Via Francigena

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Pista ciclabile e ostello per i pellegrini, il futuro della Francigena passa da Felegara

Una pista ciclabile per percorrere in sicurezza il tracciato, un ostello per i pellegrini con 25 posti letto, un museo dedicato alla Francigena. Felegara, frazione del comune di Medesano, è pronta a scommettere sul turismo lento grazie alla realizzazione di importanti opere.

La sinergia tra pubblico e privato trasformerà questa piccola realtà in provincia di Parma in un punto tappa importante della Francigena in Emilia Romagna.

L’opera di ristrutturazione che coinvolgerà la Casa Torre e la Casa Colonica, è stata presentata venerdì 18 gennaio nel Teatro parrocchiale “G. Corradi” dall’amministrazione comunale di Medesano (soggetto promotore dell’iniziativa), con il sindaco Riccardo Ghidini, il vicesindaco Michele Giovanelli insieme al parroco di Felegara, Don Enzo Salati e gli architetti Giacomo Bersanelli e Filippo Turchi di Draftarch. Tra le autorità presenti: la consigliera regionale Barbara Lori, la vicepresidente della Fondazione Cariparma, Anna Mazzucchi e il presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi.

Il nuovo polo di servizi integrati sulla Francigena è frutto dell’impegno e del contributo di enti pubblici e privati insieme alle aziende del territorio che hanno creduto nel progetto. L’investimento, pari a 1.239.600 euro, si suddivide in tre stralci. Il primo step riguarda la realizzazione di un tratto di quasi 2 km di pista ciclabile.

Questa parte di pista ciclabile metterà in sicurezza un tratto del tracciato da località Carnevala a Felegara che i pellegrini percorrono nel territorio di Medesano. I lavori sono iniziati il 14 gennaio – spiega il vicesindaco Michele GiovanelliI fondi che probabilmente arriveranno dal Governo ci permetteranno di realizzare un ulteriore tratto di pista ciclabile”.

Il secondo step di lavori si occuperà della realizzazione dell’ostello nella Casa Colonica di proprietà della parrocchia. “Qui i pellegrini potranno trovare un punto tappa importante. I posti letti saranno 25 e l’ostello sarà avanzato anche dal punto di vista delle strumentazioni tecnologiche – conferma il vicesindaco – ci sarà un bando pubblico per la gestione. A fronte della convenzione ventennale sottoscritta con la parrocchia, le opere che realizzeremo saranno in carico al Comune per vent’anni. Contiamo di far iniziare i lavori per la fine della primavera”.

L’opera riqualificherà anche la Casa Torre, bene architettonico storico e culturale di Felegara: “Avremo aule didattiche, laboratori ed un museo dedicato alla Francigena e ad al maestro Adolfo Tanzi, figura molto importante per la comunità” aggiunge Giovanelli.

Un grande progetto per una piccola comunità che punta all’opportunità turistica offerta dalla Francigena. Oltre al contributo a carico dell’amministrazione di 428 mila euro, l’opera di ristrutturazione verrà realizzata grazie alle somme erogate dalla Regione Emilia Romagna con i Fondi europei POR-FESR pari a 452 mila euro, il sostegno straordinario da parte di Fondazione Cariparma con 230 mila euro, il contributo di 50 mila euro della Diocesi di Parma e la partecipazione diretta del territorio. Sei aziende felegaresi (Socomec, New House, Pietro Montecchi, Acmi, Vergalli Acciai e Tecsal) contribuiranno alla copertura finanziaria con un importo pari a 79 mila euro.

Per promuovere il turismo a Medesano dobbiamo puntare sulla Francigena e sulla ricchezze enogastronomiche – conferma il vicesindaco – la Francigena è un bene straordinario e va valorizzata, il pellegrino potrà fermarsi a Felegara trovare un bel punto tappa. Siamo molto contenti, parliamo di un progetto che ha mosso i primi passi nel 2015, adesso che c’è la copertura economica possiamo finalmente realizzarlo. Il forum in programma il 2 febbraio a Monteriggioni sarà un’occasione per condividere questa importante opera”.

