Neri Marcorè ha interpretato, come protagonista unico, la piece teatrale “La Via del Sole. Storia e spiritualità delle Vie Francigene nel Sud”, scritta e diretta da Sandro Polci, lo scorso 11 ottobre 2008 al Teatro Comunale “Tommaso Traetta” di Bitonto (BA), uno scrigno ottocentesco recentemente restaurato.
Lo spettacolo, organizzato e realizzato dall’Associazione Civita, rientra fra le iniziative previste dal progetto Le Vie Francigene del Sud promosso dalla stessa Associazione Civita insieme al Ministero per i beni e le attività culturali, Finmeccanica e Banco di Napoli e volto alla promozione e alla valorizzazione degli itinerari medievali di pellegrinaggio nel Sud Italia verso la Terrasanta.
L’evento, patrocinato dal Comune di Bitonto, si è svolto in un luogo di grande significato per le Vie Francigene nel Sud, in quanto si tratta di una delle tappe principali del cammino, un luogo dove i fedeli si preparavano al pasagium ultramarinum verso la Terrasanta, dopo aver percorso in senso trasversale l’Italia a sud di Roma e dopo aver trovato riparo e conforto all’interno della Cattedrale della città.
L’idea, quindi, è stata quella di trasformare l’appuntamento in un evento urbano, proponendo ai partecipanti anche una visita guidata, promossa dal Comune, della splendida Cattedrale e una degustazione di pietanze preparate secondo ricettari medievali, creando in tal modo un evento ospitale articolato.
La piece teatrale intreccia momenti, luoghi di passaggio ed emozioni legate alle Vie Francigene nel Sud Italia e propone un monologo, interpretato dal versatile Neri Marcorè, che racconta di un gruppo di giovani alle prese con un concorso letterario sulla Via Francigena, per scritti o citazioni, organizzato quasi per gioco, in un piccolo centro dell’Appennino di cui nessuno parla e in cui nulla sembra accadere. Un dialogo che accresce una spiritualità primaria, quasi spontanea con una trama volutamente semplice, come la passione per la Via, con molteplici interazioni temporali e spirituali. Dall’incontro con Geremia a Pier Paolo Pasolini fino alle struggenti parole di Madre Teresa di Calcutta e la Sua semplicità fatta cammino. Ma lo spettacolo cita anche un aspetto particolare della Via che non è soltanto pauperismo, felicità del cammino e ricerca personale: come ci ricorda lo storico Renato Stopani, la Via è anche il manifesto delle radici europee.
Sarebbe bastato tutto ciò; ma Neri Marcorè, imprevedibile, ha suonato e cantato melodie lievi, che di nuovo ci hanno portato in strada, lungo la Via, verso la nostra personalissima meta.
Dopo il Convegno nazionale che si è svolto a Napoli lo scorso 4 luglio, al quale hanno partecipato, tra gli altri, illustri storici, storici dell’arte e studiosi della materia e in occasione del quale è stata presentata la pubblicazione “Roma-Gerusalemme. Lungo le Vie Francigene del Sud”, realizzata nell’ambito del progetto e che offre una ricostruzione storica, artistica e religiosa degli itinerari di pellegrinaggio nel Sud che conducevano, nel Medioevo, i pellegrini da Roma verso la Terrasanta (l’Appia Antica o Regina
Viarum, l’Appia Pedemontana, la Prenestina, la Latina-Casilina, l’Appia Traiana e la Micaelica), è stata ora la volta di un nuovo appuntamento, diverso e più “conviviale”. L’obiettivo è tuttavia sempre volto a far conoscere le antiche Vie Francigene nel Sud, nella convinzione degli Enti promotori che la creazione di nuovi itinerari costituisca una grande opportunità per la valorizzazione dei territori interessati in termini religiosi, culturali ma anche turistici e, quindi, una occasione importante di scoperta e riscoperta dei luoghi e del loro patrimonio storico, culturale e paesaggistico.