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Via Francigena del Sud, l’Assemblea Generale AEVF ratifica il percorso da Roma a Santa Maria di Leuca

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF )ha approvato all’unanimità il nuovo percorso da Roma a Brindisi e Santa Maria di Leuca della Via Francigena nel Sud. Circa 900 km di storia, tradizione e territorio che ora guardano all’estensione della certificazione della Via Francigena nel Sud ad Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.

Una pagina storica per la Francigena e soprattutto per il Sud come sottolineato in occasione dell’Assemblea Generale AEVF del 18 ottobre a Bari, dall’Assessore regionale Loredana Capone ed evidenziato da Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Tutela del Territorio – Regione Puglia. “E’ davvero un momento storico che fa sentire il Mezzogiorno ricongiunto al resto del Paese e al resto d’Europa. Questo lavoro ci ha permesso di lavorare insieme, di metterci in cammino, comprendendo la strategicità di un progetto. Il percorso francigeno è punto di ripartenza di un’idea di Mezzogiorno diverso che vuole stare insieme al resto d’Europa. Questo passaggio ci consentirà di presentarci al Consiglio d’Europa come unità di intenti e anime che viaggiano tutte nella stessa direzione”.

L’approvazione del tracciato, frutto di un lavoro iniziato nel marzo 2015, è proseguito nel corso degli anni con l’azione decisiva del tavolo tecnico interregionale del Sud formato dalle regioni Lazio Campania, Basilicata, Molise e Puglia coordinato da AEVF che si è occupato dell’individuazione del tracciato e la sua geolocalizzazione. Il percorso, approvato il 18 ottobre dai soci AEVF, porta fino a Santa Maria di Leuca e prevede una variante storica nella Basilicata (via Bradanica) che termina a Matera.

“All’inizio ci siamo trovati davanti ad un numero sconfinato di strade – ha evidenziato Angelofabio Attolico, responsabile tecnico della Via Francigena nel Sud per conto di AEVF e delegato di Regione Puglia – è stato quindi preso come riferimento l’Itinerarium Burdigalense (333 d.c.). Insieme alle regioni, alle associazioni impegnate nella messa in sicurezza e messa a punto della segnaletica, è stato realizzato questo percorso. ‘E’ fondamentale – ha ricordato in chiusura Attolico – che i cittadini siano responsabilizzati e intervengano nella manutenzione del percorso. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati e lo fanno quotidianamente”.

Oggi, questo percorso continua con alcune raccomandazioni.”E’ un momento quasi storico, la Via Francigena ha cambiato “pelle” – ha affermato Massimo Tedeschi, presidente AEVF nel suo intervento a Bari -. Quella che era la Via di Sigerico da Canterbury a Roma oggi è la Via per Roma, Santiago e Gerusalemme. Guardiamo in varie direzioni dove la Puglia assume ruolo baricentrico. Noi pensiamo di rendere più attrattiva e importante la Via Francigena. Ci sarà più gente a fruire del cammino perché siamo in questo quadro più ampio europeo”.

Ad Ivrea l’Assemblea aveva espresso un indirizzo politico ben preciso, e cioè lavorare su un’unica direttrice. Abbiamo visto la grande consapevolezza, determinazione e l’entusiasmo delle Regioni del Sud. Oggi viene presentato questo percorso con alcune raccomandazioni – ha ricordato il direttore AEVF, Luca BruschiCi diamo sei mesi di tempo per perfezionare la messa in sicurezza e segnaletica. Chiediamo che il tema della Via Francigena venga inserito nelle linee programmatiche e strategiche delle Regioni e da qui ad un anno poniamo anche l’obiettivo di una guida dedicata alla Via Francigena del Sud”.

L’approvazione del tracciato è stato accolto da un lungo applauso nella sala 1 del Padiglione 153 della Fiera del Levante di Bari. Abbracci e strette di mano hanno accompagnato la chiusura di un pomeriggio fatto di interventi, testimonianze e condivisone di progetti lungo l’asse francigena di 3 mila e 200km. Tanti gli amministratori pugliesi e campani presenti all’evento ai quali è stato anche conferito un attestato di benvenuto in qualità di nuovi soci AEVF.

Soddisfazione ma anche responsabilità. Il lavoro lungo la Via Francigena è ancora lungo e temi come segnaletica, messa in sicurezza e accoglienza sono fondamentali per il futuro di questo percorso che punta a riscoprire la sua dimensione spirituale verso Gerusalemme. Intanto, la votazione, ha scritto una nuova pagina italiana ed europea che ha già dato un importante risultato sul fronte politico.

Prima della votazione, i vari interventi proposti dagli associati, hanno infatti evidenziato un dato: la Via Francigena è stato un mezzo di dialogo tra le Regioni. Un progetto comune capace di riunire amministratori, associazioni e territori verso un unico obiettivo. Ora si guarda al 2020, un anno importante per la Via francigena del Sud e non solo. Come annunciato dal sindaco di Canterbury, Robert Thomas,  la prossima assemblea AEVF si riunirà proprio nella cittadina medievale del Kent, km zero della Francigena, il 14 e il 15 maggio.

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Brindisi Ville Francigena, l’association “Brindisi et les Routes Anciennes” fait don d’un tampon au point d’information touristique

La ville de Brindisi rejoint le réseau de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF). Le 11 octobre, le conseil municipal a également approuvé à l’unanimité l’adhésion de la ville de Brindisi au réseau AEVF.

