Il processo intrapreso nell’ambito dello strumento di programmazione partecipata del Contratto di lago di Viverone, che abbraccia le comunità dell’area vasta intorno al lago, ha prodotto significativi risultati su varie problematiche connesse al territorio lacustre. Tuttavia, il cammino percorso ha anche evidenziato una carenza strutturale di strumenti e politiche sinergiche di valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico ed artistico locale, per i quali tutti i soggetti coinvolti sentono crescente esigenza. Si tratta di una carenza perdurante nonostante le iniziative già avviate dai Comuni nei precedenti progetti, intraprese singolarmente o in raggruppamenti di Amministrazioni locali, grazie anche alle opportunità offerte da bandi regionali o di fondazioni locali. Iniziative che hanno consentito, tra l’altro, di intervenire sul territorio con azioni di manutenzione e riqualificazione e con la realizzazione di un sito web comune di promozione turistica di forte impatto e di ampio respiro (http://lagodiviverone.org). In particolare, l’assenza di uno strumento di coordinamento tra le iniziative che permettesse di fare coesione tra tutti i soggetti coinvolti e l’assenza di una strategia comunicativa comune hanno indotto a esplorare un nuovo percorso strategico complessivo.
Le Amministrazioni rappresentate in cartografia hanno deciso di unirsi con un accordo condiviso che si delinea nella visione-narrazione di un distretto territoriale caratterizzato da risorse naturalistiche, culturali e umane che meglio possa rappresentare per le comunità che vi abitano uno spazio ove riconoscersi e da cui partire per proporre ai potenziali visitatori un’esperienza specifica e distintiva focalizzata su una visione di benessere improntata all’armonia con l’ambiente e con se stessi, un’esperienza che si può riassumere nel concetto di slow living.
Forte motore di questa scelta è la posizione strategica del territorio dei comuni associati che racchiude importanti valenze storico-naturalistiche ed è attraversato da itinerari escursionistici di grande valore quali la Via Francigena, la Gran Traversata Biellese, l’Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, oltre ad essere connesso dalla rete di itinerari del Buon Cammino.
L’esperienza di territorio che si intende offrire passa attraverso obiettivi da conseguire organizzati in un progetto specifico. Le Amministrazioni locali, strette in una morsa di carenza di personale e scarsità di risorse finanziarie, hanno ritenuto necessario perseguire tali obiettivi mediante azioni di sviluppo a medio e lungo termine, programmabili solo attraverso la ricerca di fondi e cantierabili dietro predisposizione di progetti che richiedono continuità e specializzazione. Pertanto, per tutte queste motivazioni si è costituita l'”Associazione di Comuni Slowland Piemonte” di 15 comuni (da Santhià a Palazzo Canavese, fino a Moncrivello) guidata dalla citta di Santhià, avente sede a Roppolo e ufficio operativo a Viverone. L’associazione ha una minima base di risorse che consentano di promuovere attività sia di ricerca di fonti di finanziamento, sia di valorizzazione culturale, turistica, commerciale, sociale e delle tradizioni del territorio “attese” dalla cittadinanza, avvalendosi di un “soggetto attuatore” professionalmente qualificato e di comprovata esperienza in campo progettuale e del marketing territoriale, individuato attraverso la pubblicazione di un Avviso Pubblico in un’ottica di trasparenza istituzionale di ottimizzazione dei concetti di efficacia ed efficienza.