Via Francigena

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Confraternity Walk, da Canterbury a Dover con Arras Compostelle Francigena

Sessanta membri dell’Associazione Arras Compostelle Francigena si sono recati a Canterbury, venerdì 6 aprile, per una giornata di pellegrinaggio lungo la tappa britannica della Via Francigena da Canterbury a Dover.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha fornito le credenziali ai pellegrini, i quali hanno ricevuto l’aiuto della Diocesi di Canterbury nell’organizzazione della cena comune nel salone della chiesa di St. Thomas in Burgate Street. Ogni membro dell’Associazione Arras ha percorso una parte del Cammino, mirando a portare a Canterbury il tipico spirito di semplicità e del senso di comunità dei pellegrini.

Sabato 7 aprile, diversi membri della Confraternita dei Pellegrini a Roma (Confraternity of Pilgrims to Rome) hanno incontrato il gruppo all’ingresso della Cattedrale, e tra loro erano presenti: il presidente Brian Mooney, Julia Peters (Canterbury Rep) e Jonas Ewe (Communications). La vice presidente AEVF, Velia Coffey, ha colto l’occasione per augurare ai pellegrini una buona giornata. In totale, un gruppo di 72 partecipanti si è riunito attorno alla pietra del km zero per ricevere la benedizione dalla canonica Clare.

Nella chiesa di St. Andrew in Shepherdswell, i pellegrini sono stati accolti da una cabaret di dolci appena sfornati, thé e caffè, mentre il sole sorgeva giusto in tempo per scaldare il gruppo che si stava dirigendo verso il sagrato. I pellegrini più stanchi hanno preso un pullman, mentre 37 camminatori del gruppo Arras hanno proseguito verso Dover. Avendo il traghetto di ritorno per Calais alle 18, il gruppo si è mosso velocemente per trovare il tempo di scattare una foto davanti a Waldershare House e sbirciare all’interno della deliziosa chiesa di All Saint’s. In un mix di ‘au revoir’ e ‘thank you’, il gruppo Arras è salito a bordo del proprio autobus.

I co-organizzatori Didier Morel e Laurent Sivre hanno esteso un invito alla CPR (Confraternity of Pilgrims to Rome) per una visita ad Arras così da poter restituire l’accoglienza e la gentilezza ricevuta nel Kent. La Confraternita, in attesa di una futura collaborazione con l’Associazione Arras, ha offerto il proprio sostegno alla promozione della Francigena nel nord della Francia.

Julia Peters (Confraternity of Pilgrims to Rome, Canterbury Rep).  

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Confraternity walk, from Canterbury to Dover with Arras Compostelle Francigena

60 members of the Arras Compostelle Francigena Association travelled to Canterbury on Friday, 6 April to experience a one-day pilgrimage on the UK section of the Francigena from Canterbury to Dover. 

They were supported by the European Association of the Vie Francigene, who provided each pilgrim with a credential, and received assistance from the Canterbury Diocese to organise a communal meal at the church hall of St. Thomas on Burgate Street that evening.  The members of the Association have each walked a section of the Camino and were aiming to replicate the Camino spirit of minimalism and pilgrim community in Canterbury.

Several members of the Confraternity of Pilgrims to Rome met the group bright and early at the Cathedral gate on Saturday, 7 April, including Brian Mooney (Chairman), Julia Peters (Canterbury Rep) and Jonas Ewe (Communications). Velia Coffey, Vice-President of the EAVF, was also there to wish the pilgrims a good journey.  In total, a group of 72 gathered around the zero-kilometre stone to receive a blessing from Canon Clare.  

At St. Andrew’s church in Shepherdswell the pilgrims were welcomed with a table laden with freshly baked cakes and offers of tea and coffee, the sun coming out just in time to warm the group as they mingled in the churchyard. Pilgrims who were feeling too tired to continue boarded the coach, while 37 of the Arras group continued on to Dover.  With the ferry back to Calais leaving at 6pm, the group moved at a brisk pace but still making time for photos in front of Waldershare House and to peek inside the lovely church of All Saint’s.  

With a mix of ‘au revoirs’ and ‘thank yous’, the Arras group boarded their coach in Dover.  Co-organisers Didier Morel and Laurent Sivre extended an invitation to the CPR to visit them in Arras, stating they were eager to return the welcome and kindness they had experienced in Kent.   The Confraternity looks forward to future exchanges with the Arras Association and have offered their support in promoting the Francigena in North France.  

