Via Francigena

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Canterbury, l’AEVF rencontre le nouveau leader Robert Thomas. Entente sur la Francigena et l’UNESCO

Le nord et le sud de la Francigena sont de plus en plus proche. Alors que le rendez-vous avec l’assemblée générale de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF) se rapproche, programmée le 18 octobre à Bari, on travaille aussi à Canterbury pour le futur de l’itinéraire culturel européen.

Ces derniers jours, le président de l’AEVF, Massimo Tedeschi, a rencontré Robert Thomas, nouveau leader du Canterbury City Council (CCC), élu lors du scrutin de mai.

Au centre de l’agenda : la candidature UNESCO de la Francigena, la réalisation du guide officiel du tronçon Canterbury/Grand-Saint-Bernard et l’assemblée générale AEVF à Canterbury. Colin Carmichael, directeur général du CCC et Velia Coffey, ex vice-directrice générale ont participé aux rencontres et ont confirmé leur intéressement sur plusieurs fronts.

« La nouvelle administration, guidée par Robert Thomas, est très intéressée par la Francigena et le projet UNESCO, qu’ils s’engagent à promouvoir avec les institutions du comté du Kent et du gouvernement de Londres. Un pas important vers la prochaine étape qui implique la France, l’Italie, la Suisse et le Royaume-Uni : le partage du framework européen – rédigé par le groupe de travail géré par notre association – préalable à la candidature de la Via Francigena au Patrimoine mondial de l’Humanité de l’UNESCO » confirme M Tedeschi.

La cathédrale de Canterbury est un bien UNESCO depuis 1988. À côté du portail sud de la cathédrale se trouve la pierre qui indique le kilomètre zéro de la Via Francigena, c’est devenu un lieu symbolique pour tous les pèlerins. Une valeur ajoutée pour la Francigena et son patrimoine culturel et humain, représenté par les nombreux sites UNESCO déjà présents le long du chemin.

Le tronçon anglais de la Francigena vise à améliorer les infrastructures. « On a parlé des 30 kilomètres de Francigena qui de Canterbury vont à Douvres, de la signalisation et de l’entretien qui sont déjà bons – explique M Tedeschi Tout cela sans oublier la promotion et la communication aux pèlerins qui veulent entreprendre le chemin. Pour ceux qui partent de Canterbury, je rappelle que l’office du tourisme de la ville, au Beany Museum, est muni des crédenciales officielles AEVF. Juste ces jours-ci, quatre pèlerins de Parme sont partis de cette splendide ville en direction sud ».

UNESCO, parcours et édition : le premier guide officiel consacré à la Francigena pour le tronçon Canterbury au col du Grand-Saint-Bernard arrivera prochainement, par la maison d’édition suisse Favre de Lausanne.

De nombreux objectifs pour une nouvelle année en chemin en réseau. Le « work in progress » de la partie anglaise pourrait se concrétiser avec l’assemblée générale AEVF. La proposition, lancée depuis longtemps par le président Tedeschi, a été finalement écoutée avec intérêt par les interlocuteurs qui proposeront une date pour le printemps de la prochaine année.

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CorreVoce, pronte le divise. Il 30 settembre il primo incontro ad Aosta

Pronte le divise per il via del progetto “Correvoce” campagna di sensibilizzazione e informazione sul mutismo selettivo nella via Francigena da Aosta a Roma in bicicletta.

La maglia racchiude tutta l’essenza del progetto, il percorso attraverso l’Italia stilizzata con le sue tappe, i loghi di AIMUSE e di AEVF e gli sponsor tecnici. Progetto fortemente voluto da AIMUSE associazione italiana mutismo selettivo, per consolidare 10 anni di lavoro e comunicazione di questo disturbo.

Elisa Marchio Presidente AIMUSE: “In questi 10 anni abbiamo fatto davvero molto per diffondere la conoscenza del mutismo selettivo, solo nel 2018 abbiamo realizzato oltre 50 eventi in tutto il territorio nazionale, molto è stato fatto, ma ancora tanto c’è da fare.”

