Via Francigena

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Oasi di pace, casa vacanze La Piantata

La Casa Vancanze La Piantata è una perfetta oasi di pace per coppie o famiglie che vogliono vivere un periodo di vacanza tranquillo e rillassante immersi nella campagna della Tuscia.

Circondato da un giardino con piante aromatiche e da frutto, La Piantata è adatta sia per soggiorni lunghi

sia per un week-end fuori porta.

 

Disponiamo di Due appartamenti a disposizione degli utenti:

 

Santa Cecilia (4 posti letto) composto da due camere, cucina, salottino, ampio balcone e bagno con doccia.

Sant’ Isidoro (2 posti letto) composto da salotto con angolo cottura, camera da letto e bagno con doccia e lavatrice.

 

Alcune mete nei dintorni:

25 km da Lago di Bolsena

2 km Riserva di Monte Rufeno

35 km Orvieto

25 km Terme (Bagni di San Filippo, San Casciano dei Bagni)

20-40 km Giro delle Città del Tufo (Sorano, Sovana, Pitigliano)

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Il Comitato Scientifico Internazionale AEVF si confronta sul Paesaggio Sacro

Si è svolta venerdi 29 aprile a Piacenza, all’interno del Forum “Via Francigena, Via di Pace” dell’Associazione Europea delle Vie Francigena (AEVF), la tavola rotonda dedicata al Paesaggio Sacro.

La  Round  Table sul tema “Sacred Landscape: From Concepts to European Perspectives” coordinata da Gloria Pungetti, professore presso le Università di Cambridge  (Cambridge Centre for Landscape and People) e Sassari, si colloca nel quadro dell’attività di ricerca dell’AEVF e del suo Comitato Scientifico Internazionale. Fiorella Dallari, professore presso l’Università di Bologna (Centre for Advanced Studies in Tourism) e Chair del Comitato Scientifico AEVF, è stata la coordinatrice della sessione.

L’obiettivo è stato quello di mettere a fuoco temi fondamentali come quello del paesaggio sacro, per dare consapevolezza culturale e spirituale alle strade europee dei pellegrinaggi e non solo. In questa ottica, i concetti di  paesaggio sacro, identità e patrimonio sono stati discussi da esperti religiosi e laici, in un confronto tra le differenti prospettive europee.

Sono intervenuti: Maguelonne Dejeant-Pons, Francia, responsabile della Convenzione Europea del Paesaggio (Council of Europe); Christopher Young, UK, esperto internazionale e General Rapporteur of the UNESCO WHC Expert Meeting; Enrico Buergi, Svizzera, Membro della Conferenza della Convenzione Europea del Paesaggio (Council of Europe); William Pettit, UK, Canterbury Cathedral; Padre Nicolino Manca, Italia, PIME; Adele Cesi, Italia, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo MIBACT; Eva Konkony-Gyuro, Ungheria, Professore a University of West Hungary.

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La regione Basilicata aderisce all’Associazione Europea delle Vie Francigne

La regione Basilicata aderisce come socio ordinario all’Associazione Europea delle Vie Francigene, titolare dell’abilitazione di “réseau porteur” del Consiglio d’Europa dal 2007.

La valorizzazione e la promozione di percorsi ed itinerari in Basilicata acquistano efficacia e rilevanza in quanto inseriti in una rete stabile di collaborazione e condivisione dei progetti, esperienza e studi come quella dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

La Basilicata vuole sviluppare una serie di azioni per lo sviluppo sostenibile dei cammini e dei territori, anche in vista del 2019 che vede Matera Capitale Europea della Cultura, all’interno del progetto legato alla Via Francigena nel Sud che vede coinvolte cinque regioni italiane: Lazio, Molise, Campania, Basilicata e Puglia per un totale di 700km, aprendosi ai Paesi del Mediterrano tra cui Macedonia, Albania, Grecia, Turchia alla volta di Gerusalemme.

