Via Francigena

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Monte Sant’Angelo, il convegno internazionale sulla Via Francigena

“Via Francigena: Via per Roma, Santiago e Gerusalemme” è il titolo del convegno scientifico promosso dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, Regione Puglia e Università di Bari che si svoge dall’11 al 13 ottobre a Monte Sant’Angelo (Puglia).

Il convegno si inserisce nel percorso di avvicinamenteo all’estensione della certificazione europea della via Francigena sino alla Puglia verso Gerusalemme, partendo dalle 3 peregrinationes majores che dal medioevo hanno condotto i pellegrini su questi storici ed emblematici cammini. Alle tre mete classiche, si aggiunge quella di Monte Sant’Angelo, luogo simbolico e strategico che fa da cornice a questo incontro internazionale .

Il convegno è stato aperto dal Sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo, dal Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi, dal direttore dell’Università di Bari, Paolo Ponzio. E’ poi intervenuto Padre Ladislao Suchy, rettore del santuario di san Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo che ha messo l’accento sulla dimensione spirituale e religiosa del cammino. Tedeschi, durante i saluti, ha ricordato il senso di questo importante momento di confronto scientifico internazionale che si svolge la settimana prima dell’Assemblea Generale AEVF prevista a Bari il 18 ottobre. Quella di Monte Sant’Angelo, è una occasione per riflettere sulla Via Francigena e dei fasci di strade che ad essa si ricongiungono. Il confronto vuole poi aprirsi alla natura stessa della Via Francigena, intesa come itinerario culturale che si identifica con i valori del Consiglio d’Europea e come via storica di pellegrinaggio.

La giornata di apertura ha visto le relazioni di tre importanti storici che da anni sono impegnati nello studio delle vie compostellane, romee, micaeliche. Paolo Caucci Von Saucken ha ricordato che “Le strade spesso erano le stesse a seconda della direzione che si prendeva. In tale prospettiva la Francigena svolge un ruolo esemplare in quanto è via romea, ed è certamente il suo uso principale, per coloro che vanno a Roma, ma per chi la percorre in senso opposto, verso nord,  ovest è via compostellana, mentre per chi la prosegue verso il sud e i porti della Puglia è  via gerosolimitana per chi  la usa per imbarcarsi per la Terrasanta e via micaelica, per chi va a Monte Sant’Angelo. Ma è anche via del Volto Santo per chi la usa fino a Lucca e francescana e lauretana per chi l’utilizza fino alle deviazioni per Assisi e Loreto. Una strada quindi che va compresa e valorizzata nelle sue molteplici valenze.

Renato Stopani ha messo l’accento sull’evoluzione della Via Francigena con particolare riferimento alla penisola italiana. “In Italia il fascio di strade per il quale veniva usato l’odonimo via Francigena (o via Francesca) costituiva, in tutto o in parte, l’itinerario comune a tali pellegrinaggi, non a caso chiamati, per il notevole numero di pellegrini che muovevano, “peregrinationes maiores”.  Si trattava di un percorso  che si svolgeva per tutta la penisola, dai valichi delle Alpi occidentali (soprattutto Gran San Bernardo e Moncenisio) sino alle coste adriatiche della Puglia, che si era andato formando tra l’VIII e il IX secolo sulle rovine del sistema stradale romano, le cui antiche “consolari” aveva utilizzato solo parzialmente, più spesso usandole come semplici direttrici viarie.”

A sostegno del fervente sviluppo dei percorsi della Via Francigena nel tratto meridionale, gli storici sono intervenuti per documentare il sistema viario che da Roma conduce ai porti della Puglia e a De Finibus Terrae. Emerge la forte identità della Via Francigena che oggi sempre più viene identificata come un utile strumento moderno che permette ai territori di recuperare il patrimonio culturale, generare un dialogo interreligioso, coinvolgere le comunità locali e favorire un modello di sviluppo sostenibile delle realtà locali.

Le vie di pellegrinaggio nella loro estensione verso sud, via terra e via mare, sono state messe in evidenza da Anna Trono (Puglia terra di arrivo e area di transito di pellegrini verso l’Oriente”), Renata Salvarani (Porti e imbarchi per Gerusalemme”), Raffaella Cassano (La via Litoranea adriatica tra Siponto ed Egnazia), Renzo Infante (I percorsi della Via Francigena nella Daunia tardo antica e medievale) e Fiorella Dallari (il pellegrinaggio verso Gerusalemme). affondo particolare sulla via micaelica e sul ruolo di San Michele, tra Oriente e Gargano è stato fatto da Giorgio Otranto in apertura di convegno.