Il progetto si articola in sei incontri lungo il percorso, uno per regione, si parte il 30 Settembre con Aosta, il 1 ottobre Ivrea (Mongrando) per CorreVoce Piemonte, il 3 ottobre Pavia per CorreVoce Lombardia, il 4 ottobre Fidenza per CorreVoce Emilia Romagna, 7 ottobre Lucca per CorreVoce Toscana e il 13 ottobre, tappa finale con Roma per CorreVoce Lazio.

“Un ringraziamento ai nostri testimonial di ReAl Bike Experience, Renato e Alessandro”, ha aggiunto Elisa Marchio, “ma soprattutto a referenti regionali e ai loro collaboratori, a Sara Piazza per il Piemonte, Laura Parisi per la Lombardia, Chiara Mistri per l’Emilia Romagna, a Giuseppe Monda per la Toscana e Francesca Conforti per il Lazio, grazie al loro lavoro il progetto ha trovato voce.”

Il progetto “CorreVoce” è patrocinato anche dall’AEVF – Associazione Europea delle Vie Francigene.

Fonte: comunicato stampa

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CorreVoce, cycling outfits ready. First meeting in Aosta on 30th September

Cycling outfits are ready for the “CorreVoce”  cycling campaign along the Via Francigena from Aosta to Rome to raise awareness and inform people of selective mutism.

 The top includes everything you need to know, the route taken through Italy, including stops, and the AIMUSE, EAVF and technical sponsor’s headquarters. It’s a project strongly supported by AIMUSE, Italian association of selective mutism, to strengthen 10 years of work and promotion of the disorder.

Elisa Marchio, AIMUSE president explained: “In these past 10 years, we’ve done a lot to raise awareness of selective mutism, in 2018 alone we launched over 50 national events. A lot has been done, but we can still do more.

The project involves six meetings along the route, one per region. The cyclists will begin on 30th September in Aosta1st October in Ivrea (Mongrando) for CorreVoce Piedmont; 3rd October in Pavia for CorreVoce Lombardy; 4th October in Fidenza for CorreVoce Emilia Romagna; 7th October in Lucca for CorreVoce Tuscany and 13th October for the last stop in Rome for CorreVoce Lazio.

We’d like to thank our representatives from ReAl Bike Experience, Renato and Alessandro“, added Elisa, “but above all, the regional representatives and their collaborators: Sara Piazza for Piedmont; Laura Parisi for Lombardy; Chiara Mistri for Emilia Romagna; Giuseppe Monda for Tuscany and Francesca Conforti for Lazio. It’s thanks to their hard work that this project has a voice.

The “CorreVoce” project is also supported by the EAVF – European Association of Via Francigena Ways.

Source: Press release

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Boez: un viaggio a piedi, sei detenuti. In onda la docuserie girata lungo la Francigena del Sud

Dal 2 al 13 settembre alle 20.20 su Rai3 va in onda “Boez – Andiamo via” la docu-serie di dieci puntate che racconta il viaggio a piedi di sei ragazzi condannati per aver infranto la legge ed in regime di detenzione, interna ed esterna.

E’ un cammino lungo e impegnativo, ma loro sono pronti a partire. E il loro punto di partenza è un carcere. Perché Alessandro, Francesco, Omar, Matteo, Maria e Kekko sono stati scelti per partecipare ad uno speciale programma di espiazione esterna della pena. Li aspetta un lungo viaggio a piedi lungo la Via Francigena del Sud, da Roma a Santa Maria di Leuca, in Puglia. Cinquanta tappe per oltre 900 km, una dura prova sia fisica che emotiva. 

La Docu-Serie, una coproduzione Rai Fiction-Stemal Entertainment, racconta proprio il “percorso” fisico ma anche emotivo e di “espiazione” di questi sei ragazzi. Un viaggio/pellegrinaggio che sperimenta il cammino come dispositivo di recupero, una pena alternativa già praticata in altri Paesi europei e che abbatte le percentuali di recidiva. 

