Via Francigena

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In cammino verso il Giubileo 2025: l’importanza del viaggio e della speranza

Sono ventidue i chiodi recuperati da carrette del mare sbarcate a Lampedusa che sono stati incastonati in due opere simboliche: il bordone e la ferula, emblemi del pellegrinaggio. Queste opere, realizzate dai maestri artigiani Mario Bracci e Alessio Gismondi, sono i primi segni ufficiali del Giubileo di Viterbo 2025 e sono state presentate il 16 dicembre nella sala regia del Comune durante il primo evento dedicato all’Anno Santo.

Il bordone sarà consegnato al vescovo di Viterbo, Orazio Francesco Piazza, il 29 dicembre, mentre la ferula sarà donata a Papa Francesco.

Viterbo, oltre a essere meta principale del Giubileo 2025, è una tappa cruciale della Via Francigena che, passando lungo il tratto che collega Siena a Roma, ha rappresentato per secoli un itinerario di fede e speranza per i pellegrini che desideravano ottenere indulgenze plenarie a Roma. Il Giubileo richiama questa tradizione, celebrando l’importanza del pellegrinaggio come esperienza spirituale e umana.

Tra le tappe del Giubileo, infatti, si trovano diversi eventi dedicati ai pellegrini:

  • 29 dicembre 2024: apertura dell’Anno Santo con la consegna del bordone al vescovo.
  • 11 gennaio 2025: presentazione degli eventi giubilari nella sala regia di Palazzo dei Priori, con iniziative turistiche e promozionali, tra cui un video su Viterbo, la mappa “I bambini e il Giubileo”, prodotti tipici e materiale promozionale.
  • 25 gennaio 2025: presentazione dell’annullo filatelico celebrativo in piazza delle Erbe.
  • 20-22 giugno 2025: partecipazione del Comune di Viterbo al Giubileo dei governanti, con un cammino a piedi tra Viterbo e Roma.
  • Settembre 2025: giornata dedicata al pellegrinaggio, con letture e canti lungo il tratto Viterbo-Ponte Camillario e parte della tagliata etrusca fino alla chiesa di Castel d’Asso.
  • Ottobre 2025: installazione di nuova segnaletica per percorsi giubilari, collegando i principali luoghi di culto individuati dalla Diocesi.
  • Dicembre 2025: mostra fotografica sui momenti salienti dell’Anno Santo.

Tutti i principali eventi religiosi, come il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, saranno declinati in chiave giubilare. La sindaca Chiara Frontini ha sottolineato l’importanza del Giubileo 2025 per la promozione turistica e culturale del territorio, mentre Don Massimiliano Balsi ha ricordato il tema scelto dal Papa: la speranza che non delude.

Un messaggio del consigliere regionale Daniele Sabatini ha evidenziato i fondi stanziati per l’accoglienza e per l’ospedale di Belcolle, che sarà intitolato a Santa Rosa. La consigliera Alessandra Croci ha infine ricordato l’origine delle opere simboliche: “I 22 chiodi ricevuti da Lampedusa simboleggiano il viaggio e la speranza, valori centrali di questo Giubileo”.

Gli eventi e le iniziative del comune di Viterbo, socio AEVF, saranno fatti conoscere all’interno della rete internazionale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

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Alla scoperta della Via Francigena in Lombardia con il nuovo numero della rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes”

Sta per uscire il numero 58 della rivista semestrale “Via Francigena and the European Cultural Routes”: un’edizione speciale che celebra il fascino della Lombardia, con un focus dedicato alle tappe che attraversano le province di Lodi e Pavia, lungo i 100 km dello storico itinerario di Sigerico. In queste tappe del cammino, i viandanti possono scoprire una Lombardia meno conosciuta, immersa in paesaggi suggestivi, borghi storici e un patrimonio culturale unico. L’Assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, ha contribuito con un messaggio di saluto, sottolineando il valore culturale e identitario del cammino, un invito a vivere appieno l’esperienza della Via Francigena.

