Cosa fare in Puglia, cinque cose da fare ai Monti Dauni, dal noleggiare una macchina alla cena in un bibliocaffè fino all’ammirare i paesaggi sconfinati.
C’è una parte di Puglia dove le giornate sono ancora scandite dal suono delle campane, dove il sole scalda tiepido fino a ottobre inoltrato, dove le anziane signore che escono da casa ti salutano, abbozzando un sorriso anche se sei un volto completamente nuovo. C’è una parte di Puglia in cui poter ancora sentire i bambini correre per le vie del borgo, giocare a palla in piazzetta. Dove i cani pur non essendo di nessuno, sono di tutti; dove si crede che le bottiglie di plastica davanti alle porte tengano lontani i gatti. Questa parte di Puglia non è sul mare, ma è in quell’entroterra del foggiano, dove già si avvistano Basilicata e Campania, tra il Vulture e le colline ampie e armoniose che ricordano i paesaggi della Turchia. Mentre le strade che avanzano dritte verso il nulla, ricordano lontanamente quei paesaggi incontaminati degli Stati Uniti, se non fosse per le pale eoliche, sempre presenti lungo il cammino.
I Monti Dauni fanno parte di quella Puglia meno conosciuta, meno frequentata, ma preziosa proprio perché mantiene ancora intatta la sua anima di terra franca, schietta, romantica. I Monti Dauni in realtà non sono proprio monti, ma è una zona collinare, costellata di piccoli borghi alcuni che ancora conservano la loro secolare bellezza, altri meno antichi, ma sempre emotivamente suggestivi.
La Daunia è una zona ampia e servirebbe almeno una settimana intera per visitarla bene, con calma, scoprendone ogni suo angolo tra natura, storia e tradizioni. Ecco quindi 5 cose da fare, se si vuole scoprire il cuore della Puglia, legato alle tradizioni, ma sempre in fermento alla ricerca di idee innovative.
Via Francigena del sud
Percorrere un tratto della via Francigena del sud. Pochi ne conoscono ancora l’esistenza, ma la Francigena del sud va da Roma a Brindisi, formando un ponte tra oriente e occidente, deviando nel foggiano alla scoperta di alcuni dei borghi più belli della Daunia, come Celle di S.Vito, Troia. La segnaletica non è ben organizzata e non è sempre facile trovare informazioni lungo il cammino, quindi è preferibile organizzarsi con materiale cartaceo in anticipo e nel caso, chiedere alla persone che si incontrano, sempre molto ospitali.
Viaggiare in auto
Noleggiare un’auto e percorrere le strade provinciali e statali, perdendosi tra i paesaggi naturali sconfinati, rincorrendo le pale eoliche, avventurandosi alla ricerca di borghi sconosciuti ma di una bellezza incredibile. Come la statale che collega Troia con Sant’Agata di Puglia, che guarda in faccia il Vulture oppure la provinciale che unisce San Marco la Catola con Pietramontecorvino, attraversando i fitti boschi della macchia.
Cenare allo Skantinato
Cenare allo Skantinato 58 di Troia, un bibliocafé recentemente aperto da alcuni ragazzi del paese, innovativi e visionari che hanno recuperato un vecchio scantinato in disuso trasformandolo in un centro enogastronomico e letterario di riferimento per l’area. Allo Skantinato si possono gustare ottimi taglieri di salumi, formaggi e specialità locali, accompagnati da ottima birra artigianale pugliese o internazionale.
Visita al Polo Museale
Una visita al Polo Museale di Ascoli Satriano, dove sono conservati i preziosi grifoni di marmo policromi, conosciuti in tutto il mondo, risalenti al IV sec. a.C. Ma anche una passeggiata al mattino lungo le vie del borgo, vive, rumorose, dove si trovano lungo la strade, sedie intrecciate con ceste piene di frutta e verdura in vendita, a disposizione dei passanti.
Fermarsi ad osservare il paesaggio
Fermarsi a osservare il paesaggio seduti sulle panchine dall’alto del parco del Castello di Sant’Agata di Puglia o dalla sua piazza-balcone, dove lo sguardo si perde sulle creste dei colli più bassi, sui campi coltivati, gli stormi d’uccelli frenetici e la Basilicata che si svela, appena dietro l’angolo.
Anastasia Fontanesi
Fonte: ViaggiLowCost