Si tratta del primo prodotto televisivo che affronta questo tipo di tematiche, oltre che un esperimento rivoluzionario e dal forte impatto sociale tanto che il Ministero della Giustizia ne ha riconosciuto la sua funzione pubblica ed ha supportato in maniera fattiva la sua realizzazione credendo nel fatto che possa contribuire attivamente alla trasformazione della società. Un tema che solo Rai come concessionaria del Servizio pubblico radiotelevisivo può affrontare e raccontare. 

Anche dal punto di vista produttivo e delle riprese si tratta di un esperimento, con troupe che sono state organizzate per essere poco invasive. Poi, per rendere più autentico il racconto, è stato introdotto come elemento narrativo l’utilizzo delle riprese realizzate dai ragazzi con il telefonino: un’autorappresentazione senza filtri che integra quella delle telecamere “ufficiali”.

Il link per rivedere gli episodi su RaiPlay: https://www.raiplay.it/video/2019/08/Boez-Andiamo-via-S1E1-63111452-87a9-45a7-9f99-4899f1b04926.html

BOEZ – Andiamo via porta la firma di Roberta Cortella – Paola Pannicelli, per la regia di Roberta Cortella – Marco Leopardi. 
Con Omar Ben Aoun, Maria Cristea, Francesco Dinoi, Alessandro Paglialonga, Matteo Santoro, Francesco Tafuno. Educatrice di Comunità, Ilaria D’Appollonio e Marco Saverio Loperfido.

Marco Saverio Loperfido è guida AIGAE, scrittore, ideatore e curatore del progetto collettivo di mappatura e archiviazione dei percorsi a piedi e del sito ammappalitalia.it, mappatore dei cammini di lunga distanza «Il giro della Tuscia in 80 giorni», «Umbria: passaggi a sud-ovest» e «Paese Europa» (esperienze, queste, diventate libri e guide per Annulli Editori, l’ultimo con il titolo Le lucertole ricominciano a Friburgo).

Fonte: comuncato stampa Rai

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Boez: a journey on foot, six inmates along the Francigena of the South. The docu-series airing in Italy

From 2 to 13 September at 8.20 pm on Rai3 , “Boez – Let’s go away ” is broadcasting the docu-series of ten episodes which tells the story of the journey on foot of six boys convicted of breaking the law and under internal and external detention.

It is a long and demanding journey, but they are ready to go. And their starting point is a prison. Because Alessandro, Francesco, Omar, Matteo, Maria and Kekko have been chosen to participate in a special program of external expiation of the penalty. A long journey awaits them along the Via Francigena del Sud, from Rome to Santa Maria di Leuca, in Puglia. Fifty stops for over 900 km, a tough test both physical and emotional. 

The Docu-Serie, a Rai Fiction-Stemal Entertainment co-production, tells the physical but also emotional and “atonement” path of these six boys. A journey / pilgrimage that experiences the journey as a recovery device, an alternative punishment already practiced in other European countries and which reduces the percentage of recidivism. 

This is the first television product that deals with this type of issue, as well as a revolutionary experiment with a strong social impact, so much so that the Ministry of Justice has recognized its public function and has actively supported its realization, believing that it can actively contribute to the transformation of society. A theme that only Rai as a public broadcasting service concessionaire can address and tell. 

Also from the point of view of production and filming it is an experiment, with troupes that have been organized to be less invasive. Then, to make the story more authentic, the use of the shots taken by the guys with the mobile phone was introduced as a narrative element: a self-representation without filters that integrates that of the “official” cameras.

The link to review the episodes on RaiPlay:  https://www.raiplay.it/video/2019/08/Boez-Andiamo-via-S1E1-63111452-87a9-45a7-9f99-4899f1b04926.html

BOEZ – Let’s go away signed by Roberta Cortella – Paola Pannicelli, directed by Roberta Cortella – Marco Leopardi. 
With Omar Ben Aoun, Maria Cristea, Francesco Dinoi, Alessandro Paglialonga, Matteo Santoro, Francesco Tafuno. Community Educator, Ilaria D’Appollonio and Marco Saverio Loperfido.