Julia Peters (Confraternity of Pilgrims to Rome, Canterbury Rep).  

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Confraternity Walk, de Canterbury à Douvres avec Arras Compostelle Francigena

Soixante membres de l’Association Arras Compostelle Francigena se sont rendus à Canterbury, vendredi 6 avril, pour une journée de pèlerinage le long de l’étape britannique de la Via Francigena entre Canterbury et Douvres.

L’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF) a fourni les crédenciales aux pèlerins, qui ont reçu l’aide du Diocèse de Canterbury pour l’organisation du dîner commun dans le salon de l’église de St Thomas in Burgate Street. Chaque membre de l’Association Arras a parcouru une partie du Chemin, avec le but d’emmener à Canterbury l’esprit typique de simplicité et le sentiment de communauté des pèlerins.

Samedi 7 avril, différents membres de la Confraternité des Pèlerins de Rome (Confraternity of Pilgrims to Rome) ont rencontré le groupe à l’entrée de la Cathédrale, et parmi eux étaient présents : le président Brian Mooney, Julia Peters (Canterbury Rep) et Jonas Ewe (Communication). La vice-présidente de l’AEVF, Velia Coffey, a profité de l’occasion pour souhaiter aux pèlerins une bonne journée. Au total, un groupe de 72 participants s’est réuni autour de la pierre du Km zéro pour recevoir la bénédiction.

Dans l’église de St Andrew in Shepherdswell, les pèlerins ont été accueillis par une montagne de gâteaux à peine sortis du four, thé et café, alors que le soleil se levait juste à temps pour réchauffer le groupe qui se dirigeait vers le parvis. Les pèlerins les plus fatigués ont pris le bus, alors que les 37 marcheurs du groupe d’Arras ont poursuivi vers Douvres. Ayant le ferry de retour pour Calais à 18h, le groupe s’est déplacé rapidement pour avoir le temps de faire des photos devant la Waldershare House et jeter un œil à l’intérieur de la magnifique église de All Saint’s. En mélangeant « au revoir » et « thank you », le groupe Arras est monté à bord de son propre bus.

Les co-organisateurs, Dider Morel et Laurent Sivre, ont invité la CPR (Confraternity of Pilgrims to Rome) à visiter Arras, afin de pouvoir rendre l’accueil et la gentillesse reçus dans le Kent. La Confraternité, en attente d’une future collaboration avec l’Association Arras, a offert son soutien à la promotion de la Francigena dans le nord de la France.

Julia Peters ((Confraternity of Pilgrims to Rome, Canterbury Rep) 

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Tante vie un unico linguaggio, il nuovo logo istituzionale AEVF

Tante vie, un unico linguaggio. È da questa premessa che prende forma il nuovo logo istituzionale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).

L’associazione, réseau porteur dell’itinerario europeo, ha attuato il restyling del proprio marchio. L’antico itinerario di Sigerico è oggi più che mai un progetto culturale, turistico ed emozionale in forte espansione e AEVF lo promuove anche sul fronte della comunicazione. In una tensione tra passato e futuro, il logo ufficiale racconta l’essenza stessa dell’itinerario culturale. Un cammino fisico, spirituale, con le radici nella storia che Gianluca Sgalippa, designer milanese, ha tradotto con una scelta stilistica precisa.

Cercando di riportare il tema a una dimensione fondamentale, originaria, ho ricondotto il concetto di Via Francigena a un’idea di strada fisica, come fosse un tracciato perfettamente riconoscibile. Per questo, è stata mia cura creare una specie di cartello visivo, un rettangolo, nel quale inscrivere il nome del luogo – racconta Sgalippa – Una scelta legata anche ai colori. Ho individuato tre livelli: uno sfondo bianco, dei campi cromatici e su questi ho applicato il nome in bianco. Sono stati utilizzati toni contrassegnati da un forte grado di nerezza perché mi interessava ricreare una cromaticità pesante, ispirata all’immaginario mistico medievale”.

