Via Francigena

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Trenitalia-AEVF: La Via Francigena in Treno. Un progetto di mobilità sostenibile

Si consolida la collaborazione fra Trenitalia e Associazione Europea delle Vie Francigene per l’integrazione lungo il tratto italiano della Via Francigena, dalla Valle d’Aosta a Roma, del trasporto ferroviario con il cammino a piedi e in bicicletta.

L’accordo, che prevede una riduzione del 10% per i pellegrini che utilizzano i treni Regionali, ha lo scopo di promuovere modalità di trasporto sostenibili lungo l’Itinerario europeo, luogo eccellente di turismo slow che la stessa Organizzazione Mondiale del Turismo indica come uno dei principali segmenti con maggiori potenzialità di crescita.

Sono 22 le stazioni ferroviarie italiane che intercettano il percorso della Via Francigena, distribuite nelle regioni Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. In forte e continua crescita le persone di ogni età interessate a questo tipo di vacanze “esperienziali”, all’insegna del rispetto dell’ambiente e a sostegno delle economie locali.

La Via Francigena attraversa l’Europa in un contesto di eccellenze naturali e culturali di grande pregio, permettendo di immergersi nella storia e nell’atmosfera più autentica del Belpaese.

A tre mesi dalla firma dell’accordo sono evidenti i primi notevoli risultati: oltre 4.000 credenziali numerate distribuite e oltre 100.000 visitatori mensili delle pagine web dedicate. Sono inoltre attivi oltre trenta punti di distribuzione delle credenziali lungo l’intero tracciato europeo, da Canterbury a Roma. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.viefrancigene.org.

“Ci fa molto piacere il successo di questa collaborazione che assume ancora più valore nell’Anno del Turismo Sostenibile voluto dalle Nazioni Unite”. Ha dichiarato il direttore esecutivo ENIT Giovanni Bastianelli. “ENIT ha individuato nella sostenibilità un tema strategico prioritario, declinato poi nelle varie azioni promozionali che in tutto il mondo stiamo sviluppando a sostegno dei Borghi, dei Cammini e di quel turismo lento che consente al turista di apprezzare pienamente l’unicità del nostro Paese”.

“L’accordo con l’Associazione Europea delle Vie Francigene – ha detto Orazio Iacono, direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitaliasi colloca nel solco di una serie di partnership e di collaborazioni che stiamo attivando per incentivare l’uso dei treni regionali nel tempo libero: per turismo e per piacere. Ossia in orari e in giornate nei quali il treno regionale ha potenzialità e disponibilità di posti tali da soddisfare egregiamente questo genere di domanda. Tra l’altro con il progressivo rinnovo della flotta – ha proseguito Iacono – i nostri clienti hanno a disposizione treni sempre più moderni, confortevoli, ospitali. Che percorrono aree di grande valore paesaggistico, storico e culturale e offrono occasioni di facile e felice integrazione con gli spostamenti in bici, a piedi, o con i mezzi pubblici su gomma. Il tutto all’insegna di una mobilità sostenibile e socializzante”.

“Il successo dell’iniziativa – ha affermato il presidente AEVF Massimo Tedeschici sprona, con l’aiuto di Trenitalia, che ringrazio, a proporre analogo accordo anche alle società ferroviarie degli altri tre Paesi della Francigena, Svizzera, Francia, Inghilterra, al fine di dar vita, proprio nell’anno in cui il programma degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa (di cui la Via Francigena fa parte) festeggia il XXX anniversario, un importante e bell’esempio di mobilità sostenibile”.

Comunicato stampa congiunto Trenitalia-ENIT-AEVF

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Trenitalia – EAVF: The Via Francigena by train. A sustainable mobility project.

Rome, 9th June 2017 – The consolidation of the collaboration of Trenitalia with the European Association of the Vie Francigene occurred for the integration of the railway and the route, from the Aosta Valley to Rome on foot or by bike.

The aim of the accord, which provides a 10% reduction on railway travel for pilgrims utilising regional trains, is to promote sustainable transport along the European route. This, as stated by Slow Tourism, the worldwide tourism organisation, is one of the fundamental sections with a potential for great growth.   