Marco Xavier Loperfido is  g uid AIGAE,  writer, creator and curator of the collective project of mapping and storage of walking and site  ammappalitalia.it , mapper of long distance walk “The tour of Tuscia in 80 Days,” “Umbria: passages to the south-west »and  « Country Europe »  (these experiences become books and guides for  Annulli Editori , the last one with the title  The lizards start again in Friborg ).

Source: RAI press release

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Boez : un voyage à pied, six détenus. La série-documentaire tournée le long de la Francigena du sud est diffusée

Du 2 au 13 septembre à 20h20 sur Rai3 est diffusée « Boez- Andiamo via » la série-documentaire de dix épisodes qui raconte le voyage à pied de six personnes qui ont enfreint la loi et sont en détention, interne et externe.

C’est un chemin long et difficile, mais ils sont prêts à partir. Leur point de départ est la prison. Parce qu’Alessandro, Francesco, Omar, Matteo et Kekko ont été choisis pour participer à un programme spécial pour purger leurs peines. Un long voyage à pied les attend le long de la Via Francigena du sud, de Rome à Santa Maria di Leuca, dans les Pouilles. Cinquante étapes pour plus de 900 km, une dure épreuve autant physique que sentimentale.

La série-documentaire, une coproduction Rai Fiction-Stemal Entertainment, raconte le « parcours » physique mais aussi sentimental et « expiatoire » de ces six personnes. Un voyage/pèlerinage qui expérimente le chemin comme dispositif de récupération, une peine alternative déjà pratiquée dans d’autres pays européens et qui abaisse les pourcentages de récidives.

Il s’agit d’un premier produit télévisé qui traite de ce genre de thème, en plus d’être une expérience révolutionnaire et à l’impact social très fort, tellement que le Ministère de la Justice en a reconnu la fonction publique et a soutenu de manière effective sa réalisation en croyant dans le fait que cela puisse contribuer activement à la transformation de la société. Un thème que seulement la Rai en tant que concessionnaire du service public radio-télévisé peut traiter et raconter.

Du point de vue de la production et des reprises, il s’agit aussi d’une expérience, avec des troupes qui ont été organisées pour être peu envahissantes. Puis, pour rendre le récit plus authentique, l’utilisation de reprises réalisées par ces personnes avec un téléphone a été ajoutée : une représentation de soi sans les filtres des caméras « officielles ».

Le lien pour revoir les épisodes sur RaiPlay : https://www.raiplay.it/video/2019/08/Boez-Andiamo-via-S1E1-63111452-87a9-45a7-9f99-4899f1b04926.html

« BOEZ – Andiamo via » est une production de Roberta Cortella et de Paola Pannicelli, sous la direction de Roberta Cortella, Marco Leopardi. Avec Omar Ben Aoun, Maria Cristea, Francesco Dinoi, Alessandro Paglialonga, Matteo Santoro, Francesco Tafuno. Éducateurs spécialisés : Ilaria D’Appollonio et Marco Saverio Loperfido.

Marco Saverio Loperfido est aussi le guide AIGAE, l’écrivain, le créateur du projet collectif de cartographie et d’archivage des parcours à pied et du site ammappalitalia.it, cartographe des chemins de longue distance «Il giro della Tuscia in 80 giorni», «Umbria: passaggi a sud-ovest» et «Paese Europa» (ces expériences sont devenues des livres et des guides pour Annulli Editori, le dernier intitulé Le lucertole ricominciano a Friburgo).

Source : communiqué de presse

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La Via Francigena perde Palmira Orsières, ambasciatrice del cammino. Il ricordo di AEVF

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Palmira Orsières, innamorata della Via Francigena, della natura e dell’escursionismo. Una vera ambasciatrice dei valori legati al cammino europeo, in particolar modo quelli dell’amicizia, dell’ascolto e della condivisione.

Palmira Orsières, era guida escursionistica naturalistica della Valle d’Aosta dal 1991 e guida esclusiva del Parco Nazionale del Gran Paradiso dal 2001. Ha avuto una lunga esperienza di conduzione di gruppi di camminatori lungo la Francigena in Valle d’Aosta, regioni confinanti, Liguria, Toscana, Lazio e nel tratto svizzero. Con l’aiuto prezioso di Palmira è stato tracciato il sentiero della Via Francigena nel tratto valdostano.