“Ogni colore del logo ha un significato simbolico preciso: c’è il blu del cielo, il marrone della terra e un taglio operato dalla linea gialla che indica il percorso tra la dimensione divina e quella terrena. Un viaggio cromatico verso l’infinito che illumina il pellegrino in cammino lungo l’itinerario culturale del Consiglio d’Europa. La Via Francigena è un percorso anzitutto interiore, un’esperienza spirituale totalizzante e il contrasto cromatico traduce questo tipo di condizione – aggiunge il designer – In questo logo ho cercato di progettare uno strumento visivo teso tra una dimensione arcaica e la contemporaneità. Ho messo a confronto due mondi lontani tra di loro per creare uno elemento narrativo di forte efficacia iconografica”. Una nuova versione che conserva e valorizza l’immagine stilizzata del pellegrino.

Identità e riconoscibilità sono parte integrante di un logo che fa parte di una più ampia strategia di comunicazione intrapresa da AEVF. Oltre al restyling del logo, è stata messa a punto la nuova identità di Francigena Service ed è in fase di realizzazione la parte grafica del progetto “Le Terre della Via Francigena” cioè i territori attraversati dal grande itinerario europeo.

La dimensione internazionale della Via Francigena e lo sviluppo di progetti diversi necessitava di un momento di riflessione anche in tema di identità grafica e comunicativa – spiega Massimo Tedeschi, presidente della Associazione Europea delle Vie Francigene – Il nuovo manuale grafico vuole, in primis, valorizzare il logo del pellegrino, ormai divenuto un brand su scala mondiale che racchiude i valori del Consiglio d’Europa. Si tratta di un altro passo in avanti per accrescere il senso di appartenenza degli associati e di tutti coloro che sostengono la rete francigena”

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Many routes, one language: the new EAVF logo

So many routes, one single language. It is from this premise that the new institutional logo of the European Association of the Vie Francigene (EAVF) takes shape.

The association, réseau porteur of the European route, has restyled its own brand. Sigeric’s ancient route is today more than ever a booming cultural, touristic and emotional project and the EAVF also promotes it in terms of communication. From its past to its future, the official logo tells the essence of the cultural route: a physical, spiritual journey, with historical roots that Gianluca Sgalippa, a Milanese designer, has translated with specific stylistic choices.

“Attempting to bring the theme back to a fundamental, original dimension, I traced the concept of the Via Francigena to an idea of ​​physical road, as if it were a perfectly recognisable track. I took great care in creating a visual sign, a rectangle, with the name of the place inscribed inside – says Sgalippa – A choice also linked to the colours used. I pinpointed three levels: a white background, coloured fields upon which I have added the name in white. I used tones marked by a strong degree of darkness because I was interested in recreating a heavy contrast, inspired by mystical medieval imagery”.

“Each colour of the logo has symbolic meaning: blue for the sky, brown for the earth and a cut made by the yellow line that indicates the path between the divine and earthly dimensions. It illuminates the pilgrim its way along the cultural route of the Council of Europe. The Via Francigena is a route that is primarily personal, an all-encompassing spiritual experience and the chromatic contrast translates this type of emotion – adds the designer – I tried to design a visual instrument that was both archaic and contemporary. I compared two different worlds to create a strong narrative.” It is a new version of the logo that preserves and enhances the stylised image of the pilgrim.

Identity and recognition are an integral part of the logo that is part of a wider communication strategy undertaken by the EAVF. In addition to the restyling of the logo, the new identity of Francigena Service has been developed and the graphic part of the project “The Lands of the Via Francigena” (the territories crossed by the great European itinerary) has been launched.

“The international dimension of the Via Francigena and the development of different projects needed a moment of reflection also in terms of graphic and communicative identity – explains Massimo Tedeschi, president of the European Association of the Vie Francigene – The new graphic manual wants, above all, to enhance the logo of the pilgrim, now a brand on a global scale that contains the values ​​of the Council of Europe. This is another step forward to increase the members’ sense of belonging and for all those who support the Francigena network”.

 

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De nombreux chemins, un unique langage, le nouveau logo institutionnel de l’AEVF

De nombreux chemins, un unique langage. C’est par ces prémices que prend forme le nouveau logo institutionnel de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF).