Il direttore del dipartimento Cultura e Turismo di regione Puglia, Aldo Patruno, è intervenuto per inquadrare il senso di questo confronto scientifico anche nell’ottica dell’estensione della certificazione della Via Francigena nel Sud come itinerario culturale del Consiglio d’Europa. E’ stato ripercorso il lavoro che le regioni meridionali hanno fatto e stanno facendo per rendere fruibile l’itinerario da Roma a santa Maria di Leuca. Si tratta di una grande opportunità di sviluppo territoriale e culturale di tutte le aree attraversate dal cammino.

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AEVF ha partecipato al Forum annuale degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa

EAVF, rappresentata da Christian Schülé, ha partecipato al Forum annuale degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa che si è svolto a Sibiu, in Romania, dal 2 al 4 ottobre 2019. Il Forum ha visto la partecipazione di 200 partecipanti provenienti da 50 Paesi.

Il Forum è l’evento annuale più importante realizzato all’interno del Programma degli itinerari culturali. Esso coinvolge gli Stati Membri, gli stessi itinerari, le reti candidate alla certificazione, le organizzazioni internazionali, autorità locali e regionali, associazioni e organizzazioni impegnate nel settore della cultura e turismo.

Nel 2019 l’edizione è stata intitolata “Itinerari culturali per il turismo culturale” ed è stata organizzata dall’Accordo Parziale Allargato sugli itinerari culturali ed il Minsitero del Turismo della Romania. Durante il Forum, i partecipanti hanno potuto entrare in contatto con i rappresentanti delle organizzazioni presenti impegnate nello svilupo di itinerari con progetti in ambito di management e marketing. Lo scambio di buone pratiche è stato un elemento rilevante all’interno del Forum.

Gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa hanno una grande capacità di impattare sulle politiche di turismo culturale, elemento che rappresenta un vettore importante per lo sviluppo di politiche socio-economiche nei territori attraverso le diverse regioni europee.

La diversità e la ricchezza dei singoli itinerari rappresenta una risposta importante alla offerta di prodotti culturali tematici sui territori e si pone come sfida importante per nuovie sfide in ambito di comunicazione, gestione, capacità innovativa territoriale.

Alla luce di queste premesse, l’Advisory Forum di Sibiu ha rappresentato indubbiamente una importante piattaforma di discussione per affrontare nuove opportunità legate al turismo sostenibile. Altro aspetto importante è stata la possibilità di sviluppare partenariati e progetti internazionali all’interno di un turismo autentico ed esperienziale.

I rappresentanti AEVF hanno condiviso le buone pratiche della Via Francigena in ambito di innovazione nel settore culturale, spaziando inoltre alla mobilità internazionale e dialogo interculturale.

Grazie ad interventi qualificati da parte delle organizzazioni internazionali presenti, sono stati esplorati nuovi target e nuovi mercati turistici sui quali investire energie e risorse.Gli itinerari sono in grado di intercettare la nuova domanda turistica culturale che sempre più si sta profilando a livello internazionale.

In occasione del Forum sono inoltre state sviluppate funzionali sinergie pubblico/privato nel settore del turismo culturale. AEVF ha contribuito alla discussione portando la propria esperienza a livello locale, reginale, nazionale e transnazionale all’interno della rete della Via Francigena e programma degli Itinerari Culturali.

Per maggiori info:

https://www.coe.int/fr/web/cultural-routes/annual-advisory-forum

https://www.coe.int/it/web/cultural-routes/sibiu-forum

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EAVF participated in the Annual Forum of the Cultural Routes of the Council of Europe

EAVF, represented by Mr Christian Schülé, participated in the Annual Forum of the Cultural Routes of the Council of Europe, which took place in Sibiu, Romania on 2-4 October 2019. It brought together over 200 participants from 50 countries.

The Forum of Cultural Routes is the most important annual event for the Cultural Routes Programme, bringing together the Member States, Cultural Routes, candidate networks, international organisations, local and regional authorities and other donor organisations and heritage and tourism organisations and platforms.

The 2019 edition was entitled “Cultural Routes for Cultural Tourism” and was organised by the Council of Europe Enlarged Partial Agreement on Cultural Routes and the Ministry of Tourism of Romania. During the Forum, the Cultural Routes were able to come together with representatives from organisations involved in the development, management and marketing of cultural tourism and share their experiences and learn from one another.

The Cultural Routes of the Council of Europe have a tremendous capacity to develop cultural tourism – an increasingly important driver for economic and social development. Across many regions of Europe and both individually and collectively, the Routes provide distinctive, authentic, cultural tourism products which transcend boundaries.