La Basilicata ha contribuito ha realizzare il dossier di candidatura per l’estensione della Via Francigena nel Sud elaborato da Società Geografica Italiana per conto della rete AEVF “l’estensione della via Francigena nel sud, verso la Puglia ed i suoi porti d’imbarco nel Mediterraneo, verso la Basilicata ed i due mari su cui si affaccia, verso l’Oriente e la terra Santa, contribuisce a disegnare la via maestra per realizzare un grande prodotto culturale e turistico nazionale e un grand eitinerario eromediterraneo.”


La regione Basilica aderisce anche al Comitato Europeo di Coordinameto Tecnico Regionale (CECTI) della Via Francigena, coordinato da AEVF ed al nascente Comitato di Coordinamento delle Regioni della Via Francigena nel Sud.

Luca Bruschi

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Forum della Via Francigena, orizzonti e prospettive

La Via Francigena è divenuta una realtà internazionale fortemente riconosciuta e in costante espansione, culturale e turistica. Questo grande risultato è il frutto dell’intenso lavoro dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, che ha celebrato il 28-30 aprile con un grande evento i 15 anni di attività: una tre giorni di lavori cui hanno preso parte ospiti internazionali, unitamente ad una delegazione del Governo italiano.

Nella splendida cornice del Teatro Magnani di Fidenza ed a Palazzo Farnese a Piacenza hanno preso il via le IV sessioni del convegno internazionale “Via Francigena, via di pace”: un intenso e costruttivo confronto sul passato, presente e futuro della Via Francigena, itinerario culturale del Consiglio d’Europa.

Un convegno nel quale hanno preso la parola oltre cento persone, provenienti da tutta Europa.

Il convegno è stata l’occasione per annunciare l’avvio ufficiale di una serie di progettualità legate alla Via Francigena:

– l’avvio della candidatura Unesco della Via Francigena attraverso il comitato di pilotaggio che è stato istituito dal Ministero per i Beni Culturali in collaborazione con regioni, enti locali ed AEVF. Un progetto che vede una forte condivisione e partecipazione con l’obiettivo comune di arrivare ad iscrivere il cammino all’interno del Patrimonio Monodiale dell’UNESCO.

– Gli immobili pubblici per incentivare la mobilità dolce sostenibile lungo la via Francigena, promuovendo lo sviluppo turistico, culturale ed economico del territorio italiano. L’iniziativa dell’Agenzia del Demanio per la via Francigena ha l’obiettivo di valorizzare i beni pubblici  con nuovi e innovativi servizi per i pellegrini e i turisti, cosi come incentivare l’imprenditoria giovanile e lo sviluppo di nuovi progetti da parte delle associazioni, anche sfruttando le opportunità dell’art. 24 del D.L. “Sblocca Italia”.

– La scoperta della via Francigena attraverso le linee dei treni secondarie che, per il 90%, sono prossime al cammino della Via Francigena. L’accordo fra AEVF e Trenitalia permetterebbe di dare un forte slancio e impulso alla fruizione della via Francigena attarverso il recupero di storiche linee di treni.

La tre giorni ha evidenziato l’importanza delle varie anime che compongono la Via Francigena, dalle istituzioni alle associazioni, dagli istitututi di ricerca al mondo legati all’imprenditoria. Punto di partenza, è stata la riscoperta della storia, delle origini e delle radici che hanno portato alla candidatura dell’itinerario culturale del Consiglio d’Europa, nel 1994, e dell’Associazione Europea delle Vie Francigene che è stata fondata a Fidenza nel 2001.

Il dinamismo dei comuni per il rilancio della Francigena è legato ad alcuni aspetti: il senso di riscoperta ad una identità e radici del passato; la possibilità di entrare in un circuito culturale europeo; lo sviluppo territoriale e la nascita di una economia sostenibile; la valorizzazione di politiche ambientali caratterizzate da un turismo slow ed autentico.

