La Banca del Consiglio d’Europa (CEB) può diventare valido supporto allo sviluppo delle infrastrutture della Via Francigena, ed AEVF, Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, intende promuovere un incontro a Roma fra la Banca e le autorità locali, regionali e nazionali interessate.
Il presidente Tedeschi ha avuto un interessante colloquio con Nunzio Guglielmino, Vice Governatore della Banca del Consiglio d’Europa (Parigi avenue Kléber 55 www.coebank.erg) fondata nel 1956 sulla base di un Accordo Parziale del Consiglio d’Europa, cui oggi aderiscono 41 Paesi (fra i quali Italia, Svizzera, Francia), per finanziare progetti di ambito sociale, culturale, di piccola e media impresa creatrice di impiego giovanile, ecc. a tassi particolarmente vantaggiosi. Condizioni di finanziamento dei progetti sono la coerenza con la missione del Consiglio d’Europa (e la Via Francigena è Itinerario culturale del Consiglio d’Europa) e l’approvazione delle autorità di governo nazionali e regionali interessate.
Il Vice Governatore Guglielmino si è detto interessato ad approfondire le progettualità della Francigena in particolare le infrastrutture di impatto sociale, occupazionale, culturale quali sentieri, ostelli, luoghi di accoglienza, di informazione, ecc.
Tale opportunità può costituire integrazione di altre fonti finanziarie come quelle attese dalla legge “Destinazione Italia”, per la quale AEVF si è attivata con il Governo chiedendo che la Via Francigena venga inserita tra le priorità e si possa facilitare la creazione di nuove infrastrutture di accoglienza lungo la Via.