Palmira ha collaborato con l’Associazione Europea delle Vie Francigene e alla realizzazione di numerose pubblicazioni a carattere escursionistico, naturalistico e storico. Si è occupata di storia, tradizioni, cultura alpina, piante officinali e di sentieristica. Ha guidato lungo i sentieri della Via Francigena numerosissimi viandanti e appassionati, facendosi apprezzare per le sue doti umane e per la profonda passione della sua terra.

AEVF ricorda con grande affetto e stima Palmira.

 
Di seguito un estratto dell’intervista realizzata da AEVF a Palmira 5 anni fa (Qui il link all’intervista completa).

– Come nasce la tua passione per i cammini e per la Via Francigena? Quanti giorni all’anno trascorri sui sentieri?:

“Cammino sui sentieri da sempre, è una passione che ho ereditato dalla mia famiglia. A un certo punto è stato quasi naturale diventare guida escursionistica e accompagnare persone sui sentieri della Valle d’Aosta e regioni confinanti, Vallese, Savoia, Alta Savoia e Piemonte.

Con la Via Francigena sono venuta in contatto negli anni 1995-1996, in occasione della creazione di un percorso escursionistico tra Aosta e Martigny, lungo i sentieri esistenti, che ripercorrono, in buona parte il percorso della strada romana e quella medioevale. L’itinerario Aosta-Martigny è diventato in seguito, il cammino della Via Francigena. Questo ha dato l’idea all’Associazione Vallesana di escursionisti, Valrando, di partire a piedi per Roma. guidati dal suo presidente, Willy Fellay e dall’abate di Saint-Maurice Joseph Roduit. E io sono stata integrata nel gruppo.

È iniziata così una bella avventura di cammino, di condivisione di esperienze e di amicizia che mi ha portata per sei anni a camminare, otto-nove giorni all’anno, lungo i sentieri della Via Francigena. Dopo aver completato il cammino a Roma,  abbiamo percorso La Via Francigena da Saint-Maurice a Canterbury. Cammino regolarmente lungo la Via Francigena: il tratto valdostano e quello canavesano lo percorro interamente, in media due volte-tre all’anno, in escursioni di una giornata. Accompagno gruppi verso Roma e verso Canterbury, camminando 9-10 giorni ogni anno.Nel 2014 abbiamo percorso un tratto, in Italia, tra l’Emilia-Romagna e la Toscana e in Francia, tra Besançon e Chaumont“.

Ti occupi del cammino da tanto tempo, in particolare nella Valle d’Aosta e nella parte svizzera del percorso. Dal tuo punto di vista, come vedi lo sviluppo della Francigena negli ultimi anni e quali sono, a tuo avviso le prospettive future. Cosa può rappresentare la Francigena per la Valle d’Aosta in ambito culturale, sociale, turistico ed economico?

Il passaggio di pellegrini lungo la Via Francigena negli ultimi anni è aumentato in modo notevole. Le statistiche lo confermano. La Via Francigena può rappresentare una grande opportunità per lo sviluppo turistico ed economico delle località non troppo toccate dai grandi flussi turistici, località spesso definite “minori”, ma che racchiudono un patrimonio di architettura rurale e non solo, di arte, di cultura, di tradizioni e di storia. Ho sentito spesso ripetere la frase: In questi luoghi, non fossi passato a piedi, non avrei mai avuto la possibilità di visitarli. A mio parere la Via Francigena è una grande opportunità di sviluppo turistico, economico, culturale e sociale e merita di essere valorizzata. Questo vale per la Valle d’Aosta, ma anche per l’intero percorso“. 

 
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The Via Francigena loses Palmira Orsières, hiking ambassador. The EAVF remembers

The European Association of Via Francigena Ways (EAVF) expresses its condolences for the loss of Palmira Orsières, in love with the Via Francigena, nature and hiking. A true ambassador of the values ​​linked to the European journey, especially those of friendship, listening and sharing.

