Via Francigena

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Francigena Tuscany Marathon 2017

Dimanche dernier, plus de 2000 pèlerins ont envahi les routes et les sentiers de la Versilia et de la Lucchesia à l’occasion de la première édition de la Francigena Tuscany Marathon (FTM). La FTM, organisée par les Amis de la Via Francigena Pietrasanta, est partie à l’aube de la place du Dôme de Pietrasanta pour amener les « t-shirts bleus », après 42 km de marche non compétitive, à Lucques.

Un succès sans précédent obtenu dès la première édition. Des centaines d’applaudissements destinés aux organisateurs de l’évènement, à la disponibilité, à l’accueil de la population et à la beauté du parcours, ont inondé la page Facebook de la FTM et des Amis de la Via Francigena Pietrasanta.

Malgré la pluie qui a sévi pendant plus d’une heure sur le tronçon central du parcours, les participants sont quand même arrivés à destination, grâce aussi à la présence des volontaires qui ont donné un coup de main important dans toutes les situations nécessaires. Un remerciement particulier doit être fait à la population de Valpromaro, à son curé et aux volontaires qui ont œuvré à la Casa del Pellegrino. Sous la pluie battante, les 2.000 pèlerins en chemin ont réussi à se restaurer avec une assiette de pâte chaude ; grâce au curé qui a ouvert les portes de l’église, tout le monde a pu se nourrir et se sécher dans un lieu chaud et sûr. Peut-être la plus belle image de toute la manifestation.

Environ 850 pèlerins, les plus intrépides, sont arrivés à Lucques, à la Casa del Boia, géré de manière impeccable par les volontaires de la Misericordia et de l’Association Lucca Ospitale. Des grands sourires, une grande satisfaction pour être aller au bout de l’entreprise et beaucoup de photos sous le panneau des 42km. Le premier est arrivé à 11h22 et la dernière, Paola de Rome, est arrivée à 19h35, accompagnée par les applaudissements de toute l’organisation qui lui a donné symboliquement le panneau des 42 km scellant la fermeture de la première édition de la Francigena Tuscany Marathon.

« Je suis encore ému et étourdi » a dit Adriano Bigongiari, Président de l’Association de la Via Francigena Pietrasanta, « pour l’importance de la participation, des sourires, des compliments, des « Génial, on se voit l’année prochaine ». Tout cela a été possible grâce à l’énorme travail fait par les volontaires de toutes les Associations qui nous ont donné un coup de main. Cela a créé un réseau d’amis sur le territoire qui ont dépassé le ‘chacun chez soi’ lorsqu’on a compris que la Via Francigena est unique et qu’elle existe parce qu’elle est unique, qu’elle n’appartient pas à une commune ou à une autre. Les buts que l’on s’était fixés étaient de faire connaitre à la population résidente le « peuple des chemins », valoriser la beauté de cette partie moins connue de la Via Francigena Toscane et créer un réseau entre les associations à solliciter dans le futur. Je dirais que tous ces objectifs ont été atteints en plein. Un autre remerciement énorme aux communes engagées, Pietrasanta en premier avec l’assesseur Lora Santini et le conseiller Daniele Taccola, qui malgré un scepticisme initial, dû au fait de ne pas connaître ce monde et au manque de recul, ont finalement répondu de manière positive et c’est aussi grâce à eux et aux Polices Municipales que tout s’est déroulé de la meilleure des façons. C’est seulement le début d’une aventure.

Nous sommes déjà en train de travailler à la prochaine édition, en cherchant à identifier une date stable de façon à ce que la FTM devienne un rendez-vous fixe. Des petites retouches sont à faire et nous ferons grand cas de tous les conseils que nous avons reçu parce que nous comptons que la prochaine édition soit encore plus belle que celle-ci ».

Photo de Mara Maggiani

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Dal 6 all’8 ottobre: ‘Perdersi per ritrovarsi lungo la Via Francigena piemontese insieme a Franco Michieli”

Un seminario in lento movimento sul territorio alla scoperta delle facoltà umane di orientamento e degli infiniti elementi naturali che permettono a uomini e animali di viaggiare sulla terra, nell’acqua e nell’aria senza bisogno di strumenti artificiali, ritrovandosi sempre.

