Via Francigena

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The preliminary analysis for UNESCO candidacy is a go

The technical group is working towards the preliminary analysis to identify the suitable and shared criteria for the insertion of the historical, cultural and environmental heritage along the Italian tract of the Via Francigena in the UNESCO Candidacy list.

In 2010 the Province of Siena found itself promoter of the candidacy of the Via Francigena as a UNESCO World Heritage Site and the Coordination Group was established, in accordance with MIBACT.  The work was suspended in 2011 and later relaunched.  

On the 12th June 2015 in Fidenza, municipalities and regions of the Italian tract, called together by the mayors of Fidenza and Monteriggione and by the European Association of the Vie Francigena, meet to promote the launch of the candidacy.  

On the 28th April 2016 at the municipal headquarters of Fidenza, the Coordination Group composed of the MIBACT representatives was set up, of the regions of Lombardy, Emilia Romagna, Tuscany, Lazio, the province of Parma and Siena, the municipalities of Fidenza, Monteriggioni, San Gimignano, Radicofani, Montefiascone, and the society of “San Quirico d’Orcia” and the European Association of the Vie Francigene.

On the 4th March 2017 in San Miniato, the representatives of the seven Italian regions of the Via Francigena, recognised European cultural route (Valle d’Aosta, Piedmont, Lombardy, Emilia-Romagna, Liguria, Tuscany, Lazio), sign the memorandum of understanding to start the preliminary analysis that identifies the suitable and shared criteria for the insertion of the historical, cultural and environmental heritage in the candidacy list. 

On the 24th July 2017 the region of Tuscany, as leading proponent, tasks the EAVF with the coordination of the works, taking advantage of the consultation of prof. Paolo Falini, expert and professor at the University of Rome, to be finished by March 2018.  

specific technical-scientific activity finalised with the insertion (July 2018) of the Italian tract of the Via Francigena in the so-called Tentative List UNESCO at MIBACT is therefore under way.  That’s all.  In addition to this, the current phase of preliminary analysis does not permit any other assessment of time nor of cost of the final outcome of the candidacy and least of all of the insertion of individual elements of historical, architectural or environmental value that, from time to time, causes the political and local media discussions of the project to overturn.  

 

Massimo Tedeschi

31st August 2017

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Un bando della regione Lazio per sostenere l’arte sui cammini

La Regione Lazio ha varato un nuovo bando da oltre 1,7 milioni per il sostegno ai sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale dei cammini di spiritualità, nell’ambito del progetto “Arte sui cammini

Sui “Cammini” la Regione ha destinato risorse per un milione 725 mila euro, tra il 2017 e il 2018. E  pubblicato un bando per partecipare al progetto “Arte sui Cammini”, che punta a disseminare, attraverso finanziamenti, i percorsi religiosi e tra questi la via Francigena, di opere d’arte contemporanea

A chi è rivolto
A società, imprese, associazioni, fondazioni, gallerie d’arte commerciali o non commerciali. Basta avere la sede legale o operativa nel Lazio, essere costituiti da almeno 5 anni e operare coerentemente con lo statuto. Occorre dimostrare una qualificata esperienza in progetti nel settore dell’arte contemporanea.

Nell’avviso si dà importanza alla valorizzazione degli aspetti paesaggistici: non vengono richieste sculture isolate ma sarebbe opportuno che le opere tendessero alla land-art con interventi di architettura del paesaggio che possano permettere un miglioramento della godibilità dei percorsi.

Cosa si chiede
La Regione finanzia progetti che devono includere almeno 3 opere d’arte con tema la spiritualità posizionati su aree pubbliche. Il contributo massimo previsto è di 150 mila euro, corrispondente al 90% del progetto complessivo, e servirà a sostenere le spese di progettazione di nuove opere e di accessori, spese tecniche e spese di promozione.

Scadenze
23 ottobre

I Comuni coinvolti nell’iniziativa  sono quelli della Via Francigena del Sud , San Benedetto, Via Francigena del Nord ed il Cammino di Francesco.

News e info dell’avviso sul canale cultura del sito della Regione:

 

 

 

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Competition launched by the region of Lazio to support art along walking routes

The region of Lazio has launched a new competition of 1,7 million for the support of valorisation systems for cultural heritage of spiritual walks, in the sphere of the “Arte sui cammini” project.

