Via Francigena

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“Viandante dalla Tuscia a San Pietro”: un progetto di valorizzazione della Via Francigena nel Lazio

Al via un progetto per la valorizzazione della Via Francigena nel Lazio, finanziato dalla Regione e promosso dal Comune di Campagnano di Roma (capofila) e dalle associazioni Legambiente Lago di Vico e Mediterraid Cammina in qualità di partner principali. “Viandante dalla Tuscia a San Pietro”, questo il nome del progetto, prevede sia un incremento e un miglioramento del tratto della Via Francigena interessato e delle sue varianti – attraverso opere di manutenzione, sistemazione, segnaletica e servizi per il pellegrino – sia la promozione di attività culturali e informative per la valorizzare e far conoscere lo storico itinerario. Il progetto si articola sul territorio di 11 Comuni, di cui 8 in provincia di Viterbo (Capranica, Caprarola, Carbognano, Castel Sant’Elia, Monterosi, Nepi, Ronciglione, Sutri) e 3 in provincia di Roma (Campagnano, Formello, Mazzano Romano), oltre a 3 municipi del Comune di Roma (I, XIV, XV).

All’interno del progetto è prevista inoltre una raccolta di contributi (video, immagini e narrazioni) che documenteranno sia le fasi dei lavori di manutenzione e sistemazione realizzate dalle associazioni locali, sia il tema del viaggio “lento” lungo la Via Francigena, già oggetto della prima edizione del concorso “Segui il tuo passo”, organizzato da Legambiente Lago di Vico. Con la seconda edizione verrà quindi chiesto a videomaker, fotografi e narratori di documentare lo straordinario intreccio di natura e cultura che rendono uniche le zone attraversate dall’antico tracciato, in particolare il tratto laziale dalla Tuscia a San Pietro.

In particolare, Legambiente Lago di Vico a tal proposito intende promuovere una raccolta di contributi video della durata massima di 10 minuti da realizzare o già realizzati su questo tragitto. Questi video racconteranno storie del territori, delle persone e dei borghi attraversati dalla Via Francigena e saranno pubblicati su un apposito canale YouTube e sul sito ufficiale della Via Francigena laziale creato appositamente dalla Regione. L’invito è rivolto a scuole e associazioni operanti nel territorio, ma anche ai singoli cittadini interessati e la partecipazione è libera, gratuita e senza limiti di età. I migliori video saranno proiettati in una giornata dedicata.

INFO
Pagina Facebook “Segui il tuo passo”
Roberta Postiglioni 338 6468891

Fonte: NewTuscia.it

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La nuova guida ufficiale della Via Francigena

Nell’anno del Giubileo e nell’anno che l’Italia dedica ai cammini si sono accesi i riflettori sulla Via Francigena, “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa. Milleottocento chilometri da Canterbury a Roma, per proseguire poi verso il Sud Italia, il Mediterraneo, Gerusalemme.

È in questa significativa concomitanza che nasce la prima “Guida ufficiale” della Via Francigena a piedi, frutto dell’impegno e della cooperazione fra Associazione Europea delle Vie Francigene – réseau porteur della Via Francigena, incaricata dal Consiglio d’Europa della tutela e della valorizzazione dell’itinerario -, Regioni Valle d’Aosta, Piemonte Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio e Casa editrice “Terre di mezzo” di Milano.

La Guida è pensata e realizzata per coloro che, da camminatori e pellegrini, vogliono scoprire il tratto italiano dell’Itinerario europeo, dal passo del Gran San Bernardo a Roma -ha detto il Presidente AEVF Massimo Tedeschi

 Un viaggio di quasi mille chilometri attraverso storia e paesaggio italiano, cuore della Via Francigena “ponte di culture”, per dirla con Jacques Le Goff, fra Europa anglosassone ed Europa latina e mediterranea. 

La Via Francigena del terzo millennio è via di pace, incontro, tolleranza, dialogo, fra culture, religioni, Stati”

A tutti, un sincero e cordiale augurio di buon cammino!