Oggi le istituzioni e le associazioni hanno una forte responsabilità per lo sviluppo di questa via europea, in particolare per quanto riguarda il senso di ospitalità ed accoglienza verso i pellegrini, viandanti,  visitatori e turisti. Si tratta di un processo partecipativo che sta già oggi coinvolgendo tutto il territorio e le intere comunità, dalle amministrazioni alle diocesi, dalle strutture ricettive a quelle di ristorazione, dal mondo del volontariato ed associazionismo alla rete delle imprese che possono fornire servizi ai camminatori ed ai turisti.

La Via Francigena, come ha ricordato in apertura del Forum il Vescovo di Fidenza Mons. Carlo Mazza, è un volano per far crescere il dialogo interculturale, interreligioso e messaggi di pace che uniscono l’Europa e persone in cammino su questo itinerario culturale: In verità val bene considerare che sulla Via Francigena s’è formato un uomo nuovo, quello che poi si definirà “uomo europeo”. Nel crogiuolo fecondo di incontri, conoscenze, esperienze, si è gradualmente costituito un uomo “cosmopolita”, capace di riunire in sintesi filoni culturali e religiosi in una inedita unità antropologica, caratterizzata dalle dinamiche proprie di un’inculturazione incrociata tra fede, culture, simbologie e linguaggi. Qui in realtà nasce l’Europa della libertà, della solidarietà, della cultura dell’accoglienza di molti popoli. E’ un’Europa “in fieri”, che si attrezza per il futuro.

Luca Bruschi

Gli interventi del Forum sono scaricabili qui

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Forum de la Via Francigena, horizons et prospectives

La Via Francigena est devenue une réalité internationale, fortement reconnue et en constante expansion culturelle et touristique. Ce bon résultat est le fruit d’un intense travail de l’Association Européenne des Vie Francigene, qui du 28 au 30 avril, a célébré un grand évènement : les 15 ans d’activités. 3 jours de travail avec la participation d’invités internationaux et d’une délégation du Gouvernement italien.

Les 4 sessions de la conférence internationale « Via Francigena, Voie de la paix » se sont déroulées  dans les splendides cadres du Théâtre Magnani à Fidenza et du Palais Farnese à Piacenza : une échange intense et constructif sur le passé, le présent et le futur de la Via Francigena, itinéraire culturel du Conseil de l’Europe.

Durant la conférence, plus de 100 personnes provenant de toute l’Europe ont pris la parole.

La conférence a été l’occasion d’annoncer officiellement le lancement d’une série de projets liés à la Via Francigena :

  • Le lancement de la candidature UNESCO de la Via Francigena à travers le Comité de pilotage qui a été établie par le Ministère des Biens Culturels en collaboration avec les régions, les collectivités locales et AEVF. Un projet qui bénéficie d’une grande participation avec l’objectif commun d’inscrire le chemin au Patrimoine Mondial de l’UNESCO.
  • Les lieux publics pour encourager l’ « écomobilité » durable le long de la Via Francigena, en promouvant le développement touristique, culturel et économique du territoire italien. L’initiative du service du Domaine pour la Via Francigena a pour objectif de valoriser les biens publics avec de nouveaux services innovateurs pour les pèlerins et les touristes, ainsi qu’encourager  l’entreprenariat chez les jeunes et le développement de nouveaux projets de la part des associations, même en utilisant les opportunités de l’art.2 du DL « Débloquer l’Italie ».
  • La découverte de la Via Francigena à travers les lignes de trains secondaires, qui sont à 90% voisines du chemin de la Via Francigena. L’accord entre AEVF et Trenitalia permettrait de donner une forte impulsion à l’utilisation de la Via Francigena à travers la récupération de lignes de trains historiques.     

Ces 3 jours ont mis en évidence l’importance des différentes personnes qui composent la Via Francigena, des institutions aux associations, des instituts de recherche à l’entreprenariat. La redécouverte de l’histoire, des origines et des racines qui ont amené à la candidature de l’itinéraire culturel du Conseil de l’Europe en 1994 a été le point de départ et l’Association Européenne des Vie Francigene a été fondée à Fidenza en 2001.