There are 22 railway stations that follow the course of the Via Francigena, spread among the regions of the Aosta Valley, Piedmont, Liguria, Emilia Romagna, Tuscany and Lazio. People of every age are becoming more and more interested in these types of ‘experiential’ holidays, which teach and encourage respect for the environment and the support of local economies. 

The Via Francigena crosses Europe with a backdrop of wonderful nature and culture of immense value, allowing people to immerse themselves in the most authentic form of the country’s history and atmosphere. 

Three months since the signing of the accord the first notable results have become evident: over 4,000 credentials distributed and over 100,000 monthly visitors to the dedicated webpages.  In addition to this, there are over thirty active credential distribution points along the entire European tract, from Canterbury to Rome.  For more information please visit www.viefrancigene.org.

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Trenitalia-AEVF : la Via Francigena en train. Un projet de mobilité durable.

La collaboration entre Trenitalia et l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena se consolide, avec l’intégration du transport ferroviaire au chemin à pied et en vélo, le long du tronçon italien de la Via Francigena, du Val d’Aoste à Rome.

L’accord, qui prévoit une réduction de 10% pour les pèlerins qui utilisent les trains régionaux, a pour but de promouvoir la modalité de transport durable le long de l’itinéraire européen, lieu de tourisme lent par excellence comme le définit l’Organisation Mondiale du Tourisme.

22 gares italiennes se trouvent sur le parcours de la Via Francigena, disséminées dans les régions du Val d’Aoste, du Piémont, de la Ligurie, de l’Emilie-Romagne, de la Toscane et du Latium. Le nombre de personnes de tout âge, intéressées par ce type de vacances « expérimentales » au nom du respect de l’environnement et du soutien de l’économie locale, est en croissance continue.   

La Via Francigena traverse l’Europe au milieu de merveilles naturelles et culturelles et permet de s’immerger dans l’histoire et dans l’atmosphère authentique du Beau Pays.

A trois mois de la signature de l’accord, les premiers résultats sont évidents : plus de 4.000 crédenciales distribuées et plus de 100.000 visiteurs mensuels sur ses pages web. Plus de 30 points de distribution des crédenciales sont actifs le long de l’itinéraire européen, de Canterbury à Rome. Plus d’informations sont disponibles sur le site www.viefrancigene.org.

« Le succès de cette collaboration qui nous fait très plaisir a encore plus de valeur durant l’Année du Tourisme Durable voulue par les Nations Unies – a déclaré le directeur exécutif ENIT, Giovanni Bastianelli – ENIT a identifié dans le développement durable un thème stratégique prioritaire, décliné ensuite dans les différentes actions promotionnelles que nous développons dans le monde entier en faveur des Bourgs, des Chemins et de ce tourisme lent qui permet aux visiteurs d’apprécier pleinement le côté unique de notre Pays ».

« L’accord avec l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena – a dit Orazio Iacono, directeur de la Division Passagers Régional de Trenitalia – rejoint une série de partenariats et de collaborations que nous activons pour encourager l’utilisation des trains régionaux durant le temps de moindre exploitation : pour le tourisme ou pour le plaisir. C’est-à-dire dans les horaires et les jours durant lesquels le train régional a la disponibilité et la potentialité de places afin de pouvoir satisfaire ce genre de demande. Entre autres avec la rénovation progressive de la flotte, nos clients ont à leur disposition des trains toujours plus modernes, confortables et accueillants, qui parcourent des paysages de grande valeur historique et culturelle et qui offrent des occasions d’articulations faciles avec les déplacements à pied, en vélo ou avec d’autres moyens de transport sur roues. Le tout à l’enseigne d’une mobilité durable et socialisante ».

« Le succès de l’initiative – a affirmé le président d’AEVF, Massimo Tedeschi –  nous encourage, avec l’aide de Trenitalia, que je remercie, à proposer un accord analogue aux sociétés ferroviaires des autres 3 Pays de la Francigena, la France, l’Angleterre, la Suisse, afin de donner vie, justement durant l’année où nous fêtons les 30 ans du programme des Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe (dont la Via Francigena fait partie), à un bel exemple important de mobilité durable ».

