Via Francigena

Andrea Devicenzi, l’arrivo a Roma e l’incontro con il Papa

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Redazione AEVF

Il 1 dicembre, Andrea Devicenzi, ha raggiunto piazza San Pietro a Roma concludendo il suo cammino lungo la Francigena (Link intervista). “Un progetto di 1.000 chilometri che dopo l’arrivo domenica 1° dicembre in Piazza San Pietro, ha visto il ritorno di parte della mia squadra per un incontro speciale” ci racconta l’atleta paralimpico.

Il mental coach, che oggi vive a Martignana di Po, un piccolo paese in provincia di Cremona, mercoledì 4 dicembre ha potuto salutare Papa Francesco in occasione dell’udienza generale in piazza San Pietro.

Abbiamo superato di gran lunga e nostre aspettative, incontrando in Piazza San Pietro, il Santo Padre. Poco il tempo a disposizione, perchè molte erano le persone che doveva incontrare, ma dal suo sorriso e dalla stretta di mano, evidentemente gli ho trasmesso l’energia della mia squadra e forse anche la soffrenza alle mani che mi hanno accompagnato” spiega Andrea.

Il finale perfetto di un’avventura iniziata il 14 marzo da Aosta, al ritmo di 4/5 giorni alla volta, con pause di alcune settimane, per poi riprendere il cammino fino a Roma. Un viaggio che, di tappa in tappa, ha visto sempre più amici accompagnare l’atleta Devicenzi nella sua impresa. Il cammino di Andrea ha infatti permesso anche di sviluppare e testare un importante sostegno, la stampella “Katana” personalizzata. 

Una storia fatta di determinazione e solidarietà seguita da vicino da molti Comuni della Via Francigena, un viaggio ricco di emozioni raccontato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) attraverso i canali social. “Siamo partiti in sordina, in 7 amici/che con la volontà di raggiungere Roma, condividendo le nostre storie e portare più persone possibili sul Cammino e vivere un’esperienza nuova. Un’idea che mano a mano che passavano i chilometri si ingrandiva e si è conclusa con oltre 60 persone”.

Poi l’arrivo a Roma accolto dalle autorità e infine l’incontro con il Santo Padre. Andrea ha raccontato il suo cammino al Papa mostrando la Katana“E stata un’esperienza unica che rimarrà nel mio cuore. Ringrazio tutte le persone che mi sono state a fianco e quelle che avrebbero tanto voluto esserlo. La benedizione del Papa a tutto il gruppo, ci permetterà di superare ancor meglio le nostre difficoltà”.

Sport e impegno nel sociale saranno il filo conduttore del rientro casa di questo atleta paralimpico che ora punta alle qualificazioni per la paralimpiade di Tokyo 2020.

Buon cammino nella vita Andrea!