Le dynamisme des communes pour le lancement de la Francigena est lié à certains aspects : le sens de redécouverte d’une identité et de racines passées ; la possibilité d’entrer dans un circuit culturel européen ; le développement territorial et la naissance d’une économie durable ; la valorisation d’une politique environnementale caractérisée par un tourisme lent et authentique.

Aujourd’hui les institutions et les associations ont une forte responsabilité dans le développement de ce chemin européen, en particulier en ce qui concerne le sens de l’hospitalité et l’accueil des pèlerins, visiteurs et touristes. Il s’agit d’un processus de participation qui déjà aujourd’hui concerne tout le territoire et les communautés entières, des administrations aux diocèses, des structures d’accueil aux restaurants, du monde du volontariat et de celui des associations au réseau d’entreprises qui peuvent fournir des services aux marcheurs et aux touristes.

« La Via Francigena, comme l’a rappelé à l’ouverture du Forum l’Evêque de Fidenza Mons.Carlo Mazza, est un moteur pour accroitre le dialogue interculturel, interreligieux et les messages de paix qui unissent l’Europe et les personnes en chemin sur cet itinéraire culturel : En vérité il vaut mieux considérer que sur la Via Francigena s’est formé l’homme nouveau, celui que nous pourrons définir comme « l’homme européen ».Dans le creuset fertile des rencontres, des connaissances, des expériences, un homme « cosmopolite » s’est progressivement formé, capable de synthétiser des filons culturels et religieux en une unité anthropologique inédite, caractérisée par les propres dynamiques d’une inculturation croisée entre foi, cultures, symboles et langages. Ici en réalité nait l’Europe de la liberté, de la solidarité, de la culture de l’accueil de beaucoup de peuples. C’est une Europe « en devenir », qui s’équipe pour le futur. »     

Luca Bruschi

Les interventions du Forum sont téléchargeable ici.

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AEVF rinnova le cariche e si confronta con l’Europa

A conclusione del Forum internazionale “Via Francigena, Via di Pace” (Fidenza 28 aprile/Piacenza 29 aprile 2016)si è svolta a Fidenza il 30 aprile l’assemblea generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. All’ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2016/2019, l’approvazione del conto consuntivo 2015 e del budget 2016/2018 e l’esito della valutazione del Consiglio d’Europa.

Un’assemblea pubblica super-affollata di soci e amici AEVF che ha confermato il forte e generale interesse per l’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa della Via Francigena.
Rinnovo cariche sociali. Il Presidente uscente Massimo Tedeschi e, in nella quasi totalità, i membri uscenti dell’Ufficio di Presidenza sono stati riconfermati all’unanimità dei soci. Il presidente Tedeschi ha confermato anche cinque vicepresidenti: Francesco Ferrari (Vicario), Velia Coffey (Canterbury), Gaetan Tornay (Orsières), Nicola Fantozzi (Altopascio), Renato Trapé (Montefiascone). L’Ufficio di Presidenza sarà composto dai rappresentanti dei Comuni di Canterbury, Romainmotier, Aosta, Ivrea, Santhià, Pavia, Piacenza, Fidenza, Medesano, Pontremoli, Altopascio, Sarzana, Monteriggioni, Siena, Formello, Montefiascone, Roma; delle Province di Pavia, Lodi, Parma, Siena; Aigle; delle Regioni Puglia, Lazio, Toscana, Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta; della Associazione dello Chablais.
 