 


GLI AUTORI
Roberta Ferraris, Luciano Callegari, Simone Frignani

LA GUIDA
Guida per tutti: pellegrini, trekker, viandanti o semplici curiosi
La guida è acquistabile online sul sito di Terre di Mezzo.
Dal 14 luglio presente nelle librerie e sul sito AEVF
Prevista la versione in inglese entro fine 2016.

 

 

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Italia – La Via Francigena nel Sud

Muovi il primo passo verso Oriente, verso i porti di imbarco per la Terrasanta, sul rettifilo della via Appia Antica, ombreggiata da vetusti pini. Lasci alle tue spalle il colonnato del Bernini e San Pietro e inizi un viaggio nella storia calcando pietre posate oltre duemila anni fa. Oltrepassi le tombe monumentali, le rovine della civiltà imperiale, e Roma e le sue periferie sono ormai un ricordo. Già si profilano all’orizzonte i rilievi dei Colli Albani. Vigne, dolci colline e la vista sui laghi di Nemi e di Albano ti accompagnano nella seconda tappa.

Contempla in silenzio il chiostro dell’abbazia di Valvisciolo, esplora le vie del borgo medievale di Sermoneta, fermati sotto le alte volte dell’abbazia di Fossanova, ai margini della Pianura Pontina, dove il dialetto ti ricorda che la Campania è vicina.

Costeggiando i Monti Ausoni, a Terracina ritrovi le memorie dell’antica Roma e ti affacci al mare. Ritrovi anche la Via Appia, che ti porta, con tratti integri di basolato, fino a Formia, tra gli uliveti ai piedi dei monti Aurunci, e poi – sempre sulle orme delle legioni romane – fino a Santa Maria Capua Vetere.

La vasta conurbazione tra Capua e Maddaloni ricompensa le tue fatiche con la visione della sontuosa Reggia di Caserta, ma la fertile pianura della Campania Felix lascia presto il passo ai primi rilievi dell’Appennino. Da Benevento lasci la Via Appia per la Via Traiana. Su percorsi campestri ritrovi il silenzio camminando sui tratturi dei monti della Daunia, e il mare Adriatico appare in lontananza mentre ti avvicini a Troia. La sua cattedrale è un capolavoro del Romanico.

Ponti romani, pietre miliari, il basolato della via Traiana tra il giallo del grano, le masserie che punteggiano la campagna a perdita d’occhio, scandiscono il tuo cammino sul Tavoliere, dove le vie sembrano puntare all’infinito. Invece la meta è ormai vicina, anche se per il pellegrino medievale Brindisi era solo un punto di passaggio, chiave di volta del viaggio, perché dal suo porto ci si imbarcava, per affrontare un altro viaggio pieno di incertezza e pericoli. La meta finale era di là dal mare, era l’Oriente, la Terrasanta, dove tutto era iniziato. 

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La Via Francigena dans le Sud

Faites le premier pas en direction de l’Orient, vers les ports d’embarquement pour la Terre sainte, sur la ligne droite de la via Appia Antica, ombragée de pins anciens. Laissez derrière vous la colonnade du Bernini et saint Pierre, et commencez un voyage dans l’histoire en foulant des pierres posées il y a plus de deux milles ans. Dépassez les tombes monumentales, les ruines de la civilisation impériale, et Rome et sa périphérie sont déjà un souvenir. Se dessinent à l’horizon les reliefs des Monts Albains. Les vignes, les douces collines et la vue sur les lacs de Nemi et Albano vous accompagnent dans la seconde étape.

Contemplez en silence le cloître de l’abbaye de Valvisciolo, explorez les rues du bourg médiéval de Sermoneta, arrêtez-vous sous les hautes voûtes de l’abbaye de Fossanova, en marge de la Plaine Pontina, où le dialecte vous rappelle que la Campanie est proche.  

Longeant les Monts Ausoni, à Terracina, vous retrouverez les mémoires de l’antique Rome et vous surplomberez la mer. Vous retrouverez aussi la via Appia, qui vous amène, avec des tronçons de pavage intact, entre les oliviers, jusqu’à Formia, aux pieds des Monts Aurunci, et puis – toujours sur les traces des légions romaines – jusqu’à Santa Maria Capua Vetere.

