Via Francigena

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AEVF e Diocesi di Piacenza e Bobbio unite per migliorare l’accoglienza pellegrina

Firmata l’intesa che si pone l’obiettivo di accrescere l’offerta dell’accoglienza lungo il cammino, sottolineandone la sua vocazione spirituale.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha l’obiettivo di riunire e coordinare tutti i soggetti coinvolti, ad ogni titolo, nello sviluppo, valorizzazione e comunicazione degli itinerari francigeni, anche al fine di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei luoghi e dei percorsi di pellegrinaggio.

Per questo motivo nel 2007 il Consiglio d’Europa ha abilitato l’AEVF “Réseau Porteur” della Via Francigena (dal 1994 certificata “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”), ossia organismo ufficiale incaricato per la valorizzazione e lo sviluppo dell’Itinerario lungo i suoi 3.200 Km da Canterbury a Roma, a Santa Maria di Leuca, attraverso cinque Stati e oltre 600 Comuni..

A tal fine AEVF collabora con istituzioni, associazioni e privati per migliorare l’offerta ai pellegrini. Da qui l’accordo, significativo dal punto di vista simbolico e culturale, ma anche operativo, con la Diocesi di Piacenza e Bobbio, che intende affiancarsi all’attività AEVF per garantire la migliore ospitalità sul territorio di competenza, mettendo in luce le eccellenze che la città e il territorio piacentino offrono.

Le azioni saranno condivise con i Comuni lungo il percorso, Provincia, Regione e associazioni del territorio.

La collaborazione riguarderà, nello specifico, le seguenti azioni:

  • Rendere fruibili, per i pellegrini in transito, i luoghi di culto, favorendo l’accoglienza.
  • Promuovere momenti d’approfondimento riguardanti il tema del pellegrinaggio medioevale e la sua attualizzazione legata allo sviluppo dei cammini.
  • Organizzare un servizio di timbratura delle credenziali dei pellegrini e di vendita delle stesse a quanti ne facciano richiesta.
  • Registrazione dei dati dei pellegrini che timbrano o acquistano la credenziale.
  • Diffondere materiale informativo riguardante la Via Francigena e il territorio di Piacenza.

Per AEVF stanno collaborando alle iniziative previste Sami Tawfik, Responsabile Progetti AEVF e Fabio Tamburnotti, rappresentante AEVF per il territorio di Piacenza. Il presidente Tedeschi ha affermato “Ritengo l’accordo sottoscritto con mons. Cevolotto, che ringrazio, molto importante per l’intero itinerario europeo. La Via Francigena è un progetto inclusivo che nasce dalla riscoperta dei pellegrinaggi medievali di cui mantiene una forte impronta. Si tratta di un Itinerario laico, è vero, ma la cui radice religiosa ed il valore spirituale sono molto forti. Formulo l’auspicio che l’accordo possa essere di esempio anche per altre realtà e Diocesi lungo il Cammino, per accrescere e qualificare il sistema dell’accoglienza pellegrina, essendo le Vie Francigene cammini connotati anche da tale forte vocazione spirituale”.

Mons. Cevolotto “la nostra diocesi aderisce volentieri all’accordo di collaborazione proposto da AEVF in coerenza con la tradizione che ci appartiene e che lega il nostro territorio a quello dei “cammini di fede”. Oltre alla Via Francigena che trova a Piacenza uno snodo fondamentale, a Bobbio giunge la Via degli Abati e il cammino di San Colombano, da sempre percorsi dai pellegrini che dal nord Europa e diretti a Roma, sceglievano come itinerari utili a venerare le spoglie dei Santi. Intorno a questi cammini la Chiesa ha organizzato strutture di accoglienza per il ristoro spirituale e materiale. Questa è la vocazione che ancor oggi la nostra diocesi vuole salvaguardare e che attraverso la firma di questo protocollo intende rendere manifesta attraverso segni concreti”.

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Il Road to Rome si farà: arriva l’ok dall’Assemblea Generale AEVF

Confermata la partenza a metà giugno della marcia che celebra i vent’anni dell’Associazione Europea della Vie Francigene, è arrivato il via libera dei soci.

Il 30 marzo scorso l’assemblea generale AEVF ha deliberato la conferma della grande marcia “Via Francigena – road to Rome 2021. Start again!”. L’assemblea è stata molto partecipata e la conferma è avvenuta con grande entusiasmo, pur nella consapevolezza che la pandemia non è finita.

La marcia prenderà avvio mercoledì 16 giugno con una piccola cerimonia, simbolicamente importante, a Canterbury accanto alla pietra del “km 0” della Via Francigena. Il gruppo dei camminatori con il bordone del pellegrino, sarà il 17 giugno a Calais, nel nord della Francia, dove in questa occasione verrà inaugurato dall’amministrazione comunale il “roseto della Via Francigena”.