Communiqué de presse Trenitalia-ENIT-AEVF

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“Il Mercato delle Vie Francigene” (Fidenza, 9-11 ottobre 2015)

La manifestazione “Il Mercato delle Vie Francigene” si è svolta a Fidenza dal 9 all’11 ottobre 2015 ed è stata organizzata dal Comune di Fidenza nell’ambito dell’annuale Gran Fiera di San Donnino – l’evento più significativo per la comunità locale e per il territorio limitrofo, che anima piazze e vie del centro storico e attorno al quale gravitano oltre 30.000 persone – orientata, nel 2015, alla valorizzazione dei patrimoni enogastronomici regionali di qualità e messa a valore dallo slogan “Fidenza#Borgofood-La vera Emilia è qui”.
La partecipazione al Mercato da parte dei produttori aderenti a “La bisaccia del pellegrino” è stata l’occasione per dare il via alla costituzione di una rete di punti vendita accreditati (comprese fiere, mercati, luoghi di ristorazione e ospitalità, imprese agroalimentari) lungo la Via Francigena (dal passo del Gran San Bernardo a Roma e da Roma alla Puglia) che garantisce visibilità e spazi dedicati resi riconoscibili dalla presenza del Marchio “La bisaccia del pellegrino”
I suddetti produttori hanno, pertanto, avuto la possibilità di partecipare al primo Mercato delle Vie Francigene di ambito nazionale, al quale, per la prima volta, è stato dedicato uno spazio pubblico. Una situazione espositiva e di vendita con la quale si è voluto mettere a valore il potenziale di qualità e di tradizioni produttive locali che gravitano sull’asse della millenaria via di pellegrinaggio.
Molti i produttori de “La bisaccia del pellegrino” partecipanti, ai quali è stato messo a disposizione uno spazio espositivo coperto allestito con un lungo bancone vendita di sedici metri lineari, sul quale hanno trovato posto i loro prodotti tipici, tutti rigorosamente a Marchio “La bisaccia del pellegrino”. Molti anche gli acquirenti dei prodotti e ottima la risposta da parte del pubblico.

Per tutte le informazioni visita il sito di Civita: clicca qui.

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Sutri – La casa del Pellegrino ricorda le rappresentazioni teatrali nei teatri di Pietra etruschi

La Casa del Pellegrino è un bel monolocale per famiglie o gruppi con uso cucina, due bagni con doccia, situato a 1,6 km dalla Via Francigena e raggiungibile con breve camminata nel suggestivo panorama o con transfer gratuito da e per la Via a cura dei gestori con semplice contatto telefonico. La struttura offre inoltre gratuitamente mountain-bike agli ospiti per agevolarli negli spostamenti limitrofi o per visitare l’adiacente “parco suburbano” ove è esperienza unica visitare la necropoli , il mitreo, l’antica Villa Savorelli con i bellissimi giardini all’italiana.
Per la cena a 400 mt dalla struttura è eventualmente a disposizione ristorante pizzeria di ottimo livello. 

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Sutri – La Maison du Pèlerin rappelle les représentations dans les théâtres étrusques en pierre

La Casa del Pellegrino de Sutri nous signale le « Beethoven festival ». Organisé dans le cadre unique des « théâtres de pierre », amphithéâtres étrusques avec des représentations et des soirées musicales durant tout l’été, une expérience qui représente un après-chemin relaxant avec un plongeon dans le passé. La Casa del Pellegrino est un très joli mono local pour les familles ou les groupes avec l’accès à la cuisine, deux salles de bain avec douche, situé à 1,6km de la Via Francigena et rejoignable par une brève marche au milieu d’un paysage magnifique ou bien grâce à un passage gratuit de et pour la Via Francigena des propriétaires sur un simple appel téléphonique. La structure offre aussi gratuitement des VTT aux hôtes pour faciliter les déplacements limitrophes ou pour visiter le très proche « parc périurbain », la nécropole, l’antique Villa Savorelli qui possède de très beaux jardins à l’italienne.

Pour le diner, éventuellement, une très bonne pizzeria se trouve à 400 m de la structure.  

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Di pievi, sentieri e campanari. Il Passo della Cisa sulla Via Francigena

Tre giorni e tre tappe impegnative: da Fornovo a Pontremoli, passando per CassioBerceto ed il fatidico Passo della Cisa. Zaino in spalla e macchina fotografica e tanta, tanta voglia di camminare e scoprire.