Tra i temi principali di questo numero troviamo l’editoriale firmato dal Presidente AEVF Francesco Ferrari, eletto lo scorso 30 luglio, che riflette sul Giubileo 2025 e sulle opportunità offerte dal prossimo Anno Santo per i territori attraversati. Trova spazio nella rivista anche un report dettagliato sull’Assemblea Generale di AEVF a Monte Sant’Angelo che ha riunito soci e partner internazionali. Durante l’evento è stato approvato il percorso della Francigena Britannica, un nuovo collegamento tra Londra e Canterbury. Un focus particolare della rivista si concentra sui progetti europei con cui AEVF collabora, con un approfondimento sulle attività in Puglia svoltesi nell’ambito del progetto Erasmus HIKE che lo scorso settembre ha portato tra Bari e Brindisi camminate gratuite aperte a tutti per promuovere uno stile di vita sano.

La rivista – edita da Guidotti Studio – mette anche in evidenza le numerose attività che si svolgono in Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, nonché collaborazioni dell’Associazione con enti pubblici e privati, accumunati dall’interesse nella valorizzazione del cammino. Tra questi, in prima linea Coop Italia, promotrice dell’iniziativa “I Love Francigena – Coop Outdoor”, che organizza e promuove camminate gratuite lungo l’itinerario; la terza edizione dell’iniziativa ha coinvolto oltre 600 escursionisti, avvicinando sempre più persone alla bellezza e alla storia del cammino. Non da meno le partnership con Banca Generali Private, a fianco dell’Associazione per la promozione di un itinerario sempre più sostenibile, e le numerose iniziative organizzate con i brand Garmont e Ferrino Outdoor, che con la loro attrezzatura tecnica supportano da anni la nostra Associazione, così come i marchi storici Consorzio Parmigiano Reggiano e il Consorzio del Prosciutto Toscano DOP.

Non perdere questo numero ricco di contenuti, approfondimenti e racconti che celebrano l’unicità di uno degli itinerari culturali più affascinanti d’Europa. Buona lettura e buon cammino!

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Coop e Via Francigena: un 2024 di cammini, gusto e sostenibilità

Il progetto Coop Outdoor – I Love Francigena, arrivato alla sua terza edizione nel 2024, ha portato più di 600 appassionati di cammini alla scoperta della storica Via Francigena. Quest’iniziativa, ideata da Coop in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), unisce la passione per la natura con il gusto delle eccellenze enogastronomiche locali, creando un mix perfetto tra turismo sostenibile e scoperta del territorio.

Coop Outdoor – I Love Francigena è molto più che una serie di cammini: è un invito a scoprire l’Italia con occhi nuovi, camminando lungo antichi sentieri e immergendosi in paesaggi culturali e naturali unici. Questa edizione ha visto 19 escursioni lungo la Via Francigena e 3 lungo la Via Romea Strata, con l’obiettivo di sensibilizzare i camminatori verso la sostenibilità ambientale e il rispetto del territorio.

Oltre ai classici itinerari tra natura e sentieri, durante il 2024 Coop ha introdotto il trekking urbano, un modo tutto nuovo di esplorare le città che fanno parte del cammino. Le città di Piacenza, Pavia e Susa sono diventate tappe di passeggiate guidate, permettendo ai partecipanti di conoscere a fondo anche i centri storici, le piazze e i monumenti delle città attraversate dalla Via Francigena.

Con 667 partecipanti, 60% in più rispetto al 2023, l’edizione 2024 ha superato i numeri degli anni precedenti: 415 nel 2023 e 291 nel 2022. Un progetto sempre più amato che, oltre alla Francigena, ha esteso i suoi percorsi anche alla Via Romea Strata, un altro itinerario storico che attraversa le regioni del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto, aggiungendo ancora più varietà e storia alle esperienze di quest’anno. Come da tradizione, alcune camminate si sono concluse con un rinfresco presso uno dei punti vendita Coop, dove i partecipanti hanno potuto gustare prodotti a marchio Coop e specialità locali delle zone attraversate. L’occasione perfetta per recuperare le energie e immergersi ancora di più nella cultura del luogo, conoscendo i sapori che rendono ogni regione unica.

