Punto culminante della Via Francigena, il passo del Gran San Bernardo (2476 m.) è inscindibile dai celebri cani che hanno contribuito alla sua fama e sono associati all’im- magine della Svizzera.
La loro presenza è attestata all’ospizio del Gran San Bernardo dalla seconda metà del XVII secolo e hanno aiutato i canonici nei loro compiti di assistenza ai viaggiatori che attraversano il passo. Il motto dell’ospizio, fondato da San Bernardo di Mentone attorno al 1050, testimonia della vocazione di luogo preposto ad ospitare: “Qui Cristo è adorato e sfamato” (Hic Christus adoratur et pascitur).
I cani di razza San Bernardo si sono guadagnati la fama di cani da salvataggio, specialmente in caso di valanghe. Si ritiene che il famoso Barry, nato all’inizio del XIX secolo, abbia salvato una quarantina di persone. In una lettera, un soldato dell’esercito di Napoleone Bonaparte, che attraversò il Passo nel 1800, scrisse: “presso questo convento vi sono grandi cani che cercano i viaggiatori dispersi nella neve; li individuano, presentano loro l’acquavite che portano in una fiaschetta appesa al collo e li riportano a casa; li ho accarezzati. Sono molto docili”.
Potrete scoprire questa testimonianza, unitamente alla storia del Colle, del suo ospizio e dei suoi cani al Barryland di Martigny, dove si perpetua l’allevamento di questi cani leggendari e dove troverete anche un allestimento dedicato alla Via Francigena. Nelle vicinanze, un tratto dell’antica via romana testimonia dell’attraversamento delle Alpi seguendo la via del Colle del Gran San Bernardo dall’Antichità. https://www.barryland.ch/
Christian Schülé
President – Président – Presidente Association du Chablais
L’articolo è tratto dall’ultimo numero della rivista ufficiale AEVF “Via Francigena”. La rivista, edita dallo Studio Guidotti è consultabile gratuitamente online al sito www.rivistaviafrancigena.it. Tante notizie, informazioni e testimonianze da leggere a passo lento in inglese, francese e italiano.