Oggi si è soliti dire che l’esplorazione geografica sia terminata, e che se resta qualche angolo di mondo ancora ignoto è con i potenti mezzi tecnologici a nostra disposizione che possiamo svelarlo. 
In verità, forse mai come in questa epoca si è perso contatto con la Terra, e l’effetto non è soltanto che la nostra idea del mondo è sempre più virtuale. La perdita più grande è dentro di noi: perdendo la Terra, abbiamo anche lasciato addormentare gran parte delle facoltà naturali che hanno permesso ai nostri antenati, per decine di migliaia di anni, di rapportarsi alla realtà con una sensibilità propria, interamente umana. 
Oggi ci sentiamo perduti senza strumenti tecnologici sofisticati che fungono da protesi ai nostri sensi e alla nostra capacità interpretativa di fronte agli eventi attorno a noi. È anche per questo che il Potere, nonostante l’aumento teorico dell’istruzione, continua a tenere in pugno i popoli. Perché i più non sanno di avere in se stessi gli strumenti per interpretare, imparare e capire, e si affidano a quanto recitano strumenti e media.
Da questa situazione si può iniziare a uscire molto facilmente. La natura vicino a noi, fatta anche soltanto di piccoli angoli non organizzati dall’uomo, ci offre l’occasione di interrompere momentaneamente la dipendenza dal preconfezionato, di passare qualche ora soltanto con i nostri sensi e la nostra attenzione, e di scoprire quante rivelazioni possiamo raggiungere. Possiamo addirittura imparare a perderci provvisoriamente, così da vivere il magnifico momento in cui spetta a noi “ritrovare il mondo”. Anche dietro casa impariamo a diventare esploratori: e a quel punto innumerevoli strade si aprono, in ogni campo.

Gli obiettivi del corso
Il corso serve a scoprire che con giusto approccio e con una preparazione accessibile a tutti è possibile ristabilire una relazione molto personale e libera con il territorio. Si può superare la paura di perdersi e imparare a capire dove si è, dove si può andare, quante cose ci accadono intorno mettendo in gioco la personalità. Ciò ci può permettere di rivoluzionare la dimensione delle nostre escursioni, di qualche lungo trekking, di vere avventure, ma anche di comuni momenti della vita quotidiana. Chi lavora nel campo del turismo, dell’accompagnamento in montagna o natura, dell’educazione o anche dell’arte, può trarre spunto da questa esperienza per sviluppare progetti innovativi.
Il corso, della durata di 16 ore, prevede alcuni momenti teorici, con spiegazioni accompagnate da immagini esemplificative delle più diverse situazioni, e altre parti pratiche, in cammino e osservazione sul territorio.
Alla fine dei due giorni ci sarà uno scambio di opinioni su quanto appreso per mettere in luce i diversi orizzonti che l’approccio esplorativo apre in ciascuno dei partecipanti.

Il programma
Venerdì: 
Ore 17-18: Accoglienza 
Ore 18: lezione introduttiva alla lettura del cielo e della terra
Pre 20: cena condivisa

Sabato: 
Ore 9: uscita pratica, senza portare con sé alcuno strumento per orientarsi o per telecomunicare, con osservazioni e ascolto di tutto quanto nel paesaggio può aiutarci a orientarci e a individuare percorsi. 
Ore 13: pranzo al sacco e ritorno alla Casa
Ore 15: lezione in aula su alcuni segreti dell’orientamento e sul concetto di mappa mentale. 
Ore 18: proiezione del film “La via invisibile”.

Domenica: 
Ore 9: nuova escursione “a vista”, cercando di allontanarsi dalla base fuori da strade o sentieri per poi riorientarsi e fare ritorno lungo un diverso itinerario; 
Ore 13: pranzo al sacco e ritorno alla Casa
Ore 14: prova di disegno di una mappa approssimativa del territorio conosciuto nelle due giornate, cercandone gli elementi significativi nella memoria;
Ore 16: conclusioni e saluti

Il corso si svolgerà con un numero minimo di 10 partecipanti, un numero massimo di 15.

Attrezzatura consigliata: un paio di scarponcini o scarpe da trekking, uno zainetto da escursioni con borraccia e giacca a vento. Utile un quaderno con matita o biro per appunti e schizzi del territorio.

Il docente
Classe 1962, geografo, redattore di Alp e della Rivista della Montagna, originale esploratore e garante internazionale di Mountain Wilderness, è tra gli italiani più esperti nel campo delle grandi traversate a piedi di catene montuose e terre selvagge. Dopo i percorsi integrali delle Alpi (81 giorni), dei Pirenei (39 giorni) e della Norvegia (150 giorni) compiuti da giovanissimo, continua tutt’ora la ricerca dei significati dell’esplorazione, specie nelle terre artiche e sulle Ande, ma anche sulle montagne di casa. Dal 1998 propone una testimonianza controcorrente rispetto a una civiltà sempre più virtuale: con uno o due compagni attraversa a piedi terre impervie interpretandole esclusivamente con occhi e facoltà umani, in vero isolamento nella natura: senza Gps, strumenti ricetrasmittenti, mappe, bussola e orologio, cioè come un animale migratore o un umano antico, mostrando che nel rapporto concreto fra uomo e natura si trovano molte soluzioni che la civiltà ipertecnologica ha domenticato. Ha raccontato le sue esperienze in centinaia di articoli, conferenze e nel film La via invisibile.