Un résultat important commenté aussi avec satisfaction par l’association “Brindisi et les Routes Anciennes “. La délégation composée de la Présidente Rosy Barretta, Mina Piazzo et Antonio Melcore, ainsi que de Giacomo Carito, Président de la Società Storia Patria de Brindisi, a rencontré la Région des Pouilles pour discuter du rôle de Brindisi au sein des Chemins et Itinéraires dans un contexte régional et européen.

Le focus principal de la rencontre a été mis sur la Via Francigena du Sud, en particulier sur le projet promu par l’association “Brindisi et les Routes Anciennes” relatif au “Chemin de la Mer – le long de l’ancienne voie de Brindisi à Jérusalem”. “La Via Francigena, Franchigena, Francisca ou Romea joue un rôle fondamental dans la reconstruction de notre histoire et de notre identité. Elle unit l’Occident à l’Orient, l’Antiquité au Moyen Âge, le christianisme au paganisme, il s’agit d’un itinéraire transversal entre passages rocailleux et sentiers de campagne, entre temps païens et imposantes cathédrales et sanctuaires chrétiens, entre paysages aux reliefs doux et rudes paysages montagneux – explique l’association “Brindisi et les Routes Anciennes” – Grâce au travail de sensibilisation mené à bien par l’Association et grâce à la sensibilité et l’attention manifestées par l’administration locale, le 11 octobre dernier, le Conseil municipal a approuvé à l’unanimité l’adhésion de la Ville de Brindisi à l’Association Européenne des Vie Francigene, pouvant ainsi insérer la ville dans un circuit historique et culturel qui pourra valoriser son histoire et être représentée comme le point d’intersection de Parcours et de Sentiers. Il suffit seulement de penser que dans notre ville se croisent : la Via Appia, la Via Appia Traiana, la Via Francigena du Sud, la Route des Phéniciens, le Chemin de Matera, le Chemin du Phare et le Chemin de la Mer le long de l’ancienne route de Brindisi à Jérusalem“.  

Brindisi jouait un rôle fondamental le long des voies et des chemins de pèlerinage parce que les principaux ordres de chevaleries avaient leurs propres avant-postes stratégiques dans la ville ; on y retrouve beaucoup de lieux témoins de son histoire : du patrimoine monumental aux Églises, des traités aux livres et documents historiques qui soulignent dans temps le rôle important joué par la ville de Brindisi. Pensez, par exemple, à l’importance de l’Église du Casale, où a été célébré le fameux “Procès des Templiers”, ou à l’actuelle Casa del Turista située sur le front de mer, arsenal des Chevaliers Templiers ou encore le Temple de Saint- Jean du Sépulcre, petite copie fidèle de l’Anastasis du Saint-Sépulcre de Jérusalem, où les différents ordres de chevaleries, en particulier les templiers, s’arrêtaient en pèlerinage et où encore aujourd’hui il est possible de voir les symboles et les signes de leur passage – continue l’Association Brindisi et les Anciennes Routes – Brindisi est reconnue, comme le dit son histoire, et a été le principal port où les pèlerins pendant les croisades ont embarqué pour atteindre Jérusalem, de là aussi l’importance du Chemin de la Mer, le long de l’Ancien Chemin de Brindisi vers la Terre Sainte. Et maintenant, Brindisi revient à son rôle central de carrefour de routes, de chemins et de chemins”.

Le 18 octobre, à Bari, l’Assemblée Générale de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena, a ratifié l’entrée de la ville parmi les communes de la Via Francigena, jetant ainsi les bases d’un nouvel avenir pour la ville au sein des voies touristiques et historiques européennes.

L’Association “Brindisi et les Routes Anciennes”, poursuivant son engagement envers la ville et en faveur de la Via Francigena, a déjà fait don au Point d’Information Touristique situé au Palazzo Nervegna du Tampon de Brindisi Ville Francigena qui, avec celui présent au Temple de Saint- Jean du Sépulcre, permettra aux nouveaux pèlerins de marquer leur passage dans la région de Brindisi, permettant ainsi à la ville de recevoir déjà des touristes qui suivent l’ancienne route du pèlerinage. De plus, avec l’Association de Storia Patria de Brindisi, avec les historiens qui font partie de notre association, diverses manifestations sur le sujet son déjà planifiées pour se concentrer sur le rôle de Brindisi comme un lieu d’intersections de chemins et de sentiers. Brindisi est une ville Francigena“.

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Brindisi città Francigena, l’associazione “Brindisi e le Antiche Strade” dona il timbro all’InfoPoint

Brindisi entra a far parte della rete dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). L’11 ottobre anche il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’adesione della Città di Brindisi alla rete AEVF.

Un importante risultato commentato con soddisfazione anche da parte dell’associazione “Brindisi e le Antiche Strade”. La delegazione composta dalla Presidente Rosy Barretta, Mina Piazzo e Antonio Melcore, insieme a Giacomo Carito, Presidente della Società Storia Patria sezione di Brindisi, ha incontrato Regione Puglia per discutere sul ruolo di Brindisi all’interno dei Cammini e Percorsi in ambito regionale ed europeo.