The region allocated 1,725,000 euros worth of resources to the “Walks” from 2017 to 2018.  They published a competition to take part in the “Atre sui Cammini” project, that aims to spread contemporary art work along religious routes, one of which the Via Francigena.   

Who is it aimed at?

Societies, businesses, associations, foundations, commercial or non-commercial art galleries.  You  just need legal or operative headquarters in Lazio, to have been established for at least 5 year and operate consistently  with the statute.  You must show a qualified experience of projects in the contemporary art sector.  

The announcement gives importance to the valorisation of aspects of landscape: isolated sculptures are not requested but it would be favourable if the works tended towards land-art with architectural contributions of the landscape that allow people to enjoy the route more.  

What is required? 
The region will finance projects that must include at least three works of art with the theme of spirituality and positioned in public areas.  The maximum contribution is 150 thousand euros, corresponding to 90% of the project, and will be used to sustain the projection costs of new works and of accessories, technical and promotional costs.  

Deadline
23rd October

The municipalities involved in the initiative include: the Via Francigena del Sud , San Benedetto, Via Francigena del Nord and the il Cammino di Francesco.

News and announcement info can be found on the cultural page of the regional website.

 

 

 

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La Via Francigena dai Monti Dauni a Brindisi

Nel mese di luglio l’Associazione Europea delle Vie Francigene, in collaborazione con operatori ed esperti locali, ha effettuato un’attività di rilievo, verifica e monitoraggio del percorso della Via Francigena del Sud in Puglia, nel tratto che va dai Monti Dauni fino a Brindisi.

Il lavoro, svolto per conto di Puglia Promozione (Progetto “Monti Dauni: valorizzazione integrata delle eccellenze di carattere culturale, religioso, paesaggistico ed enogastronomico), l’agenzia regionale del turismo, consiste nella tracciatura di un itinerario percorribile a piedi a beneficio dei pellegrini che intraprendono il cammino della Via Francigena da Roma verso i porti d’imbarco per Gerusalemme.

L’obiettivo dell’attività è la definizione di un tracciato che tenga conto della camminabilità contemporanea, con indicazione delle tappe intermedie scelte in base alla presenza dei servizi essenziali e di una lunghezza media giornaliera non superiore a 30km.

Il percorso è stato predisposto e verificato da una squadra di 5 tecnici che si sono suddivisi il lavoro nell’arco di oltre un mese. La prima azione svolta è stata la predisposizione “a tavolino”, ovvero tramite l’utilizzo di carte geografiche della regione e di software cartografici, di un percorso che sia lineare, eviti quanto più possibile i tratti asfaltati e tocchi i principali punti d’interesse turistici.

Successivamente l’intero itinerario è stato percorso con mountain bike a pedalata assistita, dotate della strumentazione opportuna al rilievo della traccia, , ovvero GPS Garmin eTrex 35 touch, action cam Garmin VIRB, macchine fotografichecompact Sony e Canon G5X, smartphone iPhone 6 e Huawei P9 dotati di riconoscitore vocale.

Infine i punti critici che necessitavano di un approfondimento puntuale, come sentieri di difficile percorrenza o attraversamenti di strade ad altà velocità e traffico intenso, sono stati percorsi a piedi con un’auto d’appoggio, per verificarne l’effettiva percorribilità da parte dei pedoni.

Al termine di queste attività il team ha utilizzato un software cartografico di ultima generazione per la stesura definitiva delle tracce e dei waypoint che indicano la segnaletica dei bivi, i punti d’interesse e, in generale, i principali servizi a supporto dei pellegrini.

Il progetto, fortemente voluto e spinto dalla Regione Puglia, si inserisce strategicamente nella più ampia attività di valorizzazione della Via Francigena come principale cammino italiano a lunga percorrenza e, soprattutto, auspica di poter certificare la Via Francigena nel Sud come itinerario culturale del Consiglio d’Europa.

