Via Francigena

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Arte sui Cammini, presentati i 7 progetti da realizzare nel 2019

La Regione Lazio, importante crocevia di itinerari storici e religiosi, ha avviato nel 2017 un progetto per la realizzazione e l’installazione di opere d’arte contemporanea lungo i Cammini della spiritualità che attraversano il suo territorio, andando così ad arricchire il lavoro di valorizzazione e fruizione dei diversi percorsi avviato negli scorsi anni.

L’iniziativa ha coinvolto il mondo degli artisti e degli operatori del settore, chiamati a misurarsi con i valori storici e spirituali dei diversi Cammini per realizzare una serie di produzioni artistiche in grado di interagire armoniosamente con il paesaggio naturale e urbano dei 4 cammini regionali: la Via Francigena nel nord, dal confine con la Toscana a Roma; la Via Francigena nel sud, da Roma a Minturno e a Cassino, ai confini con la Campania e il Molise; il Cammino di Francesco, dall’Umbria a Roma attraverso la Valle Santa reatina e il Cammino di Benedetto che attraversa il Lazio interno dal territorio di Leonessa a Montecassino.

I 7 progetti vincitori sono stati scelti tra i 35 pervenuti in risposta ad un Avviso pubblico e finanziati dalla Regione Lazio con un importo massimo di € 150.000,00. Grazie al lavoro degli artisti e in uno spirito di collaborazione tra pubblico e privato, entro l’estate del 2019 saranno realizzate opere di scultura, land art e street art, installazioni sonore e interattive che favoriranno un rapporto diretto con il paesaggio, anche nella sua dimensione più spirituale.

Questi i progetti vincitori:

Cammino di Benedetto: Via dei Canti Tre opere scultoreo-musicali adattive Foce, Aquiloni, Terra e Cielo di Laura Bianchini e Licia Galizia Realizzazione a cura di: Centro Ricerche Musicali – CRM di Roma – Trevi nel Lazio (FR);

Via Francigena del Nord: Lo spazio del cielo di Alfredo Pirri, Elena Mazzi, Teodosio Magnoni, Matteo Nasini. Realizzazione a cura di: Società Cooperativa Culture Viterbo, Vetralla, Caprarola e Sutri (VT); Three gates of in-perfection di Davide Dormino, Goldschmied & Chiari, Giancarlo Neri, Angelo Cricchi. Realizzazione a cura di: Fondazione Allori in collaborazione con Associazione Culturale Bianca Campagnano di Roma e Formello (RM); Viandante di Andrea Aquilanti, Leonardo Petrucci Realizzazione a cura di: Accademia Nazionale di San Luca Viterbo; Epifanie di Renzogallo, Andreco. Realizzazione a cura di: Quasar Progetto srl Acquapendente e San Lorenzo Nuovo (VT);

Cammino di Francesco; Le radici auree di Mariagrazia Pontorno. Realizzazione a cura di: Fondazione Mondo Digitale Rivodutri (RI): Faggio di S. Francesco;

Cammino di Benedetto – Via Francigena del Sud: Meridiani di Francesco Arena, Chiara Camoni, Giorgio Andreotta Calò. Realizzazione a cura di: Gruppo Internazionale Affari G.I.A. srl Leonessa (RI), Rocca Massima e Cori (LT).

Per il dettaglio delle opere, scarica il doc. in allegato 

Fonte: comunicato stampa

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L’art sur les chemins, les 7 projets présentés à réaliser en 2019

La région Latium, important carrefour d’itinéraires historiques et religieux, a lancé en 2017 un projet pour la réalisation et l’installation d’œuvres d’art contemporaines le long des chemins de la spiritualité qui traversent son territoire, enrichissant ainsi le travail de valorisation et d’utilisation des différents parcours lancé durant ces dernières années.

L’initiative a impliqué le monde des artistes et des opérateurs du secteur, appelés à se mesurer avec les valeurs historiques et spirituelles des différents chemins pour réaliser une série de productions artistiques capables d’interagir harmonieusement avec le paysage naturel et urbain des 4 chemins régionaux : la Via Francigena du nord, de la frontière avec la Toscane à Rome ; la Via Francigena du sud, de Rome à Minturno et à Cassino, aux frontières avec la Campanie et le Molise ; le Chemin de Francesco, de l’Ombrie à Rome à travers la Vallée Santa reatina et le Chemin de Benedetto qui traverse le Latium du territoire de Leonessa à Montecassino.