Si percorrerà, in parte anche in bicicletta, il tratto francese della Via Francigena facendo una giornata di pausa ad Arras (27 giugno), Reims (5 luglio), Champlitte, sede AEVF (14 luglio, festa nazionale francese), Besançon (18 luglio). Venerdì 23 luglio, dopo aver attraversato il massiccio franco-elvetico del Jura si arriverà ad Orbe, in Svizzera (Canton Vaud). Da lì, in otto tappe verrà percorso il tratto svizzero per giungere al passo del Gran San Bernardo (il punto più alto della Via Francigena, m 2473 s.l.m.) dove è prevista una pausa sabato 31 luglio. Il 1° agosto (festa nazionale svizzera) inizierà il cammino lungo il tratto italiano che il 10 settembre porterà i gruppo dei camminatori a Roma e il 18 ottobre a Santa Maria di Leuca.  L’evento si svolgerà nel massimo rispetto delle norme anti covid-19 e seguirà le disposizioni sanitarie dei Paesi attraversati.

Chi sarà in cammino con AEVF durante questi 127 giorni e 3.200km?

Cammineranno sempre alcuni rappresentati dello staff AEVF, in particolare Myra Stals che in questi quattro mesi sul cammino sarà la camminatrice (e ciclista) Social Media Manager ufficiale del viaggio. Myra è già molto conosciuta nel mondo della francigena, soprattutto in Italia, dove lo scorso anno ha percorso in bicicletta il tratto Torino – Santa Maria di Leuca all’interno del progetto Cycle to Recycle.

Con lei cammineranno anche alcuni videomaker per realizzare immagini e riprese che si ha l’ambizione di trasformare in un documentario sulla Via Francigena. Un ruolo importante lo avranno le associazioni che in ogni tappa saranno presenti con un loro rappresentante locale, così come è prevista la partecipazione delle amministrazioni comunali e dei partner coinvolti.

E’ stata lanciata una call per coinvolgere anche influencer e blogger che vorranno unirsi al cammino. L’auspicio è quello di avere una buona partecipazione di camminatori su scala locale nelle singole tappe, ma anche in questo caso la situazione potrà essere valutata in base all’evoluzione del covid. Tutti gli aggiornamenti saranno comunicati nella pagina dell’evento.

La marcia si propone di:

  1. Ripartire dopo il periodo di pandemia valorizzando il turismo sostenibile, culturale, responsabile della Via Francigena e dei cammini in Europa.
  2. Sensibilizzare i Governi nazionali e regionali e le istituzioni religiose affinché la Via Francigena venga sempre più valorizzato come importante esempio e mezzo di turismo e di sviluppo sostenibile.
  3. Verificare lo stato del percorso, mettendo in luce eccellenze ed eventuali carenze e proponendo miglioramenti, anche in ottica della valorizzazione turistica dei singoli tratti regionali.
  4. Sostenere la candidatura della Via Francigena a Patrimonio UNESCO

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Il Road to Rome si farà: arriva l’ok dall’Assemblea Generale AEVF

Confermata la partenza a metà giugno della marcia che celebra i vent’anni dell’Associazione Europea della Vie Francigene, è arrivato il via libera dei soci.

 

Il 30 marzo scorso l’assemblea generale AEVF ha deliberato la conferma della grande marcia “Via Francigena – road to Rome 2021. Start again!”. L’assemblea è stata molto partecipata e la conferma è avvenuta con grande entusiasmo, pur nella consapevolezza che la pandemia non è finita.

La marcia prenderà avvio mercoledì 16 giugno con una piccola cerimonia, simbolicamente importante, a Canterbury accanto alla pietra del “km 0” della Via Francigena. Il gruppo dei camminatori con il bordone del pellegrino, sarà il 17 giugno a Calais, nel nord della Francia, dove in questa occasione verrà inaugurato dall’amministrazione comunale il “roseto della Via Francigena”.

Si percorrerà, in parte anche in bicicletta, il tratto francese della Via Francigena facendo una giornata di pausa ad Arras (27 giugno), Reims (5 luglio), Champlitte, sede AEVF (14 luglio, festa nazionale francese), Besançon (18 luglio). Venerdì 23 luglio, dopo aver attraversato il massiccio franco-elvetico del Jura si arriverà ad Orbe, in Svizzera (Canton Vaud). Da lì, in otto tappe verrà percorso il tratto svizzero per giungere al passo del Gran San Bernardo (il punto più alto della Via Francigena, m 2473 s.l.m.) dove è prevista una pausa sabato 31 luglio. Il 1° agosto (festa nazionale svizzera) inizierà il cammino lungo il tratto italiano che il 10 settembre porterà i gruppo dei camminatori a Roma e il 18 ottobre a Santa Maria di Leuca.  L’evento si svolgerà nel massimo rispetto delle norme anti covid-19 e seguirà le disposizioni sanitarie dei Paesi attraversati.

