodi e Francesco Rutelli, ai quali il sindaco Raffaella Senesi ha conferito la cittadinanza onoraria di Monteriggioni e il presidente Tedeschi AEVF l’Attestato di Pubblico Riconoscimento per l’impegno per la Via Francigena. Per Prodi e Rutelli si tratta di un ritorno poichè, da Presidente del Consiglio dei Ministri e da Ministro per i Beni Culturali rispettivamente, il 29 settembre 2007 scelsero proprio Monteriggioni per la cerimonia di posa del primo cartello pedonale della Via Francigena.
«La riunione dei Comuni di oggi – ha detto Romano Prodi – è importante per la Via Francigena ma è necessario un intervento dello Stato. Non credo ci siano investimenti con un rapporto costi/benefici così favorevole. Abbiamo lanciato 10 anni fa l’iniziativa qui, a Monteriggioni, e devo dire che i Comuni hanno risposto ma l’iniziativa collettiva che doveva dare continuità alla strada non c’è stata. I venti milioni di euro stanziati dal Governo sono un buon inizio ma non bastano».
«Cominciammo con Prodi proprio da Monteriggioni come simbolo e icona di civiltà e immagine del paesaggio – ha detto Francesco Rutelli – Da allora tanta strada è stata fatta, tanta l’hanno fatta i camminatori e anche noi abbiamo fatto tanto per sostenere questo impegno sulla Francigena. Però il problema oggi è rovesciato. Prima c’era attenzione locale e mancava visione nazionale. Adesso c’è visione nazionale ma manca l’aiuto ai Comuni che hanno bisogno di risorse per la manutenzione da Governo e Regioni. Lo sforzo del ministro Franceschini va sostenuto e implementato».
Sabato pomeriggio ha visto protagoniste Regioni e università.
I rappresentanti tecnici delle Regioni presenti (Aigle-Région, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana, Lazio, Basilicata, Puglia) si sono confrontati in merito a percorso, accoglienza, segnaletica, accessibilità, tema quest’ultimointrodotto da Pietro Scidurlo, presidente di FreeWheels onlus, che ha mostrato il suggestivo video dell’esperienza lungo la Via Francigena (primavera 2016) in handbike.
Il gruppo di lavoro delle Regioni, coordinato da AEVF, costituisce una piattaforma istituzionale di dialogo e di scambio che ha prodotto importanti risultati: Vademecum degli standard comuni del percorso e dell’accoglienza; Abaco dei cartelli (del tratto italiano). Lo stesso gruppo di lavoro interregionale, in collaborazione con AEVF, ha lavorato alla pubblicazione (giugno 2016) della prima guida ufficiale del tratto italiano della Via Francigena con l’editore milanese “Terre di Mezzo”.
Il Forum si è concluso con la sessione dedicata alla ricerca. Fiorella Dallari (Università di Bologna) ha presentato in anteprima il numero della rivista online Alma Tourism interamente dedicato alla Via Francigena con interventi di esperti e ricercatori internazionali. Christian Schuele (Associazione dello Chablais, Ufficio di presidenza AEVF) ha presentato le conclusioni del lavoro svolto in collaborazione con l’Università di Lille, focalizzato sull’impatto che i media hanno sul cammino. Gianluca Bambi (Università di Firenze) ha presentato la ricerca sul profilo del pellegrino moderno, analizzato attraverso i dati dei questionari, compilati da pellegrini e camminatori, su provenienza, motivazioni del viaggio, attese lungo il cammino, modalità di percorrenza.
In parallelo, Sandro Polci, Direttore del Festival europeo “Via Francigena Collective Project”, ha coordinato la sessione dedicata ad associazioni e camminatori per scambiare esperienze di cammino e di animazione sulla Via Francigena, elemento fondamentale per continuare a far rivivere l’itinerario.
Il Francigena Day di Monteriggioni è stato interamente trasmesso sulle frequenze di Radio Francigena, media partner dell’evento.
Appuntamento a sabato 27 gennaio del 2018, per la prossima edizione del Forum a Monteriggioni.
Luca Bruschi