Cura dei beni comuni per dire grazie alla comunità che li ha accolti. Questo lo spirito dei sei progetti, portati avanti dall’amministrazione comunale di Lucca in collaborazione con le associazioni di volontariato, che vedrà impegnati in tutto 54 profughi su 126 tuttora ospiti in Lucchesia.Profughi che, su base volontaria, si occuperanno di tutta una serie di attività che hanno a che fare con la cura dell’ambiente: dalla manutenzione di parchi, strade e scuole alla sistemazione della via Francigena . Il calendario e quindi l’impegno settimanale dei profughi, sarà gestito dalle stesse associazioni ma l’assessore alle politiche abitative, Antonio Sichi, precisa: «Sono attività volontarie che non vanno intese come un lavoro vero e proprio quindi l’impegno sarà molto al di sotto delle 40 ore settimanali». I migranti, durante queste attività, saranno affiancati dai volontari e le spese assicurative saranno per la maggior parte a carico della Regione, che finanzia cento euro all’anno per ogni migrante impegnato in attività di volontariato: non sono previste spese aggiuntive a carico del bilancio del Comune. I progetti partiranno in contemporanea con la giornata “Puliamo il mondo” di Legambiente, prevista il 25 settembre. In quell’occasione infatti, accanto al consueto coinvolgimento delle scuole, degli amministratori e dei cittadini che vorranno aderire, saranno presenti anche alcuni dei richiedenti asilo che hanno aderito ai sei progetti di pulizia dell’ambiente.
Il lavoro sulla via Francigena. In tutto tredici volontari si occuperanno della manutenzione e della segnalazione della via Francigena nel tratto lucchese. I richiedenti asilo saranno affiancati dal personale della società cooperativa Odissea e dall’Uisp-sport che prima li suddividerà in piccoli gruppi e che poi, con la collaborazione dell’Atvf (associazione toscana delle vie Francigene), li porterà a conoscere il territorio nel quale dovranno intervenire. Una volta terminata questa prima fase, i giovani volontari avranno il compito di tenere pulito il percorso e di ripristinare la segnaletica deteriorata con una particolare attenzione al periodo invernale, durante il quale il monitoraggio della strada dei pellegrini dovrà essere ancora più attento in vista del Giubileo.
Fonte: Il Tirreno