Chi sarà in cammino con AEVF durante questi 127 giorni e 3.200km?

Cammineranno sempre alcuni rappresentati dello staff AEVF, in particolare Myra Stals che in questi quattro mesi sul cammino sarà la camminatrice (e ciclista) Social Media Manager ufficiale del viaggio. Myra è già molto conosciuta nel mondo della francigena, soprattutto in Italia, dove lo scorso anno ha percorso in bicicletta il tratto Torino – Santa Maria di Leuca all’interno del progetto Cycle to Recycle.

Con lei cammineranno anche alcuni videomaker per realizzare immagini e riprese che si ha l’ambizione di trasformare in un documentario sulla Via Francigena. Un ruolo importante lo avranno le associazioni che in ogni tappa saranno presenti con un loro rappresentante locale, così come è prevista la partecipazione delle amministrazioni comunali e dei partner coinvolti.

E’ stata lanciata una call per coinvolgere anche influencer e blogger che vorranno unirsi al cammino. L’auspicio è quello di avere una buona partecipazione di camminatori su scala locale nelle singole tappe, ma anche in questo caso la situazione potrà essere valutata in base all’evoluzione del covid. Tutti gli aggiornamenti saranno comunicati nella pagina dell’evento.

La marcia si propone di:

  1. Ripartire dopo il periodo di pandemia valorizzando il turismo sostenibile, culturale, responsabile della Via Francigena e dei cammini in Europa.
  2. Sensibilizzare i Governi nazionali e regionali e le istituzioni religiose affinché la Via Francigena venga sempre più valorizzato come importante esempio e mezzo di turismo e di sviluppo sostenibile.
  3. Verificare lo stato del percorso, mettendo in luce eccellenze ed eventuali carenze e proponendo miglioramenti, anche in ottica della valorizzazione turistica dei singoli tratti regionali.
  4. Sostenere la candidatura della Via Francigena a Patrimonio UNESCO 

 

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AEVF e la casa editrice inglese Cicerone lanciano le nuove guide della Via Francigena

Il 15 aprile, ore 18:00 presentazione on line della nuova entusiasmante collaborazione tra AEVF e l’editore Cicerone Press, che ha portato alla creazione di 3 volumi che costituiscono la nuova guida della Via Francigena, la prima a coprire l’intero tragitto da Canterbury a Roma.

Cicerone Press è una casa editrice con sede in Inghilterra, conosciuta per la pubblicazione di molte guide su cammini, pellegrinaggi ed itinerari a piedi in tutto il mondo. La nuova guida per la Via Francigena è stata divisa in 3 volumi separati, tutti edidti in lingua inglese: 

  • Parte 1 da Canterbury a Losanna
  • Parte 2 da Losanna a Lucca
  • Parte 3 da Lucca a Roma.

i volumi rappresentano la perfetta opportunità per pellegrini e turisti di tornare ad avventurarsi e scoprire la Via Francigena in tutto il suo splendore naturale e culturale. Vogliamo inoltre che queste guide supportino il rilancio, dopo la pandemia, di un turismo sostenibile in tutta Europa.

PRESENTAZIONE DEI LIBRI

Non perdere il nostro incontro con ospiti esperti questo giovedì 15 aprile alle 18.00: verranno presentate le Parti 2 e 3 della nuova guida. Durante questo incontro LIVE digitale, Sandy Brown, Luca Bruschi e Myra Stals condivideranno le loro esperienze di viaggio lungo la Via Francigena.

Puoi seguire l’evento digitale in live giovedì 15 aprile alle 18.00 sul sito di Cicerone, sulla pagina Facebook Cicerone Press oppure sul canale YouTube.Puoi inviare le tue domande per il gruppo di ospiti esperti a live@cicerone.co.uk prima o durante l’evento.

Sandy Brown è un ministro ordinato, un’attivista a difesa delle comunità locali, e un pellegrino che ha camminato vari tragitti di lunga distanza, originario di Seattle, Washington. È l’autore delle nuove guide alla Via Francigena, ma anche delle guide al Camino Frances e alle Vie di San Francesco. Dal 2008 ad oggi, Sandy ha camminato per più di 10.000km lungo vie di pellegrinaggio europee e statunitensi, e sta attualmente percorrendo il California Mission Trail.

Dalla sede principale di AEVF a Fidenza interverrà Luca Bruschi, direttore esecutivo dell’Associazione Europea della Via Francigena (AEVF). Camminatore appassionato, ha percorso migliaia di chilometri lungo varie vie di pellegrinaggio europee nel corso degli ultimi anni. Luca ci parlerà sia del percorso che dell’importante lavoro della associazione.

Myra Stals è appassionata di ciclismo ed è attiva nella lotta contro l’inquinamento da plastica, che porta avanti nel suo progetto Cylce 2 Recycle con cui nel 2020 ha pedalato lungo la Via Francigena italiana raccogliendo rifiuti lungo l’intero tragitto. Si è da poco unita al team di AEVF, e ci parlerà sia del suo viaggio sulla Francigena che del progetto Road to Rome 2021 dell’associazione.