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Cycle path and pilgrim hostel, the future Francigena will pass Felegara

A cycle path to safely travel the route, a hostel for 25 pilgrims and a museum dedicated to the Francigena. Felegara, fraction of the municipality of Medesano, is ready to bet on slow tourism thanks to the realisation of important projects.

The synergy between private and public entities will transform this small town in the province of Parma in an important rest-stop along the Emilia Romagnan Francigena.

The project which will restructure the Casa Torre and Casa Colonica was presented on Friday 18th January in the “G. Corradi” theatre of the municipality of Medesano (promoter of the initiative), with the mayor, Riccardo Ghidini; vice-mayor, Michele Giovanelli; priest of Felegara, Don Enzo Salati, and architects Giacomo Beranelli and Filippo Turchi of Draftarch. Others present include: the regional counsellor, Barbara Lori; vice-president of Fondazione Cariparma, Anna Mazzucchi and the president of the European Association of Via Francigena Ways, Massimo Tedeschi.

It will be a new integrated service along the Francigena, as well as a positive outcome for both public and private entities and the territory businesses that believed in the project. The investment, equal to 1,239,600 euro, is divided into three parts. The first step is the realisation of a route of an almost 2km long cycle route.

This part of the cycle route will make this section of Carnevala to Felegara safe for pilgrims to cross in the area of Medesano. Works began on the 14th January – explains vice-mayor, Michele Giovanelli The funds which will probably come from the government will allow us to realise a secondary cycle route.

The second step will be the realisation of the hostel in the Casa Colonica of the parish. “Here, pilgrims will find an important rest-stop. There will be 25 beds and the hostel will be advanced even from a technical perspective – confirms the vice-mayor – there will be a public competition for management. The works carried out will be assumed by the municipality for twenty years; we intend to begin works by the end of spring”.

The project will also redevelop the Casa Torre, historic and cultural architectural structure of Felegara: “We will have teaching classes, labs and a museum dedicated to the Francigena and teacher Adolfo Tanzi, a very important figure of our community” adds Giovanelli.

A big project for a small community, which has touristic opportunities as its goal. As well as an administrative contribution of 428 thousand euro, the restoration project will be carried out thanks to the generosity of the region of Emilia Romagna with the European funds of POR-FESR, equal to 452 thousand euro; the support of Fondazione Cariparma with 230 thousand euro and 50 thousand euro from the diocese of Parma and the direct participation of the area. Six businesses of Felegara (Socomec, New House, Pietro Montecchi, Acmi, Vergalli Acciai and Tecsal) will also contribute to financial coverage with funds equal to 79 thousand euro.

To promote tourism in Medesano we need to bet on the Francigena and its enogastronomic riches – confirm the vice-mayor – The Francigena is a magnificent asset and should be enhanced; pilgrims will be able to stop in Felegara and find a nice rest-stop. We are very happy, we’re talking about a project which began in 2015 and now with this funding we can finally realise our dream. The Forum planned on 2nd February in Monteriggioni will be the perfect place to share this important project”.

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Piste cyclable et auberge pour les pèlerins, le futur de la Francigena passe par Felegara

Une piste cyclable pour parcourir en toute sécurité le tracé, une auberge pour les pèlerins avec 25 lits, un musée consacré à la Francigena. Felegara, hameau de la commune de Medesano, est prête à parier sur le tourisme lent grâce à la réalisation d’œuvres importantes.

La synergie entre le secteur public et le secteur privé transformera cette petite ville en province de Parme en une étape importante de la Francigena en Émilie-Romagne.

L’œuvre de restructuration, qui impliquera la Casa Torre et la Casa Colonica, a été présentée vendredi 18 janvier au Théâtre paroissial G.Corradi par l’administration communale de Medesano (promoteur de l’initiative), avec le maire Riccardo Ghidini, l’adjoint au maire Michele Giovanelli, le prêtre de Felegara Don Enzo Salati et les architectes Giacomo Bersanelli et Filippo Turchi de Draftarch. Parmi les autorités présentes : la conseillère régionale Barbara Lori, la vice-présidente de la fondation Cariparma Anna Mazzucchi et le président de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena Massimo Tedeschi.