While recognising the success of the Cultural Routes, their diverse offer and cultural richness, the routes also face continued challenges such as capacity building, communication and management.

In the light of the above, this Advisory Forum provided an important platform to discuss these challenges and the opportunities for the tourism development. The Forum has addressed the role of the Cultural Routes in realising the potential for cultural tourism and paid particular attention to building partnerships for its successful and sustainable development.

The representatives of the EAVF offered their best practices on encouragement of creativity and innovation in the cultural sector and shared experiences in exchange, new mobilities and inter-cultural dialogue across Europe and internationally.

Through high-level interventions from tourism organisations and plenary discussions the Forum has explored, in partnership with European and International organisations, new markets and audiences for the Cultural Routes. It provided an opportunity to focus on ways in which Cultural Routes continue to capitalise on the growing demand for cultural tourism to profile the cultural heritage, traditions, experiences and connectivities of Europe.

It has also studied the synergies between the public and private sectors in developing unique cultural tourism products. EAVF contributed to the discussion on how to stimulate and support the development of local, regional, national and transnational tourist economies through cultural routes.

For more information follow the links:

https://www.coe.int/fr/web/cultural-routes/annual-advisory-forum

https://www.coe.int/it/web/cultural-routes/sibiu-forum

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L’AEVF a participé au Forum annuel des Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe

L’AEVF, représentée par Christian Schülé, a participé au Forum annuel des Itinéraires culturels du Conseil de l’Europe qui a eu lieu à Sibiu, en Roumanie, du 2 au 4 octobre 2019. Au Forum, ont participé plus que 200 personnes provenants de 50 pays.

Le Forum est l’évènement annuel le plus important réalisé dans le cadre du Programme des itinéraires culturels. Il réunit les pays membres, les itinéraires, les réseaux candidats à la certification, les organisations internationales, les autorités locales et régionales, les associations et les organisations engagées dans le secteur de la culture et du tourisme.

En 2019, l’édition a été intitulée « Itinéraires culturels pour le tourisme culturel » et elle a été organisée par l’Accord Partiel Élargi sur les itinéraires culturels et par le Ministère du Tourisme de la Roumanie. Durant le Forum, les participants ont pu entrer en contact avec les représentants des organisations engagées dans le développement des itinéraires avec des projets dans le domaine du management et du marketing. L’échange de bonnes pratiques a été un élément important durant le Forum.

Les itinéraires culturels du Conseil de l’Europe ont beaucoup de poids sur les politiques du tourisme culturel, élément qui représente un vecteur important pour le développement de politiques socio-économiques dans les territoires à travers les différentes régions européennes.

La diversité et la richesse de chaque itinéraire représentent une offre importante et variée de produits culturels thématiques sur les territoires et comprennent de nouveaux défis dans le domaine de la communication, de la gestion et de la capacité novatrice territoriale.

Compte tenu de ce qui précède, l’Advisory Forum de Sibiu a représenté sans aucun doute une importante plateforme de discussion pour aborder de nouvelles opportunités liées au tourisme durable. Un autre aspect important est la possibilité de développer des partenariats et des projets internationaux dans un tourisme authentique et d’expérience.

Les représentants de l’AEVF ont partagé les bonnes pratiques de la Via Francigena dans le domaine de l’innovation dans le secteur culturel, en allant de la mobilité internationale au dialogue interculturel.

Grâce à des interventions qualifiées de la part des organisations internationales présentes, de nouveaux objectifs et de nouveaux marchés touristiques ont été explorés sur lesquels investir de l’énergie et des ressources. Les itinéraires sont capables d’intercepter la nouvelle demande touristique culturelle qui prend de plus en plus forme au niveau international.

À l’occasion du Forum, des synergies entre les opérateurs publics et privés dans le secteur du tourisme culturel se sont développées. L’AEVF a participé à la discussion en portant sa propre expérience au niveau local, régional, national et transnational du réseau de la Via Francigena et du programme des Itinéraires culturels.

Pour plus d’informations :

https://www.coe.int/fr/web/cultural-routes/annual-advisory-forum

https://www.coe.int/fr/web/cultural-routes/sibiu-forum

 

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La Via Francigena participa al bando “La democrazia ha bisogno di immaginazione”

L’Associazione Europea Vie Francigene (AEVF) partecipa al bando “La democrazia ha bisogno di immaginazione” promosso dalla Fondazione Culturale Europea.Il programma supporta persone e organizzazioni che si impegnano a favore dei valori europei di democrazia, diritti dei cittadini, momenti di confronto pubblici per la libertà individuale ed spressione creativa delle persone.