Focus principale dell’incontro è stato quello della Via Francigena del Sud, con particolare riguardo per il progetto promosso dall’associazione “Brindisi e le Antiche Strade” relativo al “Cammino del Mare – Lungo l’antica Rotta da Brindisi a Gerusalemme”. “La Via Francigena, Franchigena, Francisca o Romea ha un ruolo fondamentale nella ricostruzione della nostra storia ed identità. Essa unisce l’Occidente con l’Oriente, l’età antica con il medioevo, il cristianesimo al paganesimo, è un itinerario trasversale tra basole e tratturi, tra tempi pagani ed imponenti cattedrali e santuari cristiani, tra dolci panorami collinari ad aspri paesaggi montanari – spiega l’associazione Brindisi e le antiche strade – Grazie al lavoro di sensibilizzazione portato avanti dall’Associazione e dalla sensibilità e attenzione dimostrata dall’Amministrazione cittadina, l’ 11 Ottobre il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità l’adesione della Città di Brindisi all’associazione Europea delle Vie Francigene, riuscendo così ad inserirsi in un circuito storico e culturale che sarà in grado di valorizzare quella parte della storia cittadina che vede Brindisi quale Crocevia di Percorsi e Cammini. Basta pensare che a nella nostra città s’intersecano: la Via Appia, La Via Appia Traiana, la Via Francigena del Sud, la Rotta dei Fenici, il Cammino Materano, il Cammino dei fari e il Cammino  del Mare lungo l’antica rotta da Brindisi a Gerusalemme”.  

Brindisi aveva un ruolo fondamentale lungo le vie ed i percorsi di pellegrinaggio in quanto i principali ordini cavallereschi avevano in città un proprio avamposto strategico, tante sono infatti le testimonianze storiche, dai nostri Beni Monumentali e Chiese a Trattati ai Libri e Documenti Storici che segnano nelle pagine del tempo l’importante ruolo rivestito dalla città di Brindisi. Basta pensare ad esempio all’importanza della Chiesa del Casale, dove fu celebrato il famoso “Processo ai Templari” o presso l’attuale Casa del Turista sul Lungomare di Brindisi, arsenale dei Cavalieri templari o ancora il Tempietto di San Giovanni al Sepolcro, la piccola copia fedele dell’Anastasis del Santo Sepolcro di Gerusalemme, dove i vari ordini cavallereschi, tra cui appunto i Templari, si fermavano in pellegrinaggio e dove ancora oggi si possono notare i simboli ed i segni del loro passaggio – prosegue l’associazione Brindisi e le antiche strade – Brindisi è risaputo, lo dice la storia, era il porto principale dove i pellegrini ed i crociati s’imbarcavano per raggiungere Gerusalemme, da qui anche l’importanza del Cammino del Mare, lungo l’Antica Rotta da Brindisi alla Terra Santa. Ed ora Brindisi torna a riprendere la sua centralità quale crocevia di rotte, percorsi e cammini”.

Il 18 Ottobre, a Bari, l’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene ha ratificato l’ingresso della città tra i Comuni della Via Francigena, ponendo quindi le basi per un nuovo futuro per la città lungo gli itinerari turistici e storici europei.

“L’Associazione “Brindisi e le Antiche Strade”, continuando nel suo impegno per la città ed in favore della Via Francigena, ha già provveduto a donare all’InfoPoint Turistico sito a Palazzo Nervegna il Timbro di Brindisi Città Francigena che, insieme a quello presente presso il tempietto di San Giovanni al Sepolcro, permetterà ai Novelli Pellegrini di poter timbrare il proprio passaggio in terra di Brindisi permettendo così alla città di poter già accogliere i turisti che percorrono l’antica via di pellegrinaggio. Inoltre, con l’Associazione di Storia Patria sez. di Brindisi, con gli storici che fanno parte della nostra realtà associativa, sono già in progetto vari eventi sul tema per porre attenzione sul ruolo di Brindisi come Crocevia di percorsi e cammini. Brindisi è Città Francigena”.

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Lancement du projet ERASMUS+ sur la Via Francigena

Le 15 octobre, dans la Salle du Conseil Communal de Fidenza, le projet de mobilité transnationale sur deux ans « FORREsT : new skills FOR expeRiEntial Tourism » a été présenté dans le cadre du programme européen ERASMUS+ destiné à 70 nouveaux diplômés dans le domaine du tourisme et du marketing.

L’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF) a remporté l’appel, parmi les 359 participants, et est devenue le chef de file d’un consortium qui regroupe onze écoles de la Vallée d’Aoste, du Piémont, de l’Emilie-Romagne, de la Toscane, du Latium, de la Région Toscane, ainsi que l’Agence de promotion touristique de la province de Turin, l’Association italienne des Auberges de Jeunesse et Radio Francigena. Le partenaire technique du projet est Euro Glocal s.r.l. 

Le projet prévoit le séjour de deux mois en France, en Espagne et au Royaume-Uni de 70 nouveaux diplômés italiens dans les domaines du tourisme, du marketing et des systèmes d’information (25 en France, 25 en Espagne et 20 au Royaume-Uni) pour enrichir leur formation professionnelle avec la participation à des stages professionnels. L’ensemble du projet a une durée de deux ans et prévoit le départ des jeunes diplômés entre janvier 2020 et janvier 2021. Les stages de formation sont destinés aux nouveaux diplômés dans un délai d’un an à compter de l’acquisition de leur titre. L’expérience consiste en une période de formation et d’expérience professionnelle dans une entreprise ou un institut de formation dans un autre pays participant au programme.

La période de formation fait partie intégrante de la formation professionnelle et vise à créer un lien entre la formation et l’acquisition de compétences professionnelles qui peuvent être utilisées sur le marché du travail. Les jeunes auront la possibilité de terminer leur apprentissage ou leur travail grâce à une bourse d’études. Le projet a été présenté par Luca Bruschi, directeur de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF), et Angelo Morrone de Euro Glocal.