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Da Siena a Roma per il Giubileo, “Passo dopo passo” lungo la Francigena

Dalla piazza del Duomo di Siena fino alla città di Roma, attraversando tappe suggestive e valorizzando il territorio circostante: è l’evento organizzato dal Comune di Siena, insieme alla Dmo Terre di Siena, al Gruppo Trekking Senese e con il patrocinio dell’Associazione europea delle vie Francigene (AEVF), per celebrare il cammino sulla via Francigena in occasione dell’apertura della Porta Santa e in previsione del Giubileo 2025.

L’iniziativa, dal titolo “Passo dopo passo”, accompagnerà i partecipanti dalla partenza di giovedì 5 dicembre dall’antico Spedale Santa Maria della Scala, simbolo dell’ospitalità senese, fino all’arrivo a Roma martedì 17 dicembre.

L’itinerario prevede tredici tappe con una media giornaliera di 22 chilometri; non solo un modo per riscoprire la storica via di pellegrinaggio, ma anche un mezzo per promuovere il turismo lento e consapevole nei comuni attraversati.

“Vogliamo coinvolgere il territorio e collegare tradizione e innovazione – sottolinea l’assessore al turismo e al sito Unesco, Vanna Giunti attraverso un’esperienza che invita alla scoperta più profonda delle ricchezze locali. Auspico che questo cammino, dal grande fascino sia culturale che religioso, ci porti nel profondo delle nostre terre e della nostra storia secolare che ci collega a Roma e ci rende il suo ‘specchio gentile e bello’, come recita la Marcia del Palio di Siena”.

Questo il calendario delle tredici tappe, per un totale di oltre 280 chilometri:

  • 5 dicembre Siena – Ponte d’Arbia (25,8 chilometri)
  • 6 dicembre Ponte d’Arbia – San Quirico d’Orcia (26,1 chilometri)
  • 7 dicembre San Quirico d’Orcia – Gallina (16,8 chilometri compreso Bagno Vignoni, altrimenti si riduce di 700 metri)
  • 8 dicembre Gallina – Radicofani (16,3 chilometri) oppure Gallina – Abbadia San Salvatore (22,6 chilometri con ritorno in pullman a Radicofani a conclusione della tappa)
  • 9 dicembre Radicofani – Acquapendente (31,7 chilometri, con un trasbordo di circa 5 chilometri in pullman per evitare la parte non in sicurezza sulla Cassia)
  • 10 dicembre Acquapendente – Bolsena (22,8 chilometri)
  • 11 dicembre Bolsena – Montefiascone (17,7 chilometri)
  • 12 dicembre Montefiascone – Viterbo (18,3 chilometri)
  • 13 dicembre Viterbo – Vetralla (16,0 chilometri tramite via Cava di Sant’Antonio)
  • 14 dicembre Vetralla – Sutri (23,5 chilometri)
  • 15 dicembre Sutri – Campagnano di Roma (24,5 chilometri)
  • 16 dicembre Campagnano di Roma – La Storta (22,8 chilometri fino alla Chiesa de La Storta)
  • 17 dicembre La Storta – Roma San Pietro (19,1 chilometri attraverso il parco dell’Insugherata).

Per informazioni su come unirsi all’evento e camminare per una o più tappe è possibile contattare l’indirizzo mail dmo@terredisiena.it.

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Via Francigena for all: un 2024 in cammino verso l’inclusione e l’accessibilità  

La Via Francigena è di tutti, ma soprattutto è per tutti. Un percorso che si estende per oltre 3000 chilometri, da Canterbury a Roma e ancora verso Santa Maria di Leuca che, sempre di più, lavora sulle sue strade e i suoi percorsi perché possano diventare accessibili a chiunque

Cosa significa la parola accessibile? Il termine deriva da accesso, in latino accessum, cioè la possibilità di avvicinarsi o entrare in un luogo. È per questo che, quando pensiamo a un cammino dobbiamo senza dubbio considerare lo spazio attraverso cui si estende, ma anche chi questo spazio lo percorre: chi vi accede, per l’appunto. 