Palmira Orsières, had been a naturalistic hiking guide of the Valle d’Aosta since 1991 and exclusive guide of the Gran Paradiso National Park since 2001. She had vast experience of guiding groups of walkers along the Francigena in Valle d’Aosta and bordering regions of Liguria, Tuscany, Lazio and in the Swiss section. It’s with the precious help of Palmira that the path of the Via Francigena in the Valle d’Aosta tract was traced.

Palmira has collaborated with the European Association of Via Francigena Ways and in the creation of numerous publications of a hiking, naturalistic and historical nature. She had great knowledge of history, traditions, alpine culture, medicinal plants and pathways. She guided numerous wayfarers and enthusiasts along the paths of the Via Francigena, making herself appreciated for her human talents and for her deep passion of her land. 

The EAVF remembers Palmira with great affection and esteem.

 
Below is an excerpt from the interview conducted by the EAVF with Palmira 5 years ago ( Here is the link to the full interview).

–  How did your passion for routes and the Via Francigena come about? How many days a year do you spend on the trails?: 

“I have always walked along paths, it is a passion I inherited from my family. It was almost natural that I should become a hiking guide and accompany people on the Valle d’Aosta trails and bordering regions, Valais, Savoy, Haute Savoie and Piedmont.

I came into contact with the Via Francigena in 1995-1996, during the creation of a hiking trail between Aosta and Martigny, along existing paths which retrace, in large part, the routes of Roman and medieval roads. The Aosta-Martigny route has since become the Via Francigena path. This gave the Valesan Association the idea to travel on foot to Rome; led by its president, Willy Fellay, and the abbot of Saint-Maurice, Joseph Roduit. And I was a part of the group.

Thus began my beautiful adventure of walking, of sharing experiences and friendships. For six years I walked along the paths of the Via Francigena eight or nine days a year. After completing the journey in Rome, we travelled the Via Francigena from Saint-Maurice to Canterbury. I walk along the Via Francigena on day trips two or three times a year: the Valle d’Aosta and Canavese sections cover it entirely. I accompany groups to Rome and to Canterbury, walking 9-10 days each year. In 2014 we traveled a stretch in Italy, between Emilia-Romagna and Tuscany and in France, between Besançon and Chaumont“. 

You’ve been on the road for a long time, particularly in the Valle d’Aosta and Swiss parts of the route. From your point of view, how do you see the development of the Francigena in recent years and what are, in your opinion, its future prospects. How can the Francigena represent Valle d’Aosta in the cultural, social, tourist and economic sphere? 

The passage of pilgrims along the Via Francigena in recent years has increased considerably and statistics confirm this. The Via Francigena represents a great opportunity for the tourist and economic development of places that aren’t really affected by great tourist flows, places often defined as “minor”, but which contain a heritage of rural architecture, but not only, they also have a heritage of art, culture, traditions and history. I have often heard the phrase:  If I hadn’t passed these places on foot, I would never have had the chance to visit them. In my opinion the Via Francigena is a great opportunity for tourism, economic, cultural and social development and deserves to be valued. This applies to Valle d’Aosta, but also to the entire route“. 

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La Via Francigena perd Palmira Orsières, ambassadrice du chemin. Le souvenir de l’AEVF

L’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF) exprime ses condoléances pour la perte de Palmira Orsières, amoureuse de la Via Francigena, de la nature et de la randonnée. Une véritable ambassadrice des valeurs liées au chemin européen, en particulier l’amitié, l’écoute et le partage.

Palmira Orsières était une guide randonnée naturaliste du Val d’Aoste depuis 1991 et guide exclusive du Parc National du Grand Paradis depuis 2001. Elle a eu une longue expérience de conduite de groupes de marcheurs le long de la Francigena en Val d’Aoste et régions frontières comme la Ligurie, la Toscane, le Latium et sur le tronçon suisse. Avec l’aide précieuse de Palmira, le sentier de la Via Francigena dans le territoire du Val d’Aoste a été tracé.  