L’association, réseau porteur de l’itinéraire européen, a mis en œuvre un relooking de sa marque. L’ancien itinéraire de Sigéric est aujourd’hui plus que jamais un projet culturel, touristique et fort en émotions, en grande expansion. Entre passé et futur, le logo officiel raconte l’essence même de l’itinéraire culturel. Un chemin physique, spirituel, avec les racines dans l’histoire que Gianluca Sgalippa, designer milanais, a traduit par un choix de style précis.

« En cherchant à ramener le thème à une dimension fondamentale, d’origine, j’ai reconduit le concept de Via Francigena à une idée de route physique, comme si c’était un tracé parfaitement reconnaissable. Pour cela, j’ai créé un genre de panneau visuel, un rectangle, dans lequel écrire le nom du lieu – explique M Sgalippa – Un choix lié aussi aux couleurs. J’ai choisi trois niveaux : un fond blanc, des champs chromatiques et sur cela, j’ai appliqué le nom en blanc. Des tons marqués par une forte graduation de noirceur ont été utilisés parce que je voulais recréer une chromaticité lourde, inspirée de l’imaginaire mystique du moyen-âge ».

« Chaque couleur du logo a une signification symbolique précise : il y a le bleu du ciel, le marron de la terre et une coupure faite par la ligne jaune qui indique le parcours entre la dimension divine et celle terrestre. Un voyage chromatique vers l’infini qui illumine le pèlerin en chemin le long de l’itinéraire culturel du Conseil de l’Europe. La Via Francigena est un parcours avant tout intérieur, une expérience spirituelle et le contraste chromatique traduit cette condition – ajoute le designer – Dans ce logo, j’ai essayé de projeter un instrument visuel tendu entre une dimension archaïque et contemporaine. J’ai mis en comparaison deux mondes lointains entre eux pour créer un élément narratif de forte efficacité iconographique ». Une nouvelle version qui conserve et valorise l’image stylisé du pèlerin.

Identité et reconnaissance sont parties intégrantes d’un logo qui fait partie d’une stratégie de communication plus large, entreprise par l’AEVF. En plus du relooking du logo, la nouvelle identité de Francigena Service a été mise au point et la partie graphique du projet « Les Terres de la Via Francigena » est en phase de réalisation ; on parle ainsi des territoires traversés par le grand itinéraire européen.

« La dimension internationale de la Via Francigena et le développement de projets différents nécessitaient un moment de réflexion sur le thème du graphisme et de la communication – explique Massimo Tedeschi, président de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena – Le nouveau manuel graphique veut, en premier, valoriser le logo du pèlerin, qui est déjà une marque à l’échelle mondiale, qui renferme les valeurs du Conseil de l’Europe. Il s’agit d’un autre pas en avant pour accroitre le sentiment d’appartenance des membres et de tous ceux qui soutiennent le réseau Francigena ».

 

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Via Francigena accessibile, Call for Papers di Almatourism e AEVF

Almatourism, Journal of Tourism, Culture and Territorial Development annuncia un numero speciale in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) dedicato al tema “La Via Francigena di tutti e per tutti per uno sviluppo sostenibile e responsabile”.

L’accessibilità rappresenta uno degli obiettivi chiave per la valorizzazione dei luoghi che nel nostro paese svolgono una funzione turistico-culturale-ricettiva. Essa costituisce un obiettivo fondamentale a scala locale e internazionale che nasce dalla consapevolezza di dover garantire a tutti la possibilità di partecipare alla vita comune, ad esperienze di svago o conoscenza, rispondendo concretamente a quelli che sono i diritti fondamentali di ciascuno, in un approccio di turismo sostenibile e responsabile. 

I concetti di accessibilità e fruibilità non fanno ancora integralmente parte del patrimonio culturale italiano: la loro idea è spesso legata al superamento di barriere come semplice schema architettonico e troppo poco attenta alle esigenze di utilizzo attivo degli spazi, in sicurezza ed autonomia. Sono ancora migliaia le persone che vorrebbero fare una vacanza a contatto con la natura, magari lungo un itinerario o cammino, ma che nella maggior parte dei casi, sono costrette a rinunciare e rivolgere la propria attenzione altrove. Questo, oltre a causare conseguenze poco rassicuranti sotto il profilo umano, comporta una perdita economica per il territorio ed anche una perdita di potenziale occupazionale che non possiamo sottovalutare in una logica di sviluppo sostenibile a scala locale e internazionale.