Guarda la videointervista a Mountain Blog in cui Franco racconta la sua filosofia:

Logistica e costi
Il Corso si terrà presso la Casa del Movimento Lento, un antico casale situato lungo la Via Francigena piemontese a Roppolo, in provincia di Biella.

Il corso è riservato ai soci del Movimento Lento. Chi non fosse socio avrà la possibilità di iscriversi prima del corso, pagando la quota di iscrizione di 15 Euro all’anno.

Il contributo richiesto per il corso è di 90 Euro per ogni socio partecipante.
Altre spese previste per vitto e alloggio: è possibile pernottare sia presso la Casa del Movimento Lento, sia in altre strutture di accoglienza convenzionate. Prezzo del posto letto nella Casa in camera tripla: 19 Euro/notte per persona (per chi usa il proprio sacco a pelo e asciugamani) o 23 Euro (comprese le lenzuola), colazione inclusa. Pranzi al sacco e cene condivise, dividendo i costi con la cassa comune.

Per informazioni sui prossimi corsi e prenotazioni: Segreteria organizzativa – 0161 987866 – 335 7979550 – casa@movimentolento.it 

 

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A Lucca il via al VII Forum degli Itinerari Culturali Europei

Ha preso ufficialmente il via oggi a Lucca, il VII° Forum degli Itinerari Culturali Europei in programma dal 27 al 29 settembre. Un evento speciale che quest’anno celebra il 30° anniversario del Programma degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa. La città toscana ha accolto rappresentanti di ministeri nazionali e dell’Unione Europea, personalità del mondo accademico e del turismo riuniti a Palazzo Ducale.

Tanti gli interventi che si sono alternati sul palco. Dopo gli onori di casa da parte degli amministratori locali, tra i quali il presidente della provincia di Lucca, Luca Menesini e il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, hanno preso parola numerose autorità: dal vice segretario generale del Consiglio d’Europa, Gabriella Battaini-Dragoni al neo segretario generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Carla Di Francesco, dal direttore generale del Ministero del Turismo Francesco Palumbo, alla presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, Silvia Costa.

Diversi punti di vista accomunati da un unico obiettivo: evidenziare l’importanza degli Itinerari culturali per la promozione della diversità culturale, del dialogo interculturale e del turismo sostenibile. La sfida di domani, passa infatti attraverso la valorizzazione e il racconto di un patrimonio storico culturale e paesaggistico senza confini. Oggi sono oltre 30 gli Itinerari Culturali certificati e di questi ben 22 attraversano l’Italia.  

Gli itinerari culturali d’Europa sono tali laddove contribuiscono non solo a promuovere la conoscenza dell’identità culturale europea ma soprattutto a comprenderne una realtà in continua trasformazione, ad interpretarla ricorrendo ai valori di integrazione e democrazia che caratterizzano l’Europa, a far crescere nuove generazioni consapevoli” ha ribadito il neo segretario generale Di Francesco.

 “La valorizzazione del patrimonio storico culturale e paesaggistico del nostro paese è uno degli asset principali del nuovo piano strategico del turismo – ha aggiunto Palumbo, annunciando la prossima presentazione di un atlante dei cammini italiani per le 20 regioni italiane – Chi viene in Italia, vuole entrare in relazione con la popolazione, vivere all’italiana. La dimensione della rete delle piccole medie città, dei piccoli e medi borghi italiani, non rappresenta solo il patrimonio ma lo proponiamo come esercizio di confronto a livello europeo. Ci piacerebbe che questa dimensione territoriale diffusa, fosse uno degli elementi del turismo su cui ragionare a livello europeo e in questo, i cammini, svolgono un ruolo di infrastruttura non solo fisica e materiale ma anche di conoscenza e comunicazione” .

La Regione Toscana, rappresentata dall’assessore al Turismo, Stefano Ciuoffo e dalla vicepresidente Monica Barni, ha ricordato il valore patrimoniale e artistico della regione e l’attenzione attraverso la promozione di studi e progetti sugli Itinerari culturali europei, come la Via Francigena, che hanno coinvolto vari attori.

Percorrere un itinerario culturale è come entrare nella storia del territorio, entrare nella vita e nell’identità per conoscerli e percepirne le differenze e valorizzarle – ha sottolineato la vicepresidente Barni – noi possiamo valorizzare le differenze non come fonte di barriera ma come arricchimento. Abbiamo riconosciuto e promosso il valore di questi progetti che riguarda soprattutto l’educazione dei cittadini europei, la costruzione di una cittadinanza democratica”.