Le nouveau pôle de services intégrés sur la Francigena est le fruit de l’engagement et de la contribution d’organismes publics et privés et d’entreprises du territoire qui ont cru dans le projet. L’investissement, de 1.239.600 euros, se divise en trois tranches. La première étape est la réalisation d’un tronçon d’environ 2 km de piste cyclable.

« Cette partie de piste cyclable mettra en sécurité un tronçon du tracé du hameau de Carnevala à Felegara que les pèlerins parcourront dans le territoire de Medesano. Les travaux ont commencé le 14 janvier – explique l’adjoint au maire Michele Giovanelli – Les fonds qui probablement arriveront du Gouvernement nous permettront de réaliser un autre tronçon de piste cyclable ».

La deuxième étape des travaux concernera la réalisation d’une auberge dans la Casa Colonica qui appartient à la paroisse. « Ici les pèlerins pourront trouver une étape importante. Il y aura 25 lits et l‘auberge sera bien équipé, aussi au niveau technologique – confirme l’adjoint au maire – Il y aura un avis de concours pour la gestion. Face à l’accord de 20 ans signé avec la paroisse, les œuvres que nous réaliserons seront à la charge de la commune pour 20 ans. Nous commencerons les travaux à la fin du printemps ».

Le travail de restructuration concerne aussi la Casa Torre, un bien architectural historique et culturel de Felegara : « Nous aurons des salles didactiques, des laboratoires et un musée consacré à la Francigena et au maitre Adolfo Tanzi, personnage très important pour la communauté » ajoute M Giovanelli.

Un grand projet pour une petite communauté qui vise l’opportunité touristique offerte par la Francigena. En plus de la contribution de l’administration de 428 milles euros, l’œuvre de restructuration sera réalisée grâce aux sommes versées par la région Émilie-Romagne avec les fonds européens POR-FESR de 452 milles euros, le soutien supplémentaire de la part de la fondation Cariparma avec 230 milles euros, la contribution de 50 milles euros du Diocèse de Parme et la participation directe du territoire. 6 entreprises de Felegara (Socomec, New House, Pietro Montecchi, Acmi, Vergalli Acciai et Tecsal) contribueront à la couverture financière avec une somme de 79 milles euros.

« Pour promouvoir le tourisme à Medesano nous devons pointer sur la Francigena et sur la richesse oeno-gastronomique – confirme l’adjoint au maire – La Francigena est un bien extraordinaire et elle doit être valorisée, le pèlerin pourra s’arrêter à Felegara et trouver une belle étape. Nous sommes très contents, nous parlons d’un projet qui a commencé en 2015, maintenant qu’il y a la couverture économique, nous pouvons finalement le réaliser. Le forum programmé le 2 février à Monteriggioni sera l’occasion pour partager cette œuvre importante ».

 

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Fissata la data della prossima assemblea AEVF: il 14 giugno a Besançon

Cresce in modo esponenziale l’interesse per la Via Francigena nelle tre regioni francesi attraversate dall’itinerario. 

Aumento dei comuni e dipartimenti aderenti all’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), coinvolgimento delle associazioni di camminatori, rafforzamento della sede di Champlitte con una nuova figura professionale operativa, animazione sui territori con eventi culturali, accordo con la Féderation Française de la Randonnée Pedestre (FFRP), il progetto di una nuova guida per i camminatori, la segnaletica lungo il percorso. In questo contesto dinamico e partecipato si svolgerà l’Assemblea primaverile AEVF, prevista il 14 giugno a Besançon.

Lunedì 21 gennaio si è svolta una giornata di intenso lavoro a Besançon (Regione Bourgogne-Franche-Comté) che ospiterà il prossimo Francigena day del 14 giugno: oltre all’assemblea dei soci sono previsti seminari, eventi culturali e camminate che accompagneranno il lungo weekend e si inseriscono nel primo salone nazionale francese Sport e Natura di Besançon, città “crossroads” di itinerari a piedi, in bicicletta, in canoa e a cavallo. 