Le président de l’AEVF, Massimo Tedeschi, présent à la réunion, a souligné l’importance du projet qui met l’accent sur le professionnalisme des jeunes sur lesquels l’AEVF vise pour développer les opportunités culturelles et touristiques de la route européenne. L’AEVF a proposé à la Commission européenne un projet de mise en réseau des écoles le long de la Via Francigena afin d’offrir une opportunité de formation intéressante dans le tourisme et la gestion. Les jeunes et les écoles seront les véritables protagonistes d’un projet qui s’inscrit dans une tendance internationale de fort développement du tourisme expérientiel et durable. 

Au cours des prochaines semaines, des journées d’informations spécifiques seront mises en place dans les écoles et au sein des espaces d’information des écoles; et l’appel à projets sera également publié. Plus d’informations seront disponibles sur www.viefrancigene.org

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The Erasmus + project on the Via Francigena

On 15 October 2019, the two-year transnational mobility projectFORREsT: new skills FOR expeRiEntial Tourism” was presented at the council chamber of the Fidenza townhall as part of the European ERASMUS + program aimed at 70 young graduates in tourism and marketing.

The European Association of the Via Francigena Ways (EAVF) has been awarded a tender, among 359 candidates, and is the leader of a consortium that includes eleven schools in Valle d’Aosta, Piedmont, Emilia Romagna, Tuscany, Lazio, Tuscany Region, Tourist Promotion Company of the province of Turin, Italian Association of Youth Hotels and Radio Francigena. Technical partner of the project is Euro Glocal s.r.l.

The project foresees 62 days of mobility of 70 Italian graduates from Tourism, Marketing and Corporate Information Systems sectors to travel to France, the United Kingdom and Spain (25 students to France, 20 students to the United Kingdom and 25 – to Spain), to enrich their professional training through international work experiences.

The entire project has a duration of two years 2 years and foresees the departure of the newly graduated young people between January 2020 and January 2021. The internships are intended for graduates within one year of acquiring the degree. The experience consists of a training and work experience at a company or training institution in another country participating in the program.

The internship is an integral part of the vocational training course and aims to create a link between training and the acquisition of professional skills useful for the labour market. Young people will have an opportunity to carry out this training thanks to a scholarship.

The project was presented by Luca Bruschi, director of the European Association of the Via Francigena Ways (EAVF), and by Angelo Morrone of Euro Glocal.

EAVF President Massimo Tedeschi, present at the meeting, underlined the importance of the project which focuses on the skills of young people – future professionals of the Via Francigena, who will enhance cultural and tourism opportunities of the European cultural route.

This project connects the educational institutions along the Via Francigena to offer an interesting training opportunity in the field of tourism and management. Young people and schools will be the real protagonists of the project that is part of an international trend of strong development of experiential and sustainable tourism.

In the coming weeks specific info-day will be held in schools, info points will be established in schools; in addition, the final list of participants of the programme will be published. More information will be available on www.viefrancigene.org

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Al via il progetto ERASMUS+ sulla Via Francigena

Il 15 ottobre, presso la sala consiliare del municipio di Fidenza, è stato presentato il progetto biennale di mobilità transnazionaleFORREsT: new skills FOR expeRiEntial Tourism” nell’ambito del programma europeo ERASMUS+ rivolto a 70 giovani neodiplomati in ambito di turismo, marketing.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) si è aggiudicata il bando, fra i 359 presentati, ed è capofila di un consorzio che comprende undici istituti scolastici di Valle d’Aosta, Piemonte, Emilia Romgana, Toscana, Lazio, Regione Toscana, Azienda di Promozione Turistica della provincia di Torino, Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù e Radio Francigena. Partner tecnico di progetto è Euro Glocal s.r.l. 

Il progetto prevede la permanenza di 2 mesi in Francia, Spagna e Regno Unito di 70 neodiplomati italiani nei settori del Turismo, Marketing e Sistemi Informativi Aziendali (25 in Francia, 25 in Spagna e 20 in Regno Unito) per arricchire la propria formazione professionale attraverso la partecipazione a work experiences. L’intero progetto ha durata di due anni 2 anni e prevede la partenza dei giovani neodiplomati tra gennaio 2020 e gennaio 2021. I tirocini formativi sono destinati a neo diplomati/qualificati entro un anno dall’acquisizione del titolo. L’esperienza, consiste in un periodo di formazione e esperienza lavorativa presso impresa o istituto di formazione di altro Paese partecipante al programma.

Il tirocinio formativo è parte integrante del percorso di formazione professionale e si propone di creare un raccordo tra formazione e acquisizione di competenze professionali spendibili nel mercato del lavoro. I giovani avranno l’opportunità di svolgere il tirocinio formativo/lavorativo grazie ad una borsa di studio. Il progetto è stato presentato da Luca Bruschi, direttore della Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), e da Angelo Morrone di Euro Glocal.

Il presidente della AEVF Massimo Tedeschi, presente all’incontro, ha sottolineato l’importanza del progetto che si focalizza sulla professionalità dei giovani sui quali AEVF punta per far crescere le opportunità culturali e turistiche dell’itinerario europeo. AEVF ha proposto alla Commissione Europa un progetto che mette in rete gli istituti scolastici lungo la Via Francigena per offrire una interessante opportunità di formazione in ambito turistico a gestionale. I giovani e le scuole saranno i veri protagonisti di un progetto che si inserisce in un trend internazionale di forte sviluppo del turismo esperienziale e sostenibile. 