Les 7 projets vainqueurs ont été choisis parmi les 35 parvenus à la suite de l’avis public financé par la région Latium avec un montant maximum de 150.000,00€. Grâce au travail des artistes et dans un esprit de collaboration entre le secteur public et le secteur privé, les projets seront réalisés avant l’été 2019. Ces œuvres sont des sculptures, land art et street art, des installations sonores et interactives qui favorisent un rapport direct avec le paysage, même dans sa dimension plus spirituelle.

Les projets vainqueurs sont :

Chemin de BenedettoVia dei Canti Tre opere scultoreo-musicali adattive Foce, Aquiloni, Terra e Cielo de Laura Bianchini et Licia Galizia réalisé par : Centre de Recherche Musicale – CRM de Rome – Trevi nel Lazio (FR);

Via Francigena du NordLo spazio del cielo d’Alfredo Pirri, Elena Mazzi, Teodosio Magnoni, Matteo Nasini. Réalisé par : Società Cooperativa Culture Viterbo, Vetralla, Caprarola et Sutri (VT); Three gates of in-perfection de Davide Dormino, Goldschmied & Chiari, Giancarlo Neri, Angelo Cricchi. Ré Réalisé par : Fondazione Allori en collaboration avec Associazione Culturale Bianca Campagnano de Rome et Formello (RM); Viandante d’Andrea Aquilanti, Leonardo Petrucci. Réalisé par : Accademia Nazionale di San Luca Viterbo ; Epifanie de Renzogallo, Andreco. Réalisé par : Quasar Progetto srl Acquapendente et San Lorenzo Nuovo (VT);

Chemin de Francesco Le radici auree de Mariagrazia Pontorno. Réalisé par : Fondazione Mondo Digitale Rivodutri (RI): Faggio di S. Francesco;

Chemin de Benedetto – Via Francigena du Sud : Meridiani de Francesco Arena, Chiara Camoni, Giorgio Andreotta Calò. Réalisé par : Gruppo Internazionale Affari G.I.A. srl Leonessa (RI), Rocca Massima et Cori (LT).

Pour plus de détails sur les œuvres, télécharger le document ci-joint

Source : communiqué de presse

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Al Consiglio d’Europa per un confronto sugli itinerari culturali e i cammini religiosi

Itinerari di fede e di incontro” come importante risorsa all’interno del Programma del Consiglio d’Europa, lanciato nel 1987. E’ il tema della conferenza che si è svolta a Strasburgo martedì 27 novembre, promossa dal Consiglio delle Conferenze Episcopali in Europa (CCEE) assieme alla Missione permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, in collaborazione con il Segretariato dell’Accordo Parziale Allargato.

All’incontro è intervenuta l’Associazione Europea delle Vie Francigene con il Presidente Massimo Tedeschi. Al seminario hanno partecipato numerosi itinerari culturali di pellegrinaggio europei certificati, come la Via Francigena ed il Cammino di Santiago, ed alcuni in via di certificazione.

L’apertura della prima sessione “Itinerari che costruiscono l’Europa: dove il passato incontra il futuro” è stata affidata a Roberto Olla che ha portato il saluto a nome del Vice Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Gabriella Battaini Dragoni. Olla ha ricordato come “I giovani sono invitati a percorrere questi cammini per costruire insieme l’Europa attraverso tolleranza, solidarietà e dialogo interculturale. Santiago di Compostela, Via Francigena, Siti cluniacensi, Itinerario di San Martin, la via di St. Olav, Patrimonio Ebraico, l’itinerario El-Andalusi, Sui passi dei Valdesi ed Ugonotti rappresentano importanti itinerari culturali europei che oggi più che mai testimoniano come la cultura in Europa sia stata tracciata e segnata fondamentalmente dalle strade della fede, dei pellegrinaggi, oltre che ovviamente da quelli commerciali”.

Mons. Paolo Rudelli, coordinatore dell’incontro, ha ricordato l’importanza dell’adesione della Santa Sede all’interno dell’Accordo Parziale Allargato degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa avvenuta nel 2018 e formalizzata al forum di Gorlitz (Germania) lo scorso mese di settembre.  Il Vaticano è convinto che il processo di unificazione europea si basi sul dialogo, la cooperazione e che l’iniziativa del programma degli itinerari culturali, lanciata nel 1987, rappresenti un cantiere e laboratorio per la costruzione europea.