Il presidente AEVF Massimo Tedeschi, la vice presidente Martine Gautheron, il direttore Luca Bruschi e la nuova responsabile dello sviluppo della Via Francigena in Francia Leslie Maussang hanno incontrato i rappresentanti istituzionali di Comune, Comunità di Agglomerazione Grand Besançon (CAGB) e Regione Bourgogne-Franche-Comté. Tre incontri di preparazione della prossima assemblea generale AEVF e un’occasione importante per condividere lo sviluppo di progettualità della Via Francigena in territorio francese. Particolare interesse ha suscitato il progetto di inserimento della Via Francigena nel patrimonio UNESCO in considerazione anche che la città è capofila della rete dei siti fortificati Vauban inseriti nel 2008 nel patrimonio UNESCO.

La delegazione AEVF, accompagnata dal sindaco di Montfaucon, Pierre Contoz, ha consegnato al sindaco di Besançon Jean-Louis Fousseret, in qualità di presidente della CAGB, copia della certificazione della Via Francigena del 2004 quale “Grande Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” in occasione della adesione della Comunità di Agglomerazione all’Associazione Europea. Presente all’incontro anche Jean-Yves Pralon, vice presidente del Grand Besançon e delegato per la Cultura, Turismo e Sport.

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The next EAVF assembly: 14th June in Besançon

Interest in the Via Francigena in the three French regions crossed by the route continue to grow.

There has been an increase in: the municipalities and departments joining the European Association of Via Francigena Ways (EAVF); the participation of hiking associations; the strength of the Champlitte headquarters with a new professional operative; animation in territories with cultural events; the agreement with Féderation Française de la Randonnée Pedestre (FFRP); the project for a new hiking guide and signage along the route. Included in this vast expansion is the holding of the spring EAVF Assembly in Besançon on 14th June.

Monday 21st January saw an intense day in Besançon (Bourgogne-Franche-Comté), which will host the next Francigena day on 14th June: as well as the assembly, seminars, cultural events and hikes have been planned to accompany the long weekend which will link in nicely with the first national Sport and Nature fair of Besançon, crossroad city of routes on foot, by bike, on horseback and by canoe.

The EAVF president, Massimo Tedeschi; vice-president, Martine Gautheron; director, Luca Bruschi and new person responsible for the development of the Via Francigena in France, Leslie Maussang, met the representatives of municipal institutions, Agglomeration Community of Grand Besançon (CAGB) and the region of Bourgogne-Franche-Comté. Three preparatory meetings to prepare for the next EAVF General Assembly and an important opportunity to share the planning development of the Via Francigena in France. Particular interest will be directed towards the addition of the Via Francigena as UNESCO heritage, with consideration towards the city and network of fortified sites of Vauban protected by UNESCO heritage in 2008.

The EAVF delegates, accompanied by mayor of Montfaucon, Pierre Contoz, gave the mayor of Besançon, Jean-Louis Fousseret, a copy of the 2004 certification of the Via Francigena as “Great Cultural Route of the Council of Europe” for the occasion of the joining with the Agglomeration Community of Grand Besançon (CAGB). Jean-Yves Pralon, vice-president of Grand Besançon and delegate of Culture, Tourism and Sport, was also present at the meeting.

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La prochaine assemblée générale de l’AEVF fixée le 14 juin à Besançon

L’intérêt pour la Via Francigena grandit de manière exponentielle dans les trois régions françaises traversées par l’itinéraire.

L’augmentation du nombre de communes et de départements adhérents à l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF), l’engagement des associations de marcheurs, le renforcement du siège de Champlitte avec un nouveau membre dans l’équipe, l’animation sur le territoire avec des évènements culturels, l’accord avec la Fédération Française de la Randonnée Pédestre (FFRP), le projet d’un nouveau guide pour les marcheurs, la signalisation le long du parcours. L’Assemblée de printemps de l’AEVF, prévue le 14 juin à Besançon, se déroulera dans ce contexte dynamique et actif.