Nelle prossime settimane verranno attivati specifici infoday negli istituti scolastici e spazi informativi presso le scuole; inoltre verrà pubblicato il bando di selezione. Maggiori informazioni saranno reperibili su www.viefrancigene.org

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Il convegno di Monte Sant’Angelo rilancia la nuova via Romea Francigena euro-mediterranea

Si sono chiusi tre giorni di intenso dibattito, studio e confronto con esperti internazionali sul futuro della “Via Francigena: via per Roma, Santiago, Gerusalemme”. Il convegno è stato organizzato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, Regione Puglia, Università di Bari.

Le giornate di lavori, hanno approfondito aspetti importanti del cammino. Al centro: l’accoglienza e la meta finale, l’anima e la simbologia del cammino, la dimensione europea della Via Francigena che dal Mare del Nord si collega in modo naturale ai mari della Puglia. E’ stata inoltre evidenziata l’interconnessione con altre vie di pellegrinaggio europeo. 

Si sono succeduti 23 interventi di esperti qualificati che hanno affrontato la Via con un approccio di carattere multidisciplinare e in tutte le sue dimensioni, da quelle culturali, storiche e spirituali, a quelle economiche e di sviluppo territoriale.

Sabato 12 ottobre, gli interventi scientifici si sono soffermati sulla dimensione spirituale del cammino con gli interventi di Mons. Paolo Giulietti, vescovo di Lucca e Mons. Maurizio Bravi, delegato del Vaticano all’interno dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, che ha ben inserito la Via Francigena all’interno del programma degli itinerari culturali dove spiccano le antiche vie di pellegrinaggio che “fin dall’età medievale hanno avuto un ruolo importante nel tratteggiare una comune identità europea, come la stessa via Francigena. La loro riscoperta ha portato di nuovo all’attenzione l’intreccio secolare fra fede e cultura”.

Approfondimenti sulle vie di pellegrinaggio sono state portate da Paolo Spolaore (I cammini in Italia di Jean Tournai), Ada Campione (I pellegrinaggi a San Nicola di Bari), Christian Schuele (Francigena tra le Alpi e lo Jura) e Francesco Cerea (La storia del camino de Suizos)

Domenica 13 ottobre, si è svolta la tavola rotonda sulla Via Francigena e l’animazione del cammino. Francisco Singul, della Xunta de Galicia, ha presentato l’esperienza del cammino di Santiago de Compostela e la sua fitta rete di strade che oggi conta 85.000 km in tutto il mondo. Monica D’Atti della Confraternita di San Jacopo de Compostela ha condiviso l’esperienza personale di pellegrina lungo il cammino di Santiago e via Francigena. I valori legati all’autenticità del cammino e alla figura del moderno viandante sono stati delineati nell’intervento di Michele del Giudice, pellegrino che ha alle spalle migliaia di chilometri che lo hanno portato sulle principali vie di pellegrinaggio europeo.

Un’analisi puntuale sull’aspetto della comunicazione e narrazione della Via Francigena è stata fatta da Pierre Frustier, esperto e valutatore del Consiglio d’Europa per gli itinerari culturali mentre il direttore artistico del festival della Via Francigena, Sandro Polci, ha evidenziato la vitalità e animazione culturale della Via Francigena attraverso le attività che si svolgono nei territori durante il festival.

Le riflessioni finali del convegno hanno sottolineato l’importanza di aver messo in dialogo e confronto la parte scientifica, quella istituzionale e quella delle associazioni. Paolo Caucci Von Saucken della Confraternita di San Jacopo de Compostela ha affermato che “una strada come la Via Francigena oggi va compresa e valorizzata nelle sue molteplici valenze, ma una attenzione particolare bisogna riporla nella meta finale, Roma, che ha necessita di riprendere una maggiore identificazione con il cammino. Un obiettivo che dovrà realizzarsi prima del grande Giubileo del 2025”.

E’ emerso come la Via Francigena, partendo dalla sua storia ai nostri giorni, abbia bisogno di ritrovare una sua anima che si differenzia dai tanti cammini trekking, ambientali e culturali che vengono proposti a livello europeo. La duplice anima della via Francigena da una parte conserva la sua autentica valenza di via di pellegrinaggio che si mette in relazione con le mete di Santiago, Roma, Monte Sant’Angelo e Gerusalemme, dall’altra si lega ai valori del Consiglio d’Europa e del programma degli itinerari culturali. 

In chiusura, il Presidente AEVF Massimo Tedeschi ha sottolineato che “oggi si denota una lacuna grave sulla mancanza di “mito” intorno all’arrivo a Roma e parte finale del cammino francigeno. E’ necessario un maggiore coinvolgimento delle istituzioni ecclesiastiche e del governo nazionale italiano affinché si possa lavorare insieme su questo aspetto. Il Convegno di Monte Sant’Angelo ha comunque dato un forte impulso a trovare un terreno di dialogo comune fra le istituzioni laiche e religiose per il bene della Via Francigena

Infine Angelo Fabio Attolico, Regione Puglia, ha presentato lo studio tecnico del nuovo percorso che da Roma si collega ai porti pugliesi per un totale di 900km mettendo in evidenza lo straordinario lavoro fatto, negli ultimi anni, dalle regioni italiane presenti sulla Via Francigene nel sud. Si tratta di un traguardo tecnico che ha un grande valore culturale che potrà costruire un ponte importante tra la Via Francigena del nord ed il tratto meridionale del cammino con il Mediterraneo.

A seguito della tre giorni di Monte Sant’Angelo saranno prodotti gli Atti del Convegno.