La Via Francigena – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa– è un cammino di pace, dialogo interculturale e dialogo interreligioso. Essa promuove i valori del Consiglio d’Europa lungo i territori attraversati, dalla democrazia ai diritti umani, dalla tolleranza alla condivisione.

Per AEVF assume una valenza importante la partecipazione ad iniziativa focalizzate sulla democrazia e diritti civili in quanto essi, da sempre, fanno parte della mission dell’associazione stessa.

La Fondazione Culturale Europea , con sede nei Paesi Bassi , favorisce processi di sviluppo sociale e culturale attraverso l’Europa. Si impegna inoltre per rendere tangibile l’impatto socio-culturale sulla società civile, nonché per sostenere iniziative cittadine, opinione pubblica e combattere le situazioni che mettono a rischio il processo sociale di pace in Europa. Il risultato del bando è previsto il 30 ottobre 2019.

Maggiori info:

Associazione Europea Vie Francigene

European Cultural Foundation

Consiglio d’Europa

Programma Itinerari Culturali 

 

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EAVF participates in “Democracy Needs Imagination” Call

The European Association of the Via Francigena Ways participates in the call “Democracy Needs Imagination”, organised by the European Cultural Foundation.

This programme aims to support individuals and organisations working for European democratic values, fighting for their rights as citizens, encouraging creation of public space and enhancement of personal freedoms, as well as inspiring creative expression.

The Via Francigena – the Cultural Route of the Council of Europe – is a route of peace and intercultural and inter-religious dialogue. The Via promotes the values of the Council of Europe on the ground – democracy, human rights, understanding and tolerance.  It is of crucial importance for the EAVF to participate in initiatives focused on democracy and civil rights as one of the priority action areas of the association.

The European Cultural Foundation, based in the Netherlands, nurtures a socially engaged and culturally rooted civil society across Europe. It is committed to making a tangible impact on civil society, citizen initiatives, public opinion and policy proposals, and combat the fragmenting forces jeopardising peace and social progress in Europe.

The results of the call will be made available on 30 October 2019.

More information:

European Association of the Via Francigena Ways

European Cultural Foundation

Council of Europe

Cultural Routes Programme  

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Biagio de Nittis entra a far parte del Coordinamento dei cammini e degli itinerari culturali della Regione Puglia

Importante riconoscimento per Biagio de Nittis. Il vicepresidente dell’Associazione ‘Monte Sant’Angelo Francigena’ e direttore organizzativo di ‘Monde – Festival del cinema e dei camminientra a far parte del coordinamento dei cammini e degli itinerari culturali della Regione Puglia. 

La nomina diretta è arrivata da parte di Aldo Patruno, Direttore del dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio, della Regione Puglia, che nella comunicazione ufficiale, afferma: “Alla luce del suo impegno, dimostrato con ottimi risultati negli ultimi anni sul territorio regionale sul tema dei cammini e degli itinerari culturali, ho il piacere di parteciparLe la nomina a componente del Coordinamento dei cammini e degli itinerari culturali della Regione Puglia”.

Soddisfatto, de Nittis commenta: “Il nascente ‘Comitato sui cammini’ avrà la funzione di coordinare ed implementare le azioni di progettazione, valorizzazione e promozione degli itinerari pugliesi, puntando migliorare la fruibilità dei percorsi, sviluppando una vera e propria community e rafforzando il sistema dell’accoglienza e delle infrastrutture”

Fonte: comunicato stampa

 

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La Regione Campania in cammino sulla Via Francigena

A Napoli, presso la sede della regione, lunedì 7 ottobre si è svolto l’incontro sulla Via Francigena nel Sud per presentare il percorso in Campania. Si tratta di un tratto di 200km che riguarda 3 province e 26 comuni che si innestano nel tratto francigeno meridionale tra Lazio e Puglia.

La regione Campania fin dal 2015 ha approvato una serie di atti di programmazione e di indirizzo riguardanti l’estensione del tracciato della Via Francigena nel Sud anche in territorio campano. Questo processo istituzionale è finalizzato all’estensione della certificazione di “itinerario culturale del Consiglio d’Europa” del tratto che da Roma conduce alla Puglia.