Tra gli obiettivi che l’Associazione Europea Vie Francigene sta portando avanti c’è quello di sensibilizzare i territori, le istituzioni, comunità locali e gli operatori verso questo tema.  L’intento deve essere quello di non creare solamente un percorso specifico per persone che hanno disabilità fisiche ma un percorso che possa essere adattato alle esigenze di un vasto pubblico di utenti, garantendo l’accessibilità ad una fascia di utenza quanto più “ampliata”.

Almatourism e l’Associazione Europea delle Vie Francigene invitano ricercatori e studiosi, attori pubblici e privati, associazioni di pellegrini e viandanti e comunità locali a riflettere insieme per un percorso rivolto a quella crescente fetta di popolazione con 65 anni o più, a bambini e adolescenti, alle famiglie insieme a coloro che hanno disabilità visibili e “invisibili”, quali le persone con problemi cardiaci o respiratori, a coloro che hanno disabilità temporanee e alle persone che li accompagnano.

Pensare a tutte queste categorie di persone significa anche avviare nuovi percorsi di sviluppo sostenibile e responsabile che si realizzano anche nel fare una vacanza lenta tra paesaggi e luoghi minori, o provare l’emozione di fare un cammino, raggiungendo in sicurezza l’obiettivo che tutti i camminatori si pongono, ovvero la condivisione delle proprie esperienze e condizioni, attraverso buone pratiche innovative e creative.

In questa Call, saranno accolti articoli provenienti da diverse discipline e gli autori sono invitati a presentare ricerche e studi originali sui seguenti temi: accessibilità del percorso, utenza ampliata, diversità come risorsa, accessibilità come opportunità di sviluppo, disabilità nascoste, progettualità moderne di accessibilità, cultura dell’accessibilità come strumento di inclusione sociale, buone pratiche di turismo sostenibile e responsabile, esempi di progettualità concrete lungo la Via Francigena.

Gli articoli andranno redatti in lingua inglese. La prima scadenza per la presentazione è il 25 luglio 2018. Saranno esaminati dal comitato scientifico dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, guest editor Gianluca Bambi (University of Florence), editor Fiorella Dallari (University of Bologna). La pubblicazione è prevista per il 21 gennaio 2019

I documenti andranno inviati alla piattaforma Almatourism (http://almatourism.unibo.it). Per qualsiasi domanda scrivere a: almatourism@unibo.it / fiorella.dallari@unibo.it e bambi.g@libero.it  

Le linee guida per la pubblicazione sono sul sito web di Almatourism

Scarica il Pdf della Call in allegato in italiano e in inglese

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Almatourism and EAVF Call for Papers

Almatourism, Journal of Tourism, Culture and Territorial Development announces a special issue in collaboration with the European Association of Vie Francigene (EAVF) dedicated to the theme of “The Via Francigena for all for sustainable and responsible development“.

The concepts of accessibility and usability are not yet fully part of Italian cultural heritage: their idea is often linked to overcoming barriers, such as a simple architectural scheme, and inadequately attentive to the requirement to actively utilise spaces securely and autonomously. There are thousands of people who would like to take a holiday in contact with nature, perhaps along a route or path, but in most cases, they are forced to give up and turn their attention elsewhere. This, in addition to not being a reassuring aspect of our human nature, means an economic loss for the territory and a loss of potential employment, which we cannot overlook.

Among the objectives that the European Association of the Vie Francigene is carrying forward is that of making territories, institutions, local communities and operators aware of this issue. The intent must be to not only create a path for people who have physical disabilities but a path that can be adapted to the needs of a large group of users, ensuring accessibility to a range of users.

Almatourism and the European Association of the Vie Francigene invite researchers and scholars, public and private entities, associations of pilgrims and wayfarers and local communities to reflect a journey aimed at that growing population of people aged 65 years or more, to children and adolescents, to families, together with those who have visible and “invisible” disabilities, such as people with cardiac or respiration problems, to those with temporary disabilities and to the people who accompany them.