Il seminario si è aperto con la sessione sugli “Itinerari che costruiscono l’Europa: dove il passato incontra il futuro”. Il Card. Angelo Bagnasco, Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, ha sottolineato l’importanza del patrimonio europeo come espressione di un passato che vuole interloquire con il presente e generare un futuro migliore.

Le vie di pellegrinaggio ci aiutano a comprendere le radici della nostra storia e a plasmare la nostra identità. Mettersi in viaggio all’interno della rete degli itinerari culturali significa riscoprire forme alternative di turismo laico attraverso una forma lenta e sostenibile, mettendo al centro l’incontro come vero protagonista del nostro cammino. Il viaggio può generare qualcosa di nuovo in noi stessi attraverso una rivelazione continua, giorno dopo giorno. Il viaggio lento e l’uscita dal proprio mondo rimangono una esperienza unica che si accompagna alla strada, alla fatica, alla polvere e al sudore, all’intercedere lento del passo lungo il sentiero. Infine, si apre alla ricerca di Dio”.

“L’Europa – ha continuato Bagnasco – dobbiamo intenderla come una comunità di culture variegate all’interno della quale il cristianesimo ha giocato un ruolo importante. Gli itinerari culturali europei, infine, rappresentano una opportunità di dialogo anche per la Chiesa Cattolica come momento di formazione, confronto e di crescita”.

Stefano Dominioni, direttore dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo, ha presentato il quadro del programma degli itinerari culturali europei focalizzando l’attenzione sulle vie storiche di pellegrinaggio come la Via Francigena, che è stata certificata dal Consiglio d’Europa nel 1994 e che vede l’Associazione Europea delle Vie Francigene réseau porteur dell’itinerario dal 2007.

“L’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 ci ha offerto una grande opportunità di riflettere sulla nostra storia millenaria. Ecco che gli itinerari culturali oggi si inseriscono perfettamente, e in modo naturale, in questa riflessione che ci aiuta a costruire ponti di dialogo” ha sottolineato l’Amb. Meglena Kuneva, Capo della Delegazione dell’Unione Europea presso il CoE. 

Nella seconda parte dell’incontro si è svolta la tavola rotonda “Turisti e pellegrini: quali sinergie?” nella quale si sono confrontati gli itinerari culturali e vie di pellegrinaggio europee. Nell’incontro, moderato da Mons. Jesus Sanz Montes, Vescovo di Oviedo, sono intervenuti tra gli altri Mons. Julian Barrio Barrio, Arcivescovo di Santiago di Compostela, Rev. Ragnhild Jepsen, Canonico della Cattedrale norvegese di Nidaros lungo la Via di Sant’Olav, il Rev. Prof. Roman Bogacz, Direttore dell’indirizzo di studi sul turismo religioso, Pontificia Università di San Giovanni Paolo II di Cracovia ed il Rev. Michele Falabretti.

Il Responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI, ha evidenziato come questa iniziativa: “Voglia far emergere il valore della trama che le strade e i cammini disegnano sulla cartina dell’Europa, ma che poi diventa la trama di relazioni che si costituiscono e di una spiritualità che nel tempo continua”. L’intervento di Falabretti si è focalizzato su “I cammini 2018” e sull’esperienza che la Chiesa italiana ha fatto coinvolgendo le diocesi lungo i cammini, da nord a sud. Oltre alla Via Francigena, sono stati toccati altri cammini, santuari e luoghi di spiritualità.

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Meeting on Cultural and Religious Routes at the Council of Europe

The important resource within the Council of Europe Programme, “Routes of faith and meeting”, was launched in 1987. It was the theme of the conference that took place in Strasbourg on Tuesday 27th November, promoted by the Council of Episcopal Conferences in Europe (CCEE) together with the Permanent Mission of the Holy See to the Council of Europe, in collaboration with the Secretariat of the Enlarged Partial Agreement.

The European Association of Via Francigena Ways with President Massimo Tedeschi was present at the meeting. Also present were numerous certified European cultural routes, such as the Via Francigena and the Camino de Santiago.

