Via Francigena

Vie Romee, una pubblicazione scientifica sulla Via Francigena e la storia degli itinerari

Picture of Redazione AEVF
Redazione AEVF

Le attività inerenti la Via Francigena si arricchiscono anche di un’importante pubblicazione scientifica: “Vie Romee. Dall’Altomedievale Via Francigena alla pluralità di percorsi romipeti del basso Medioevo”, scritta dal Prof. Renato Stopani, Direttore del Centro Studi Romei di Firenze.

Un’opera di pregevole valore storico che sancisce anche l’importante collaborazione tra il Centro Studi Romei, fondato a Firenze nel 1985, e l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). Da itinerario francigeno a rete di itinerari: la pubblicazione attraversa la storia degli itinerari partendo dalle prime vie altomedievali per Roma fino alla Via Flaminia, il più orientatale dei percorsi romipeti. Un contributo scientifico che arriva proprio al termine di un anno ricco di confronti sul tema delle vie Romee e l’estensione del percorso della Via Francigena nel Sud.

A sottolinearlo è il presidente AEVF, Massimo Tedeschi nella prefazione del libro realizzato dal Centro Studi Romei: “A 25 anni dalla certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” (1994) della Via Francigena (duemila chilometri da Canterbury a Roma); in concomitanza con l’importante convegno di Monte Sant’Angelo “Francigena: via per Roma, Santiago, Gerusalemme” (11-13 ottobre 2019) e con la ratifica da parte della Assemblea Generale della Associazione Europea delle Vie Francigene della estensione da Roma alla Puglia (verso Gerusalemme) – altri mille chilometri – di tale certificazione (Bari, 18 ottobre 2019) e all’avvio dell’iter di candidatura a patrimonio UNESCO, il lavoro di Renato Stopani sulle “Vie Romee” assume una importanza cruciale nella storia della Via Francigena e nella riscoperta del suo valore universale”.

La Via Francigena, anzi le Vie francigene, anzi le Vie romipete, per dirla ancora con Stopani, hanno carattere esemplare poiché sono percorse, verso nord, dai pellegrini diretti a Santiago e, verso sud, dai romei, dai palmieri e da chi è diretto a Monte Sant’Angelo in Gargano e a Gerusalemme – ricorda Tedeschi. È strada romea, gerosolimitana, compostellana, micaelica, nicolaiana. Il pellegrinaggio moderno diviene una splendida modalità per recuperare e indagare memoria, autenticità, spiritualità, valori comuni, identità, partecipazione sociale, inclusione ed il lavoro di Stopani, l’ennesimo importante lavoro, costituisce uno strumento molto utile per affermare questa rinnovata relazione tra le strade e le mete della storia ed il cammino di oggi”. 

L’opera, con la postfazione di Sandro Polci, direttore del Festival Europeo Vie Francigene, Cammini, Ways, Chemins” che nel 2020 festeggia la X edizione, è edita dal Centro Studi Romei in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene che ha sostenuto l’iniziativa.

Per informazioni: Centro Studi Romei http://www.centrostudiromei.eu/