Nel 2013 sono migliaia i pellegrini che hanno percorso la Via Francigena, provenienti da ogni parte del mondo. Attraverso i dati delle distribuzioni credenziali, uffici del turismo ed ostelli, possiamo stimare che sono stati almeno 10.000 i fruitori della Via Francgena lo scorso anno, a piedi o in bicicletta, che hanno utilizzato la credenziale. Chi per una breve tratta durata un lungo weekend, chi da Canterbury fino a Roma o la Puglia.
Ognuno con le sue motivazione, paure, speranze e desiderio di mettersi in cammino, alla scoperta di un percorso unico al mondo che da Canterbury attraversa Inghilterra, Francia, Svizzera per poi attraversare tutta l’Italia, fino a Roma e proseguendo la sua naturale estensione verso la Puglia.
Chi cammina ha da sempre diverse motivazioni, siano esse spirituali o religiose, culturali o di conoscenza e di scoperta. I viaggiatori ci insegnano che Il cammino si fa andando, come recita anche il poeta Machado, e ad ogni passo che si percorre si assapora questa autenticità che solo questa via riesce a trasmettere, anche attraverso gli incontri che il viaggio riserva ogni giorno.
Il cammino invita anche i camminatori ad un maggiore altruismo, meditazione, umiltà, dialogo, ascolto, confronto. Cuore dell’esperienza rimangono da sempre gli incontri, sono proprio loro che fanno la differenza e che fanno ritornare indietro i camminatori arricchiti. Incontri con la natura, con i luoghi e, soprattutto, con le persone.
Nel 2014 sono già tanti i camminatori in viaggio sulla Via Francigena, nonostante la stagione fino ad ora non cosi ottimale. In attesa che comunque migliaia di nuovi viandanti fancigeni vengano a camminare lungo il percorso, qualsiasi sia la tratta da loro scelta, volgiamo lo sguardo al 2013…
Nell’analisi a campione (circa 2.000) fatta sulle credenziali distribuite dall’Associazione Europea delle Vie Francigene e da Camminando sulla Via Francigena, emerge che il numero maggiore di camminatori registrati sono italiani (circa l’80%), ma è in forte aumento il numero dei pellegrini stranieri. In particolare, in ordine di presenze: Spagna, Francia, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Germania, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Repubblica Ceca.
Extra-Europa sono invece in aumento pellegrini provenienti da USA, Canada, Australia, Brasile.
Se è vero che la meta finale non è il motivo reale del viaggio a piedi o in bicicletta, anche i dati lo confermano pienamente. Di questi viandanti, “solo” il 60% ha concluso il viaggio a Roma. Sono tanti invece che hanno prediletto alcune tratte della Via Francigena ed hanno camminato per una settimana-dieci giorni lungo l’itinerario.
Rispetto lo scorso anno, in aumento coloro che comunque percorrono tutta la Via, da Canterbury – Roma o viceversa. Almeno il 3% persone di questa “pilgrim-list” ha percorso tutti i 1800km! C’è chi invece ha seguito l’Itinerario Roma-Santiago, o chi è partito dalla Città Santa per intraprendere un viaggio a piedi fino a Medjugorie.
In forte aumento i giovani, sotti i 30 anni. I “camminatori” più giovani che hanno camminato nel 2013 avevano 16 anni. Meglio viaggiare a piedi in gruppo o da soli? Le statistiche dicono che oltre il 15% dei camminatori si è messo in viaggio da solo.
Un’ultima considerazione. La Via Francigena è un itinerario che facilita il dialogo interculturale ed interreligioso, ma anche intergenerazionale: sul cammino si incontrano talvolta “nonni” pellegrini con a fianco nipoti, alla scoperta della Via Francigena attraverso un viaggio lento, di scoperta e con lo zaino sulle spalle.
Aspettiamoci che il numero di pellegrini e viandanti francigeni continui ad aumentare, di anno in anno, sulla scia del Cammino di Santiago.
Buon cammino!