Siamo solo custodi di qualcosa che va conservato o abbiamo una responsabilità? Il patrimonio costituisce l’elemento nel quale è racchiuso un sistema di valori che deve essere condiviso. Dobbiamo elevare la capacità di comprendere i contenuti culturali della memoria collettiva a noi consegnati. Dobbiamo mettere insieme ciò che ci unisce, non solo le continuità territoriali” ha concluso Ciuoffo. 

Silvia Iuliano

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A Lucques, le lancement du VII Forum des itinéraires culturels européens

Aujourd’hui, à Lucques, a officiellement commencé le VII Forum des Itinéraires Culturels Européens programmé du 27 au 29 septembre. Un évènement spécial qui cette année célèbrera le 30ème anniversaire du Programme des Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe. La ville toscane a accueilli des représentants de ministères nationaux et de l’Union Européenne, des personnalités du monde académique et du tourisme réunis au Palais des Ducs.

De nombreuses interventions se sont alternées sur la scène. Après les honneurs de la maison de la part des administrateurs locaux de nombreuses autorités, parmi lesquels le président de la province de Lucques, Luca Menesini et le maire de Lucques, Alessandro Tambellini, ont pris la parole: la vice-présidente générale du Conseil de l’Europe, Gabriella Battaini-Dragoni, la nouvelle-secrétaire générale du Ministère des Biens et des Activités Culturels, Carla di Francesco, le directeur général du Ministère du Tourisme, Francesco Palumbo et la présidente de la Commission Culture du Parlement Européen, Silvia Costa.

Divers points de vue partageant un unique objectif : mettre en évidence les itinéraires culturels pour la promotion de la diversité culturelle, du dialogue interculturel et du tourisme durable. Le défi de demain passe en effet à travers la valorisation et le récit d’un patrimoine historique culturel et de paysages sans frontières. Aujourd’hui, il y a plus de 30 Itinéraires certifiés et parmi ceux-ci, 22 traversent l’Italie.

« Les itinéraires culturels d’Europe sont ainsi faits, contribuant non seulement à promouvoir la connaissance de l’identité culturelle européenne mais surtout à en comprendre la réalité en continuelle transformation, à l’interpréter en ayant recours aux valeurs d’intégration et de démocratie qui caractérisent l’Europe, à faire grandir la prise de conscience des nouvelles générations » a expliqué la nouvelle-secrétaire générale Di Francesco.

« La valorisation du patrimoine historico-culturel et des paysages de notre pays est un des axes principaux du nouveau plan stratégique du tourisme – a ajouté M Palumbo, en annonçant la prochaine présentation d’un atlas des chemins italiens pour les 20 régions – Ceux qui viennent en Italie, veulent entrer en contact avec le peuple, vivre à l’italienne. La dimension du réseau des petites et moyennes villes, des petits et moyens bourgs italiens, ne représente pas seulement le patrimoine, mais nous le proposons comme un exercice de comparaison au niveau européen. Nous aimerions que cette dimension territoriale diffuse soit un des éléments du tourisme sur lequel penser au niveau européen et, en cela, les chemins jouent un rôle d’infrastructure pas seulement physique et matérielle mais aussi de connaissance et de communication ».

La Région Toscane, représentée par l’assesseur au Tourisme, Stefano Ciuoffo, et par la vice-présidente Monica Barni, a rappelé la valeur patrimoniale et artistique de la région et l’attention portée par différents acteurs sur la promotion d’études et de projets sur les itinéraires culturels européens, comme la Via Francigena.

« Parcourir un itinéraire culturel, c’est comme entrer dans l’histoire du territoire, entrer dans la vie et dans l’identité pour les connaitre, en percevoir les différences et les valoriser – a souligné la vice-présidente Barni – nous pouvons valoriser les différences, non pas comme des barrières mais comme un enrichissement. Nous avons reconnu et promu la valeur de ces projets qui concernent surtout l’éducation des citoyens européens, la construction d’une citoyenneté démocratique ».

« Sommes-nous seulement les gardiens de quelque chose qui doit être conservé ou bien avons-nous d’autres responsabilités ? Le patrimoine constitue l’élément dans lequel est enfermé un système de valeurs qui doit être partagé. Nous devons augmenter notre capacité à comprendre les contenus culturels de la mémoire collective qui nous a été remise. Nous devons mettre ensemble ce qui nous unit, et pas seulement les continuités territoriales » a conclu M Ciuoffo.

Silvia Iuliano

 

 

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Vie Franci-Gene: il Quiz sulla Via Francigena fa tappa a Pontremoli

“Vie Franci – Gene”. No, non si tratta di un errore di battitura o di ortografia, ma è il titolo del pomeriggio in programma domenica 1 Ottobre alle ore 17:00 al Teatro della Rosa di Pontremoli.