 

Partendo da Fornovo in una luminosa mattina di aprile, una veloce visita alla pieve di Santa Maria Assunta con a guardia il pellegrino senza capo, utilizzato anche per il timbro, immancabile, della tappa; si inizia subito a salire, e il panorama diventa sempre più affascinante, passo dopo passo.
Attraversate alcune frazioni, si entra nei sentieri di collina, si costeggia un fiume e alcune persone, poche, ci salutano, sono gli abitanti di questi paesini che ci riconoscono per gli zaini appariscenti e gli scarponcini colorati.

Si raggiunge Bardone e la sua pieve, antica e misteriosa, si prosegue poi per Terenzoe si raggiunge Castello di Casola, una frazione microscopica incastonata tra le rocce di queste colline, conosciute poco dopo come i salti del diavolo. Qui incontriamo il custode, campanaro e abitante di queste cinque case e della chiesa, finemente restaurata, che custodisce ancora qualche segreto: nel suo archivio sono conservati alcuni documenti del XVII e XVIII secolo, in latino, che Romano ci mostra con orgoglio.
Un piccolo break ci dà la forza per riprendere il cammino e raggiungere Cassio, non senza difficoltà, prima tappa del nostro breve viaggio. Cena frugale e riposo, il primo giorno è sempre arduo.

Il giorno seguente ci avventuriamo verso la Cisa, il dislivello si riduce, i paesaggi si aprono uscendo dalla fitta vegetazione, caratteristica della tappa precedente. Una lunga sosta a Berceto ci permette di visitare la famosa pieve, decorata con sculture del XI – XII secolo e con dipinti più recenti. Timbro e si riparte.
Il percorso verso l’Ostello del Passo della Cisa sembra breve, forse per la compagnia di due pellegrini, Fabio e Kim, che si sono uniti a noi e ci regala una sorpresa: un cervo attraversa il sentiero, velocissimo, ma non abbastanza per non essere scorto e far sollevare le dita stupite di noi camminatori.
L’Ostello viene raggiunto nel tardo pomeriggio e ci offre un ristoro più che adeguato, una cena deliziosa e la simpatia dei gestori ci accompagnano per tutta la sera fino all’incontro con l’agognata branda.

Ultimo giorno e lunga tappa quella che porta a Pontremoli, ma oltremodo emozionante. Partiamo in sei stamattina, si aggregano Mimmo e Valentina, accrescendo il nostro gruppo di viaggiatori. Superiamo il valico nella prima ora di cammino, passando sotto l’arco ligneo della Porta della Toscana. Camminiamo sulla cresta della montagna e possiamo ammirare entrambe le regioni che abbiamo toccato, proseguiamo poi nel bosco, fitto, sul sentiero ripido che scende repentinamente verso valle.
Nonostante la pioggia ci faccia compagnia, veniamo accolti e sfamati dai proprietari di un affittacamere e da una piccola trattoria lungo il percorso che, accortisi di queste sei figure che incedono sotto la pioggia battente, ci offrono un riparo per qualche minuto, un panino e un piatto di pasta con una bottiglia di vino. Nulla di più necessario in quel momento. Ci ristoriamo dovutamente e, ringraziando, ripartiamo.

Raggiungiamo Pontremoli, splendida cittadina toscana, ben più popolosa dei paesi che abbiamo incontrato in questi due giorni. Abbiamo giusto il tempo per visitarla e poi, soddisfatti anche se rammaricati, ci dirigiamo verso la stazione che ci riporterà verso casa, fiduciosi e volenterosi nel tornare e riprendere il Cammino da dove lo abbiamo lasciato.

Luca Faravelli

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Of Churches, Trails and Bell-ringers. The Passo della Cisa on the Via Francigena

Three days and three demanding legs: from Fornovo to Pontremoli, passing through CassioBerceto and the fateful Passo della Cisa. Rucksacks on shoulders and camera in hand, with a great will to walk and discover.  

