La IV edizione del “Festival del Pensiero Popolare” fa da cornice anche quest’anno al “Palio di San Rocco Pellegrino“a San Miniato: un evento suggestivo dedicato al protettore della Via Francigena, recante sulle vesti la conchiglia di Santiago, a ribadire la vicinanza tra due grandi itinerari europei. Leitmotiv della manifestazione, dal 10 al 16 agosto, il tema del “viaggio” coniugato in “sette sensi”: vista, udito, olfatto, gusto, tatto, cuore, anima. «L’Associazione europea delle vie Francigene – spiega Mancini, direttore del Festival – ha individuato nel Palio di San Rocco una manifestazione significativa da sfruttare come strumento di attrazione. L’obiettivo è dare al Festival un taglio più turistico per avere una visibilità nazionale. Per questo stiamo già collaborando da mesi con i tour operator e con le strutture ricettive di San Miniato».
Gli eventi (spettacoli, convegni, mostre, laboratori, cammini) culmineranno con lo straordinario lancio del “Botafumeiro“, un enorme turibolo che, come a Santiago, spargerà incenso su fedeli e curiosi, intervenuti per la processione e il rito officiato dal Vescovo.
Ma cos’è un festival del pensiero popolare?!
Dicono i direttori artistici Andrea Mancini e Lapo Ciari:
Non esistono una cultura alta e una cultura bassa, non esistono una cultura popolare e una non popolare, non esistono i problemi dei ricchi e quelli dei plebei: esiste soltanto l’uomo e con lui le sue questioni. Abbiamo consapevolmente scelto di ambientare gli eventi del Festival in luoghi inconsueti come cantine, androni, frantoi, piazzette e scalinate, luoghi non conosciuti eppure straordinari di San Miniato, perché siamo davvero convinti che la sfida culturale sia proprio questa: far entrare la discussione pubblica, civile, artistica, morale, in ambienti che quotidianamente ospitano tutt’altre attività. Un ambiente che solitamente viene adibito a conservare gli attrezzi della casa o a lavare i panni, è stato trasformato e diverrà un luogo dove si discute, ad esempio, di che cosa sia la giustizia o la santità o l’enigma dell’arte. Oppure uno spazio che di solito viene utilizzato come ambiente di puro transito, diverrà per queste sere un posto dove un artista vi parla di Dio o si esibisce in una danza, in un concerto di flauti, in una mostra di lavori d’arte, oppure in un gioco di magia.
Insomma una parte della sfida è proprio questa: liberare tutti noi dall’idea che esistano luoghi per la cultura e luoghi invece per la vita. Assolutamente no: la cultura è con la vita, perché è per la vita, mette a fuoco le sue esigenze, i nostri enigmi, le nostre ombre, i nostri slanci, le nostre speranze.
Il nostro patrimonio storico artistico non è soltanto quello delle grandi cattedrali o delle straordinarie piazze d’Italia: è anche quello delle piccole bellezze nascoste.
Il Festival del Pensiero Popolare, è nato proprio con questi obiettivi: unire la gente di San Miniato e quella che viene da fuori mettendole attorno ai grandi temi dell’uomo, ma anche far scoprire loro che esiste un incanto sconosciuto eppure vivo e potente nelle vie e nelle stanze delle loro case.
Per maggiori informazioni: www.festivaldelpensieropopolare.it, www.territorioteatro.it
Contatti: mancini7@unisi.it, territorioteatro@gmail.com Tel: +39 329 7492308, +39 333 5925005