La Basilicata è una delle 11 regioni attraversate dalla Francigena ed ha un forte potenziale da esprimere grazie a questo itinerario europeo, anche in collegamento con matera Capitale della Cultura 2019. La Regione ha manifestato l’interesse ad aderire ad AEVF, mentre nei giorni scorsi è stato sottoscritto un accordo fra la stessa AEVF e l’Associazione Reti Vie Francigene della Basilicata.Riflessioni a più voci sul riposizionamento strategico e sullo sviluppo del Vulture-Alto Bradano alla luce del rilancio della Sata, dell’Expo di Milano e delle attività connesse a Matera capitale europea della cultura nel 2019. È quanto avvenuto nei due workshop organizzati dall’incubatore culturale innovativo Identity Formation, in cui si sono confrontati manager, docenti universitari imprenditori e professionisti. Il primo workshop, aperto dal Direttore Generale di Identity Formation, Tonio Bufano, ha avuto come filo conduttore l’ambizioso progetto di sviluppo locale legato alla valorizzazione della Via Francigena (antico itinerario religioso riconosciuto dal Consiglio d’Europa) nei territori della Basilicata. “La Via Francigena – ha detto l’avvocato Bufano – è uno strumento di riposizionamento strategico del Vulture-Alto Bradano dal quale di sicuro può essere generato sviluppo. Il famoso itinerario religioso-turistico che parte dall’Inghilterra offre notevoli opportunità collegate a Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019». Analogo il parere dell’Amministratore unico di Identity Formation, Leonardo Tullio, secondo il quale «è giunto il momento di cogliere le opportunità che si stanno presentando”. “Occorre – ha aggiunto Tullio – fare leva sull’innovazione, che è un processo rivolto alla conoscenza. Con questa consapevolezza la crisi in corso potrebbe essere superata più agevolmente”.
Su Matera sono intervenuti la regista Alessandra Bonavina e Mauro Bitondo. La prima si è soffermata sugli strumenti multimediali come elemento di rilancio del Vulture-Alto Bradano in vista degli importanti appuntamenti del 2019. L’ingegner Bitondo ha invece parlato della sua esperienza in tema di rigenerazione urbana nella Città dei Sassi. Nel secondo workshop la parola è passata agli amministratori locali. Il sindaco di Banzi, Nicola Vertone ed il suo omologo di Forenza, Francesco Mastrandrea (è anche presidente dell’Unione dei Comuni Alto Bradano) hanno evidenziato l’impegno quotidiano alla guida dello loro comunità nell’offrire servizi adeguati ai cittadini, senza tralasciare la cultura come motore per lo sviluppo locale. “A Forenza – ha detto il sindaco Mastrandrea – sono impegnato nel far conoscere a livello nazionale ed internazionale le diverse testimonianze del barocco”.
In Basilicata opera da circa un anno l’Associazione Reti Vie Francigene della Basilicata (ARVFB). Il sodalizio, presieduto da Daniela Venosa, è impegnato nel promuovere l’itinerario di Sigerico in Lucania e ha stretto importanti accordi di collaborazione a livello nazionale, fra questi uno con l’Associazione Europea delle Vie Francigene ed un altro con la Società Geografica Italiana. “La Francigena – ha commentato Venosa – interessa il territorio lucano e sono convinta che potrà fungere da stimolo per lo sviluppo locale”. Di grande interesse l’intervento di Roberto Biscaro, coordinatore generale del Parco Scientifico di Verona. Biscaro ha portato all’attenzione diversi casi di imprese incubate, diventate successivamente realtà imprenditoriali di tutto rispetto con penetrazione nei mercati esteri. “Gli incubatori di imprese – ha rilevato Biscaro – hanno il compito di selezionare buone idee nascenti, potenziali imprenditori e far condividere le buone idee sostenute. Un incubatore degno di questo nome deve consigliare agli imprenditori ad internazionalizzarsi”.
Fonte: adnkronos