Lundi 21 janvier, une journée de travail intense s’est déroulée à Besançon (région Bourgogne-Franche-Comté) qui accueillera le prochain Francigena Day le 14 juin. En plus de l’assemblée des membres sont prévus : des séminaires, des évènements culturels et des marches qui accompagneront le long week-end et qui s’insèreront dans le premier salon national français Sport et Nature de Besançon, ville carrefour d’itinéraires à pied, en vélo, en canoë et à cheval.

Le président de l’AEVF Massimo Tedeschi, la vice-présidente Martine Gautheron, le directeur Luca Bruschi et la nouvelle responsable du développement de la Via Francigena en France Leslie Maussang ont rencontré les représentants des institutions des communes, de la communauté d’agglomérations du Grand Besançon (CAGB) et de la région Bourgogne-Franche-Comté. Trois rencontres de préparation de la prochaine assemblée générale de l’AEVF et une occasion importante pour partager le développement des projets de la Via Francigena sur le territoire français. Le projet d’insertion de la Via Francigena au patrimoine de l’UNESCO a suscité un intérêt particulier, en considérant que la ville est chef de file du réseau des sites fortifiés de Vauban insérés en 2008 au patrimoine de l’UNESCO.

La délégation de l’AEVF, accompagnée par le maire de Montfaucon, Pierre Contoz, a offert au maire de Besançon, Jean-Louis Fousseret, en qualité de président de la CAGB, une copie de la certification de la Via Francigena de 2004 de « Grand Itinéraire culturel du Conseil de l’Europe » à l’occasion de l’adhésion de la communauté d’agglomérations à l’AEVF. Jean-Yves Pralon, vice-président du Grand Besançon et délégué pour la Culture, le Tourisme et le Sport était lui-aussi présent lors de la rencontre.

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In cammino con..l’astronauta Maurizio Cheli

Quando la NASA gli ha proposto di portare un ingrediente dall’Italia, Maurizio Cheli non ha avuto dubbi. E così nel 1996, il Parmigiano Reggiano è arrivato nello spazio insieme al primo Mission Specialist italiano a bordo dello Space Shuttle Columbia STS-75.

L’astronauta emiliano, originario di Zocca, ha vissuto 16 giorni di spedizione gustando il famoso ed inconfondibile re dei formaggi. “Alla NASA, durante la fase di addestramento viene curata anche l’alimentazione. Per gli astronauti non americani c’è una tradizione che permette di portare qualcosa del proprio Paese. Per me la scelta è stata automatica. – aggiunge Cheli – Il Parmigiano Reggiano è arrivato nello spazio sotto forma di piccoli cubetti ed è finito presto: pur essendo della mia dotazione, anche gli altri miei colleghi l’hanno mangiato” spiega divertito l’astronauta.

Da allora il Parmigiano Reggiano è rimasto tra le stelle, diventando un alimento ufficiale nella dieta degli astronauti in missione sulla Stazione spaziale Internazionale. Un record ad alta quota ma non l’unico. Insieme al formaggio più veloce del mondo, Cheli ha ripetuto un’altra grande impresa: la scalata dell’Everest. Dopo anni di preparazione e attesa, il 17 maggio 2018, l’astronauta emiliano ha raggiunto la vetta più alta della terra.

“Mentre ero nello spazio ho avuto la possibilità di fotografare l’Everest e quando ho visto la foto mi sono detto “Prima o poi ci salirò sopra”. E’ stato un sogno rimasto dentro di me – racconta l’astronauta – poi due anni anni fa ho cominciato ad allenarmi sulle Alpi e nella fase di addestramento ho conosciuto la guida che mi ha accompagnato”.

Quale emozione le ha regalato questa esperienza?: “La spedizione sull’Everest è durata 47 giorni. Siamo arrivati sulla vetta all’alba trovando delle condizioni meteo perfette, mi sono messo a piangere – confida Cheli – sono entrambe esperienze che si vivono con tutti i sensi, ti coinvolgono completamente. Vedi il mondo da un’altra prospettiva. Per me è stata una conquista anche se in assoluto non ho fatto niente di eroico, non sono né il primo né l’ultimo. Era una sfida con me stesso, l’aria e la quota sono un po’ il mio mondo”.