Il cammino rappresenta un modo diverso di viaggiare, un percorso lento che accompagna il fisico, ma anche l’emotività di chi si mette in marcia, è una scoperta dello spazio esterno e interno, motivo per cui non è solo chi cammina a doversi adattare al territorio, ma è anche il territorio stesso a dover prendere forma intorno al viaggiatore. 

I temi da considerare sono molti e raccolgono le esigenze di ogni genere di persona.  

Per tutte queste ragioni, AEVF si sta attivamente impegnando per trasformare le sue strade, sostenendo in primis alcuni progetti che attivamente lavorano a questo scopo, come Via Francigena For All, un progetto reso possibile grazie alla Regione Piemonte, a Visit Piemonte e a Turismo Torino e provincia, con la collaborazione di una serie di partner e associazioni, finanziato da un bando della Presidenza del Consiglio dei ministri sul turismo accessibile e inclusivo per le persone con disabilità che in due anni ha permesso la mappatura di 150 luoghi lungo 36 chilometri di percorso, tre nuove aree sosta e reso 20 chiese accessibili.  

Il progetto è focalizzato sui tratti dell’itinerario canavesano, tra Ivrea e Viverone, e sulla variante della Val di Susa tra Villar Focchiardo e Avigliana – a cui abbiamo dedicato questo speciale -coinvolgendo i territori limitrofi e la loro offerta turistica culturale, naturalistica, sportiva ed enogastronomica. Il 2024 si è concluso con la camminata inclusiva da Sant’Ambrogio ad Avigliana, che ha completato un anno ricchissimo, costellato da numerose iniziative, includendo – oltre alle realizzazioni già citate – il censimento delle strutture ricettive accessibili, l’adeguamento degli uffici turistici e l’installazione di pannelli visivo-tattili lungo il percorso, con contenuti in Braille per persone con disabilità visive e QR code che raccontano le località in italiano, inglese, francese e LIS per le persone con disabilità uditive, oltre a organizzare tirocini lavorativi dedicati all’inclusione sociale. 

La speranza è che queste attività continuino a nascere e che sempre più regioni possano seguire l’esempio del Piemonte, trasformando il territorio per metterlo al servizio di qualunque viaggiatore voglia attraversarlo e di qualsiasi mezzo si scelga, purché rimanga sostenibile e non invasivo

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La Via Francigena promuove il Turismo Rurale agli eventi chiave dell’UE

A novembre AEVF ha parlato a Bruxelles dei suoi progetti europei in un interessante dibattito sul turismo lento e lo sviluppo economico rurale.

Nel novembre 2024, l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha partecipato a due importanti eventi europei, mettendo in evidenza il ruolo del turismo lento nello sviluppo economico delle aree rurali in Europa.

Il 26 e 27 novembre l’associazione ha presenziato alla riunione con la Commissione Europea dal titolo “Transizione verso un ecosistema più sostenibile e resiliente” per i progetti finanziati da COSME, tra cui il recentemente lanciato progetto DETOUR, realizzato da AEVF e dal Comune di Fidenza.

Condotta da EISMEA – European Innovation Council, Agenzia Esecutiva per le PMI, in collaborazione con la DG Grow, questa riunione ha avuto lo scopo di allineare le aspettative del progetto, le tempistiche e i processi amministrativi con la Commissione Europea. In qualità di partner del progetto DETOUR, AEVF ha condiviso le proprie esperienze riguardo alle sue responsabilità, in particolare nel supporto alle SMEs lungo la Via Francigena. Gli sforzi dell’associazione si concentrano sul potenziamento delle imprese, per favorire l’adozione di pratiche sostenibili e innovative, promuovendo la resilienza e la competitività negli ecosistemi turistici.

Parallelamente, il 28 novembre AEVF ha partecipato all’evento Policy Lab “Potenziare il coordinamento delle politiche per aree rurali vivaci: Imparare dall’esperienza per costruire un futuro rurale sostenibile”, organizzato dal Rural Pact Support Office. Questo forum ha riunito oltre 100 policymakers, stakeholder e sostenitori delle aree rurali per discutere su come migliorare la governance, l’integrazione delle politiche e i meccanismi di finanziamento per le aree rurali dell’UE.

