Canterbury c’è. La bella città medievale inglese, km zero della Via Francigena, punta sempre di più sull’antico itinerario di Sigerico.Nei giorni scorsi, l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) si è recata nel famoso centro del Kent per alcuni incontri di portata storica con interlocutori istituzionali del calibro del sindaco Simon Cook e dell’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby.
Giorni di dialogo in un clima d’amicizia che hanno evidenziato l’interesse della città inglese nel percorso della Via Francigena verso l’UNESCO. Un interesse manifestato direttamente al presidente Massimo Tedeschi e al direttore Luca Bruschi alla presenza di Velia Coffey, vice direttrice generale del Canterbury City Council nonché vicepresidente AEVF.
“A fronte di un dato geografico di piccola entità (l’unica tappa inglese è lunga circa 30 km, da Canterbury a Dover ndr) abbiamo un valore culturale, storico e linguistico enorme, quei 30 km rappresentano la cultura inglese della Via Francigena – conferma il presidente Tedeschi – l’adesione del Sindaco e dell’Arcivescovo alla nostra proposta è stata per noi davvero una grande soddisfazione”.
Nel cammino per la certificazione UNESCO, la Via Francigena potrà infatti contare sul sostegno di Canterbury. “Il leader Simon Cook si è dimostrata persona molta attenta, ha colto l’importanza della Francigena e dell’impegno per UNESCO per aumentare ancor più la visibilità della sua città – sottolinea Tedeschi – anche l’arcivescovo Welby, che si è manifestato in stile francescano, quello di papa Francesco, con il quale peraltro ha frequenti contatti, ha espresso subito forte interesse per la Via Francigena e la certificazione UNESCO, assicurando interessamento presso i propri referenti del tratto francese e svizzero e il centro culturale anglicano a Roma”.
E’ in questo spirito di collaborazione che si colloca la programmazione della assemblea generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene a Canterbury nel 2019. Dopo Champlitte in Francia il 18 maggio 2018, toccherà al Regno Unito. “Sarebbe la prima volta in terra inglese, un grande avvenimento per la famiglia francigena – commenta Tedeschi – da definire solo se in primavera o in autunno”.
La trasferta inglese ha consentito di mettere a punto altri aspetti: scambio di visibilità tra i portali Visit Canterbury e Visit Francigena di AEVF; ampliamento delle opportunità di ospitalità; cooperazione nell’ambito del progetto Interreg Green Pilgrimage; supporto alla Charity Walk di Julia Peters. Sono già state individuate due strutture ‘walkers oriented’ e altre, se interessate ad applicare condizioni particolari a turisti e pellegrini con credenziale, verranno inserite nella lista accoglienza.
“La città già registra un movimento di pellegrini e camminatori dovuto alla estesa rete di itinerari regionali. Adesso si incominciano a vedere anche persone che arrivano o partono da Canterbury per percorrere tratti della Francigena – aggiunge il presidente – Abbiamo consegnato all’ufficio del turismo le prime credenziali ed all’ufficio già si rivolgono visitatori interessati al cammino. Parliamo ancora di piccoli numeri ma si inizia a piccoli passi così come avvenuto in Italia”.
Il leader del City Council di Canterbury, Simon Cook, ha dato la disponibilità a partecipare alla quinta edizione del Forum “Comuni in Cammino” in programma a Monteriggioni il 26 e il 27 gennaio 2018. “L’impegno della Associazione per il percorso inglese è la direzione giusta; dobbiamo impegnarci non solo per il tratto italiano – conclude Tedeschi – Il prossimo passo? Coinvolgere il tratto svizzero dei Cantoni Vallese e Vaud nel progetto UNESCO e successivamente il tratto francese, con un radicamento sempre più esteso della Associazione, attraverso l’aumento dell’adesione del numero di comuni”.
Silvia Iuliano