Departing from Fornovo on a bright morning of April, a quick visit to the parish church of Santa Maria Assunta with the headless pilgrim as its guard, who also happens to be used as the pilgrim passport stamp of the church; we immediately begin to climb, with the view becoming more and more captivating, step by step.  
Having crossed some hamlets, the route joins the hill trail, skirting alongside a river.  A few people greet us as we pass, inhabitants of these villages that identify us a pilgrims by our cumbersome rucksacks and coloured walking boots.  

We pass Bardone and its ancient and mysterious parish church, then proceeding to Terenzo, where we find Castello di Casola, a tiny hamlet nestled between the rocks of the hills, known as the ‘salti del diavolo’.  Here we meet the keeper and inhabitants of the five houses and the finely restored church, which still safeguards a few hidden gems: conserved in its archive are documents in Latin that date back to the XVII and XVIII centuries, that Romano, the church keeper, proudly showed us.  
A short break to recover our strength and we return to the route towards Cassio, not without difficulty, the first stop of our brief trip.  A modest dinner and a rest, the first day is always arduous.  

The next day we venture on towards the Cisa, the view opens as the thick vegetation, a characteristic of the previous leg, dwindles.  A long break at Berceto allows us to visit the famous parish church, decorated with sculptures from the XI and XII centuries and with more recent paintings.  We receive the pilgrim stamp and depart once more.  
The route towards the Passo della Cisa hostel seems brief, perhaps for the company of two other pilgrims, Fabio and Kim, who joined us on our way and share a great surprise: a deer leaps across the route before us, but not so fast that we still manage to get a glimpse of it.  
We reach the hostel in the late afternoon and they offer us a more than adequate relief, a delicious meal and the warmth of our hosts accompany us for the entire evening until we are united with the beds we long for.  

 

The last and longest day takes us to Pontremoli, extensive but extremely exciting nonetheless. There are six of us now when we depart in the morning, as Mimmo and Valentina join us, increasing the size of our group.  We cross the pass in the first hour of walking, passing through the wooden arch of the ‘Porta della Toscana‘, or in other words the doorway to Tuscany.  We walk along the crest of the mountain where we are able to admire both regions; we then proceed through the thick woods on the steep trail that suddenly descends towards the valley.  

In spite of the rain that accompanies us, we are welcomed and fed by the owners of a guesthouse and a small trattoria along the route, who, having seen six figures proceed solemnly under the pouring rain, offer us a rest-stop, a sandwich and a plate of pasta with a bottle of wine.  Nothing was needed more in that moment.  We dutifully rest and, thanking our hosts, depart once more.  

We reach Pontremoli, a splendid Tuscan city, more densely populated than the towns we passed in the past two days.  We have just enough time to visit and then, exhausted yet satisfied, we make our way towards the station, towards home, certain and keen to return and pick up the route where we left off.  

 

Luca Faravelli

 

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Eglises, sentiers et sonneurs de cloche. Le pas de la Cise sur la Francigena.

3 jours et 3 étapes difficiles : de Fornovo à Pontremoli, en passant par Cassio, Berceto et le fatidique Pas de la Cise. Sac sur le dos, appareil photo en main et beaucoup, beaucoup envie de marcher et de découvrir.

En partant de Fornovo, dans une matinée ensoleillée d’avril, une visite rapide à l’église de Santa Maria Assunta avec comme gardien le pèlerin sans tête, utilisé aussi pour le tampon immanquable de l’étape ; nous commençons de suite à monter et le panorama devient toujours plus fascinant, pas après pas.

Une fois certains lieux-dits traversés, nous entrons dans les sentiers de colline, nous suivons un fleuve et certaines personnes, peu, nous saluent ; ce sont les habitants de ces villages qui nous reconnaissent grâce au sac à dos et aux chaussures de marche colorées.

Nous rejoignons Bardone et son église, antique et mystérieuse, nous poursuivons vers Terenzo et nous arrivons à Castello di Casola, un lieu-dit microscopique encerclé par les roches de ces collines, connues comme « les sauts du diable ». Ici, nous rencontrons le gardien, sonneur de cloche et habitant de ces lieux composés de 5 maisons et d’une église, finement restaurée, qui conserve encore quelques secrets : dans ses archives, certains documents sont conservés du XVII et du XVIII siècles, en latin, que Romano nous montre avec fierté.