ACQUISTA ORA LA TUA COPIA DELLA GUIDA

Acquista la Parte 2 da Losanna a Lucca qui: https://www.cicerone.co.uk/walking-the-via-francigena-pilgrim-route-part-2

Acquista la Parte 3 da Lucca a Roma qui: https://www.cicerone.co.uk/walking-the-via-francigena-pilgrim-route-part-3

La Parte 1, da Canterbury a Losanna, sarà pubblicata nel 2023.

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AEVF e la casa editrice inglese Cicerone lanciano le nuove guide della Via Francigena

Il 15 aprile, ore 18:00 presentazione on line della nuova entusiasmante collaborazione tra AEVF e l’editore Cicerone Press, che ha portato alla creazione di 3 volumi che costituiscono la nuova guida della Via Francigena, la prima a coprire l’intero tragitto da Canterbury a Roma.

Cicerone Press è una casa editrice con sede in Inghilterra, conosciuta per la pubblicazione di molte guide su cammini, pellegrinaggi ed itinerari a piedi in tutto il mondo. La nuova guida per la Via Francigena è stata divisa in 3 volumi separati, tutti edidti in lingua inglese: 

  • Parte 1 da Canterbury a Losanna
  • Parte 2 da Losanna a Lucca
  • Parte 3 da Lucca a Roma. 

i volumi rappresentano la perfetta opportunità per pellegrini e turisti di tornare ad avventurarsi e scoprire la Via Francigena in tutto il suo splendore naturale e culturale. Vogliamo inoltre che queste guide supportino il rilancio, dopo la pandemia, di un turismo sostenibile in tutta Europa.

PRESENTAZIONE DEI LIBRI

Non perdere il nostro incontro con ospiti esperti questo giovedì 15 aprile alle 18.00: verranno presentate le Parti 2 e 3 della nuova guida. Durante questo incontro LIVE digitale, Sandy Brown, Luca Bruschi e Myra Stals condivideranno le loro esperienze di viaggio lungo la Via Francigena.

Puoi seguire l’evento digitale in live giovedì 15 aprile alle 18.00 sul sito di Cicerone, sulla pagina Facebook Cicerone Press oppure sul canale YouTube.Puoi inviare le tue domande per il gruppo di ospiti esperti a live@cicerone.co.uk prima o durante l’evento.

Sandy Brown è un ministro ordinato, un’attivista a difesa delle comunità locali, e un pellegrino che ha camminato vari tragitti di lunga distanza, originario di Seattle, Washington. È l’autore delle nuove guide alla Via Francigena, ma anche delle guide al Camino Frances e alle Vie di San Francesco. Dal 2008 ad oggi, Sandy ha camminato per più di 10.000km lungo vie di pellegrinaggio europee e statunitensi, e sta attualmente percorrendo il California Mission Trail.

Dalla sede principale di AEVF a Fidenza interverrà Luca Bruschi, direttore esecutivo dell’Associazione Europea della Via Francigena (AEVF). Camminatore appassionato, ha percorso migliaia di chilometri lungo varie vie di pellegrinaggio europee nel corso degli ultimi anni. Luca ci parlerà sia del percorso che dell’importante lavoro della associazione.

Myra Stals è appassionata di ciclismo ed è attiva nella lotta contro l’inquinamento da plastica, che porta avanti nel suo progetto Cylce 2 Recycle con cui nel 2020 ha pedalato lungo la Via Francigena italiana raccogliendo rifiuti lungo l’intero tragitto. Si è da poco unita al team di AEVF, e ci parlerà sia del suo viaggio sulla Francigena che del progetto Road to Rome 2021 dell’associazione.

 

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La Parte 1, da Canterbury a Losanna, sarà pubblicata nel 2023.

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Alla scoperta della Tuscia Laziale con il “Francigena Trail”, un’avventura in bikepacking

Si terrà il 3 settembre 2021 il Francigena Trail: un’avventura in bikepacking alla scoperta dei luoghi più suggestivi della Tuscia percorrendo i tratti più belli della Via Francigena del Lazio. L’evento è a sostegno dell’Associazione Parent Project Aps impegnata nella lotta alla distrofia muscolare. 

 

300km tra sterrati, ampie strade di campagna, salite, discese e passaggi suggestivi all’interno di centri storici come Viterbo, Montefiascone, Acquapendente, Bolsena, Vitorchiano, Caprarola, Capranica, Sutri e molti altri. Nessun limite di tempo, nessun supporto, ogni partecipante dovrà organizzare il proprio viaggio in totale autonomia decidendo quanto pedalare e dove sostare. On line anche il sito ufficiale dell’evento. 

