Via Francigena

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La Via Francigena alla BIT di Milano per parlare di turismo accessibile

Un turismo per tutti, accessibile e inclusivo, lungo la Via Francigena. Questo il forte messaggio lanciato lunedì scorso allo stand di regione Piemonte presso la Borsa Internazionale di Turismo BIT di Milano.

Durante l’evento è stato presentato “Tourism for All”, il progetto di turismo accessibile realizzato con fondi PNRR per adeguare strutture e sentieri, con l’obiettivo di renderli maggiormente accessibili anche alle persone con disabilità.

Il progetto si sviluppa su due sezioni del percorso piemontese della Via Francigena, Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. I tratti coinvolti dal progetto sono Ivrea-Viverone, nella parte Canavesana, e Villar Focchiardo-Avigliana, parte della variante della Valle di Susa, insieme ad altri territori limitrofi.

Le attività in corso prevedono la messa a sistema delle buone pratiche già esistenti per l’accoglienza di persone disabili, l’adeguamento delle infrastrutture e dei siti web turistici, l’organizzazione di servizi accessibili, la formazione degli operatori turistici, la creazione di esperienze turistiche accessibili, la costruzione di un sistema d’accoglienza adeguato. Un passo importante sarà quello della guida dedicata all’accessibilità in questo tratto.

Un aspetto di rilievo è anche quello relativo all’attivazione (in corso) dei tirocini extracurriculari nel settore turistico per persone con disabilità, realizzato con il supporto dell’Agenzia Piemonte Lavoro.

L’incontro è stato introdotto dal vicepresidente Fabio Carosso e moderato dalla giornalista Rosalba Graglia

Barbara Bellini, dirigente di turismo Regione Piemonte, ha delineato i contorni dell’iniziativa, mentre il direttore della nostra associazione Luca Bruschi ha sottolineato la dimensione internazionale della Via Francigena, con riferimento ai numeri della frequentazione e all’identikit dei suoi pellegrini, da poco aggiornato con i dati dell’anno appena concluso.

Danilo RagonaLuca Paiardi, ideatori del progetto “Viaggio Italia”, hanno condiviso le proprie esperienze legate alla disabilità, con l’auspicio che questo progetto pilota si possa concretizzare in una futura guida e si possa esportare in altre regioni.

Valentina Sapienza e Giuliana Garavini, persone disabili tirocinanti del progetto “Via Francigena for All”ne parliamo in questo articolo -, hanno presentato al pubblico la propria esperienza.

In un ambito in cui c’è ancora tanto lavoro da fare, a partire da un nuovo approccio culturale delle istituzioni in grado di mettere al centro delle politiche di sviluppo territoriale la fruizione universale dei nostri cammini e sentieri, il lavoro di regione Piemonte rappresenta un significativo punto di partenza, nonché un progetto pilota che offre un modello da riprendere, auspicabilmente, nelle altre regioni italiane.

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