Thinking about all these categories of people also means creating new paths of sustainable and responsible development that also enable slow holidays between landscapes and smaller places; or experience the thrill of embarking on a journey, safely achieving the sharing of their experiences and conditions, through innovative and creative practices. In this Call, articles from a variety of fields will be welcomed and the authors are invited to present original research and studies on the following topics: Route accessibility, increase in utility, diversity as a resource, accessibility as an opportunity for development, hidden disabilities, innovative plans for accessibility, accessibility culture as a means of social inclusion, examples of planning along the Via Francigena.

The abstracts must be written in English. The first deadline for submission is the 25th July 2018. They will be examined by the Scientific Committee of the European Association of the Vie Francigene, guest editor Gianluca Bambi (University of Florence) and editor Fiorella Dallari (University of Bologna). The publication is scheduled for the 21st Jenuary 2019.

The documents must be sent to the Almatourism platform (http://almatourism.unibo.it). For any questions write to: almatourism@unibo.it / fiorella.dallari@unibo.it and bambi.g@libero.it

The guidelines for publication are on the Almatourism website.

Download the Call Pdf in Italian and English below

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Via Francigena accessible, Call For Papers d’Almatourism et l’AEVF

Almatourism, Journal of Tourism, Culture and Territorial Development annonce un numéro spécial en collaboration avec l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF) consacré au thème « La Via Francigena de tous et pour tous, pour un développement durable et responsable ».

Les concepts d’accessibilité et de facilité d’utilisation ne font pas encore complètement partie du patrimoine culturel italien : l’idée d’accessibilité et de facilité d’utilisation est souvent liée au dépassement de barrières comme un simple schéma architectural et trop peu attentive aux exigences d’utilisation active des espaces, en sécurité et en autonomie. Des milliers de personnes voudraient partir en vacances en contact avec la nature, peut-être le long d’un itinéraire ou d’un chemin, mais dans la majeure partie des cas, elles sont obligées d’y renoncer pour aller autre part. Cela, en plus d’avoir des conséquences assez inquiétantes au niveau humain, comporte une perte économique pour le territoire et aussi une perte du potentiel d’occupation que nous ne pouvons pas sous-évaluer dans une logique de développement durable à échelle locale et internationale.

Parmi les objectifs de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena, il y a celui de sensibiliser sur ce thème les territoires, les instituions, les communautés locales et les opérateurs. L’intention ne doit pas seulement être de créer un parcours spécifique pour les personnes handicapées, mais un parcours qui puisse être adapté aux exigences d’un large public d’utilisateurs, en garantissant l’accessibilité à une tranche d’utilisateurs plus « élargie ».

Almatourism et l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena invitent les chercheurs et les scientifiques, les acteurs publics et privés, les associations de pèlerins et de voyageurs et les communautés locales à réfléchir ensemble sur un parcours adressé à cette tranche croissante de la population des 65 ans ou plus, aux enfants et aux adolescents, à ceux qui ont des handicaps visibles et « invisibles », à ceux qui ont des problèmes cardiaques ou respiratoires, à ceux qui ont des handicaps temporaires et à toutes les personnes qui les accompagnent.

Penser à toutes ces catégories de personnes signifie aussi lancer de nouveaux parcours de développement durable et responsable qui permettent de faire des vacances « lentes » en toute sécurité, l’objectif que tous les marcheurs se posent, c’est-à-dire le partage de ses propres expériences et de ses propres conditions, à travers de bonnes pratiques novatrices et créatives.

Dans cette édition de Call for Papers, des articles provenant de différentes disciplines seront recueillis et les auteurs sont invités à présenter leurs recherches et leurs études d’origine sur les thèmes suivants : accessibilité du parcours, utilisation amplifiée, la diversité comme une ressource, accessibilité comme opportunité de développement, handicaps cachés, projets modernes d’accessibilité, culture de l’accessibilité comme instrument d’inclusion social, bonnes pratiques de tourisme durable et responsable, exemples de projets concrets le long de la Via Francigena.

Le résumé devra être rédigé en anglais. La première échéance de présentation est le 25 juillet 2018. Le résumé sera examiné par le comité scientifique de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena : éditeur invité Gianluca Bambi (Université de Florence), éditrice Fiorella Dallari (Université de Bologne). La publication est prévue pour le 21 janvier 2019.

Les documents seront envoyés à la plateforme Almatourism  (http://almatourism.unibo.it). Pour n’importe quelle question, écrire à :  almatourism@unibo.it / fiorella.dallari@unibo.it et bambi.g@libero.it  

Les lignes directrices pour la publication sont sur le site d’Almatourism

Télécharger le Pdf de la Call ci-joint en italien et en anglais.

