Già passato il primo pellegrino, nel 2010 sono stati 210. Se il buongiorno si vede dal mattino, il nuovo anno si preannuncia da record: arrivato il 4 gennaio il primo pellegrino 2011 della via Francigena ospitato nella grangia benedettina ad Orio Litta. Il suo nome è Michele Bonelli ed è di Milano Porta Ticinese. «Volevo cominciare bene l’anno»: questa la spiegazione data al sindaco Pierluigi Cappelletti (pure presidente del “Comitato accoglienza pellegrini Via Francigena”). Di certo, Bonelli finora ha battuto tutti: lo scorso anno, il primo arrivo era stato quello del sagrestano Gerhard Bruchner di Monaco di Baviera, arrivato ad Orio il 14 gennaio, mentre nel 2009 fu la scrittrice Roberta Ferraris, coautrice di varie guida del Touring Club, ad arrivare nella Bassa “solo” il 22 gennaio. In attesa di sapere quanti pellegrini arriveranno quest’anno, Orio Litta si frega le mani: 210 in tutto i pellegrini ospitati in grangia nel 2010. Tanti gli incontri, molte le riflessioni lasciate dai pellegrini nel registro. Ecco il ricordo del francese Mathieu Gabarra, ospitato in grangia il 26 gennaio, diretto in Mongolia. «Gli stranieri sono stati molti, specie francesi e svizzeri», sottolinea Cappelletti. Il 21 maggio, ecco Henri Bretonniere, in cammino dalla Francia a Gerusalemme, quattro giorni dopo è la volta di una coppia australiana di Canberra, Helen e Graham, che si trovano in grangia con Mario Pozzolo di Lonate. «Da due anni è normale ospitare contemporaneamente pellegrini diversi, cosa mai accaduta prima», sottolinea Cappelletti. Tra le curiosità di quest’anno anche una di amarcord: la scrittrice Ferraris torna una seconda volta ad Orio e scrive sul registro, «Ero stata qui con temperature polari nel 2009 e oggi 7 luglio ci sono 30 gradi. Non ne azzecco una!». Solo a luglio i romei sono stati 29 (cinque di loro provenienti dalla Svezia), in agosto 37. Tra questi, ci sono anche Mariano e Daniele , arrivano da Canterbury e scrivono: «Posto magnifico, uno dei migliori che abbiamo mai visto, Santiago compreso». Ma tra i pellegrini ci sono americani, inglesi, spagnoli, olandesi e belgi. Il 30 settembre l’ospitalità per la prima volta è a due giovani luterani americani, Andrew e Sarah Wilson, ottobre è il mese dei francesi ma comincia con due scozzesi di Inverness. Tra i ricordi anche quello del 5 novembre, quando arriva il tedesco Patrick Steffan, spingendo una carriola con cui trasporta la sua roba. Scrive: «Some people talk, some people walk: I walk». L’ultimo pellegrino arriva il 28 dicembre, è Paolo Andrea Fantin da Vicenza , manager in libera uscita dallo stress con permesso di famiglia.
Fonte: FOMBIO.COM