Palmira a collaboré avec l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena ainsi qu’à la réalisation de nombreuses publications sur la randonnée, la nature et l’histoire. Elle s’est occupée d’histoire, de tradition, de culture alpine, de plantes officinales et de sentiers. Elle a guidé le long des sentiers de la Via Francigena de nombreux voyageurs et passionnés, en étant appréciée pour ses dotes humaines et pour la profonde passion pour sa terre.

L’équipe de l’AEVF se souviendra de Palmira avec une grande affection et estime.

Ci-dessous, un extrait de l’interview de Palmira réalisée par l’AEVF il y a 5 ans de cela.

Comment nait votre passion pour les chemins et pour la Via Francigena ? combien de jours par an vous passez sur les sentiers ?

« Je marche sur les sentiers depuis toujours, c’est une passion que j’ai hérité de ma famille. Devenir guide de randonnée et accompagner les personnes sur les sentiers du Val d’Aoste et des régions frontières (canton de Valais, Savoie, Haute-Savoie et Piémont) est arrivé presque naturellement.

J’ai été en contact avec la Via Francigena en 1995-1996, à l’occasion de la création d’un parcours de randonnée entre Aoste et Martigny, le long des sentiers existants, qui reparcourent, en bonne partie la route romaine et celle du moyen-âge. L’itinéraire Aoste-Martigny est devenu par la suite le chemin de la Via Francigena. Cela a donné l’idée à l’association valaisanne de randonnée, Valrando, de partir à pied pour Rome, guidée par le président Willy Fellay et par l’abbaye de Saint-Maurice Joseph Roduit. Et moi, j’ai fait partie de ce groupe.

Ainsi, a commencé une belle aventure de chemin, de partage d’expériences et d’amitié qui m’a conduite à marcher pendant 6 ans, 8-9 jours par an, le long des sentiers de la Via Francigena. Après avoir complété le chemin jusqu’à Rome, nous avons parcouru la Via Francigena de Saint-Maurice à Canterbury. Je marche régulièrement le long de la Via Francigena : le tronçon du Val d’Aoste et celui du Canavais, je les parcours entièrement en moyenne 2 – 3 fois par an, en randonnées d’une journée. J’accompagne des groupes vers Rome et vers Canterbury, en marchant 9-10 jours chaque année. En 2014, nous avons parcouru un tronçon, en Italie, entre l’Émilie-Romagne et la Toscane et en France, entre Besançon et Chaumont ».

Vous vous occupez du chemin de temps à autre, en particulier dans le Val d’Aoste et dans la partie suisse du parcours. Comment voyez-vous le développement de la Francigena dans les dernières années et quelles sont, selon vous, les perspectives futures ? qu’est-ce que la Francigena peut représenter pour le Val d’Aoste dans le domaine culturel, social, touristique et économique ?

« Le passage des pèlerins le long de la Via Francigena dans les dernières années a augmenté de manière remarquable. Les statistiques le confirment. La Via Francigena peut représenter une grande opportunité pour le développement touristique et économique des localités qui ne sont pas trop touchées par les grands flux touristiques. Les localités souvent définies comme « mineures », mais qui renferment un patrimoine d’architecture rurale, mais aussi d’art, de culture, de tradition et d’histoire. J’ai souvent entendu dire : « dans ces lieux, si je n’étais pas venu à pied, je n’aurais jamais eu la possibilité de les visiter. » À mon avis, la Via Francigena est une grande opportunité de développement touristique, économique, culturel et social, et elle mérite d’être valorisée. Cela vaut pour le Val d’Aoste, mais aussi pour tout le parcours ».

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“Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” alla 76^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

La 2^ edizione di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini”, il Festival ideato e organizzato da MAD – Memorie Audiovisive della Daunia, è stata presentata alla 76^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Domenica 1 settembre, all’Hotel Excelsior presso la Fondazione Ente dello Spettacolo, “Mònde” è stato protagonista, insieme a “Social Film Fund Con il Sud” e ai progetti “Ciak” e “Circe”, del focus dedicato alle produzioni sostenute da Apulia Film Commission e Regione Puglia.