Protagonisti l’antico percorso tracciato da Sigerico, oggi conosciuto da migliaia di pellegrini, e il comico di Fidenza Gene Gnocchi, che ha intrapreso un vero e proprio tour su alcune delle tappe fondamentali dell’antica Via. Un modo nuovo di approcciarsi alla Via Francigena, non convenzionale ma comunque stimolante e interessante. Ad intrattenere tutti coloro che vorranno partecipare proprio Gene Gnocchi, che tra una battuta e l’altra porrà a tutti i presenti divertenti quiz per mettere alla prova la nostra conoscenza sulla Via Francigena. Mito, passione, religione, fede, natura e sport andranno a braccetto intrecciandosi con conoscenze più profonde, spunti insoliti e curiosi per andare alla scoperta della più importante Via di pellegrinaggio in Italia.

Con la collaborazione di Associazione Europea delle Vie Francigene, il tour del comico è cominciato proprio in questi giorni con la prima tappa nella sua terra natale, Fidenza, e proseguirà domenica 1 ottobre a Pontremoli. L’ingresso al Teatro della Rosa sarà gratuito e, al termine, seguirà un assaggio di prodotti tipici lunigianesi da gustare “pellegrin – ando”, tutti offerti da attività locali.

Un modo nuovo ed insolito di andare alla scoperta di una delle peculiarità del territorio, attrazione per migliaia di turisti e pellegrini che ogni giorno arrivano alla Porta della Toscana ammirando la natura circostante, la bellezza dei suoi panorami, la ricchezza dei suoi colori e delle sue sfumature. Resa ancor più completa dalla presenza della Foresteria dell’Ospitale San Lorenzo Martire, fonte di ristoro e di rigenerazione, e dalle tante bellezze storiche, artistiche e culturali che hanno fatto di Pontremoli luogo nevralgico e strategico nel corso dei secoli.
“Vie Franci – Gene” sarà l’occasione di conoscere qualcosa in più, di scoprire dettagli e curiosità non conosciuti da tutti e in maniera non convenzionale e divertente. Una serata dai contorni unici e ben delineati, da gustare, e intendiamo letteralmente, in tutti i sensi.

A seguire lo spettacolo, “pellegrin-ando” verrà gentilmente offerto un assaggio di prodotti tipici da aziende del luogo:

Forno Tarantola, Pasticceria-Panetteria Riccò, Cantine Belmesseri, Azienda Agricola la Costa, Azienda Agricola Lucchetti Ferrari, Acqua, Farina & Fantasia di Lunigiana Preziosa, Podere Benelli, Macelleria Andrea, Naturalmente Lunigiana, Bardini Pasta fresca e Gastronomia, Le Torte di Agnese, Pastificio da Cristina, A Tutta Pasta, Macelleria Tamagna.

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Vie Franci-Gene : le quizz sur la Via Francigena fait étape à Pontremoli

« Vie Franci-Gene ». Non, il ne s’agit pas d’une erreur de frappe ou d’une faute d’orthographe, mais c’est le titre du spectacle programmé le dimanche 1 octobre à 17h au théâtre de la Rosa de Pontremoli.

Les protagonistes sont l’antique parcours tracé par Sigéric, aujourd’hui connu par des milliers de pèlerins, et le comique de Fidenza Gene Gnocchi, qui a entrepris un véritable tour sur certaines des étapes fondamentales de l’ancienne route. Une nouvelle manière de s’approcher de la Via Francigena, non conventionnelle mais stimulante et intéressante. Ce sera Gene Gnocchi qui, entre deux blagues, posera les questions à tous ceux qui voudront participer à ce quizz amusant pour mettre à l’épreuve nos connaissances sur la Via Francigena. Mythe, passion, religion, foi, nature et sport se mélangeront avec des connaissances plus profondes, des curiosités et des histoires insolites pour aller à la découverte du chemin de pèlerinage le plus important en Italie.

En collaboration avec l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena, le tour du comique a commencé ces jours-ci avec la première étape dans sa terre natale, Fidenza, et se poursuivra dimanche 1 octobre à Pontremoli. L’entrée au Théâtre de la Rosa sera gratuite et, à la fin, suivra une dégustation des produits typiques, tous offerts par les commerces locaux.