AEVF ha presentato tre dei suoi principali progetti europeirurAllure, HIKE e DETOUR—dimostrando come il turismo, in particolare il turismo lento, possa essere uno strumento per la crescita economica, la sostenibilità ambientale e la rivitalizzazione delle comunità rurali, in linea con la visione a lungo termine dell’UE per lo sviluppo rurale.

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I Borghi di Calendasco e Berceto e la Via Francigena: un progetto di rigenerazione culturale per l’Emilia-Romagna 

La rigenerazione dei borghi storici lungo la Via Francigena, in particolare Calendasco (PC) e Berceto (PR), primo e ultimo Comune in Emilia-Romagna lungo la cultural route francigena, è al centro del progetto “Transitare paesaggi culturali (2022-2026)”. Questo programma, frutto della collaborazione tra l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e il Ministero della Cultura, rappresenta un’iniziativa chiave per la rivitalizzazione culturale e sociale dei territori emiliani, finanziata dall’Unione Europea tramite i fondi del Next Generation EU nell’ambito del Bando Borghi PNRR. 

Il ruolo storico di Calendasco e la Via Francigena 

Calendasco è un borgo ricco di storia, posizionato in un punto strategico lungo la Via Francigena, uno degli itinerari di pellegrinaggio più antichi e significativi d’Europa. Questo piccolo centro custodisce uno dei punti cruciali del percorso: il Guado di Sigerico, dove i pellegrini attraversavano il fiume Po con l’aiuto di traghetti, un passaggio che continua a richiamare l’attenzione per il suo valore storico e simbolico. La Via Francigena, che collega Canterbury a Roma, ha giocato un ruolo fondamentale nella diffusione culturale e nel transito di idee, merci e persone nel corso dei secoli, e oggi si ripresenta come un simbolo di identità europea e di dialogo interculturale. 

Il Progetto “Transitare Paesaggi Culturali” e il restauro del borgo 

La prima fase del progetto ha già visto l’attivazione di interventi significativi nel borgo di Calendasco, tra cui l’apertura del cantiere del restauro delle ex-scuderie del Castello, una struttura storica che sarà stata trasformata in un hub culturale. Questo spazio sarà un centro pulsante per eventi culturali, incontri e attività volte a valorizzare il patrimonio locale, creando così nuove opportunità di sviluppo sostenibile per la comunità, coinvolgendo anche le scuole locali e provinciali. 

Parallelamente, anche Berceto è oggetto di interventi di ristrutturazione con il recupero di un edificio pubblico ex-residenziale e la riattivazione di uno spazio pubblico culturale. Berceto, un altro comune lungo la Via Francigena, collocato lungo lo straordinario Passo della Cisa, diventerà così un punto di accoglienza cruciale grazie alla “Casa del Pellegrino”, una struttura dedicata a coloro che percorrono il cammino francigeno. 

Il Festival delle Transizioni: cultura di passaggio e diversità 

Uno degli eventi più rilevanti previsti dal progetto è stato il Transizioni Festival (2023-2024) che sta esplorando la diversità culturale europea e le “culture di transito” lungo la Via Francigena. Il festival è stato un’occasione per riflettere sulle trasformazioni sociali e culturali che questo storico itinerario ha favorito nel corso del tempo, ponendo al centro temi come l’integrazione, il dialogo e il rispetto delle diversità. 

Educazione e coinvolgimento delle scuole 

L’aspetto educativo di Transitare ha visto AEVF come referente progettuale per lo sviluppo dell’azione, ed è stato particolarmente importante. Tra le iniziative spiccano le camminate didattiche organizzate per gli studenti nell’ambito del progetto ERASMUS Giovani Pellegrini, che hanno permesso a molti giovani di scoprire il borgo di Calendasco. Gli studenti hanno potuto rivivere l’esperienza del Guado di Sigerico, attraversando il fiume Po in traghetto, e visitare il Castello e le ex-Scuderie di Calendasco, esempi vivi di come il patrimonio culturale possa essere valorizzato attraverso l’educazione e il turismo responsabile. 