Valutazione del Consiglio d’Europa. Il Rapporto di valutazione del prof. Pierre Frustier (Università Sorbona di Parigi) ha messo in evidenza i progressi fatti nell’estensione della rete europea e propone quindi di “rinnovare la certificazione di “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” alla Via Francigena e di confermare l’AEVF quale reseau porteur dell’itinerario. AEVF ha, tra i suoi compiti, quello di continuare a mobilitare gli attori non italiani e trasferire le metodologie agli altri partner”.
Queste le raccomandazioni finali.
–    1. Rinforzare il comitato di coordinamento interregionale, strumento di riflessione ed indirizzo comune dove sono presenti le Regioni europee attraversate dalla Via Francigena.
–    2. Sviluppare in modo condiviso e coordinato l’animazione della via, valorizzando il patrimonio materiale e immateriale del percorso.
–    3. Rinforzare l’azione del comitato scientifico e favorire uno scambio studenti/insegnanti per un maggiore scambio di conoscenza tra diverse culture
–    4. Coinvolgere attori istituzionali e non della Via Francigena nel sud.
Soci fondatori di AEVF. Durante l’assemblea è stata consegnata, in segno di ringraziamento, ai 34 firmatari dell’Atto fondativo della Associazione (che allora si chiamava “Associazione dei comuni italiani lungo la Via Francigena secondo l’itinerario di Sigerico”) la foto di gruppo scattata i 7 aprile 2001 dopo la sottoscrizione.
Inoltre, un Attestato di pubblica benemerenza è stato consegnato a William Pettit (città di Canterbury) e a Giovanni D’Agliano (Regione Toscana), due persone che hanno particolarmente contribuito allo sviluppo della Via Francigena in questi anni.
Via Francigena nel Sud. Il 14 aprile 2016 si è svolta a Lussemburgo la seduta del Governing Board dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa che ha valutato, tra gli altri Itinerari, la Via Francigena. L’assemblea generale AEVF (organo chiamato ora a  ratificare l’estensione della certificazione di Itinerario culturale del Consiglio d’Europa alla Via Francigena nel sud) ha sottolineato la necessità di un accordo formale tra AEVF, in qualità di reseau porteur della Via Francigena, e le Regioni Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Puglia per la creazione di un coordinamento tecnico ed istituzionale che dia impulso alle azioni di realizzazione della Via Francigena nel sud. 
 
Luca Bruschi
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Charity walk UK

Il primo cammino con “raccolta fondi” sulla tratta inglese della Via Francigena, da Canterbury a Dover, si è svolto il 16 aprile ed è stato un vero successo. L’evento è stato organizzato da Julia Peters, rappresentante dell’associazione inglese “Canterbury to Rome” (CPR) e da Martina Gannon (lo scorso anno ha camminato con Julia gli ultimi 100 km della Via Francigena fino a Roma). 44 camminatori hanno interamente percorso le 20 miglia di percorso raccogliendo 2,100£ per il progetto “Save the Chidren.

Tra i partecipanti Brian Mooney, Presidente della CPR, ed altri membri dell’associazione, Velia Coffey, Vice Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, staff e studenti dell’Università del Kent. L’evento è stato supportato dall’Università del Kent, che ha realizzato magliette e sponsorizzato 10 studenti; la Cattedrale di Canterbury che ha messo a disposizione la credenziale benedicendo i pellegrini alla partenza con Canon Irvine e le chiese di Patrixbourne e Womenswold che hanno organizzato un momento di ristoro lungo il percorso raccontando ai presenti la storia degli antichi edifici.

In una giornata fredda e ventosa, il cammino è iniziato alle 7:45 presso la Cattedrale con grande partecipazione ed entusiasmo da parte dei pellegrini. Il primo step è avvenuto alla chiesa di Patrixbourne, dopo 3 miglia, dove il gruppo è stato gentilmente accolto da volontari della parrocchia con tradizionali biscotti, dolci e tea. Dopo aver ripreso il cammino lungo il terreno umido, la pausa pranzo successiva è avvenuta presso il grazioso pub ubicato lungo il  percorso a Shepherdswell. Da lì il gruppo è ripartito in direzione Dover.