«Un Festival come “Mònde”, oltre a valorizzare gli aspetti legati al racconto cinematografico del territorio, interviene anche sulla rigenerazione paesaggistica nella sua accezione immateriale, un tema di assoluta attualità che include anche l’innovazione sociale. Ma è anche un festival capace di fare sistema nella complessiva strategia culturale regionale», ha spiegato l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone durante l’incontro cui hanno preso parte anche la presidente della Fondazione Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco, il direttore generale di Apulia Film Commission Antonio Parente e il direttore del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia Aldo Patruno.

A sottolineare l’importanza dell’aspetto strategico dei progetti della Regione Puglia è stata Simonetta Dellomonaco, che ha affermato: «Quello della rigenerazione paesaggistica è un tema culturale. “Mònde”, oltre a valorizzare gli aspetti intangibili, quindi culturali, interviene sulla narrazione del paesaggio che costituisce la percezione dello stesso».

«“Mònde” è un festival cinematografico legato ai cammini. E proprio i cammini e gli itinerari culturali sono una delle strategie fondamentali delle politiche della Regione Puglia. Il 18 ottobre, infatti, si terrà per la prima volta a Bari l’Assemblea Europea delle Vie Francigene, che porterà al riconoscimento della Francigena del Sud come itinerario culturale del Consiglio d’Europa. E Luciano Toriello, direttore artistico di “Mònde”, raffigura la sintesi di tutto questo», ha dichiarato Aldo Patruno.

A rappresentare al Lido “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” il direttore artistico Luciano Toriello, che ha affermato: «Essere presenti alla Mostra del Cinema di Venezia è un’importante opportunità per presentare la nostra idea di festival alla stampa e al pubblico delle grandi occasioni. In un territorio – quale il Gargano – meritevole di attenzione, la forza e l’originalità di “Mònde” risiedono nel coniugare il cinema con un’idea di turismo sostenibile e destagionalizzato. E stiamo lavorando con impegno per rendere il nostro un modello vincente ed esportabile».

La 2^ edizione di “Mònde” – il cui nome si rifà al termine dialettale con cui è chiamata la cittadina di Monte Sant’Angelo, ma al contempo rimanda anche al “mondo”, ad una dimensione più alta e universale – si terrà da giovedì 10 a domenica 13 ottobre 2019 nella cornice unica e suggestiva dello storico Rione Junno di Monte Sant’Angelo e all’interno del Parco Nazionale del Gargano.

“Mònde” è un festival cinematografico dedicato al tema del viaggio, in tutte le sue sfumature ed accezioni, ma comprende anche escursioni e camminate, “Gargano DOC – Scuola del documentario sui Cammini e gli Itinerari Culturali”, workshop, incontri con gli autori, mostre e concerti, momenti di conviviale condivisione.

E infatti, durante i giorni della Festa, Monte Sant’Angelo diventa meta e punto di partenza di ogni viaggio, pellegrinaggio e cammino, luogo di scambio, di incontro e confronto aperto tra Arti e Culture.

Oltre a “Mònde”, MAD – Memorie Audiovisive della Daunia ha presentato, in veste di produttore, il nuovo documentario diretto da Luciano Toriello, “La luce dentro”, vincitore del bando “Social Film Fund – Con il Sud” di Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD. Un bando alla prima edizione, nato con l’obiettivo di dare vita a un “racconto per immagini” del Sud attraverso i fenomeni sociali che lo caratterizzano, promuovendo  l’incontro tra imprese cinematografiche con enti del Terzo settore e del volontariato meridionale.

La call per partecipare alla 2^ edizione di “Mònde” è aperta fino al 7 settembre, tutte le info su http://www.mondefest.it/iscrizioni-2019/.

Il Festival è un’iniziativa della Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale a valere sulle risorse del Patto per la Puglia FSC 2014-2020 – prodotta da Apulia Film Commission nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network, insieme a Ente Parco Nazionale del Gargano e con il patrocinio del Comune di Monte Sant’Angelo. Soggetto ideatore e organizzatore della manifestazione è MAD – Memorie Audiovisive della Daunia per la Direzione artistica di Luciano Toriello. L’evento è inoltre realizzato in collaborazione con l’Ass. “Monte Sant’Angelo Francigena”.

 Fonte: comunicato stampa