Le scuole locali, in particolare la scuola secondaria di primo grado di Calendasco, sono state protagoniste attive del progetto. Hanno ospitato un gruppo di studenti francesi in Erasmus, coinvolgendo i ragazzi in esperienze formative, sia sul campo che in aula, come l’incontro tenuto presso il polo di Piacenza del Politecnico di Milano. Questi momenti di scambio interculturale e senza barriere hanno contribuito a diffondere i valori della Via Francigena tra le nuove generazioni, favorendo un legame più profondo con il territorio. 

Una nuova visione per il futuro 

Il progetto “Transitare paesaggi culturali” rappresenta un modello di come la rigenerazione urbana e culturale possa rilanciare i borghi storici, riportando in vita antiche tradizioni e creando nuove opportunità per il futuro. La Via Francigena non è solo un percorso storico, ma anche un laboratorio contemporaneo di idee e iniziative che rafforzano l’identità europea, il dialogo interculturale e la sostenibilità. 

Il recupero di luoghi come Calendasco e Berceto, grazie al sostegno dei fondi europei e alla collaborazione tra istituzioni, comunità locali e scuole, è un esempio di come il passato possa diventare il motore per un futuro inclusivo e innovativo. La prima fase del progetto è solo l’inizio di un percorso che punta a far rinascere i borghi lungo la Via Francigena, restituendoli non solo ai pellegrini, ma a tutti coloro che cercano un legame autentico con la storia e la cultura del territorio. 

Per maggiori informazioni ti invitiamo a consultare:  
Sito ufficiale del progetto  
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La Via Francigena in Lombardia: verificata la segnaletica nel lodigiano 

La Via Francigena, antico cammino di pellegrinaggio che attraversa l’Europa da Canterbury a Roma, con estensione fino ai porti della Puglia, si sviluppa anche nel territorio lombardo, attraversando le province di Pavia e Lodi. Questo tratto, che si estende per circa 150 km in tutta la regione e si articola in cinque tappe, offre percorsi accessibili sia ai camminatori sia ai ciclisti.

All’interno del progetto “La Via Francigena in Lombardia verso il Giubileo 2025”, reso possibile dal contributo di Regione Lombardia e dal sostegno della Provincia di Pavia, Provincia di Lodi e Comune di Orio Litta, è stato recentemente verificato lo stato della segnaletica lungo il tratto lodigiano del cammino, a cura dello staff dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). La verifica del percorso lodigiano fa seguito a quella già completata nel 2022 lungo il tratto pavese.

Miglioramento della segnaletica e piani di priorità

Il progetto di verifica e miglioramento della segnaletica, in linea con l’Abaco approvato da AEVF e dalle Regioni attraversate dalla Via Francigena, punta a garantire maggiore sicurezza e una migliore fruibilità del percorso per i pellegrini che nel 2025 si dirigeranno a Roma in occasione del Giubileo. Il piano d’intervento prevede l’utilizzo di segnaletica standardizzata con adesivi bianchi e rossi e l’installazione di cippi segnaletici, con tre diversi livelli di priorità (basso, medio e alto) per gli interventi necessari:

  • Priorità Alta: tratti in cui la segnaletica è essenziale per l’orientamento o che risultano poco visibili, soprattutto in prossimità di bivi, incroci o aree rurali poco battute.
  • Priorità Media: tratti di collegamento tra punti d’interesse o aree che richiedono un miglioramento della visibilità della segnaletica esistente.
  • Priorità Bassa: tratti che necessitano di un aggiornamento o di un’integrazione minima della segnaletica, prevalentemente in aree già ben servite.