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The Via Francigena from the Monti Dauni to Brindisi

In July the European Association of the Vie Francigene, in collaboration with local operators and experts, realised a very important task, to verify and monitor the route of the Via Francigena in the south in Puglia, on the tract from Monti Dauni to Brindisi

The work, carried out by Puglia Promozione (The “Monti Dauni: valorizzazione integrata delle eccellenze di carattere culturale, religioso, paesaggistico ed enogastronomico”), the regional tourism agency, consists of tracing a walkable route for the benefit of pilgrims that undertake the Via Francigena from Rome to Jerusalem.  

The objective of the task is to define a tract that takes walking access into consideration, with signs indicating the intermediate legs chosen based on the presence of the necessary services available as well as the medium length of the walk, which should be no more than 30km.  

The route was prepared and verified by a group of 5 technicians that subdivided the work load across the span of over one month.  The first task was the arrangement of a “little chart”, or in other words, through the use of regional maps and of a cartographic software, the creation of a linear route, avoiding tarmac tracts and paths that touched places of touristic interest as much as possible.  

Later, the entire route was traversed with pedal-assisted mountain bikes, well-equipped for the structure of the tract, fitted with the GPS Garmin eTrex 35 touch, action cam Garmin VIRB, Sony and Canon G5X compact cameras, the iPhone 6 smartphone and Huawei P9, with voice recognition.  

Lastly, the critical points that needed reoccurring in-depth analysis, such as trails of difficulty or high speed or congestive road crossings, were travelled along on foot with a car standing by, to verify the routes effective accessibility on foot.   

At the end of this task the team used state-of-the-art cartographic software for the definitive draft of the tract and the waypoints that indicate the crossroad signs, points of interest and, in general, the main support services for pilgrims.   

The project, strongly desired and supported by the region of Puglia, strategically slides into the greater activity of valorisation of the Via Francigena as the main long-distance walk in Italy and, above all, hopes to be able to certify the Via Francigena of the South as a cultural route of the Council of Europe.  

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La Via Francigena des Monts Dauni à Brindisi

Au mois de juillet, l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena, en collaboration avec les ouvriers et les experts locaux, a effectué une importante activité de vérification et de surveillance du parcours de la Via Francigena du Sud, dans les Pouilles, sur le trajet qui va des Monts Dauni jusqu’à Brindisi.

Le travail, effectué pour le compte de Puglia Promozione, agence régionale du tourisme (Projet « Monts Dauni : valorisation intégrée des excellences à caractère culturel, religieux, paysager et oeno-gastronomique »), consiste à tracer un itinéraire que l’on peut parcourir à pied au profit des pèlerins qui entreprennent le chemin de la Via Francigena de Rome vers les portes d’embarquement pour Jérusalem.

L’objectif de l’activité est la définition d’un tracé qui tienne compte de la praticabilité actuelle, avec les indications des étapes intermédiaires choisies en fonction de la présence de services essentiels et d’une longueur moyenne journalière de 30km maximum.

Le parcours a été élaboré et vérifié par une équipe de 5 techniciens qui se sont partagés le travail sur un mois. La première action effectuée a été la mise en place « par défaut », grâce à l’utilisation de cartes géographiques de la région et de softwares cartographiques, d’un parcours linéaire, qui évite le plus possible les tronçons goudronnés et traverse les principaux points d’intérêt touristiques.

Ensuite, l’itinéraire entier a été parcouru avec un VTT avec pédalage assisté, doté des instruments qui servent à relever le tracé, c’est-à-dire un GPS Garmin et Trex 35 touch, action cam Garmin VIRB, appareils photo compact Sony et Canon G5X, smartphone iPhone 6 et Huawei P9 doté de reconnaissance vocale.

En effet, les points critiques qui nécessitaient un approfondissement ponctuel, comme les sentiers difficiles à parcourir ou traversés par des routes à grande vitesse très fréquentée, ont été parcourus à pied avec une voiture d’appui, pour vérifier la réelle possibilité pour les piétons de les emprunter.

Au terme de cette activité, l’équipe a utilisé un software cartographique de dernière génération pour l’élaboration définitive du tracé et des points de passage qui indiquent les carrefours, les points d’intérêt et, en général, les principaux services au profit des pèlerins.

