E se il cammino fosse più di un viaggio? Se fosse un modo per imparare, crescere e ritrovarsi? Con la mia storia queste domande trovano conferma.
Sono nata per camminare, sono nata per stare sul mio elemento, che è la terra. Cammino tutti i giorni per un minimo di un’ora, spesso due, cosa che non è sempre facile da conciliare con impegni familiari e lavorativi. Ma non posso rinunciarci. E allora ad un certo punto mi sono detta che mi sarebbe piaciuto integrare la camminata con quello che facevo come lavoro.

Camminare è sì un atto banale, alla portata di tutti, ma oggi è anche un atto rivoluzionario: ci obbliga alla fatica fisica, alla lentezza, alla condivisione e agli incontri veri con altre persone; ci spinge alla riflessione su noi stessi, sull’eternità, sulla natura
L’inizio del progetto
Tutto è iniziato per gioco due anni fa. Lavoro alla Società Dante Alighieri di Ginevra dove insegno italiano agli stranieri e i miei studenti, rapiti dal modo in cui descrivevo con entusiasmo i miei percorsi a piedi sulla Via Francigena, mi hanno chiesto ripetutamente di organizzare un pellegrinaggio per loro in Italia. Ho accettato la sfida, e nel settembre del 2023 io e un gruppo di 8 pellegrini siamo partiti per una settimana su uno dei tratti più belli del percorso, quello che va da San Miniato fino a Bagno Vignoni.
Un’esperienza trasformativa
Il viaggio è stato straordinariamente divertente per tutti, oltre che arricchente dal punto di vista storico, culturale, gastronomico. I benefici linguistici veramente tangibili perché, camminando, i miei pellegrini avevano la possibilità di parlare con me e con l’altra accompagnatrice di lingua italiana per molte ore al giorno.




Da lì, non mi sono più fermata: nel 2024 abbiamo continuato facendo il tratto della Tuscia fino a Roma. Ho riproposto la Francigena di Toscana in ottobre e quest’anno a maggio faremo un tratto della Francigena di Puglia (da Polignano a Brindisi) dal 2 all’8 di maggio, percorso che sicuramente, con alcune modifiche, proporrò nuovamente anche nel 2026.

Nel contempo ho ottenuto il diploma in Logoterapia alla scuola di Analisi e Terapie Esistenziali di Losanna con un articolo-manifesto sulla terapia camminata, ma non da svolgere solo come walk & talk per un’ora con un cliente, bensì partendo da un minimo di mezza giornata (quindi 3 ore) da percorrere – non solo – sulla Francigena Svizzera, visto che vivo qui e molti tratti sono di una straordinaria bellezza. Particolarmente d’impatto è l’arrivo all’Hospice del San Bernardo, luogo che non può non emozionare spiritualmente, paesaggisticamente, e storicamente (un ospizio aperto da più di mille anni per accogliere lo straniero o il pellegrino, tutti i giorni dell’anno!).
La nascita di Peripateo
Ho così creato Peripateo con l’intenzione di offrire entrambe le esperienze, e l’ho chiamato così perché in greco περιπατέω significa camminare, ma anche discorrere e più semplicemente vivere.

Il simbolo dell’Enneagramma è una figura alla base dell’insegnamento di Gurdjieff: una mappa per interpretare la realtà e le personalità. Accompagno individui alla ricerca di sé camminando, così come accompagno i miei studenti alla scoperta dell’Italia e delle sue perle nascoste e meno affollate dal turismo di massa, con esercizi specifici sia per la terapia che per l’italiano (preparo sempre un dossier didattico e i miei studenti devono preparare una presentazione).
Cammino per dilatare il tempo, perché, come diceva il grande Luciano de Crescenzo, “Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla” e l’esperienza di un cammino, per chi lo ha provato, lo sa, è un vivere magnificamente amplificato.