Con DGR n.17 del 22/01/2019 è stato approvato il tracciato del percorso principale della Via Francigena in Campania. Nella primavera 2019, in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e il CAI regionale, è stato mappato, georeferenziato e analizzato tutto il percorso attraverso uno studio tecnico di fattibilità che riporta informazioni sulle tappe, accoglienza, beni culturali e propone interventi infrastrutturali migliorativi per la fruizione dell’itinerario.

L’incontro di Napoli è stato convocato da Regione Campania e coordinato dal direttore generale Rosanna Romano, affiancata dal dirigente Nadia Murolo e dallo staff tecnico regionale. Presenti numerosi comuni sul tracciato ed il CAI. AEVF ha partecipato per dare sostegno e condividere il lavoro svolto da regione Campania negli ultimi anni, ma anche per inquadrarlo in una dimensione europea. Sono interventi il presidente Massimo Tedeschi, il direttore Luca Bruschi ed il responsabile tecnico della Via Francigena nel Sud Angelo Fabio Attolico.

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CamminainTuscia è arrivata a Viterbo, successo per l’edizione 2019

Camminaintuscia è arrivata a Viterbo. La quarta edizione dell’iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio di Viterbo, dal 2 al 6 ottobre, ha portato i partecipanti alla scoperta della Francigena nella Tuscia attraversando anche i comuni della “Variante Cimina” della Via Francigena. 
 
Il gruppo, preceduto dai cavalieri che hanno viaggiato a cavallo, è arrivato a Viterbo verso le ore 16. I camminatori hanno potuto visitare il Museo Civico, il Palazzo dei Papi e il Polo Museale del Colle del Duomo. Alla fine, dopo tanta bellezza, spazio al gusto con il ristoro ben organizzato all’interno del Museo del Duomo e la degustazione di prodotti tipici. Camminaintuscia è ormai un appuntamento fisso e atteso dai tanti che vogliono scoprire la Via Francigena e la bellezza della Tuscia.
 
Gallery – nella seconda foto: il segretario generale della CCIAA di Viterbo, Francesco Monzillo; la Presidente del CAI, Stefania Di Blasi; l’Assessore Marco De Carolis, e per l’Associazione Europea delle Vie Francigene, Elisabetta Ferrari. 
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In Europa grazie al programma europeo ERASMUS PLUS con la Via Francigena: opportunità per 70 giovani

L’Associazione Europea delle Vie Francigene, nell’ambito del Programma Erasmus+, è capofila del progetto di mobilità transnazionale denominato “FORREsT: new skills FOR expeRiEntial Tourism”.

Il progetto prevede la mobilità di 62 giorni in favore di 70 neodiplomati italiani nei settori del Turismo, Marketing e Sistemi Informativi Aziendali che si recheranno in Francia, Regno Unito e Spagna (n.25 in Francia, n.20 in Regno Unito e n.25 in Spagna), per arricchire la propria formazione professionale attraverso la partecipazione a work experiences. 

Per la realizzazione del progetto, l’Associazione Europea delle Vie Francigene ha costituito uno specifico consorzio nazionale che abbraccia le regioni Valle D’Aosta, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. Il Consorzio è composto da Istituti di Istruzione Superiore, Enti locali e regionali ed Associazioni di promozione turistica. 

Il progetto mira a rispondere ai nuovi trend turistici internazionali (turismo esperienziale e sostenibile), promuovendo lo sviluppo di specifiche competenze professionali nel relativo settore, atte a garantire lo sviluppo economico-produttivo delle aree interessate dal transito della Via Francigena, in un’ottica di valorizzazione delle piccole comunità locali, accomunate tutte da un’identità culturale europea espressa per l’appunto dalla Via Francigena.

I giovani partecipanti avranno l’opportunità di svolgere un tirocinio formativo/lavorativo presso realtà europee nei settori citati, grazie all’ottenimento di una borsa di studio che comprenderà una serie di servizi, tra cui l’individuazione del tirocinio e dell’organizzazione ospitante; la preparazione linguistica tramite la piattaforma Europea OLS, culturale e pedagogica dei tirocinanti; il viaggio aereo di andata e ritorno verso la destinazione del tirocinio; la copertura assicurativa per tutta la durata del soggiorno; l’alloggio; il tutoraggio e monitoraggio professionale, logistico e organizzativo; il rilascio certificazione e attestati. 

FORREsT” ha una durata di 24 mesi ed è finanziato dall’Unione Europea.  Radio Francigena è media partner di progetto e Euro Glocal partner tecnico. Il progetto verrà presentato il prossimo 15 ottobre p.v. a Fidenza (PR) presso la sala consiliare alle ore 11:30

Maggiori info: AEVF Erasmus PlusEuro GlocalRadio Francigena