Une petite pause nous redonne des forces pour reprendre le chemin et rejoindre Cassio, non sans difficultés, première étape de notre petit voyage. Dîner frugal et repos, le premier jour est toujours difficile.

Le jour suivant, nous nous lançons vers la Cise, le dénivelé se réduit, les paysages s’ouvrent en sortant de l’épaisse végétation, caractéristique de l’étape précédente. Une longue pause à Berceto nous permet de visiter la célèbre église, décorée avec des sculptures du XI-XII siècle et avec des peintures plus récentes. Le tampon et on repart.

Le parcours vers l’Auberge du Pas de la Cise semble court, peut-être grâce à la compagnie de deux pèlerins, Fabio et Kim, qui se sont unis à nous et à une surprise de la nature : un cerf traverse le sentier, rapide, mais nous avons eu juste le temps de le voir et de nous étonner.

Nous rejoignons l’Auberge en fin d’après-midi et elle nous offre une détente plus qu’appropriée, un dîner délicieux et la sympathie des gérants nous accompagne toute la soirée jusqu’à la rencontre avec le lit très convoité !

Dernier jour et une longue étape, celle qui amène à Pontremoli, mais tout aussi émouvante. Nous partons à six ce matin, Mimmo et Carlotta se joignent à nous, augmentant notre petit groupe. Nous dépassons le col dans la première heure de marche, en passant sous l’arche en bois de la Porte de la Toscane. Nous marchons sur la crête de la montagne et nous admirons les deux régions que nous avons touchées, nous poursuivons ensuite dans le bois, épais, sur le sentier raide qui descend en serpentant vers la vallée.

Malgré la pluie qui nous tient compagnie, nous sommes accueillis et nourris par les propriétaires d’un B&B le long du parcours, qui ont aperçu ces six personnes qui marchaient sous la pluie battante. Ils nous ont offert un abri pour quelques minutes, un sandwich et une assiette de pâte avec une bouteille de vin. Bien nécessaires à ce moment-là. Nous nous restaurons volontiers et nous repartons en les remerciant.

Nous rejoignons Pontremoli, splendide ville toscane, bien plus peuplée que les villages que nous avons rencontrés durant ces deux jours. Nous avons juste le temps de la visiter et puis, satisfaits, nous nous dirigeons à regret vers la gare qui nous ramènera à la maison, confiants et sûrs de revenir et de reprendre le Chemin où nous l’avons laissé.

Luca Faravelli

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“Visioni in Movimento” la Francigena è spazio di creatività cinematografica

La Via Francigena come spazio di sviluppo creativo in ambito artistico e cinematografico.
È questo il senso del progetto “Visioni in Movimento” che le associazioni Mattador (Trieste) e Visionaria (Siena) hanno lanciato per l’estate 2017: una residenza artistica e formativa per due giovani filmmaker europei che avranno la possibilità di produrre il proprio lavoro dedicato appunto alla Via Francigena e più in generale all’esperienza ed al senso dei cammini ed ai grandi itinerari europei.

È stata lanciata la call a cui potranno rispondere giovani autori europei tra i 18 ed i 30 anni che hanno un’idea da sviluppare sul tema del cammino e dell’itinerario della strada francigena. Durante il periodo di residenza poi saranno organizzati incontri, laboratori e lezioni per formare i due autori residenti (aperti comunque al pubblico) su come si racconta un territorio e si produce un film “in cammino”.

Visionaria e Mattador, assieme al Comune di San Gimignano e alla Casa di Produzione Kiné ed in collaborazione con Culture Attive, ospiteranno quindi due giovani autori nel tratto di via Francigena che unisce San Gimignano e Siena (due tappe del percorso ufficiale San Gimignano-Monteriggioni e Monteriggioni-Siena) con l’intento di far loro sviluppare il proprio progetto e produrre due brevi film che diano uno sguardo autoriale e personale sul cammino.

Per partecipare alla selezione basta avere l’età compresa tra i 18 ed i 30 anni ed essere cittadini europei. Sarà sufficiente inviare il proprio progetto alla mail francigena.visionaria@gmail.com, il testo completo del bando è a disposizione di tutti gli interessati nei siti delle due associazioni: www.visionaria.eu e www.premiomattador.it

 

Fonte: Il cittadino online