Il Programma degli Itinerari Culturali ha festeggiato a Chania il suo 35° anniversario con tre giorni di sessioni interattive, workshop, confronti, dibattiti in presenza con 430 delegati internazionali.
La città di Chania, sull’isola greca di Creta, ha ospitato dal 5 al 7 ottobre l’evento al quale hanno partecipato oltre 430 delegati: dal Consiglio d’Europa all’Unione Europea, dall’Organizzazione Mondiale del Turismo all’UNESCO, dai rappresentanti di oltre 50 Itinerari culturali europei, certificati e non, ai referenti dei Ministeri della Cultura dei Paesi che fanno parte dell’Accordo Parziale Allargati sugli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa.
Il tema di quest’anno è stato: “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa: salvaguardia dei valori europei, patrimonio, dialogo“.
L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) è stata rappresentata da Luca Bruschi, direttore, e Elena Dubinina, responsabile progetti europei e relazioni internazionali.
Bruschi è intervenuto nella sessione plenaria dedicata alla “Salvaguardia del patrimonio culturale“, con focus sulle principali sfide per la tutela del patrimonio culturale e della fruizione turistica e sostenibile della Via Francigena.
Dubinina è intervenuta nella sessione con tutti i rappresentanti degli itinerari per portare l’esperienza AEVF all’interno del progetto europeo rurAllure (programma Horizon 2020) che mette al centro il patrimonio culturale e museale lungo le vie di pellegrinaggio.
Durante il Forum AEVF ha potuto rinforzare le relazioni con i referenti dei delegati degli itinerari culturali che presentano una tematica affine: Cammino di Santiago di Compostela, Via Romea Germanica, St. Olav, Cammino di Stevenson, Via Romea Strata (in fase di certificazione).
È stata anche l’occasione per incontrare i rappresentanti dei Ministeri della Cultura dei Paesi attraversati dalla Via Francigena, come Italia e Svizzera, ma anche i referenti ministeriali dei Paesi presenti lungo l’estensione del cammino verso Gerusalemme, seguendo l’antica Via Egnazia: Albania, Grecia, Turchia.
La Via Francigena ha ribadito i valori europei che stanno alla base di questo itinerario culturale che mette in relazione le comunità locali, sostiene l’economia nell’Europa rurale, genera opportunità di lavoro per i giovani, favorisce il dialogo culturali, interreligioso, intergenerazionale.