Il Comitato europeo di coordinamento tecnico interregionale della Via Francigena (CECTI), si è riunito a Roma l’’11 maggio per confrontarsi sul tema dell’itinerario in bicicletta e lo sviluppo di infrastrutture e servizi accessibili a tutti. Entrambi temi molto importanti che vanno incontro a richieste crescenti del mercato turistico e permettono di sviluppare un itinerario sempre più inclusivo e sostenibile, in linea con i valori del Consiglio d’Europa.
Le Regioni europee aderenti al CECTI nel corso di questa XIa riunione di coordinamento svoltasi presso la sede di rappresentanza della regione Lombardia, hanno fatto il punto circa la situazione attuale nei rispettivi territori dello sviluppo della Via Francigena da percorrere in bicicletta. AEVF ha relazionato sullo stato di avanzamento del progetto di cooperazione con la European Cyclist Federation, relativo all’itinerario ciclabile denominato Eurovelo 5 – Via Romea (Francigena), che rispetta gli standard Eurovelo per un pubblico di cicloturisti molto ampio e che presenta differenze sostanziali con l’itinerario del Consiglio d’Europa in Francia ed in Svizzera mentre coincide in Inghilterra ed in Italia, sino a Brindisi. Opportune azioni di comunicazione coordinata verranno per questo attivate nei prossimi mesi dalla ECF, in cooperazione con AEVF. La FIAB – Federazione Italiana Amici della Biciletta, ha esposto in questa sede gli esiti del lavoro di tracciatura del percorso Eurovelo 5 in Italia.
AEVF ritiene molto importante inoltre che le politiche di sviluppo dei territori attraversati dalla Via includano sin dall’inizio gli aspetti della fruizione dell’itinerario per le persone con esigenze specifiche. Lo sviluppo di destinazioni accessibili lungo la Via è stato oggetto dell’esperienza condivisa da Regione Basilicata sul progetto “MateraMare”, parte del progetto interregionale “Open Tourism – Itinerari accessibili a tutti”, cofinanziato dal Ministero italiano dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il progetto “Open Tourism”, con capofila Regione Emilia Romagna e con altre 12 Regioni italiane, tra cui molte attraversate dalla VF, fornisce una utile piattaforma di sviluppo dati utili per la Via Francigena accessibile a tutti. Regione Valle d’Aosta e Regione Toscana, hanno altresì sviluppato tratti di percorso fruibili per persone ipovedenti e non vedenti. Affianco a questi interventi si auspica di poter realizzare presto una guida della Via Francigena al servizio di tutti i turisti della Via.