Un’impresa vissuta insieme alla guida alpina François Cazzanelli e un altro fedele compagno di viaggio. “Una spedizione sull’Everest ha tanti tratti in comune con una spedizione nello spazio – spiega l’astronauta – anche in questo caso il Parmigiano è stato un prodotto perfetto. Mi ha sfamato e dato l’energia quando sono arrivato al campo 4, ad otto mila metri di altitudine. Oltre ad essere molto buono, la sua densità di energia per chilo è enorme e si presta molto per ambienti particolari”.

Rimanendo con i “piedi per terra” quale potrebbe essere la prossima avventura?: “Magari un cammino. Potrei percorrere la Francigena italiana – annuncia Cheli – sono un patito del Gran San Bernardo, lo faccio ogni anno in bicicletta e sono molto interessato”.

Dopo lo spazio e l’Everest, Cheli potrebbe essere il primo astronauta a percorrere la Via Francigena. Un cammino stellare tra gusto e tradizione con il Parmigiano Reggiano nello zaino. 

Silvia iuliano

L’articolo è tratto dall’ultimo numero della rivista ufficiale AEVF “Via Francigena”. La rivista, edita dallo Studio Guidotti è consultabile gratuitamente online al sito www.rivistaviafrancigena.it e sarà acquistabile sullo shop online. Tante notizie, informazioni e testimonianze da leggere a passo lento in inglese, francese e italiano.

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In cammino con..Angelofabio Attolico, la nuova stagione dei cammini in Puglia

La nuova stagione dei cammini in Puglia è frutto di un lavoro di squadra. Dal Gargano al Salento, antichi sentieri e tratturi sono in fase di valorizzazione grazie ad un’azione integrata tra Regione Puglia, associazioni e territorio.

Il sentiero si fa camminando” scriveva Antonio Marchado, il poeta spagnolo. E così, la scommessa sul turismo lento ha riacceso negli ultimi anni i riflettori sugli itinerari pugliesi dando vita a nuove proposte di recupero e sviluppo.

Angelofabio Attolico, presidente di In Itinere, ha lavorato in prima linea per “South Cultural Routes”, il progetto di valorizzazione del tratto salentino delle Vie Francigene nel Sud messo in campo da Regione Puglia, Puglia PromozioneAssociazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), in collaborazione con le società Itineraria e In Itinere, Associazione “La casa delle comunità ospitanti degli Itinerari Francigeni della Puglia meridionale”, esperti e studiosi del territorio.

“In stretta collaborazione con AEVF e Regione Puglia ho supportato il coordinamento di vari segmenti che hanno lavorato al progetto. A fine febbraio, a Lecce, abbiamo presentato i risultati – racconta Angelo – Abbiamo mappato e georefenziato tutto il percorso della Via Francigena nel Sud dal Gargano a Santa Maria di Leuca iniziando nell’estate 2017”.

Un intenso lavoro preceduto da una fase di ricerca e studio: “La VF in Puglia coincide con due itinerari storici, nel Gargano con la Via Micaelica e in tutto il resto della Puglia con la Via Traiana, a questi percorsi ne sono stati aggiunti altri due: la Via Leucadense e la Via Sallentina – spiega Attolico – per il Gargano e il Salento si sta apponendo la segnaletica verticale e orizzontale”.

Dopo ricognizioni e verifiche dirette sul campo, seguite a contatti con associazioni e residenti dei paesi-punti tappa, il progetto si è concretizzato anche nella messa in opera della cartellonistica verticale e “leggera” (adesivi e vernice) secondo i parametri dell’abaco della segnaletica della Associazione Europea delle Vie Francigene. La Regione Puglia sta strutturando i cammini seguendo gli standard europei del Consiglio d’Europa.

E’ una soddisfazione perché un’azione così sistematica a sud di Roma non era mai stata fatta. – conferma Attolico – Insieme a Luigi Del Prete e Michele De Giudice, ci adoperiamo da anni su questi tratti e c’è stato un lavoro di preparazione del territorio. Certo, c’è ancora tanto da fare soprattutto sull’accoglienza, ma da qualche parte si doveva iniziare e finalmente adesso c’è un progetto, una base da cui partire“. Un lavoro che ovviamente dovrà essere messo in rete con la progettazione e programmazione delle regioni ed i comuni lungo la Via Francigena nel Sud ed AEVF per la certificazione europea dell’itinerario.