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La conférence de Monte Sant’Angelo relance la Via Romea Francigena, un nouveau chemin euro-méditerranéen

Trois jours de débats intenses, d’études et de confrontations avec des experts internationaux sur l’avenir de la “Via Francigena : voies vers Rome, Saint-Jacques et Jérusalem” viennent de se conclure. La conférence était organisée par l‘Association Européenne de la Via Francigena, la Région des Pouilles et l’Université de Bari.

Les journées de travail ont permis d’approfondir des aspects importants concernant ce Chemin. Au cœur du débat: l’accueil et la destination finale, l’âme et l’aspect symbolique de la route, la dimension européenne de la Via Francigena qui depuis la Mer du Nord se relie de manière naturelle aux mers des Pouilles. L’interconnexion avec d’autres itinéraires de pèlerinage européens a également été soulignée. 

Vingt-trois interventions d’experts qualifiés ont eu lieu. Elles ont permis d’aborder le Chemin avec une approche pluridisciplinaire et sous différents axes, du développement culturel, historique et spirituel jusqu’au développement économique et territorial.

Le samedi 12 octobre, les interventions scientifiques se sont concentrées sur la dimension spirituelle du chemin avec les interventions de l’archevêque de Lucques, Mgr Paolo Giulietti, et de Mgr Maurizio Bravi, délégué du Vatican au sein de l’Accord Partiel Élargi sur les Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe. La Via Francigena est issue des anciennes routes de pèlerinage qui « jouent un rôle important depuis le Moyen-Âge dans la définition d’une identité européenne commune. Leur redécouverte a une fois de plus attiré l’attention sur le lien séculier de la foi et de la culture ».

Paolo Spolaore (Les chemins en Italie de Jean Tournai), Ada Campione (Les pèlerinages à Saint Nicolas de Bari), Christian Schuele (Francigena entre les Alpes et le Jura) et Francesco Cerea (L’histoire de la cheminée des Suizos) ont fourni des informations détaillées sur les routes de pèlerinage.

Le dimanche 13 octobre, la table ronde sur la Via Francigena et l’animation de la promenade ont eu lieu. Francisco Singul, de la Xunta de Galicia, a présenté l’expérience de la route de Saint-Jacques de Compostelle avec son important réseau routier, qui couvre aujourd’hui 85.000 km dans le monde. Monica D’Atti, de la Confrérie de Saint-Jacques de Compostelle, a partagé son expérience personnelle de pèlerine sur le chemin de Saint-Jacques et de la Via Francigena. Les valeurs liées à l’authenticité du parcours et à l’image du voyageur moderne ont été soulignées par l’intervention de Michele del Giudice, un pèlerin qui a parcouru des milliers de kilomètres sur les principales routes européennes de pèlerinage.

Une analyse détaillée sur l’aspect de la communication et de la narration de la Via Francigena a été réalisée par Pierre Frustier, expert et évaluateur du Conseil de l’Europe pour les itinéraires culturels tandis que le directeur artistique du festival Via Francigena, Sandro Polci, a souligné la vitalité et l’animation culturelle de la Via Francigena à travers les activités qui ont lieu dans les territoires durant le festival.

Les réflexions finales de la conférence ont souligné l’importance d’avoir mis en dialogue et en comparaison la partie scientifique, institutionnelle et celle des associations. Paolo Caucci Von Saucken de la Confrérie de Saint-Jacques de Compostelle a dit qu’une route comme la Via Francigena aujourd’hui doit être comprise et valorisée dans ses nombreux aspects, mais une attention particulière doit être accordée à la destination finale, Rome, qui doit reprendre une plus grande identité avec le chemin. Un objectif qui doit être atteint en vue du Grand Jubilé de 2025.

Il a été évoqué que la Via Francigena, depuis son histoire et jusqu’à nos jours, a besoin de trouver son âme propre qui diffère des nombreux chemins de trekking, environnementaux et culturels qui sont proposés au niveau européen. La double âme de la Via Francigena, d’une part, conserve sa vraie valeur en tant que chemin de pèlerinage qui relie les destinations de Saint-Jacques, Rome, Monte Sant’Angelo et Jérusalem, d’autre part, est liée aux valeurs du Conseil de l’Europe et au programme des routes culturelles. 

En conclusion, le président de l’AEVF, Massimo Tedeschi, a souligné qu'”il y a aujourd’hui une grave lacune dans l’absence de “mythe” autour de l’arrivée à Rome et la dernière partie du voyage Francigena. Une plus grande implication des institutions ecclésiastiques et du gouvernement national italien est nécessaire pour travailler ensemble sur cet aspect. La Conférence de Monte Sant’Angelo a cependant donné une forte impulsion pour trouver un terrain commun de dialogue entre institutions séculières et religieuses pour le bien de la Via Francigena“.

Enfin, Angelo Fabio Attolico, représentant de la Région des Pouilles, a présenté l’étude technique de la nouvelle route qui relie Rome aux ports des Pouilles pour un total de 900 km, soulignant le travail extraordinaire réalisé ces dernières années par les régions italiennes sur la Via Francigena dans le Sud.  Il s’agit d’une réalisation technique d’une grande valeur culturelle qui permettra de construire un pont important entre le Nord de la Via Francigena et la partie sud du chemin de la Méditerranée.

Après les trois jours de conférence à Monte Sant’Angelo, le procès-verbal de la conférence sera publié.