La vaste zone urbaine entre Capua et Maddaloni récompense vos efforts avec la vue sur la somptueuse Reggia di Caserta, mais la verdoyante plaine de la Campania Felix laisse bientôt la place aux premiers reliefs des Apennins. De Benevento, quittez la via Appia pour la via Traiana. Sur des parcours champêtres, retrouvez le silence en marchant sur les chemins des monts de la Daunia, et la mer Adriatique apparait au loin pendant que vous vous rapprochez de Troy. Sa cathédrale est un chef-d’œuvre Roman.

Des ponts romains, des pierres angulaires, le pavage de la via Traiana au milieu du jaune du blé, les fermes parsemées dans la campagne à perte de vue, rythment votre chemin sur le Tavoliere, où les rues semblent pointées vers l’infini. Le but est maintenant proche, même si pour le pèlerin médiéval, Brindisi était seulement un point de passage, clé de voûte du voyage, parce que de son port on embarquait pour affronter un autre voyage plein d’incertitudes et de dangers. Le but final était au-delà de la mer, c’était l’Orient, la Terre sainte, où tout a commencé.

Aller aux chemins

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Italy – The Francigena Ways in the south

Move your first step towards the East, towards the boarding harbours for the Holy Land, on the straight line of the Ancient Appian Way, shady with old pine trees. Leave behind your back the colonnade by Bernini and St. Peter and start a journey through history, following the stones placed over two thousand years ago. Cross the monumental graves, the ruins of the Imperial culture, then Rome and its suburbs will already be a memory. The elevation of the Alban Hills are already standing out on the horizon. The vineyards, the gentle hills and the view on the lakes Nemi and Albano will guide you towards the second stage.

Admire silently the cloister of Valvisciolo Abbey, explore the streets of the medieval village of Sermoneta, stop under the high vaults of Fossanova Abbey, at the edge of Pontine Marshes, where the dialect reminds you that Campania is drawing near.

Moving along the Ausoni Mountains, you will find the memory of the ancient Rome in Terracina, overlooking the sea. You will also find the Appian Way again, which will lead you, through intact segments of flagstones, to Formia, in between olive tree groves at the foot of the Aurunci Mountains, and then – always following the footsteps of the roman legions – to Santa Maria Capua Vetere.

The vast conurbation between Capua and Maddaloni will reward your efforts with the sight of the luxurious Palace of Caserta, but the fertile valley of Campania Felix will soon leave space to the first elevations of the Apennines. From Benevento you will leave the Appian Way towards the Via Traiana. On rural paths you will find silence, walking on the sheep tracks of the Dauni Mountains, and the Adriatic sea will appear in the distance while you get closer to Troy. Its Cathedral is a masterpiece of Romanesque art.

Roman bridges, milestones, the flagstones of the Via Traiana lost in the yellow colour of wheat, the manor farms that dot the countryside as far as the eye can see, they all fill your walk on the Tavoliere, where the roads seem to head towards the Infinite. Instead, the goal is by now near, even if Brindisi was only a stage of passage for the medieval pilgrim, a keystone of the journey, because you could embark from its harbour to face another journey, full of uncertainties and dangers. The final destination was beyond the sea, it was the East, the Holy Land, where everything began.

Go to the paths

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Svizzera

Alle tue spalle hai lasciato il massiccio del Jura, alle cui pendici è Besançon, ma altre montagne ti attendono. I campanacci delle bovine ti danno il benvenuto al primo paese in territorio svizzero, Sainte-Croix, nel cantone di Vaud. Stai seguendo un antico percorso, già utilizzato dai romani nei loro spostamenti verso il nord del continente, oggi itinerario escursionistico segnato come Route 70 e individuato come tracciato ufficiale della via Francigena.

Non sappiamo se al tempo di Sigerico il distretto di Lavaux, affacciato sul lago Lemano, fosse già coltivato a vigneti terrazzati, oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Di sicuro l’arcivescovo pellegrino si è fermato a Losanna, città adagiata sul versante assolato del suo lago, che merita la sosta, anche solo per una visita alla bella cattedrale gotica.

