Via Francigena

Sentieri selvaggi

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Redazione AEVF

Un’antica strada selciata, coincidente con l’attuale percorso della Via Francigena, è stata ricoperta e forse irrimediabilmente danneggiata dalla costruzione di una moderna circonvallazione: un ennesimo scempio del Patrimonio Culturale Italiano!

Nello scorso Aprile, durante i lavori di scavo in un cantiere stradale presso il villaggio di San Pierino, nel comune di Fucecchio (FI), è stata scoperta un’antica strada selciata.
La strada si trova in prossimità dell’attuale percorso della Via Francigena, e senza entrare nel merito della veridicità storica di tale affermazione, appare comunque chiaro che il selciato, oltre ad avere un grande valore culturale, avrebbe potuto diventare un’interessante attrattiva turistica.

Strada Scoperta

 

Avrebbe potuto, perché l’antica strada… è stata ricoperta con quattro metri di terra, per costruircene sopra una nuova: un monumento alla stupidità umana, uno sfregio alla cultura del nostro paese, l’ennesimo.

 

 

 

Strada Ricoperta

 

Da tempo stiamo sottolineando come lo sviluppo di itinerari come la Via Francigena possa contribuire alla salvaguardia del territorio, grazie al passaggio e alle testimonianze dei pellegrini. Questo gravissimo fatto ne è la dimostrazione: probabilmente senza la preziosa denuncia di un pellegrino passato casualmente sia dopo la scoperta che dopo la “ricopertura”,  l’accaduto sarebbe passato inosservato o comunque non avrebbe superato i confini comunali o provinciali.

Il Movimento Lento non ha alcuna voglia di assistere a questo scempio senza fare nulla, vogliamo sapere che cosa è successo, chi ha autorizzato quel cantiere, chi ha ordinato la copertura della strada.
Contatteremo quindi la Soprintendenza, il Comune di Fucecchio, e se necessario i Carabinieri. E chiediamo a chi ci legge di spargere la voce, e di aiutarci a capire che cosa è successo e a prendere i necessari provvedimenti. Immagino che tra chi ci legge ci sia qualche avvocato o qualche membro di associazioni di consumatori: gli chiediamo di contattare chi scrive, per darci una mano.
Quel muro di terra che “ci” taglia la strada ha un valore simbolico enorme, e simbolicamente noi prendiamo in mano un badile, per riaprire il cammino interrotto, o almeno per evitare che chi violenta in questo modo il nostro patrimonio culturale possa continuare a rimanere impunito.

Alberto Conte
alberto@itineraria.eu

(cfr. anche il blog “Abuso di Francigena“).