Le projet, fortement voulu et poussé par la Région des Pouilles, s’insère stratégiquement dans l’activité plus ample de valorisation de la Via Francigena comme principal chemin italien de longue distance et, surtout, il compte pouvoir conduire à la certification de la Via Francigena du Sud comme itinéraire culturel du Conseil de l’Europe.

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I colori della Francia. La tavolozza della Via Francigena

Il racconto di Luca Faravelli sulla esperienza di cammino sulla Via Francigena in Francia, nella regione della Franche-Comté. Una esperienza personale e di lavoro, al servizio dell’Associazione Europea delle Vie Francigene per supportare lo sviluppo dell’itinerario europeo.

La terra francese è nuova per i miei scarponi, così come lo sono la campagna, i suoi colori e i tetti dei campanili, dipinti a diverse cromie e la di cui forma ricorda le scaglie di un pesce. La meta è Besançon, la celebre capitale della Franca Contea, ed il percorso inizia a Champlitte, un borgo di quasi duemila abitanti che si trova vicino al confine con la novella regione del Grand Est.

La mattina nuvolosa minaccia pioggia, ma non la incontreremo mai in questi tre giorni, solo qualche timida goccia che non ci impensierisce. La Via Francigena sfiora solo Champlitte, non si addentra nei suoi vicoli per giungere alla Chiesa di Saint Christophe o al castello, ma, quasi di nascosto, la costeggia permettendo al pellegrino una vista panoramica del borgo, quando, lentamente, la sua marcia si spinge verso la collina vicina.

Siamo in tre pellegrini, di cui un francese che si è unito all’ultimo momento, la camminata così si arricchisce, ed al medesimo tempo la nostra testa, di lingue d’oltralpe e d’oltremanica. Il dialogo sulle varie eccellenze gastronomiche e culturali sarà costante divertente ed interessante del nostro viaggio. La sera soggiorniamo a Seveux, piccolo villaggio a sei ore di cammino dal nostro punto di partenza, raggiunto dopo un tortuoso sentiero nel bosco che sfocia sulle sponde del Salon, ampio ma non impetuoso fiume della zona. La serata è allegra, il vino l’accompagna con veemenza, e Roger, oste e proprietario della gîte, svolge perfettamente il suo ruolo di anfitrione.

Il giorno successivo ci spingiamo fino a Bucey-les-Gy ed i colori che incontriamo nelle terre coltivate di questi luoghi quasi ci commuovono: colori vivi, accesi, e diversi oltretutto, arricchiti da un cielo limpido con alcune nuvole, numerose come le mucche che incontriamo costantemente a gruppi ai margini del tracciato. A Bucey-les-Gy alloggiamo in un vero ostello, con la cucina ed ogni servizio fondamentale per un pellegrino; qualche battuta, dopo un meritato riposo pomeridiano sulla branda, sono di sottofondo allo spignattare di padelle e coltelli che tagliano pomodori regalataci dai proprietari, così come all’acqua che cuoce la pasta e rinfranca i nostri stomaci. Incontriamo il letto molto presto quella sera, l’ultima tappa sarà di oltre 30 km, fino a Besançon e, nonostante una piacevole brezza sia sempre presente anche nei momenti più caldi e assolati, le ore di cammino saranno parecchie.

Il cammino verso Besançon ci impegnerà faticosamente per tutta la giornata, tuttavia la strada sarà costellata di deliziosi borghi e persone che si offriranno di aiutarci e riempire le nostre borracce. Sono rimasto molto colpito dalla cordialità e accoglienza degli abitanti del luogo, una signora ci ha perfino offerto della frutta da portare con noi. Giungiamo all’antica città borgognona nel pomeriggio dove ci accoglie Jacques Guy che, con passo svelto ed una veloce oratoria, ci mostra i più significativi edifici storici e qualche curiosità delle vicende qui accadute.

Un tragitto singolare e pittoresco quello che ci ha portato fino a qui, i cui paesaggi serberemo negli occhi e nella memoria, ed il suo terreno, che ha impolverato le calzature, non verrà rimosso tanto presto.

 

Luca Faravelli

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The colours of France. The palette of the Via Francigena

The narration of Luca Faravelli on his walking experience along the Via Francigena in France, in the Franche-Comté region.  A personal experience as well as one of work, at the service of the European Association of the Vie Francigene to support the development of the European route. 