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Cammini e Percorsi, il 16 aprile scade il bando per l’ex scuola Santa Margherita

C’è tempo fino alle ore 12 del 16 aprile 2018 per partecipare al bando di locazione di valorizzazione – ex art. 3 bis del D.L. n. 351/2001, fino a 50 anni, dell’“Ex scuola Santa Margherita” in Strada Santa Margherita, 81, S.P. 71 a Fidenza, in provincia di Parma.

L’immobile, di proprietà del Comune di Fidenza, rientra nel progetto a rete dell’Agenzia del Demanio, promosso da MIBACT e MIT che punta alla riqualificazione e al riuso di immobili pubblici situati lungo percorsi ciclopedonali e itinerari storico-religiosi. Il bando è aperto a tutti e per partecipare alla gara è necessario presentare una proposta che preveda oltre che il progetto di riqualificazione del bene anche l’offerta di un canone.

Il complesso scolastico di circa 550 mq di superficie utile lorda, si trova in una zona rurale e più precisamente nella frazione Santa Margherita della città di Fidenza. Immerso nella campagna, risulta ben collegato alla città e facilmente accessibile. Si tratta di un edificio di tipologia rurale, progettato nel 1900, che conserva ancora la conformazione strutturale e distributiva originaria con caratteri decorativi propri dell’inizio secolo. Negli ultimi anni è stato adibito a Museo della civiltà contadina.

Alcuni chiarimenti: ogni concorrente è chiamato a proporre la soluzione che ritiene maggiormente idonea nel rispetto degli strumenti vigenti di pianificazione territoriale e urbana, puntando l’attenzione sugli aspetti indicati nell’Avviso di gara. L’aggiudicatario si obbliga a realizzare tutti gli interventi di recupero, manutenzione ordinaria, straordinaria e le connesse opere previste dalla proposta progettuale presentata in sede di gara, entro il termine di 36 mesi dalla sottoscrizione dell’atto di concessione/contratto di locazione fatta salva la possibilità di eventuali proroghe dello stesso.

Non è possibile subaffittare a terzi porzioni o aree dell’immobile in concessione, ma si possono subcondere a terzi tutte o parte delle attività gestorie previste nel progetto. Pertanto, alla luce di questa considerazione, gli immobili in bando, anche sotto un’unica regia imprenditoriale, potrebbero ospitare alcune delle seguenti funzioni: ospitalità, ristorazione, vendita prodotti tipici e a km zero, enogastronomia e artigianato locale, vendita materiale specializzato per ciclisti e camminatori, servizi complementari specialistici (es. aree attrezzate, bike e taxi service, piccole ciclostazioni, ciclofficine, cargo food), ufficio promozione locale, ufficio turistico, info point, presidio territoriale, attività e manifestazioni sociali, ricreative, culturali, creativi, servizi complementari specialistici per utenti con specifiche necessità (es. bambini, anziani, disabili, etc.) e servizi alla persona, spazi per la formazione dedicata ai temi del turismo lento e alle professionalità di settore, presidio e ambulatorio medico, primo soccorso, fisioterapia, centro benessere e SPA etc.

Non è ammissibile un’offerta condizionata all’ottenimento di alcun tipo di finanziamento/mutuo, ma sono tante le opportunità di finanziamento che la Regione Emilia Romagna, con i fondi strutturali europei, mette a disposizione per i futuri concessionari sul capitolo investimenti e sulla qualificazione dell’attività. Non da ultimo preme chiarire che non mancano le future possibilità di acquisto dell’immobile, secondo quanto previsto dal comma 4, dell’art. 3-bis del D.L. n. 351/2001, secondo il quale “al termine del periodo di tempo previsto dalle concessioni e locazioni di cui al presente articolo, l’Ente proprietario, verificato il raggiungimento della finalità di riqualificazione e riconversione dei beni riconosce al Concessionario/Locatario, ove non sussistano esigenze di utilizzo per finalità istituzionali, il diritto di prelazione per l’acquisto del bene, al prezzo di mercato”.

Scarica il bando con tutte le informazioni. 

Scarica le F.A.Q.