 
La partenza è fissata per venerdì 3 settembre 2021 dal centro di Oriolo Romano in provincia di Viterbo. Tutti i biker riceveranno il passaporto del pellegrino che consentirà di avere accesso, con agevolazioni, alle strutture di accoglienza lungo la Via Francigena; sempre nel passaporto ogni partecipante potrà ricevere un timbro presso uffici turistici, parrocchie, strutture ricettive e di ristoro.
Il Francigena Trail sostiene l‘Associazione Parent Project aps nella lotta alla distrofia muscolare di Duchenne e Becker, un progetto che riunisce i genitori dei bambini affetti dalla distrofia muscolare di Duchenne e Becker, una malattia genetica rara. Nasce in Italia nel 1996 con l’obiettivo di sostenere le famiglie, finanziare la ricerca scientifica e promuovere la presa in carico globale che consente di migliorare la qualità della vita dei pazienti. L’associazione realizza servizi di consulenza legale e psicologica, incontri di formazione dedicati all’intera Comunità Duchenne, servizi a sostegno delle nuove famiglie. Grazie alle attività realizzate dal Centro Ascolto Duchenne e dall’Area Scientifica, anche in collaborazione con altre realtà associative, oggi riveste un ruolo sempre più importante nell’elaborazione di programmi socio-sanitari organizzati dagli Enti Pubblici, nazionali e locali e dal Sistema Sanitario.

 
Maggiori info e contatti:
 
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Rinviata al 29 agosto la “Walking Marathon Lago di Bolsena”

Aperte le iscirzione per l’annuale appuntamento dell’Associazione Via Francigena APS di Montefiascone, che per il secondo anno consecutivo si terrà in estate a causa delle restrizioni sanitarie. 

La manifestazione è promossa a livello nazionale ed internazionale allo scopo di far conoscere ed apprezzare la Via Francigena e il territorio ricco di bellezze naturali ed artistiche di tutti i comuni che si affacciano sul lago. Solitamente si tiene in primavera ma, come si legge sul sito ufficiale dell’evento, a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria, del blocco dei confini regionali e con l’intento di permettere a tutti di prendere parte alla manifestazione, gli organizzatori hanno optato per il posticipo durante il periodo estivo, come era successo per l’edizione del 2020. 

 

Ma cos’è la Walking Marathon Lago di Bolsena? 

La Walking Marathon (solo esclusivamente camminando) di 18 km, 37 km e 54 km è nata nel 2017 ed è organizzata dall’Associazione Via Francigena APS di Montefiascone in collaborazione con il Comune di Montefiascone e il supporto dei comuni confinanti con il lago: Bolsena, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte, Marta.

La manifestazione è promossa a livello nazionale ed internazionale allo scopo di far conoscere ed apprezzare la Via Francigena e il territorio ricco di bellezze naturali ed artistiche di tutti i comuni che si affacciano sul lago.

La partenza avverrà da Montefiascone, paese famoso per il suo vino (L’ “Est! Est!! Est!!!”) e per essere stato residenza papale per diversi anni. Da visitare la Rocca dei Papi con la Torre del Pellegrino e il Museo del Sangallo il Giovane, la Cattedrale di Santa Margherita (terza cupola d’Italia, la Basilica di San Flaviano e il Tempio di Montedoro.

Il primo paese che si incontra è Bolsena che da il nome al lago (primo lago vulcanico più grande d’Europa). Bolsena è famosa per il miracolo eucaristico del 1263 che ha originato la festa del Corpus Domini.

A seguire si incontra il lungolago di San Lorenzo Nuovo paese che conserva un centro storico di natura d’impronta neoclassica contrariamente ai paesi limitrofi tipicamente medioevali e la spiaggia di Grotte di Castro, un piccolo paese agricolo molto noto per la produzione di patate.

Poco più avanti si giunge a Gradoli, terra di produzione del vino DOC Aleatico, famoso per il Palazzo Farnese realizzato da Antonio da Sangallo il Giovane, è il comune più piccolo che si affaccia sul lago.

A poca distanza si trova Capodimonte, paese formatosi circa 300 mila anni fa in seguito al collasso di alcuni vulcani appartenenti ai Monti Volsini. Il paese è dominato dall’alto dalla Rocca Farnese.

Infine prima di arrivare a Montefiascone incontreremo il paese di Marta, terra di pescatori famoso per il vino “Cannaiola” e la tipica festa delle Passate nota come “Barabbata”. La Torre dell’Orologio domina l’intero e il porto dei pescatori.

 

– E’ possibile iscriversi cliccando qui 

– La mappa del tracciato è consultabile qui 

 

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Rinviata al 29 agosto la “Walking Marathon Lago di Bolsena”

Aperte le iscirzione per l’annuale appuntamento dell’Associazione Via Francigena APS di Montefiascone, che per il secondo anno consecutivo si terrà in estate a causa delle restrizioni sanitarie. 