Una collaborazione per valorizzare il cammino

Questo intervento si inserisce in una più ampia collaborazione tra gli enti locali e AEVF, nata dalla volontà comune di rispondere alle esigenze dei numerosi pellegrini e appassionati che ogni anno attraversano la Lombardia lungo la Via Francigena. Il tratto lombardo della Francigena è infatti un patrimonio culturale e naturalistico di grande valore, che questo progetto intende valorizzare ulteriormente, rendendolo un’esperienza di cammino più sicura, ben segnalata e accessibile a tutti.

L’adeguamento della segnaletica lungo il tratto lodigiano rappresenta un altro passo importante nella valorizzazione della Via Francigena in Lombardia, che con il Giubileo 2025 si prepara ad accogliere un numero crescente di viaggiatori e pellegrini. Grazie al sostegno delle istituzioni e all’impegno dell’AEVF, questo storico cammino continuerà a rappresentare non solo una via di fede, ma anche un’opportunità per esplorare il cuore della Lombardia.

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Stati Generali del Turismo Outdoor: cammini e Via Francigena al centro del dibattito nazionale

L’attenzione del Ministero del Turismo italiano verso il turismo outdoor, i cammini italiani e l’itinerario culturale della Via Francigena è in crescita: gli eventi dell’ultima settimana ne sono una testimonianza tangibile.

Il fine settimana appena concluso – 23 e 24 novembre ndr – ha visto infatti svolgersi a Venezia gli Sati Generali del turismo outdoor con la Conferenza Nazionale “Camminare l’Italia: verso una visione comune”, evento organizzato dal CAI con il patrocinio del Ministero del Turismo, Sport e salute, Città di Venezia e RAI Veneto.

Gli Stati Generali del turismo outdoor hanno avuto come obiettivo quello di proporre una riflessione a livello nazionale sul tema della governance e sui processi di gestione di un itinerario nel lungo periodo, diffondendo la conoscenza e lo scambio delle buone pratiche italiane e internazionali.

Via Francigena al centro

In questo contesto, una rappresentanza di AEVF composta dal Presidente Francesco Ferrari e il project  manager Luca Faravelli hanno preso parte ai lavori insieme agli altri stakeholder chiave di livello nazionale e internazionale. Tra questi, presenti regioni, enti pubblici, organizzazioni e associazioni attive nel mondo dei cammini, dell’escursionismo e del turismo sostenibile, riuniti al fine di favorire lo scambio di esperienze, buone pratiche e di gettare le basi per la realizzazione di linee guida condivise.

In vista dell’importante evento, il responsabile progetti di AEVF Sami Tawfik aveva preso parte a uno degli otto tavoli di lavoro preliminari organizzati a sostegno degli Stati Generali.

Una settimana fa invece, la Ministra al Turismo Daniela Santanchè era tornata in cammino sulla Via Francigena, nel tratto toscano tra Pietrasanta e Valpromaro (ne avevamo parlato qui).

Importanti segnali che mettono in luce la crescente importanza degli itinerari culturali e del turismo lento all’interno del dibattito nazionale e dell’attenzione da parte delle istituzioni, e che preannunciano un 2025anno del Giubileo – ricco di iniziative per promuovere il turismo lungo i cammini in Italia.

Gli atti del convegno sono pubblicati in un dossier al fine di delineare uno stato dell’arte condiviso e aggiornato sulla situazione italiana, che possa diventare un punto di riferimento per tracciare l’agenda dei prossimi anni.

Il dossier degli Stati Generali del turismo outdoor è consultabile a questo link.

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Giubileo alle porte: la Via Francigena si prepara

In corso un grande lavoro di infrastrutturazione del percorso, messa in sicurezza, accoglienza, segnaletica, ma anche promozione internazionale. Impegnati oltre 22 milioni di euro.

La Via Francigena, Itinerario culturale europeo, accende i suoi riflettori in vista della Giubileo 2025 e si prepara ad accogliere decine di migliaia di pellegrini che si metteranno in cammino su questa antica via di cultura. La meta finale il prossimo anno non potrà che essere Roma, e la Basilica di San Pietro in Vaticano. 

