Via Francigena

Romeo, 10 anni, a piedi da Palermo a Londra lungo la Via Francigena

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Redazione AEVF

E’ partito all’alba di sabato 18 luglio e percorrerà tutta a Via Francigena insieme al suo papà. Obiettivo: raggiungere la nonna a Londra e sensibilizzare sui temi delle migrazioni e dell’ambiente: è il grande viaggio di Romeo, “Romeos Big Journey”.  Il giovane pellegrino sta affrontando una marcia di 2800 chilometri che porta con sé tanti messaggi di solidarietà e di speranza.

Romeo è nato e cresciuto a Londra, ma da un paio di anni vive a Palermo. Durante il lockdown il suo pensiero era per la nonna, rimasta sola a Londra. Voleva andare a trovarla, ma come fare? I genitori gli hanno spiegato che era impossibile prendere qualsiasi mezzo. “Allora ci vado a piedi!”, ha risposto Romeo come se fosse la cosa più ovvia del mondo. E quando i genitori, una documentarista italiana e un giornalista di guerra inglese, si sono trovati a ragionare su quanto tempo ci si sarebbe effettivamente impiegato “Ho capito che stava succedendo per davvero”, ci detto mamma Giovanna.

L’avventura prendeva forma e Romeo aggiungeva argomenti a sostegno della tesi di quanto fosse necessario partire per davvero. Il piccolo è stato infatti determinato e ha pensato in grande, unendo tante situazioni vissute in prima persona. Perché Romeo ha una consapevolezza non comune alla sua età: quella di essere fortunato. Da quando si è trasferito da Londra a Palermo vive la realtà e le difficoltà dei migranti che ruotano attorno a “REACT“, la onlus fondata da mamma Giovanna e attiva dal 2006 nel garantire accesso all’istruzione e ai diritti a migranti e rifugiati.

“Romeo durante il lockdown aveva un tablet, un telefono, la connessione. Ma non è stato così per tutti i bambini. Tanti suoi compagni di giochi, qui a Ballarò (sia migranti che italiani) sono stati tagliati fuori per mesi dall’istruzione. Questa è una cosa che ha colpito e rattristato molto mio figlio, che comprendeva come molti suoi amici non avessero le sue stesse possibilità”, prosegue la mamma, “Ha iniziato a pensare che il viaggio poteva essere un modo per raccogliere fondi per i bimbi profughi di Palermo e per sensibilizzare sul tema delle migrazioni. Se lo si chiede a lui risponde che fa questo viaggio perché gli piace, perché è fortunato e che ha suo padre accanto pronto a risolvere qualsiasi inconveniente del viaggio, mentre tanti suoi coetanei in fuga da guerra e miseria spesso compiono viaggi ben più drammatici. E non per scelta, ma solo verso la prospettiva di un poco di speranza e un futuro migliore”.

Il viaggio verso la nonna è iniziato per davvero a metà giugno, Romeo ha percorso la Sicilia fino a Tindari dove, a bordo di una barca a vela, ha attraversato il mare per giungere ad Agropoli, a sud di Salerno. Da qui, seguendo la Via Francigena, sono giunti a Roma a bordo di due biciclette. Ora proseguono a piedi la loro marcia lungo il cammino europeo della Via Francigena. L’arrivo è previsto per settembre e per scelta padre e figlio utilizzeranno solo mezzi sostenibili anche dal punto di vista ambientale.

 

Come aiutare Romeo?

Sostenendo la raccolta fondi promossa per garantire la possibilità a tutti i bambini di Ballarò una connessione dei tablet da condividere.

– Offrendo ospitalità! Seguite il viaggio di Romeo sulla loro pagina Facebook Romeos Big Journey e se vi trovate lungo il percorso o conoscete qualcuno che potrebbe ospitarli mettetevi in contatto con loro. E’ difficile trovare alloggi a prezzi sostenibili e i fondi raccolti non vanno in alcun modo a coprire le spese di viaggio che sono a carico della famiglia.

– Asinello cercasi: Romeo ha espresso il desiderio di avere un asinello che li accompagni, a qualcuno ne avanza uno che abbia voglia di fare due passi?