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Monte Sant’Angelo Conference relaunches the Via Romea Francigena – a new Euro-Mediterranean Route

Three days of intense debates, studies and discussions with international experts during the conference “Via Francigena: Way to Rome, Santiago and Jerusalem” have just concluded. The conference was organized by the European Association of the Via Francigena Ways, Apulia Region and the University of Bari.

The event allowed to deepen important aspects of the Via Francigena, such as pilgrim’s welcome and final destination, the soul and the symbolic aspects of the route, the European dimension of the Via Francigena, which connects Europe from the North Sea to the ports of Apulia. The interconnection with other European pilgrimage routes was also highlighted.

Twenty-three interventions of qualified experts took place during this event, making it possible to tackle the Via with a multidisciplinary approach and under different axes – from cultural, historical and spiritual to economic and territorial development.

On Saturday, 12 October 2019, scientific interventions focused on spiritual dimension of the path with the interventions of Monsignor Paolo Giulietti, Archbishop of Lucca, and Monsignor Maurizio Bravi, delegate of Vatican in the Enlarged Partial Agreement on Cultural Routes of the Council of Europe, who highlighted that “the Via Francigena comes from ancient pilgrimage routes that have played an important role since the Middle Ages in defining a common European identity. Their rediscovery once again drew attention to the secular bond of faith and culture.”

Paolo Spolaore (the paths in Italy by Jean Tournai), Ada Campione (Pilgrimages to Saint Nicolas of Bari), Christian Schuele (Francigena between the Alps and the Jura) and Francesco Cerea (The story of the Camino de Suizos) provided detailed information on the pilgrims’ routes.

On Sunday, 13 October 2019 a round table on the Via Francigena and its animation was told. Francisco Singul, from the Xunta de Galicia, presented the experience of the Saint James’ Ways with its extensive road network, now covering 85,000 km worldwide. Monica D’Atti, from the Confraternita di San Jacopo de Compostela, shared her personal pilgrim experience on the Saint James’ Ways and Via Francigena. Values ​​related to authenticity of the route and image of a modern traveller were highlighted in an intervention of Michele del Giudice, a pilgrim who has travelled thousands of kilometers on the main European pilgrimage routes.

A detailed analysis of communication and narrative aspect of the Via Francigena was conducted by Pierre Frustier, expert and evaluator of the Council of Europe for cultural routes, while the artistic director of the festival Via Francigena, Sandro Polci , highlighted the vitality and cultural animation of the Via Francigena through the activities that take place on the route during the festival.

The final reflections of the conference emphasized the importance of a dialogue between scientists, institutions and associations. Paolo Caucci Von Saucken of the Confraternita di San Jacopo de Compostela said that “today a road like Via Francigena must be understood and valued in its many aspects, but special attention must be given to the final destination, Rome, which needs to resume a greater identification with the route. A goal that must be achieved in view of the Great Jubilee of 2025.”

It was highlighted that the Via Francigena, from its history to the present day, needs to find its own identity that differs from many trekking, environmental and cultural paths, proposed at the European level. The double nature of the Via Francigena is on one hand – its true value as a pilgrimage route, connecting the destinations of Santiago de Compostela, Rome, Monte Sant’Angelo and Jerusalem, and on the other hand – its link to the values of the Council of Europe and the program of cultural routes.

In conclusion of the conference, Massimo Tedeschi, EAVF President, stressed that “today there is an absence of a “myth” around the last part of the trip along the Via Francigena and arrival in Rome. Greater involvement of church institutions and Italian national government is necessary to work together on this aspect; however, the Monte Sant’Angelo Conference has given a strong impetus to find a common ground for dialogue between secular and religious institutions for the sake of the Via Francigena. “

Finally, Angelo Fabio Attolico, Apulia Region, presented a technical study of the new route that connects Rome to the Apulian ports with a total of 900 km, highlighting the extraordinary work done in recent years by the Italian regions on the Via Francigena in the South. It is a technical goal that has a great cultural value and can build an important bridge between the northern Via Francigena and its southern stretch connecting to the Mediterranean.

Following the three days of Monte Sant’Angelo the Proceedings of the Conference will be produced.

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Visioni in Movimento: nuova edizione della scuola di cinema senza sedie

Torna in Toscana, e torna a camminare sulla Via Francigena, “Visioni In Movimento”, la scuola di cinema “senza sedie” dedicata ai giovani film maker e che riflette sul concetto del cammino. Ancora una volta – per la 4a edizione del progetto nato nel 2017 – l’antica strada tracciata, oltre mille anni fa, da Sigerico tra Canterbury e Roma si trasforma in un incubatore artistico e cinematografico, ospitando la residenza itinerante che – dal 7 ottobre al 4 novembre – coinvolgerà tre giovani autori italiani, accompagnati e affiancati da tutor esperti e professionisti.

Cinque tappe, 110 chilometri nel cuore della Toscana, tra San Miniato e Siena: lungo questo percorso la trentina Francesca Monegaglia e il duo pratese composto da Teresa Bucca e Filippo Raschi avranno la possibilità di produrre il loro lavoro, dedicato appunto alla via Francigena e più in generale all’esperienza e al senso dei cammini ed ai grandi itinerari europei. 

I tre autori sono stati selezionati – grazie ai loro progetti «Riflessi» e «Side Mirror» – attraverso una call dedicata agli autori europei e del bacino mediterraneo tra i 18 ed i 30 anni che avessero un’idea da sviluppare sul tema del cammino e dell’itinerario della strada francigena. E sarà proprio camminando che potranno approfondire e lavorare sul loro progetto, coadiuvati e indirizzati dagli incontri, lezioni itineranti e laboratori che saranno organizzati lungo il percorso. 