The opening of the first session “Routes that build Europe: where the past meets the future” was entrusted to Roberto Olla who brought greetings on behalf of the Deputy Secretary General of the Council of Europe, Gabriella Battaini Dragoni. Olla recalled how “Young people are invited to follow these paths to build Europe together through tolerance, solidarity and intercultural dialogue. Santiago de Compostela, the Via Francigena, Cluniac sites, San Martin route, St. Olav street, Jewish Heritage, El-Andalusi route, On the passes of the Waldensians and Ugonotti represent important European cultural routes that today more than ever testify how culture in Europe has been traced and fundamentally marked by the paths of faith, of pilgrimages, as well as of course commercial paths”.

Paolo Rudelli coordinated the meeting, in which he recalled the importance of the accession of the Holy See within the Enlarged Partial Agreement of the Cultural Routes of the Council of Europe in 2018, formalised at the forum of Gorlitz (Germany) last September. The Vatican is convinced that the process of European unification is based on dialogue, cooperation and that the initiative of the cultural routes program, launched in 1987, represents a construction site for European development.

The seminar opened with a session on “Routes that build Europe: where the past meets the future”. Cardinal Angelo Bagnasco, President of the Council of European Episcopal Conferences, stressed the importance of European heritage as an expression of a past that interacts with the present to generate a better future.

“Pilgrimage routes help us to understand the roots of our history and to shape our identity. Traversing the network of cultural routes means rediscovering alternative forms of secular tourism through a slow and sustainable form, putting the meeting at the centre of our journey. The journey can generate something new in us through a continuous revelation, day after day. Detachment from the world remains a unique experience that accompanies the route; the effort, the dust and sweat, the slow pace along the path finally opens you to the search for God”.

“We must understand Europe – continued Bagnasco – as a community of variegated cultures in which Christianity played an important part. The European cultural routes represent an opportunity for dialogue as well as a moment of training, comparison and growth”.

Stefano Dominioni, director of the European Institute of Cultural Routes of Luxembourg, presented the framework of the European cultural routes programme, focusing on the historical pilgrim routes such as the Via Francigena, which was certified by the Council of Europe in 1994 and which sees the European Association of Via Francigena Ways as the réseau porteur of the route since 2007.

“The European Year of Cultural Heritage 2018 has been a great opportunity to reflect on our millennia-old history, so that cultural routes today are perfectly and naturally inserted into this reflection which helps us build bridges of dialogue” underlined Meglena Kuneva, Head of the Delegation of the European Union at the CoE.

The second part of the meeting involved a discussion on “Tourists and pilgrims: synergies?” in which the cultural routes and European pilgrimage routes were compared. Present at the meeting moderated by Mons. Jesus Sanz Montes, Bishop of Oviedo, were Mgr. Julian Barrio Barrio, Archbishop of Santiago de Compostela; Rev. Ragnhild Jepsen, Canon of the Norwegian Cathedral of Nidaros along the Via di Sant ‘ Olav; Rev. Prof. Roman Bogacz, Director of Religious Tourism Studies at the Pontifical University of St John Paul II in Krakow; and Rev. Michele Falabretti, Head of the National Service for Youth Ministry of the CEI.

Falabretti highlighted how this initiative “wants to bring out the value of the plot that roads and paths draw on the map of Europe, but that then become the basis of relationships constituted of a spirituality that continues over time.” Falabretti’s speech focused on “The paths of 2018” and the experiences the Italian Church has created by involving the dioceses along the paths, from north to south. In addition to the Via Francigena, other paths, sanctuaries and places of spirituality have been touched.

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Une discussion sur les itinéraires culturels et les chemins religieux au Conseil de l’Europe

« Itinéraire de foi et de rencontre » une ressource importante pour le Programme du Conseil de l’Europe, lancé en 1987. C’est le thème de la conférence qui s’est déroulée à Strasbourg mardi 27 novembre, promue par le Conseil de la Conférence Episcopale en Europe (CCEE) avec la Mission permanente du Saint Siège au Conseil de l’Europe, en collaboration avec le Secrétariat de l’Accord Partiel Elargi.

Le Président Massimo Tedeschi de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena est intervenu lors de la rencontre. De nombreux itinéraires culturels de pèlerinage européens certifiés ont participé, comme la Via Francigena et le Chemin de Saint Jacques de Compostelle, et d’autres en voie de certification.