La manifestazione è promossa a livello nazionale ed internazionale allo scopo di far conoscere ed apprezzare la Via Francigena e il territorio ricco di bellezze naturali ed artistiche di tutti i comuni che si affacciano sul lago. Solitamente si tiene in primavera ma, come si legge sul sito ufficiale dell’evento, a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria, del blocco dei confini regionali e con l’intento di permettere a tutti di prendere parte alla manifestazione, gli organizzatori hanno optato per il posticipo durante il periodo estivo, come era successo per l’edizione del 2020.

Ma cos’è la Walking Marathon Lago di Bolsena?

La Walking Marathon (solo esclusivamente camminando) di 18 km, 37 km e 54 km è nata nel 2017 ed è organizzata dall’Associazione Via Francigena APS di Montefiascone in collaborazione con il Comune di Montefiascone e il supporto dei comuni confinanti con il lago: Bolsena, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte, Marta.

La manifestazione è promossa a livello nazionale ed internazionale allo scopo di far conoscere ed apprezzare la Via Francigena e il territorio ricco di bellezze naturali ed artistiche di tutti i comuni che si affacciano sul lago.

La partenza avverrà da Montefiascone, paese famoso per il suo vino (L’ “Est! Est!! Est!!!”) e per essere stato residenza papale per diversi anni. Da visitare la Rocca dei Papi con la Torre del Pellegrino e il Museo del Sangallo il Giovane, la Cattedrale di Santa Margherita (terza cupola d’Italia, la Basilica di San Flaviano e il Tempio di Montedoro.

Il primo paese che si incontra è Bolsena che da il nome al lago (primo lago vulcanico più grande d’Europa). Bolsena è famosa per il miracolo eucaristico del 1263 che ha originato la festa del Corpus Domini.

A seguire si incontra il lungolago di San Lorenzo Nuovo paese che conserva un centro storico di natura d’impronta neoclassica contrariamente ai paesi limitrofi tipicamente medioevali e la spiaggia di Grotte di Castro, un piccolo paese agricolo molto noto per la produzione di patate.

Poco più avanti si giunge a Gradoli, terra di produzione del vino DOC Aleatico, famoso per il Palazzo Farnese realizzato da Antonio da Sangallo il Giovane, è il comune più piccolo che si affaccia sul lago.

A poca distanza si trova Capodimonte, paese formatosi circa 300 mila anni fa in seguito al collasso di alcuni vulcani appartenenti ai Monti Volsini. Il paese è dominato dall’alto dalla Rocca Farnese.

Infine prima di arrivare a Montefiascone incontreremo il paese di Marta, terra di pescatori famoso per il vino “Cannaiola” e la tipica festa delle Passate nota come “Barabbata”. La Torre dell’Orologio domina l’intero e il porto dei pescatori.

– E’ possibile iscriversi cliccando qui 

– La mappa del tracciato è consultabile qui 

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Alla scoperta della Tuscia Laziale con il “Francigena Trail”, un’avventura in bikepacking

Si terrà il 3 settembre 2021 il Francigena Trail: un’avventura in bikepacking alla scoperta dei luoghi più suggestivi della Tuscia percorrendo i tratti più belli della Via Francigena del Lazio. L’evento è a sostegno dell’Associazione Parent Project Aps impegnata nella lotta alla distrofia muscolare. 

300km tra sterrati, ampie strade di campagna, salite, discese e passaggi suggestivi all’interno di centri storici come Viterbo, Montefiascone, Acquapendente, Bolsena, Vitorchiano, Caprarola, Capranica, Sutri e molti altri. Nessun limite di tempo, nessun supporto, ogni partecipante dovrà organizzare il proprio viaggio in totale autonomia decidendo quanto pedalare e dove sostare. On line anche il sito ufficiale dell’evento.

La partenza è fissata per venerdì 3 settembre 2021 dal centro di Oriolo Romano in provincia di Viterbo. Tutti i biker riceveranno il passaporto del pellegrino che consentirà di avere accesso, con agevolazioni, alle strutture di accoglienza lungo la Via Francigena; sempre nel passaporto ogni partecipante potrà ricevere un timbro presso uffici turistici, parrocchie, strutture ricettive e di ristoro.
Il Francigena Trail sostiene l‘Associazione Parent Project aps nella lotta alla distrofia muscolare di Duchenne e Becker, un progetto che riunisce i genitori dei bambini affetti dalla distrofia muscolare di Duchenne e Becker, una malattia genetica rara. Nasce in Italia nel 1996 con l’obiettivo di sostenere le famiglie, finanziare la ricerca scientifica e promuovere la presa in carico globale che consente di migliorare la qualità della vita dei pazienti. L’associazione realizza servizi di consulenza legale e psicologica, incontri di formazione dedicati all’intera Comunità Duchenne, servizi a sostegno delle nuove famiglie. Grazie alle attività realizzate dal Centro Ascolto Duchenne e dall’Area Scientifica, anche in collaborazione con altre realtà associative, oggi riveste un ruolo sempre più importante nell’elaborazione di programmi socio-sanitari organizzati dagli Enti Pubblici, nazionali e locali e dal Sistema Sanitario.