The French terrain is new to my walking boots, as is the countryside, its colours and bell tower roofs, painted in different hues in a way that reminds me of the scales of a fish.  The destination is Besançon, the celebrated capital of the Franca Contea, and the route begins in Champlitte, a village of almost two thousand inhabitants that can be found near the border of the new Grand Est region.  

The cloudy morning threatens rain, but we do not encounter it in these three days, just one or two tentative drops that do not worry us.  The Via Francigena just touches Champlitte, it doesn’t enter the alleys to reach the Church of Saint Christophe or the castle, but, almost unseen, it coasts alongside it allowing pilgrims a panoramic view of the hamlet, while their march slowly leads towards the hill close-by.  

There are three of us, one of which a Frenchman who decided to join us at the last minute, thus enriching the walk, and at the same time our minds, of languages beyond the Alps and beyond the Channel.  Dialogue on various gastronomic and cultural delights is constant, fun and interesting as our journey progresses.  In the evening we stay in Seveux, a small village six hours from the starting point of our walk, reached after a winding trail in the woods that emerges on the bank of the Salon, a wide but un-wild river of the area.  The evening is merry and the wine accompanies it vehemently, and Roger, the host and owner of the gîte, carries out his role perfectly.  

The next day we continue to Bucey-les-Gy and the colours we encounter in the cultivated lands of these places almost move us: bright colours, vibrant, and above all different, enriched by a clear sky with some clouds, numerous like the groups of cows we constantly come across on the fringes of the path.  At Bucey-les-Gy we stay in a real hostel, with a kitchen and every service fundamental for a pilgrim; a joke or two, after a well-deserved afternoon rest on a camping bed, with the clanging of pans and cutting of knives that cut the tomatoes given to us in the background, and the water that boils the pasta which cheers our famished stomachs.  We were united with our beds very early this evening, the last leg would be over 30 km long, to Besançon, and despite an ever present pleasant breeze, even in the hottest and sunniest points of the day, and the hours of walking would be many.

The walk towards Besançon worked us hard for the entire day, nevertheless the road was spotted with delightful villages and people who offered their assistance and filled our flasks of water.  I was hit by the cordiality and hospitality of the inhabitants, a woman even offered us some fruit to take with us.  We reached the ancient city in the afternoon where Jacques Guy welcomed us, who, with a fast pace and quick tongue, showed us the most significant historical buildings and some interesting facts of the events that took place here.  

A singular and picturesque journey of which the landscapes will remain preserved in our eyes and memories, and land, which dusted our footwear, will not be forgotten any time soon.

 

Luca Faravelli

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Les couleurs de la France. La palette de la Via Francigena

Le récit de Luca Faravelli sur l’expérience de chemin sur la Via Francigena en France, dans la région Franche-Comté. Une expérience personnelle et de travail, au service de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena pour le développement de l’itinéraire européen.

« La terre française est nouvelle pour mes chaussures, ainsi que la campagne, ses couleurs et les toits des clochers, peints de couleurs différentes dont la forme rappelle les écailles de poisson. Le but est Besançon, la célèbre capitale de la Franche-Comté et le parcours commence à Champlitte, un bourg de presque 2.000 habitants qui se trouve proche de la nouvelle région du Grand Est.

La matinée est nuageuse la pluie menace, mais elle ne tombera jamais durant ces trois jours, juste quelques gouttes timides qui ne nous impressionnent pas. La Via Francigena effleure seulement Champlitte, elle ne rentre pas dans ses petites rues pour rejoindre l’église de Saint Christophe ou le château, mais presque en cachette, elle longe le tout en offrant au pèlerin une vue panoramique du bourg lorsque sa marche le pousse tranquillement sur la colline voisine.