Un grande risultato per il pellegrino e archeologo. Dopo anni di attività all’estero da ricercatore, Attolico è tornato in Italia, trasformando la passione per i cammini in un lavoro. Una scelta di vita che lo ha portato ad investire sul suo territorio, la Puglia. “Due anni fa ho fondato la società cooperativa “In Itinere”, ritornare qui mi ha fatto rivedere la mia posizione rispetto al territorio” spiega.

Dottore di ricerca in archeologia post classica presso l’Università degli Studi di Bari, Angelo è un archeologo accreditato presso il MiBact ed è tra gli autori, nell’ambito dei beni culturali e ambientali, del piano strategico della Cultura della Regione Puglia 2017-2020. Oggi si occupa di ideazione e sviluppo di prodotti turistici culturali, slow e green sia per enti pubblici che privati. Con la sua cooperativa ha ideato, progettato e strutturato il Cammino Materano e la Via Traiana. È cofondatore della rete regionale Cammini di Puglia e di quella nazionale Cammini del Sud.

Attolico è un esperto di viaggi a piedi. Ha percorso in Europa numerosi cammini spagnoli e italiani per poi dedicarsi agli itinerari della sua terra. “Vivere il proprio territorio a 3,5 km mezzo all’ora significa riscoprirlo da capo – conferma – la Puglia è terra di cammini. C’è un lavoro in corso, l’invito rivolto ai camminatori è quello di venire qui con uno spirito pellegrino. E’ importante che ognuno apporti un contributo con la propria esperienza”.

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In cammino con..Raphaël Farquet, l’ex guardia svizzera lungo la Francigena per solidarietà

In cammino sulla Via Francigena per i bambini malati di cancro: è il pellegrinaggio di Raphaël Farquet, ex guardia svizzera pontificia che sta percorrendo il tratto italiano dell’itinerario di Sigerico.

Il suo è un viaggio speciale che ha preso il via a luglio 2017 in Svizzera, a pochi km da casa, a Sion, capoluogo del Cantone Vallese. Arriverà a Roma ad ottobre 2019 dopo aver percorso le tappe in due anni.

Quello di Raphael è infatti un pellegrinaggio che unisce lavoro, famiglia e impegno sociale. Il pellegrino svizzero cammina per l’ARFEC (Association Romande des Familles d’Enfants atteints d’un Cancer), un’associazione che ha sede a Losanna e aiuta le famiglie con bambini malati di cancro.

“Quando si incontra questa malattia la vita cambia improvvisamente. Questa associazione, da 31 anni, mette in campo delle attività a sostegno delle famiglie con aiuti economici, campi estivi, incontri e accompagnamento – racconta Raphaël – diverse persone che conosco hanno combattuto questa battaglia. L’abate Joseph Roduit dell’abbazia di Saint-Maurice (tra gli intervistati de “I volti della Via Francigena” documentario film di Fabio Dipinto ndr) si è dato molto da fare per la Francigena, nel 2015 è morto di cancro”.

Il cammino di Raphaël è un viaggio di beneficenza raccontato anche su Facebook attraverso la pagina “Via Francigena pour l’Arfec”. L’obiettivo principale è quello di raccogliere fondi per l’associazione ma, per il pellegrino svizzero, la Francigena, ha un doppio significato“Ho scelto di fare questo cammino per festeggiare i 20 anni di giuramento. Ho prestato servizio a Roma per due anni e ora vivo e lavoro in Svizzera dove ho famiglia – aggiunge Raphaël – non potendo assentarmi da casa per tante settimane, ho deciso di percorrere le tappe della Francigena in due anni”.

Ad agosto 2017 ha percorso il versante svizzero, attraversato il Colle del Gran San Bernardo, camminando lungo un tratto dell’itinerario in Valle D’Aosta e in Piemonte. A gennaio ha ripreso la Francigena da Vercelli a Piacenza e nei giorni scorsi è tornato in Italia per percorrere la tappa fino a Fidenza, dove è stato accolto dallo staff dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) insieme al presidente Massimo Tedeschi. Un incontro di amicizia che ha unito la Francigena svizzera e italiana, grazie all’impegno del vicepresidente AEVF Gaëtan Tornay (Région Bas-Valais).