Dopo la prima fase della residenza, da fare appunto in cammino, sarà il momento della produzione: ancora del tempo da trascorrere tra Siena e la via Francigena in cui gli autori daranno forma definitiva alle loro opere realizzando – con l’aiuto della casa di produzione Kiné – i loro cortometraggi d’autore, che poi entreranno in fase post-produttiva e dovranno essere consegnati entro il 4 novembre. I film finiti saranno poi presentati il prossimo inverno, in alcuni eventi sul territorio.

«La nostra – spiegano gli organizzatori – è un’esperienza che cresce, che copre percorsi diversi e che tende a mostrare un modo nuovo di fare cinema. Questa edizione, la quarta, ha ottenuto il contributo del Mibac proprio perché riesce a mettere assieme cinema sostenibile, formazione dei giovani autori e valorizzazione del territorio non urbanizzato. Durante la nostra residenza artistica, infatti, formeremo gli allievi non soltanto ad un modo di fare cinema “produttivamente leggero” ma anche, e soprattutto, a raccontare storie che abbiano una forte connessione con il territorio che viene attraversato. La fatica del cammino, le tappe da conquistare giorno per giorno in un paesaggio bellissimo come quello della Francigena toscana sono il miglior modo per creare condivisione totale tra tutor e allievi. Ancora una volta, infine, il territorio toscano della Francigena lega il suo nome a questa esperienza di formazione professionale e personale, i film che saranno realizzati saranno un omaggio originale ed autoriale a questo magnifico ed ospitale territorio».

IL PERCORSO

Cinque giorni di cammino, quattro tappe della Via Francigena, 110 chilometri da San Miniato a Siena: è questo il percorso su cui si snoderà la residenza artistica. Domenica 6 ottobre, alle 17, a San Gimignano la presentazione ufficiale e il mattino dopo, lunedì 7 ottobre di buon’ora, la partenza del gruppo. In cammino, zaino in spalla, si muoveranno i giovani autori insieme ai tutor, agli organizzatori del progetto e a tutti coloro che vorranno affiancarli anche solo per brevi tratti o pochi chilometri. Il percorso comprende 4 tappe (San Miniato-Gambassi Terme; Gambassi Terme-San Gimignano; San Gimignano-Monteriggioni; Monteriggioni-Siena), l’ultima delle quali sarà poi percorsa una seconda volta in senso contrario, per favorire l’incontro e lo scambio con altri pellegrini e camminatori. Un percorso affascinante che si snoda tra boschi e vigneti, che guada corsi d’acqua e si arrampica sulle coline, lambisce le pendici del Montemaggio, tra castelli medievali, vasche termali, insediamenti etruschi e pievi romaniche. 

I PROTAGONISTI

Francesca Monegaglia è la prima autrice selezionata, con il suo progetto «Riflessi». Ha 23 anni, è nata a Trento ma ha studiato a Venezia, Arti Multimediali alla Università Iuav di Venezia. Per seguire la sua grande passione – l’animazione – è arrivata fino a Roma, alla RUFA – Rome University of Fine Arts, dove sta studiando Computer Animation e Visual Effects. «In questo viaggio assieme – dice – spero di trovare un luogo sicuro dove dare forma e vita al mio progetto, grazie ai consigli e all’appoggio di persone esperte. È la mia prima vera esperienza di realizzazione di un corto e sarà di certo stimolante: non vedo l’ora di mettermi in gioco!».

Teresa Bucca e Filippo Raschi sono una “crew” tutta toscana, selezionata grazie al loro progetto «Side Mirror». Filippo ha studiato a Prato e a Londra ed è da sempre interessato al camminare come forma di espressione artistica; Teresa ha studiato a Firenze alla Fondazione Studio Marangoni e poi al polo pratese della Università fiorentina. «Dalla residenza – dicono – ci aspettiamo un clima di fertilità e scambio di opinioni, sollecitato dall’atto del cammino e dalla possibilità di osservare a ogni passo qualcosa di nuovo».

I TUTOR

I tutor che seguiranno i giovani autori durante la residenza e li affiancheranno, poi, nella fase di produzione dei loro lavori sono tutti professionisti, tecnici ed esperti di cinema. Cammineranno anche loro lungo la Via Francigena. Le loro biografie sono disponibili sul sito www.visionimovimento.com

Edoardo Fracchia, produttore

Sabrina Varani – direttrice della fotografia 

Claudia Tosi – regista e documentarista

Fabio Marson – sceneggiatore e scrittore

Maria Cristina Addis – semiologa e docente

Luca Ferrario – responsabile della Trentino Film Commission

Gianluca Novel – fondatore della Friuli Venezia Giulia Film Commission

IL PROGETTO

“Visioni in Movimento – il racconto contemporaneo della Via Francigena” è un progetto ideato ed organizzato dall’associazione Culture Attive (San Gimignano). I curatori sono Giuseppe Gori Savellini e Giulio Kirchmayr, mentre il direttore è il regista Matteo Oleotto. Il progetto è nato nel 2017 ed ha già coperto alcuni tratti della via Francigena, oltre a un lungo itinerario che unisce Trieste ad Aquileia, in Friuli-Venezia Giulia. Questa 4a edizione è organizzata grazie al contributo e alla collaborazione attiva del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione Generale Cinema, il Comune di San Gimignano, la Fondazione Musei Senesi, l’associazione Mattador (Trieste) e Montura, The Ergonomic Equipage. 

Fonte: comunicato stampa