Une nouvelle manière insolite pour découvrir une des particularités du territoire, attraction pour des milliers de touristes et pèlerins qui chaque jour arrivent aux Portes de la Toscane en admirant la nature alentour, la beauté de ses panoramas, la richesse de ses couleurs et de ses nuances. « Vie Franci-Gene » sera l’occasion pour connaitre quelque chose en plus, pour découvrir des détails et des curiosités que pas tout le monde ne connait, d’une manière non conventionnelle et amusante. Une soirée unique, à déguster, dans tous les sens du terme. A suivre le spectacle, « pellegrin-ando », une dégustation de produits typiques sera offerte par les commerces locaux :

Forno Tarantola, Pasticceria-Panetteria Riccò, Cantine Belmesseri, Azienda Agricola la Costa, Azienda Agricola Lucchetti Ferrari, Acqua, Farina & Fantasia di Lunigiana Preziosa, Podere Benelli, Macelleria Andrea, Naturalmente Lunigiana, Bardini Pasta fresca e Gastronomia, Le Torte di Agnese, Pastificio da Cristina, A Tutta Pasta, Macelleria Tamagna.

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Da Monteriggioni a Lucca, l’accessibilità in cammino con Pietro Scidurlo

Missione compiuta per Via Francigena Toscana Accessibile, la pedalata dallo Slow Travel Fest al Cultural Routes Advisory Forum 2017 di Pietro Scidurlo e lo staff di Free Wheels Onlus. Dopo quattro giorni in cammino, Pietro e i suoi compagni di viaggio sono arrivati in piazza Napoleone a Lucca, dove, oggi, prende il via il VII° Forum Europeo degli Itinerari Culturali.

Un viaggio iniziato ad Abbadia a Isola, nel comune di Monteriggioni lo scorso 24 settembre per l’accessibilità dei cammini e lo sviluppo della Ciclovia Francigena. “Ci aspettavamo delle difficoltà e tutti insieme le abbiamo superate – commenta Pietro Scidurlo, fondatore dell’Associazione Free Wheels Onlus – Un grazie immenso all’Associazione Toscana delle Vie Francigene, senza di loro non ce l’avremmo fatta”.

Dopo i chilometri sulla Francigena e varie tappe, Pietro porterà la sua testimonianza all’interno del Forum per sensibilizzare le istituzioni sul tema dell’accessibilità dei cammini e la Francigena. Un argomento che sarà ufficialmente affrontato giovedì pomeriggio, alla presenza di rappresentanze istituzionali internazionali.  

“Domani si dovrà parlare di tanti aspetti, anche dell’accessibilità. Noi punteremo sul fatto di tenere sempre più in conto la presenza di persone con esigenze specifiche anche sugli itinerari culturali. Questo è il nostro impegno, lo facciamo da anni e sembra che qualcosa si sia muovendo” ha aggiunto Scidurlo.

Siamo partiti da Monteriggioni alla fine dello Slow Travel Fest, abbiamo fatto tappa a San Gimignano, Altopascio e oggi arriviamo a Lucca per l’apertura del VII° Forum degli Itinerari Culturali europei. Insieme con Pietro, l’Associazione Toscana delle Vie Francigene ha mappato quelle che sono le accoglienze accessibili sulla Francigena, dando le indicazioni agli amministratori e segnalando alla Regione le possibili migliore da fare per aumentare l’accessibilità sul percorso toscano” ha spiegato infine Andrea Lombardi, vicepresidente Associazione Toscana delle Vie Francigene e Cammini.

Ad accogliere Pietro e staff, in piazza Napoleone, oltre all’Associazione Europea delle Vie Francigene, erano presenti numerose autorità, tra questi: il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e Gabriella Battaini-Dragoni, Vice Segretario Generale del Consiglio d’Europa.

Silvia Iuliano

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De Monteriggioni à Lucques, l’accessibilité en chemin avec Pietro Scidurlo

Mission accomplie pour la Via Francigena Toscana Accessibile : le voyage du Slow Travel Fest au Cultural Routes Advisory Forum 2017 de Pietro Scidurlo et de l’équipe de Free Wheels Onlus. Après quatre jours en chemin, Pietro et ses compagnons de voyage sont arrivés place Napoleone à Lucques, où, aujourd’hui, débute le VII Forum Européen des Itinéraires Culturels.

Un voyage commencé à Abbadia a Isola, dans la commune de Monteriggioni le 24 septembre dernier en faveur de l’accessibilité des chemins et du développement de la piste cyclable Francigena. « Nous nous attendions à des difficultés et tous ensemble, nous les avons surmontées – commente Pietro Scidurlo, fondateur de l’association Free Wheels Onlus– Nous remercions du fond du cœur l’Association Toscane des Chemins de la Via Francigena, sans eux, nous n’y serions jamais arrivés ».

Après les kilomètres sur la Via Francigena et différentes étapes, Pietro témoignera lors du Forum pour sensibiliser les institutions sur le thème de l’accessibilité des chemins et de la Francigena. Un argument qui sera officiellement abordé jeudi après-midi, en présence de représentants institutionnels internationaux.