L’ouverture de la première session « Itinéraires qui construisent l’Europe : où le passé rencontre le futur » a été confiée à Roberto Olla qui dans un premier temps a présenté les salutations de la part de la vice-secrétaire générale du Conseil de l’Europe, Gabriella Battaini Dragoni. M Olla a rappelé que « les jeunes sont invités à parcourir ces chemins pour construire l’Europe ensemble à travers la tolérance, la solidarité et le dialogue interculturel. Saint Jacques de Compostelle, la Via Francigena, Siti cluniacensi, Itinéraire de San Martin, la via di St. Olav, Patrimoine Hébraïque, l’itinéraire El-Andalusi, sur les cols de Valdesi e Ugonotti représentent d’importants itinéraires culturels européens qui aujourd’hui plus que jamais témoignent que la culture en Europe a été tracée et marquée principalement par les routes de foi, de pèlerinages, en plus des routes commerciales évidement ».

Monseigneur Paolo Rudelli, coordinateur de la rencontre, a rappelé l’importance de l’adhésion du Saint Siège à l’Accord Partiel Elargi des Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe qui a eu lieu en 2018 et qui s’est officialisé lors du forum de Gorlitz (Allemagne) en septembre dernier. Le Vatican est convaincu que le processus d’unification européenne se base sur le dialogue, la coopération et que l’initiative du programme des itinéraires culturels, lancée en 1987, représente un chantier et un laboratoire pour la construction européenne.

Le séminaire a commencé avec la session sur les « Itinéraires qui construisent l’Europe : où le passé rencontre le futur ». Le Cardinal Angelo Bagnasco, président du Conseil des Conférences Episcopales Européennes, a souligné l’importance du patrimoine européen en tant qu’expression d’un passé qui veut interagir avec le présent et générer un futur meilleur.

« Les voies de pèlerinage nous aident à comprendre les racines de notre histoire et à modeler notre identité. Se mettre en voyage dans le réseau des itinéraires culturels signifie redécouvrir des formes alternatives de tourisme laïque à travers une forme lente et durable, en mettant la rencontre au centre, comme véritable protagoniste du chemin. Le voyage peut générer quelque chose de nouveau en nous-mêmes à travers une révélation continue, jour après jour. Le voyage lent et sortir de son propre monde restent une expérience unique qui accompagne la route, la fatigue, la poussière et la transpiration. Enfin, il s’ouvre à la recherche de Dieu ».

« L’Europe – a continué M Bagnasco – nous devons l’entendre comme une communauté de cultures variées dans lesquelles la chrétienté a joué un rôle important. Les itinéraires culturels européens, enfin, représentent une opportunité de dialogue pour l’église catholique comme moment de formation, de comparaison et de croissance ».

Stefano Dominioni, directeur de l’Institut Européen des Itinéraires Culturels du Luxembourg, a présenté le cadre du programme des itinéraires culturels européens en focalisant l’attention sur les chemins historiques de pèlerinage comme la Via Francigena, qui a été certifiée par le Conseil de l’Europe en 1994 et qui a l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena en tant que réseau porteur de l’itinéraire depuis 2007.

« L’Année européenne du Patrimoine culturel 2018 nous a offert une grande opportunité de réflexion sur notre histoire millénaire. Aujourd’hui, les itinéraires culturels s’insèrent parfaitement, et de manière naturelle, dans cette réflexion qui nous aide à construire les ponts de dialogue » a souligné l’ambassadeur Meglena Kuneva, chef de la Délégation de l’Union européenne auprès du Conseil de l’Europe.

Dans la seconde partie de la rencontre, une table ronde a été organisée sur les « Touristes et pèlerins : quelle synergie ? » dans laquelle les itinéraires culturels et les chemins de pèlerinage européens se sont comparés. A la rencontre, conduite par Monseigneur Jesus Sanz Montes, Evêque d’Oviedo, sont intervenus parmi tant d’autres : Monseigneur Julian Barrio Barrio, Archevêque de Saint Jacques de Compostelle, Rev. Ragnhild Jepsen, Chanoine de la Cathédrale norvégienne de Nidaros lungo la Via di Sant’Olav, Rev. Prof. Roman Bogacz, directeur de la branche d’études sur le tourisme religieux, Université catholique de San Giovanni Paolo II de Cracovie e Rev. Michele Falabretti.