Imboccando il solco della valle del Rodano lasci la riviera del lago, con le sue celebri località turistiche e mondane: Vevey e Montreaux. Il paesaggio si fa solenne e ritrovi silenzio e spiritualità nella grande abbazia di Saint-Maurice, nel Vallese, fondata nel VI secolo e meta costante di pellegrinaggio alle reliquie dei santi. Fermarsi per la notte all’abbazia è un’esperienza da provare.

Le ultime due tappe saranno memorabili, e non solo per la salita – da Martigny a tratti erta. Raggiungere il Colle, il punto più alto dell’itinerario, l’aria fine dei 2000 metri, e poi il maestoso ospizio al Passo, fondato intorno al 1100 da Bernardo d’Aosta: il grande viaggio è giunto a un punto nodale, una svolta, uno spartiacque. Dal versante italiano i fiumi – e le strade – puntano al Mediterraneo.

Mappe e tracce GPS

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Suisse

Vous avez laissé le Massif du Jura derrière vous, sur les flancs duquel se trouve Besançon, mais d’autres montagnes vous attendent. Les cloches des bovins vous souhaitent la bienvenue au premier village en territoire suisse, Sainte-Croix, dans le canton de Vaud. Vous suivez un antique parcours, déjà utilisé par les romains dans leurs déplacements vers le nord du continent. Aujourd’hui c’est un itinéraire pour excursion balisé Route 70 et identifié comme tracé officiel de la via Francigena.

Nous ne savons pas si, au temps de Sigéric, le district de Lavaux, qui donne sur le lac Léman, était déjà cultivé de vignobles en terrasse, aujourd’hui Patrimoine de l’Humanité UNESCO. Ce qui est sûr, c’est que l’archevêque pèlerin s’est arrêté à Lausanne, ville sur le versant ensoleillé de son lac, qui mérite une escale, ne serait-ce que pour une visite à sa superbe cathédrale gothique.

En prenant l’embouchure de la vallée du Rhône, vous laissez la rive du lac avec ses célèbres localités touristiques et mondaines : Vevey et Montreux. Le paysage devient solennel et vous retrouverez le silence et la spiritualité dans la grande abbaye de Saint-Maurice, en Valais, fondée au VIe siècle et but constant de pèlerinage pour les reliques de ses saints. Vous arrêter pour la nuit à l’abbaye est une expérience à faire.

Les deux dernières étapes seront mémorables, et pas seulement la montée de Martigny parfois très raide. Rejoindre le Col, point le plus haut de l’itinéraire, l’air pur de ses 2.000 m, et puis le majestueux hospice au Pas, fondé autour de 1100 par Bernard d’Aoste : le grand voyage a atteint un point clé, une étape marquante, un moment décisif. À partir du versant italien, les rivières – et les routes – descendent vers la Méditerranée.

Cartes et GPS

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Switzerland

You just left behind your back the Jura Mountains, at the slopes of which lies Besançon, to go however towards new mountains. The cowbells will welcome you into the first Swiss village, Sainte-Croix, in the Vaud canton. You are following an ancient path, already used by the Romans during their movements towards the North of the continent; nowadays it is an excursionist itinerary marked as Route 70 and identified as official route of the Via Francigena.

We don’t know if the territory of the Lavaux district, exposed on the Lemano Lake, was already cultivated with terraced vineyards (today, a UNESCO World Heritage Site) at the time of Sigerico. It is however sure that the archbishop stopped in Lausanne, a city laid on the sunny side of the Lake, where you should stop as well, even just for a quick visit to the beautiful gothic cathedral.

Enter the groove of the Rhône valley and leave the coast of the lake, with its famous touristic and social places, Vevey and Montreaux. The landscape becomes solemn and you will be able to find quiet and solitude in the great Saint-Maurice abbey: it was founded in the 6th century and it is now a fixed destination for pilgrims who want to see the remains of the saints. Stay the night in the abbey: it is an unforgettable experience.