« Demain, nous devrons parler de nombreux aspects, ainsi que de l’accessibilité. Nous pointerons le fait de prendre en compte de la présence toujours plus importante de personnes avec des exigences spécifiques sur les itinéraires culturels. Ceci est notre engagement, nous le faisons depuis des années et on dirait que les choses sont en train de bouger » a ajouté M Scidurlo.

« Nous sommes partis de Monteriggioni à la fin du Slow Travel Fest, nous avons fait étape à San Gimignano, Altopascio et aujourd’hui nous arrivons à Lucques pour l’ouverture du VII Forum des Itinéraires Culturels européens. Avec Pietro, l’Association Toscane des Chemins de la Via Francigena a cartographié les lieux d’accueils accessibles sur la Francigena en donnant des indications aux administrateurs et en signalant à la Région les améliorations possibles à faire pour augmenter l’accessibilité sur le parcours toscan » a expliqué enfin Andrea Lombardi, vice-président de l’Association Toscane des Chemins de la Via Francigena.

L’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena, ainsi que de nombreuses autorités comme le maire de Lucques, Alessandro Tambellini, et la vice-secrétaire générale du Conseil de l’Europe, Gabriella Battaini-Dragoni ont accueilli Pietro et l’équipe, place Napoleone.

Silvia Iuliano

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30 anni di Itinerari culturali: costruire il dialogo e lo sviluppo sostenibile

Strasburgo, 25.09.2017 – L’Europa è ricca della sua storia, del suo patrimonio e dei suoi valori: il Programma degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa celebra il suo 30° anniversario, in occasione del 7° Forum consultivo, che si svolgerà presso il Palazzo Ducale e il Real Collegio di Lucca (Italia) dal 27 al 29 settembre, con una cerimonia speciale per evidenziare l’importanza degli Itinerari culturali per la promozione della diversità culturale, del dialogo interculturale e del turismo sostenibile.

L’evento è organizzato dal Consiglio d’Europa, in cooperazione con il Ministero italiano dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, la Regione Toscana, la Provincia e il Comune di Lucca e l’Istituto europeo degli Itinerari culturali (www.culture-routes.net). Il primo discorso inaugurale sarà pronunciato dalla Vice Segretario Generale del Consiglio d’Europa Gabriella Battaini-Dragoni. Il Forum di quest’anno, dal titolo “Costruire il dialogo e lo sviluppo sostenibile attraverso i valori e il patrimonio europei”, dedicherà un’attenzione particolare al ruolo degli Itinerari culturali nel promuovere i valori del Consiglio d’Europa, lo sviluppo locale e nuovi spazi per il dialogo interculturale. Nel corso delle tre giornate di workshop e dibattiti interattivi, saranno esaminati tre temi principali: 30 anni di storia degli Itinerari culturali, valori e prospettive future; Patrimonio culturale e turismo sostenibile: partecipazione democratica, sviluppo locale e accessibilità; Promozione della diversità interculturale, del dialogo interculturale e del ruolo della cultura nelle relazioni internazionali.

Il Forum esaminerà le evoluzioni e le sfide degli Itinerari culturali, offrendo una sede di dialogo per condividere esperienze, passare in rassegna i progressi compiuti, analizzare le pratiche professionali, discutere del lancio di nuove iniziative e dello sviluppo di partenariati in tutta Europa e oltre i confini del nostro continente. Riunirà un vasto numero di partecipanti, tra cui responsabili dei 31 Itinerari culturali del Consiglio d’Europa, rappresentanti di ministeri nazionali, dell’Unione europea e di Organizzazioni internazionali, nonché personalità del mondo accademico, esperti e professionisti del turismo. Una cerimonia per la consegna di un premio alle personalità che hanno segnato la storia del programma degli Itinerari culturali sarà organizzata presso il Teatro del Giglio mercoledì 27 settembre (alle ore 21:00), insieme a una cerimonia per gli Itinerari già certificati.

Il Programma degli Itinerari culturali, lanciato dal Consiglio d’Europa nel 1987, sottolinea i diversi contributi forniti al patrimonio comune da paesi e culture d’Europa, attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo. Dal leggendario percorso del Cammino di Santiago di Compostela e il viaggio storico lungo la Via Francigena all’eredità transfrontaliera delle Rotte dei Vichinghi e i sentieri nordici delle Vie di Sant’Olav; dall’arte e architettura della Transromanica allo stile Liberty e le Vie europee di Mozart, sulle tracce del grande musicista in sale da concerto e teatri lirici; dalle glorie del passato della Via Regia, alle mitiche e sacre Rotte dell’olivo: 31 itinerari culturali che attraversano 56 paesi, ponendo in risalto la ricchezza e la diversità dell’Europa in termini di architettura, paesaggio, cultura, società e religione. Le precedenti edizioni del Forum consultivo si sono svolte in Lituania (2016), Spagna (2015),
Azerbaigian (2014), Austria (2013), Francia (2012) e Lussemburgo (2011). Il Forum consultivo 2018 si terrà a Görlitz (Germania).

