Lo hanno chiamato il pane di Sigerico, dal nome dell’arcivescovo di Canterbury che per primo tracciò l’itinerario della Via Francigena.
E ora il pane del pellegrino, ideato da un insegnante dell’Istituto Alberghiero di Bagnone, è stato battezzato ufficialmente al Toscana Fuori Expo nell’ambito delle iniziative promosse dalla Camera di Commercio di Massa Carrara in collaborazione con Provincia di Massa Carrara e da tutti i comuni (Massa, Carrara, Montignoso, Pontremoli e l’Unione dei Comuni della Lunigiana) ai Chiostri dell’Umanitaria (Via Francesco Daverio, 7). Il pane di Sigerico (o del pellegrino) è nato per fondere storia, spiritualità e tradizione dei paesi, frazioni e territori della Lunigiana attraversati dall’antica Via Francigena.
E’ più di una specialità gastronomica, come spiega lo Chef Rolando Paganini che ha inventato la ricetta insieme ai suoi studenti: ” E’ un pane a lunga conservazione, adatto a un pellegrino in viaggio e studiato mettendo insieme le materie prime che si potevano trovare nella nostra terra ai tempi del Medioevo. Abbiamo voluto dargli anche un significato religioso, con dodici tagli che richiamano gli apostoli e l’atto di spezzare il pane in segno di condivisione”.
Gli ingredienti del pane del pellegrino sono quelli tipici della Lunigiana: spezie, frutta secca, noci, nocciole, zucchero e miele, uniti all’impasto di grano, frumento e farina di castagne. L’abbinamento ideale è con un formaggio dal gusto forte: piccante, erborinato o di capra, così com’è stato servito ai visitatori del Toscana Fuori Salone al termine dell’appuntamento dedicato proprio alla narrazione del percorso storico della Via Francigena in Lunigiana in agenda giovedì pomeriggio all’Umanitaria di Milano.
Fonte: Assempione