The last two stages will be memorable, and not just for the ascent that from Martigny is sometime steep. You will reach the top of the hill, which with its 2000 meters of height is the highest point of the itinerary, and breathe the thin air of the mountain. Then you will arrive at the majestic hostel of the pass, which was founded around the year 1100 by Bernard of Menthon. Your great journey is now at a central point: from the Italian side, rivers – and roads – head towards the Mediterranean.

Maps e GPS tracks

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Francia

Mentre attraversi il canale della Manica, volgi il tuo sguardo all’indietro e contempla le scogliere di Dover: immagina quale impressione la vista dell’isola che si allontana doveva esercitare sul pellegrino medievale che affrontava un viaggio pieno di incognite.

Rivedrai il mare dopo oltre un mese di cammino e sarà il Mediterraneo. Intanto cammina con passo agile sui percorsi segnati del GR®145, che la Fédération Française de la Randonnée ha individuato come percorso ufficiale della Via Francigena in territorio francese.

La conurbazione di Calais sarà presto un ricordo e ti ritroverai nella tranquilla campagna della Piccardia, su vie campestri con dislivelli trascurabili. La prima meta importante, ormai nella regione della Champagne – Ardenne, è Reims, con la sua cattedrale gotica, dove quasi tutti i re di Francia sono stati incoronati.

Il tuo cammino prosegue nello straordinario contesto dei vigneti dello Champagne e altre ardite cattedrali gotiche, con le loro scintillanti vetrate, ti attendono a Châlons-en-Champagne, che Sigerico ricorda come Chateluns. Segui il corso della Marna, ti porterà in un luogo speciale per la storia di tutta Europa. A Clairvaux, tra Champagne e Borgogna, Bernardo di Chiaravalle fonda la prima abbazia cistercense: il timbro della casa madre sarà tra i più preziosi della tua credenziale.

Sembra non finire mai l’orizzonte di colline e campi coltivati, ma un’altra importante città ti attende. È Besançon, che Sigerico ricorda come Bysiceon. Si dispone su ben sette colli, quasi un’anticipazione della meta finale, Roma. Lasci la capitale della Franca Contea per inoltrarti nel paesaggio alpestre che prelude alle valli della Svizzera e ai passi alpini.

Mappe e tracce GPS

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France

Pendant que vous traversez le canal de la Manche, retournez-vous et contemplez les falaises de Douvres : imaginez l’impression que devait exercer la vue de l’île qui s’éloigne sur le pèlerin médiéval qui affrontait un voyage plein d’incertitudes.

Vous reverrez la mer après plus d’un mois de marche et ce sera la Méditerranée. En attendant, marchez d’un pas agile sur les parcours balisés du GR®145 que la Fédération Française de Randonnée a identifié comme le parcours officiel de la Via Francigena en territoire français.

La zone urbaine de Calais sera bientôt un souvenir et vous vous retrouverez dans la tranquille campagne des Hauts-de-France, sur des sentiers avec des dénivelés négligeables. Dans la Région Grand Est, le premier but important est Reims avec sa cathédrale gothique, où presque tous les rois de France ont été couronnés.

Votre chemin se poursuit dans l’extraordinaire paysage des vignes de la Champagne et d’autres audacieuses cathédrales gothiques, avec leurs vitraux scintillants. Elles vous attendent à Châlons-en-Champagne, que Sigéric appelait Chateluns. Suivez le cours de la Marne, il vous amènera dans un lieu spécial pour l’histoire de toute l’Europe. À Clairvaux, entre Champagne et Bourgogne, Bernard de Clairvaux fonda la première abbaye cistercienne : le timbre de la maison mère sera parmi les plus précieux sur votre crédenciale (le passeport du pèlerin).

On dirait que l’horizon de collines et de champs cultivés ne finit jamais. En arrivant en Franche-Comté, vous découvrez Champlitte, siège opérationnel de l’AEVF en France et cité de caractère. Mais une autre ville importante vous attend. C’est Besançon, que Sigéric appelait Bysiceon. Elle s’étale sur sept collines, presque une anticipation du but final, Rome. Laissez la capitale de la Franche-Comté pour arriver dans le paysage alpin qui annonce le début des vallées de la Suisse et des pas des massifs des alpes

Cartes et GPS traces