L’Accordo parziale allargato (EPA) sugli itinerari culturali del Consiglio d’Europa, con sede nell’Abbazia di Neumünster in Lussemburgo dal 2011, contribuisce a promuovere il potenziale degli itinerari culturali in materia di cooperazione culturale, sviluppo sostenibile del territorio e coesione sociale, ponendo un’attenzione particolare a temi di importanza simbolica per l’unità, la storia, la cultura e i valori dell’Europa e la scoperta di destinazioni meno note. Contribuisce a rafforzare la dimensione democratica degli scambi e del turismo culturale, grazie al coinvolgimento di reti e associazioni presenti sul territorio, autorità locali e regionali, università e organizzazioni professionali. Aiuta a preservare la diversità del patrimonio attraverso progetti culturali e itinerari turistici alternativi e a tema. Il Comitato direttivo dell’EPA procede regolarmente a una valutazione degli Itinerari culturali. Dal 1° gennaio 2018, 30 Stati saranno membri dell’Accordo parziale allargato.

Per maggiori informazioni visitate il sito del Consiglio d’Europa.

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30 years of Cultural Routes: Building dialogue development through European values and heritage

Strasbourg, 25.09.2017 – A Europe rich in history, heritage and values: the Council of Europe Cultural Routes’ Programme celebrates its 30th anniversary, on the occasion of the 7th Advisory Forum in Palazzo Ducale and Real Collegio in Lucca (Italy) on 27-29 September, with a special ceremony to highlight the relevance of Cultural Routes for the promotion of cultural diversity, intercultural dialogue and sustainable tourism.

The event is organised by the Council of Europe in co-operation with the Italian Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism, the Tuscany Region, the Lucca Province, the City of Lucca and the European Institute of Cultural Routes. The first opening statement will be delivered by Deputy Secretary General Gabriella Battaini-Dragoni. This year’s Forum “Building dialogue and sustainable development through European values and heritage” will provide a particular attention to the role of cultural routes in promoting Council of Europe’s values, local development and new spaces for intercultural dialogue. Over three days of workshops and interactive debates, three main themes will be explored: 30 years of Cultural Routes history, values, and future perspectives; Cultural heritage and sustainable tourism: democratic participation, local development and accessibility; Promoting cultural diversity, intercultural dialogue and the role of culture in
international relations. The Forum will discuss trends and challenges in relation to Cultural Routes, providing a platform for sharing experiences, reviewing progress, analysing professional practices, launching new initiatives and developing partnerships across Europe and beyond. Participants range from managers among the 31 cultural routes of the Council of Europe to representatives of national ministries, European Union and International Organisations, academics, experts and tourism professionals.

An award ceremony for the personalities who have marked the history of the Cultural Routes programme will be organised at Teatro del Giglio on Wednesday 27th (21h00), together with a ceremony for the certified routes.

The Cultural Routes programme, launched by the Council of Europe in 1987, highlights the different contributions of countries and cultures of Europe to a common heritage, by means of a journey through space and time. From the legendary path of Santiago de Compostela Pilgrim routes and the historic journey along the Via Francigena to the cross border legacy of the Viking Routes and the nordic trails of Saint Olav’s Ways; from the art and architecture of Transromanica to the Art Nouveau style and to the footsteps in concert halls and opera houses of European Mozart ways; from the past glories of the Via Regia to the mythical and sacred Routes of the Olive Tree : 31 cultural routes going through 56 countries emphasising European richness in architecture, landscape, culture, society and religion. The past Advisory Forums were held in Lithuania (2016), Spain (2015), Azerbaijan (2014), Austria (2013), France (2012) and Luxembourg (2011). 2018 Annual Advisory Forum will take place in Görlitz (Germany). The Enlarged Partial Agreement (EPA) on Cultural Routes of the Council of Europe, with headquarters in the Abbaye de Neumünster in Luxembourg since 2011, seeks to reinforce the potential of Cultural

Routes for cultural co-operation, sustainable territorial development and social cohesion, with a particular focus on themes of symbolic importance for European unity, history, culture and values and the discovery of less well-known destinations. It helps to strengthen the democratic dimension of cultural exchange and tourism through the involvement of grassroots networks and associations, local and regional authorities, universities and professional organisations. It contributes to the preservation of a diverse heritage through theme-based and alternative tourist itineraries and cultural projects. An evaluation of certified routes is carried out regularly by the EPA Governing Board. As of January 1st 2018, 30 States will be members of the Enlarged Agreement.

For more information visit the Council of Europe website.