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Buon Ventesimo Compleanno, AEVF! Una bella storia!

Il 7 aprile 2001 è stata fondata a Fidenza l’Associazione dei comuni italiani lungo la Via Francigena, diventata poi nel 2005 Associazione Europee delle Vie Francigene. Si celebra oggi un traguardo prestigioso, cioè i vent’anni di questa associazione nata dal basso, su base volontaria, che continua a mettere in rete comuni e regioni, associazioni locali e appassionati, operatori culturali e categorie economiche, il mondo della ricerca.  Ne parliamo con il Presidente Massimo Tedeschi che ha avuto l’intuizione e la lungimiranza di mettere insieme un network internazionale oggi più che mai vivo e in grande fermento, sia nei territori attraversati dal cammino, sia nei territori limitrofi.

1) Partiamo dalla storia. Quali sono state le motivazioni che hanno spinto Massimo Tedeschi, allora Sindaco di Fidenza, a fondare il 7 aprile 2001 una rete di comuni, inizialmente nel tratto italiano, sulla Via Francigena? Rimane la convinzione di aver fatto una cosa buona?

R. La motivazione si fondava, allora come oggi, su quello che definirei orgoglio europeo, cioè sulla fierezza di far parte di una comunità, l’Europa, che oggi, certo dopo un lungo percorso nella storia, è arrivata a rappresentare al meglio nel mondo i valori umanistici (democrazia politica, diritti civili, diritti umani, dialogo interculturale, tolleranza), in gran parte poi trasfusi nel Trattato di Londra (città non a caso capitale del Paese culla del pensiero liberale) che ha istituito il 5 maggio 1949 il Consiglio d’Europa. Il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea ma non dal Consiglio d’Europa, e così pure la Svizzera continua a farne regolarmente parte (dal 1963).

Tornando al 7 aprile 2001, ricordo che quando fui eletto sindaco (1991) alcuni appassionati, pochissimi, della mia città, Fidenza, e della mia provincia cominciarono a parlarmi di Via Francigena; tema allora sconosciuto alla totalità delle persone. Tuttavia, con l’ottenimento nel 1994 della certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” ed in previsione del grande Giubileo del 2000, il benefico assillo di quei pionieri aumentò. Ebbi poi la fortuna di incontrare l’insigne storico francese del Medioevo Jacques Le Goff (1924-2014). Una prima volta in visita al Duomo il 21 maggio 1998 e una seconda volta, il 21 ottobre 2000, per il conferimento, in un teatro comunale stracolmo – uno dei momenti più belli del mio mandato – della cittadinanza onoraria della città. Sei mesi dopo, il 7 aprile 2001, appunto, con i rappresentanti dei 34 Enti locali, allora solo italiani, che accolsero il mio invito (sui 150 invitati) fondammo l’associazione. A vent’anni di distanza la convinzione di aver avuto un’ottima idea non è cambiata, anzi, è cresciuta.

2) Quali sono i principali risultati che questa associazione ha raggiunto e i principali momenti storici vissuti fino dopo vent’anni di lavoro? Aderiscono oggi ad AEVF 193 comuni, 70 associazioni, oltre 400 operatori privati.

R. Il principale risultato raggiunto in 20 anni di attività è il duplice beneficio, culturale ed economico, che il progetto della Via Francigena, portando migliaia di persone da tutto il mondo a camminare su di essa, ha prodotto nelle piccole comunità disseminate lungo i duemila chilometri del tracciato, ed anche nei dintorni (i chilometri sono divenuti tremila dal 2019 allorquando la certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” è stata estesa al sud Italia, da Roma a Santa Maria di Leuca).

Quando parlo di beneficio economico penso al fatto che, considerate la durata media e la spesa media giornaliera di una persona in cammino, si registra una ricaduta economica di diverse decine di milioni di euro proprio su quei territori in gran parte esclusi dai circuiti turistici.

Quando parlo di beneficio culturale penso all’interscambio e all’arricchimento immateriale che avviene fra le persone quando si incontrano, cioè fra coloro che camminano e gli abitanti dei paesi e delle campagne attraversati: si parlano tutte le lingue, ci si conosce, si ammira l’eccellenza dei vari stili di architettura, si gustano cibi semplici e prelibati, ci si scambia numeri di telefono, ci si dà appuntamento per nuovi incontri.