INFRASTRUTTURAZIONE DELL’ITINERARIO CON IL MINISTERO DELLA CULTURA

L’itinerario è in fase di grande fermento dal punto di vista della sua infrastrutturazione, soprattutto nel tratto italiano: miglioramento percorso e messa in sicurezza, segnaletica, accoglienza, luoghi di sosta, punti informativi e cartellonistica.

Gli interventi sono numericamente così suddivisi nel tratto nord italiano, per un totale di: n.1 Valle d’Aosta; n.3 in Piemonte; n.7 in Lombardia; n.13 in Emilia-Romagna ; n.4 in Liguria; n.20 in Toscana; n.23 nel Lazio per un totale di oltre 70 interventi per un importo di 11.350.899 euro. Numerosi lavori di messa in sicurezza, manutenzione e cartellonistica sono previsti anche sulla Via Francigena nel sud, in Lazio, Campania e Puglia per un totale di 2.808.032 euro. Si tratta del finanziamento del Ministero della Cultura attraverso i fondi CIPE attraverso il Piano Sviluppo e Coesione 2014-2020 –Scheda 33 “Via Francigena”).

A questi interventi si aggiungono quelli puntuali su tratti di percorso della Via Francigena finanziati dal Ministero del Turismo con il Fondo per i cammini religiosi nel triennio 2024-2026: 2.914.879 milioni sono dedicati a dieci interventi ubicati in diverse regioni, dalla Valle D’Aosta alla Puglia. Previsti anche interventi per l’accessibilità del percorso.

PROMOZIONE CON IL MINSTERO DEL TURISMO

Oltre ai lavori di infrastrutturazione è prevista anche tanta promozione su scala internazionale, soprattutto grazie ad un progetto sempre finanziato dal Ministero del Turismo (quasi 2 milioni di euro) che prevede attività di animazione e digitalizzazione, presenza alle fiere, campagne di comunicazione e blogger tour, in stretta collaborazione con le regioni italiane e con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).

In tale contesto, il Ministero del turismo sta anche conducendo una specifica attività mirata al miglioramento del piano della comunicazione, della geolocalizzazione e della segnaletica della Via Francigena. Tale iniziativa prevede, tra le altre, l’installazione di apparati di “segnaletica intelligente” sui territori di alcuni “Comuni pilota” attraversati dalla Via Francigena. La presenza di segnaletica intelligente consente di valorizzare il territorio, promuovendone peculiarità e bellezze paesaggistiche e offrendo una vetrina alle imprese locali, rendendole facilmente ricercabili dai pellegrini attraverso una App dedicata che sarà messa a disposizione dal Ministero. Inoltre, la soluzione digitale consente di accompagnare il camminatore lungo l’intera esperienza rispondendo ai suoi bisogni in modo rapido e tempestivo, nonché fornendo un servizio di wi-fi gratuito. Il finanziamento previsto è di euro 3.857.985,76, che consentirà, ad oggi, l’installazione di 37 apparati.

IL CONTRIBUTO DEL COMUNE DI ROMA

Infine, buone notizie anche dal comune di Roma per l’infrastrutturazione della Via Francigena in vista del Giubileo, soprattutto nel tratto finale del percorso: 1.142.691 euro sono stati messi a bilancio per interventi sul percorso: messa in sicurezza, manutenzione, segnaletica, aree di sosta. A questo importo si aggiungono anche  300.000 euro per la promozione.

Si tratta di finanziamenti molto importanti che confermano l’interesse di continuare a investire energie e risorse per lo sviluppo della Via Francigena, in tutta la sua dimensione internazionale. A questi oltre 22 milioni di euro si aggiungono altri significativi investimenti che le regioni stanno portando avanti sempre in ambito di Via Francigena, con progetti su scala territoriale.

L’auspicio è quello che la Via Francigena diventi sempre più bella, più frequentata, più accessibile in tutto il suo percorso, da Canterbury a Santa Maria di Leuca. Nello scorso anno già era stata percorsa da 50.000 pellegrini provenienti da oltre 50 Paesi. L’obiettivo 2025 è quello di 100.000 pellegrini in cammino sulla Via Francigena, con una buona parte in arrivo alla Basilica di San Pietro, a piedi o in bicicletta.

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