Le responsable du service national pour la Pastorale jeunesse de la CEI, a mis en évidence à quel point cette initiative : « veut faire émerger la valeur de la trame que les routes et les chemins européens dessinent sur la carte de l’Europe, mais qui devient par la suite la trame de relations qui se constituent et d’une spiritualité qui continue dans le temps ». L’intervention de M Falabretti s’est focalisée sur « les chemins 2018 » et sur l’expérience que l’église italienne a fait en impliquant le diocèse le long des chemins, du nord au sud. En plus de la Via Francigena, d’autres chemins, sanctuaires et lieux de spiritualité ont été touchés ».

 

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AEVF si unisce al cordoglio per la scomparsa di Alberto Peruzzini

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) si unisce al cordoglio della famiglia per la prematura scomparsa di Alberto Peruzzini, direttore dell’Agenzia di Promozione Turistica della Regione Toscana. 

“A nome dell’AEVF, lo ringraziamo per la totale collaborazione che con lui abbiamo sempre avuto per lo sviluppo della Via Francigena, non solo in Toscana. Lo ricordiamo per le sue doti umane e per la sua energia, competenza, creatività e passione”.

Il Presidente AEVF, Massimo Tedeschi.

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L’AEVF présente ses sincères condoléances pour la perte d’Alberto Peruzzini

L’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF) présente ses sincères condoléances à la famille pour la disparition prématurée d’Alberto Peruzzini, directeur de l’Agence de Promotion Touristique région Toscane.

« Au nom de l’AEVF, nous nous félicitons de la très importante collaboration qu’il y a eu entre nous pour le développement de la Via Francigena, pas seulement en Toscane. Nous nous souviendrons de lui pour ses dots humaines et pour son énergie, sa compétence, sa créativité et sa passion ».

Le Président de l’AEVF, Massimo Tedeschi

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La Via Francigena al primo EU-China Virtual Travel Fair

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) partecipa alla prima edizione del virtual EU-China Travel Fair, la fiera turistica UE-Cina sul turismo culturale in programma il 27 e il 28 novembre 2018.

La manifestazione è un’iniziativa della Commissione europea per facilitare il matchmaking B2B dell’industria dei viaggi tra la Cina e l’Europa attraverso una piattaforma di realtà virtuale completamente immersiva che garantisce un coinvolgimento realistico tra i partecipanti tramite avatar. 

Finanziato dall’Unione Europea, sotto l’egida della Commissione europea e del Ministero della Cultura e del Turismo della Cina, in collaborazione con l’Unesco, il Consiglio d’Europa, ETC e National Geographic, la 1a Fiera dei viaggi virtuali UE-Cina sul turismo culturale è un iniziativa creata nel quadro dell’Anno del turismo Cina-Europa 2018  con l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte per incrementare i viaggi e gli scambi culturali. 

In quest’ottica si inserisce la partecipazione dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, presente all’evento, con uno stand dedicato alla Via Francigena, itinerario culturale del Consiglio d’Europa. La fiera rappresenta infatti una vetrina internazionale per la promozione del cammino europeo, un’occasione per entrare in contatto con nuovi segmenti di mercato del turismo slow. Il tutto attraverso le nuove possibilità offerte dalla tecnologia.

L’iniziativa sfrutta in modo univoco la realtà virtuale per favorire le relazioni UE-Cina nel settore del turismo fornendo una piattaforma facilmente accessibile a tutti gli attori coinvolti negli scambi commerciali e culturali tra l’UE e la Cina per impegnarsi reciprocamente, creare esperienze innovative, mostrare destinazioni di viaggio e presentare i servizi turistici in modo più efficace e memorabile, fornendo anche dati e analisi di valore, nonché seminari e conferenze, trasmessi online in un ambiente reale.

Per maggiori informazioni ed iscrizioni: 

https://ecty2018.org/ // https://www.ecvtf.org/en/

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La Via Francigena au premier EU-China Virtual Travel Fair

L’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF) participe à la première édition du Virtual EU-China Travel Fair, la foire touristique Union européenne – Chine sur le tourisme culturel programmée les 27 et 28 novembre 2018.