A quattro anni dalla fondazione, nel 2005, aderì all’associazione il primo comune non italiano, la prestigiosa città di Canterbury, il cui leader allora era Harry Craig; seguì nel 2010 il distretto intercomunale del Basso-Vallese, primo ente svizzero, grazie all’impulso del compianto abate Joseph Roduit (1939-2015) di Saint-Maurice e nel 2016 il primo comune francese, Bucey-les-Gy (solo 600 abitanti, nella regione Borgogna-Franca-Contea), grazie alla lungimiranza dell’allora sindaco Emile Ney, che oggi collabora con noi. Sottolineo l’importanza dell’adesione alla rete, oltre che di 193 Enti locali e 70 associazioni amiche, anche di 400 piccoli imprenditori che forniscono servizi di ospitalità e di ristorazione ai pellegrini. E la rete è in continuo aumento.

3) La pandemia ancora in corso ha sicuramente avuto un forte impatto anche su tutto il sistema del turismo e della fruizione del patrimonio. La Via Francigena, i cammini e l’outdoor sono tuttavia settori destinati a crescere nei prossimi anni proprio grazie alla loro dimensione rurale, di contatto con la natura e di sostenibilità. Può davvero continuare crescere questo segmento legato agli Itinerari culturali e vie di pellegrinaggio?

R. La pandemia ci ha fatto capire, con brutalità, l’enorme importanza del turismo come forma di scambio e di conoscenza e quindi di tutela del patrimonio e di sviluppo culturale ed economico. La Via Francigena e la famiglia degli Itinerari culturali europei possono dare un grande contributo alla ripartenza post-pandemia perché consentono un’esperienza naturale e sociale, di cui la gente sente oggi un bisogno quasi spasmodico, in condizioni sanitarie sicure.

4) Il Cammino di Santiago è stato riconosciuto Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa nel 1987, 7 anni prima della Via Francigena. Anche in termini numerici, il divario tra i due cammini è grande. Cosa manca ancora alla Via Francigena per raggiungere maggiore popolarità internazionale e consolidare la propria identità?

R. Il numero dei frequentatori del Cammino di Santiago è una cifra a cinque zeri, quello dei frequentatori della Via Francigena è una cifra a 4 zeri. Il divario è dovuto al fatto che il governo e la chiesa di Spagna hanno puntato sul Cammino senza disperdere investimenti in mille rivoli. Così facendo sono riusciti a creare una “narrazione” che, attraverso il cinema e la letteratura, ha assunto una reputazione di assoluto rilievo nell’opinione pubblica mondiale.

Un tale investimento culturale e finanziario sulla Via (romea) Francigena non c’è stato, né in Italia né negli altri Paesi attraversati. Si può anche in parte comprendere. A Roma, ad esempio, arrivavano milioni di pellegrini da tutto il mondo e non era quindi facile per le autorità civili e religiose del Paese e della città porre attenzione alle poche migliaia di pellegrini che vi giungevano a piedi lungo la Via romea Francigena.

Tuttavia io penso che, superata la pandemia, il tema si porrà: come dar forza al sistema arterioso delle vie romee affinchè, a sua volta, possa dar sangue all’intero sistema venoso dei cammini – e non vada sprecato – e come riservare un’accoglienza “speciale” a chi arriva a Roma dopo aver percorso a piedi centinaia di chilometri.

5) Dopo 20 anni, AEVF ha deciso di celebrare questo evento storico con una lunga camminata-evento da Canterbury a Santa Maria di Leuca, coinvolgendo tutti i 657 comuni attraversati. Una sfida molto grande, quasi una anticipazione del Giubileo! Come procede l’organizzazione di una iniziativa culturale così grande? 

R. Il 30 marzo scorso l’assemblea generale dell’associazione ha deciso di confermare la grande marcia del ventennale “Via Francigena. Road to Rome 2021. Start again!” la cui organizzazione ci sta fortemente impegnando ma che sta riscontrando ovunque grande entusiasmo e collaborazione. Hai ragione: questa marcia è il nostro Giubileo. Partenza il 16 giugno da Canterbury (dove le regole sanitarie consentiranno solo una cerimonia simbolica da parte degli amici inglesi), il 17 giugno da Calais, il 23 luglio arriveremo a Orbe e il 1° agosto entreremo in Italia dal passo del Gran San Bernardo. Il 10 settembre arriveremo a Roma e il 18 ottobre a Santa Maria di Leuca, la nostra Finisterrae.

Questa grande marcia non è una semplice iniziativa, seppur complessa; si tratta di un fatto complesso e profondo perché ci mette tutti in gioco, cioè in cammino, anche fisicamente, e quindi il 18 ottobre, dopo 4 mesi, quando giungeremo a Santa Maria di Leuca saremo cambiati. Avremo messo in pratica i principi della Via Francigena, che ricordavo: l’incontro fra persone di paesi, lingue e storie differenti; il dialogo; lo scambio di idee e di esperienze; il cammino, per chi lo vorrà. Arriveremo quindi cambiati, e migliori, di questo sono convinto.

 

Intervista di Luca Bruschi, Direttore AEVF