Nous sommes trois pèlerins, dont un français qui s’est joint à nous au dernier moment, la marche ainsi s’enrichit, en même temps que notre tête, de langues outre-alpines et outre-manche. Durant notre voyage, le dialogue sur les différentes excellences gastronomiques et culturelles sera constant, amusant et intéressant. Le soir, nous nous arrêtons à Séveux, petit village à six heures de marche de notre point de départ, rejoint par un sentier tortueux dans les bois, qui débouche sur les bords du Salon, un large mais pas très impétueux fleuve de la zone. La soirée est allègre, le vin l’accompagne avec passion, et Roger, aubergiste et propriétaire du gîte, joue parfaitement son rôle d’amphitryon.

Le jour suivant, nous allons jusqu’à Bucey-les-Gy et les couleurs que nous rencontrons dans les terres cultivées de ces lieux sont presque émouvantes : des couleurs vives, différentes, enrichies par un ciel pur, mais encombré de nuages aussi nombreux que les troupeaux de vaches rencontrés sur le bord du chemin. A Bucey-les-Gy, nous logeons dans une vraie auberge, avec la cuisine et tous les services fondamentaux pour un pèlerin. Après une sieste bien méritée, j’entends en bruit de fond le crépitement des poêles et les couteaux qui tranchent des tomates offertes par les propriétaires ; le temps que l’eau cuise les pâtes et nous passons à table. Nous allons nous coucher tôt ce soir-là, la dernière étape fait plus de 30km, jusqu’à Besançon et, même si une brise agréable est toujours présente également y compris dans les moments les plus chauds, le chemin sera difficile et les heures de marche sont encore nombreuses.

 Le chemin vers Besançon nous occupera toute la journée, la route est parsemée de bourgs magnifiques et de personnes qui nous offrent de l’aide et surtout de l’eau ! J’ai été touché par la gentillesse et l’accueil des habitants des lieux, une dame nous a même offert des fruits pour le voyage. Nous arrivons à l’antique ville bourguignonne dans l’après-midi, où nous accueille Jacques Guy qui, d’un pas rapide nous présente les édifices historiques les plus significatifs ainsi que quelques curiosités sur les évènements qui ont eu lieu ici. 

Un trajet singulier et pittoresque qui nous a amené jusqu’ici, dont nous garderons les paysages imprimés durablement dans nos yeux et dans notre mémoire, personne n’emportera le chemin a la semelle de ses souliers. »

Luca Faravelli 

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La Via Francigena in Francia: sviluppo in Bourgogne Franche-Comté

L’Associazione Europea delle Vie Francigene impegnata sul fronte francese per lo sviluppo della Via Francigena. Dopo le proficue attività svolte in Svizzera, sono in fase di implementazione importanti progetti in Francia nella Regione Bourgogne Franche-Comté.
Dal 31 luglio al 14 agosto, sfruttando la base operativa AEVF della città di Champlitte (sede operativa AEVF in Francia) nel dipartimento della Haute-Saône, Martine Gautheron, vicepresidente dell’Associazione, e Luca Faravelli dello staff AEVF, con la collaborazione del Comune stesso e dell’ Office de Tourisme Des 4 Rivieres, hanno promosso una serie di azioni culturali e di valorizzazione del cammino sul territorio.

La stretta sinergia con AEVF ha permesso una conoscenza approfondita dello stato di avanzamento dell’itinerario culturale della Via Francigena: dal percorso alla segnaletica, dalle strutture ricettive e alle eccellenze del luogo, naturali e culturali.

É stata anche una proficua occasione per scambiare know-how e buone pratiche in materia di cammini e per rinforzare l’attività di AEVF, incaricata dal Consiglio d’Europa della tutela dell’intero itinerario ed ora particolarmente attiva anche sul fronte francese.

Il lavoro si è svolto anche “sul campo” con azioni mirate di verifica, documentazione e georeferenziazzione del percorso partendo da Langres, nella Regione Grand Est, appena oltre il confine, per arrivare a Champlitte, fino alla storica città di Besançon, per un totale di 140 km di cammino.

Le due settimane di lavoro si sono concluse con un incontro di lavoro tra il presidente Massimo Tedeschi, il direttore Luca Bruschi, la vicepresidente Martine Gautheron e lo storico Christian Schuele (Presidente Associazione Chablais e membro UdP AEVF), insieme al sindaco di Champlitte Gilles Teuscher e vari rappresentanti dell’Office de Tourisme Des 4 Rivieres.

Luca Faravelli