L’événement est une initiative de la Commission européenne pour faciliter la rencontre B2B de l’industrie des voyages entre la Chine et l’Europe à travers une plateforme de réalité virtuelle d’immersion complètement qui garantit une implication réaliste entre les participants par l’intermédiaire d’avatar.

Financée par l’Union européenne, sous l’égide de la Commission européenne et du Ministère de la Culture et du Tourisme de la Chine, en collaboration avec l’Unesco, le Conseil de l’Europe, ETC et National Geographic, la 1ère foire des voyages virtuels UE-Chine sur le tourisme culturel est une initiative créée dans le cadre de l’Année du tourisme Chine-Europe 2018 avec l’objectif de promouvoir des initiatives conjointes pour augmenter les voyages et les échanges culturels.

La participation de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena s’insère dans cette optique ; l’AEVF était présente à l’événement, avec un stand consacré à la Via Francigena, itinéraire culturel du Conseil de l’Europe. La foire représente une vitrine internationale pour la promotion du chemin européen, une occasion pour entrer en contact avec de nouveaux segments de marché du tourisme lent. Le tout à travers les nouvelles possibilités offertes par la technologie.

L’initiative utilise de manière univoque la réalité virtuelle pour favoriser l’insertion UE-Chine dans le secteur du tourisme en fournissant une plate-forme accessible facilement par tous les acteurs engagés dans les échanges commerciaux et culturels entre l’Union européenne et la Chine pour s’impliquer réciproquement, créer des expériences innovantes, montrer des destinations de voyage et présenter les services touristiques de manière plus efficace et mémorable, en fournissant aussi des données et des analyses de valeur, ainsi que des séminaires et des conférences, transmis en ligne dans un environnement réel.

Pour plus d’informations et pour l’inscription : https://ecty2018.org/ // https://www.ecvtf.org/en/

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Rivista Via Francigena, speciale Piemonte e tanti approfondimenti nel nuovo numero

Il fascino della Sacra di San Michele preannuncia i contenuti del nuovo numero della rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes“. La 46ma edizione del magazine semestrale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene verrà presentata sabato 1 dicembre alle 15:30 presso il Castello e Museo Civico di Susa.

Lo speciale di questo semestre è infatti dedicato al Piemonte, ai suoi itinerari francigeni con un focus sulla Valle di Susa e il progetto della Ciclovia della Via Francigena. Un viaggio fotografico e testuale alla scoperta degli itinerari slow adatti agli escursionisti ma anche alle famiglie per scoprire il territorio e luoghi simbolo come la Sacra di San Michele, l’Anfiteatro Morenico di Ivrea senza dimenticare l’enogastronomia.

Sono tanti e variegati i contenuti che rendono unico anche questo numero della rivista. I due editoriali, a firma di Natacha Bouchart sindaco di Calais e di Yves Krattinger Presidente del Dipartimento della Haute-Saône, confermano la grandezza europea dell’itinerario culturale e l’impegno istituzionale per la sua valorizzazione. Un lavoro di squadra senza confini anche sul versante italiano con l’importante convegno organizzato all’Abbazia di Spineto in Toscana per una strategia politica integrata dedicata ai cammini.

Una strategia attuata su più fronti anche da AEVF. L’associazione Europea delle Vie Francigene si avvia verso la fine del 2018 con due importanti partnership: l’accordo storico con la Fédération Française de la Randonnée Pédestre e il sostegno alle attività di valorizzazione del territorio da parte di Banca Generali Private.

Piccoli passi per un grande itinerario. Così come nella storia, oggi sono i pellegrini moderni ad incontrarsi sull’antica via di collegamento da Canterbury a Roma. Le pagine dedicate agli eventi raccontano le attività a passo lento organizzate nei mesi scorsi: tra queste il format vincente di “I Love Francigena” in Emilia Romagna. E poi ancora spazio al gusto e al relax con le eccellenze del marchio Parmigiano Reggiano e l’offerta termale in Toscana.

Per gli approfondimenti non resta che sfogliare il nuovo numero del magazine. Tante notizie, e informazioni di servizio in versione trilingue: inglese, francese e italiano. La rivista, edita dallo Studio Guidotti, è consultabile gratuitamente online al sito www.rivistaviafrancigena.it e presto acquistabile sullo shop online.

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