Affronterò il Passo della Cisa nei prossimi mesi. In questi giorni ho cercato di percorrere il tratto da Sarzana a Massa ed avrei voluto proseguire fino a Lucca/San Gimignano ma, a causa dell’impraticabilità di alcuni tratti, ho deciso di fermarmi e rinviare questa parte di cammino” spiega il pellegrino. Il maltempo di queste settimane ha creato diverse criticità lungo alcune tappe, soprattutto tra Emilia Romagna e Toscana. Nonostante difficoltà e deviazioni di percorso, il pellegrino svizzero continua ad affrontare questo viaggio con grande entusiasmo.

La bandiera dell’associazione per cui cammina continuerà a sventolare sul suo zaino. E’ il motore di questa avventura che lo porterà entro il 2019 a Roma. “Nonostante io abbia le scarpe sempre bagnate, questo cammino mi piace – afferma, scherzando Raphaël – Ritrovarsi da solo è fantastico, è un’esperienza che fa riflettere sulla vita. Lo faccio anche come pellegrino cristiano cattolico che dovrebbe andare almeno una volta nella vita da casa a Roma. Ma prima di tutto cammino per le famiglie che hanno i bambini malati di cancro”.

Silvia Iuliano

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Un tour in cammino e una nuova sfida, la Via Francigena di Jack Jaselli e Andrea Devicenzi

Un cantante in cammino con la sua chitarra, un atleta paralimpico pronto a scoprire il Belpaese. Due progetti diversi lungo la stessa via che unisce Canterbury a Roma. Jack Jaselli e Andrea Devicenzi saranno i protagonisti di due viaggi all’insegna della lentezza lungo la Via Francigena in Italia.

Il cammino di Jack e Andrea è simbolicamente iniziato venerdì 17 gennaio a Fidenza, ai piedi della Cattedrale. I due “ambasciatori” della Francigena, sono stati accolti dallo staff dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) con il presidente Massimo Tedeschi e il direttore Luca Bruschi, insieme ad Alberto Pugnetti di Radio Francigena che ha organizzato l’incontro.

Credenziali, foto di rito e interviste: ormai tutto è pronto. Jack Jaselli, 38enne chitarrista milanese, inizierà il suo cammino ad aprile. Un mese a passo lento con la chitarra sulle spalle da Pavia a Roma, 34 tappe di un tour a piedi con soste “live” per raccontare il suo quarto album (il primo interamente in italiano): “Torno a casa”.

“Sarà un tour a piedi che mi permetterà di essere un cantastorie, come nella migliore tradizione dei miei predecessori cantautori e, allo stesso tempo, una persona che si mette all’ascolto di quello che succederà on the road – racconta Jack Jaselli nell’intervista di Luca Bruschi ai microfoni di Radio Francigena – da oggi anche io ho la mia credenziale e quindi ufficialmente sono stato investito di questa responsabilità”.

La videointervista a Jack Jaselli

Dopo l’esperienza da La Verna a Roma dell’anno scorso, il 45enne e mental coach Andrea Devicenzi torna in cammino per una nuova sfida, questa volta sulla Via Francigena. L’atleta paralimpico di ciclismo e triathlon percorrerà la parte italiana dell’itinerario europeo.

“L’avventura partirà il 14 marzo dal Gran San Bernardo verso Roma con una modalità di 4/5 giorni al mese – conferma Andrea nella video intervista a Radio Francigena – Mi sono innamorato dei cammini durante un’avventura in Perù e sono alla continua ricerca di me stesso per condividere la mia storia. C’è un mondo meraviglioso e mi piace conoscere il mio straordinario Paese”.

La videointervista a Andrea Devicenzi

Due avventure, due storie in cammino che saranno raccontate sui social dai protagonisti insieme a Radio Francigena e all’Associazione Europea delle Vie Francigene. #Staytuned

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