Constatato il successo di questo evento, Julia Peters vuole organizzare una successiva “charity walk” per il prossimo anno con ipotetica data del 7 maggio 2017. Il positivo impatto sullo sviluppo della Via Francigena in Inghilterra include: maggiore conoscenza da parte della popolazione locale; coinvolgimento delle chiese e parrocchie lungo il percorso, anche per accogliere i pellegrini; sensibilizzazione delle autorità locali per un maggiore sistema di servizi e accoglienza per i pellegrini, segnaletica e messa in sicurezza del percorso. Questo evento annuale potrà mantenere alto l’interesse delle istituzioni per una maggiore frizione di questa tratta di percorso.

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Charity walk on the Via Francigena UK, 16 April, 2016

The first annual charity walk on the UK section of the VF, Canterbury to Dover, held on 16 April, was a great success.  The event was organised by Julia Peters, Canterbury Representative of the CPR, and Martina Gannon, who had walked with Julia for the last 100 KM of the VF to Rome in 2015.  44 individuals walked the full 20 miles, raising £2,100 for the charity Save the Children. 

Participants included Brian Mooney, CPR President, several CPR members, Velia Coffey, Vice-President of the European Association of the Vie Francigene, staff and students of the University of Kent and members of the public.  The event received support from: the University of Kent, who provided personalized t-shirts and sponsored ten Kent students; the Canterbury Cathedral, who supplied pilgrim credentials and a blessing to the pilgrims by Canon Irvine, and the churches of Patrixbourne and Womenswold who provided tea, coffee, cake and a short talk on the history and architecture of the churches. 

Despite a cold and windy start at 7.45 at the Cathedral, there was a high level of enthusiasm as the group walked out of Canterbury and into the countryside.  The first stop was at the church of Patrixbourne after 3 miles, where the group was graciously welcomed by volunteers from the parish, who handed out cups of tea and coffee to the eager pilgrims.  Participants lined up to get their credentials stamped before heading back into the damp morning, across muddy fields to Womenswold.  Muddy boots were left at the door as the walkers piled into the church for another tea break and some delicious homemade cake.  The group reached the Bell pub in Shepherdswell, ahead of schedule, for a one-hour lunch break.  A delightful walk across the fields of Waldershare House and a stop at the Church of All Saints ensured spirits remained high in the afternoon, even if energy levels were starting to fall.  A diversion from the official route to avoid flooding brought the group through the village of Guston, turning back onto the VF after crossing the A2.  The finish line was at the Red Lion pub, where a buffet had been laid out for the tired but happy pilgrims. 

Due to the success of this event, Julia Peters plans to organize another charity walk next year, which has tentatively been set for 7 May, 2017.  Positive impacts on the development of the VF in the UK as a result of the walk include:  increased local awareness of the VF, an expression of interest in the churches to provide better facilities for the pilgrims, including obtaining an official stamp and the future possibility of organizing champing (camping in a church) to accommodate pilgrims, and most importantly, bringing the problems of inadequate signage and impassable sections of the route to the attention of local authorities.  Making this walk annual will put pressure of the authorities to resolve these problems for the benefit of future pilgrims walking the VF, Canterbury to Rome.     

  

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Bucey-les-Gy primo comune francese che aderisce all’AEVF

Il Consiglio Municipale di Bucey-les-Gy ha aderito all’Associazione Europea delle Vie Francigene ed è il primo comune francese ad entrare ufficialmente nella rete AEVF. Bucey-les -Gy è un villaggio situato nella Franche-Comté ai piedi dei Monti de Gy, lungo la Via Francigena.

La marcia popolare “Pas à Pas” sulla Francigena del 12 marzo, alla quale hanno partecipato circa 300 camminatori ed AEVF, ha gettato le basi per l’adesione del comune francese, guidato dal Sindaco Emile Ney. Bucey-les-Gy ha voluto cogliere l’opportunità di entarare a far parte di una rete di collettività locali guidate dall’AEVF, réseau porteur del Consiglio d’Europa, con la prospettiva di sviluppare attività legate alla promozione del territorio e valorizzazione culturale.