Via Francigena

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Con progetto sviluppo turistico della media e bassa montagna nuova prodotto per escursionisti

Fino ad oggi la Valle d’Aosta ha proposto ai turisti appassionati di escursioni e camminate in montagna tre grandi opportunità: Tor Geants, Alta Via 1 e Alta Via 2, la Via Francigena. Tra qualche mese l’offerta sarà ampliata con il progetto progetto strategico “Bassa Via della Valle d’Aosta“.

Il Governo valdostano, infatti, ha dato il via libera al Progetto strategico Bassa Via della Valle d’Aosta che, come ha spiegato Aurelio Marguerettaz, assessore regionale al turismo, “consentirà, attraverso la creazione di un tracciato ciclo-pedonale ad anello, articolato in 20 tappe, di mettere fisicamente in rete le risorse culturali, eno-gastronomiche e naturalistiche di oltre 40 Comuni di bassa e media quota, sfruttando infrastrutture già esistenti, ma attualmente isolate”.

L’iniziativa, finanziata dal Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (Fesr), costituirà un prodotto turistico nuovo che, valorizzando in modo integrato le diverse risorse del territorio regionale, promuove uno sviluppo sostenibile delle località di media e bassa quota”. “Con l’approvazione del progetto strategico e dei progetti integrati, concludiamo – spiega il presidente della Giunta, Augusto Rollandin – un iter complesso e articolato per dare gambe ad una iniziativa  di una portata innovativa, incentrata sul fare rete e sull’integrazione tra attori e settori”.

Il fare rete, secondo Rollandin “è una modalità che caratterizzerà la programmazione europea per il periodo 2014/20”, e auspica che “l’intervento possa raggiungere i risultati attesi, in termini di incremento delle presenze turistiche nella regione”.

I differenti progetti integrati, approvati dalla Giunta, concernenti la promozione, lo sviluppo di tecnologie e servizi innovativi e interventi sulla sentieristica e sulla pista ciclabile, consentiranno, ha rimarcato Marguerettaz “la realizzazione del più ampio progetto strategico concorrendo, inoltre, all’attuazione della Strategia nazionale delle Aree interne, finalizzata al sostegno di iniziative proposte dagli operatori del territorio”.

Fonte: Valle d’Aosta Glical

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Forum Les Chemins de la Via Francigena – Jubileum 2016

L’anno 2016 sarà anno del Giubileo voluto da Papa Francesco e “anno dei cammini” indetto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo. Sarà anche l’anno in cui la nostra Associazione Europea festeggia i 15 anni di attività. Il 30 gennaio 2016 si parte con l’importante Forum di Monteriggioni.

Il Comune di Monteriggioni (Siena), in collaborazione con AEVF, organizza presso il complesso storico di Abbadia Isola sabato 30 gennaio 2016 il III Forum dei comuni toscani della Francigena e degli operatori che vi svolgono attività turistica “Les Chemins de la Via Francigena – Jubileum 2016″

Si parlerà di miglioramento della fruibilità, di servizi, di manutenzione, di promozione. L’incontro vuole gettare le basi di un unico progetto di coordinamento e di programmazione tra uffici turistici e ostelli della Via Francigena. Parteciperanno significative realtà della Francigena quali Canterbury, Reims, Regione Champagne-Ardenne, Regione Chablais, Canton Vallese.

In allegato il save the date

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Les Chemins de la Via Francigena – Jubuleum 2016

In 2016 the Jubilee launched by the Francis Pope and the « Year of walking » launched by the Italian Ministry of Culture and Tourism will be celebrate. At the same time the European Association of Via Francigena will celebrate the 15th anniversary. An important Forum will take place in Monteriggioni on 30th January 2016.

Monteriggioni Municipality (Siena) in collaboration with  the European Association Via Francigena (EAVF), will organise the III Forum for the Via Francigena  Tuscan municipalities and for professionals who work in the framework of tourism and in hospitality. The event will take place on January 30th 2016 in Abbadia Isola historical complex. Signposting, maintenance of the path, services for pilgrims and promotion are the topics that will be discussed. This international meeting would provide to reinforce the cooperation among the tourist offices and accommodations for pilgrims. Many important partners will be invited to the Forum as Canterbury, Reims, Champagne-Ardenne Region, Chablais Region, Valais Canton

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Les Chemins de la Via Francigena – Jubileum 2016

2016 sera l’année du Jubilé lancé par le Pape François et l’année consacré aux chemins lancé par le Ministère italien de la Culture et du Tourisme. Ce sera aussi l’année ou l’Association Européenne des Chemins de la Voie Francigena va fêter 15 ans d’activité.

La ville de Monteriggioni (Sienne), en collaboration avec l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena, organise le samedi 30 janvier 2016 (Badia a Isola, Monteriggioni) le III Forum des Communes toscanes le long de la Via  Francigena et des opérateurs culturels qui développent les services à soutien de l’itinéraire. Les thèmes abordés seront: le parcours, le balisage, les services pour les pèlerins et la promotion. Le but du Forum est la coordination et le travail commun entre les offices du tourisme et les hébergement pour les pèlerins le long de la Via Francigena. Les représentants européens seront invités pour un échange des bonnes pratiques : Cantorbéry, Reims, Région Champagne-Ardenne, Région Chablais, Canton Valais.

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Nuovi servizi per i pellegrini nel punto tappa di Acquapendente

In vista del Giubileo che inizierà l’8 dicembre, l’attiva amministrazione comunale ed il territorio di Acquapendente si preparano ad accogliere pellegrini e viandanti offrendo un serie di servizi ai camminatori.

Previsto il nuovo Centro Informazioni del Pellegrino a 30 metri dalla Piazza del Comune utilizzando gli spazi della Pro Loco di Acquapendente e usufruendo del personale a dispozione. Anche all’interno del Comune e nei presso della Basilica del Santo Sepolcro sono disponibili luoghi di informazione, tutti indicati con una nuova segnaletica. Verranno messe a disposizione le credenziali ufficiali per i pellegrini e le brochure informative.
Per dare il benvenuto ai pellegrini, vengono realizzate delle targhe in ceramica (sono famose a livello internazionale le ceramiche di Acquapendente) che saranno installate a 200 m dall’ abitato.

In ambito di accoglienza, viene realizzato un bel progetto con le scuole superiori di Acquapendente per coinvolgere due studenti i quali si interfacceranno con i camminatori e potranno dare loro informazioni utiuli. L’ospitalità povera per i pellegrini troverà inoltre nuove situazioni migliorative presso la struttura del pellegrino gestita dalla Confraternita di San Rocco (riscaldamento e docce).

Attenzione e coinvolgimento anche degli operatori economici locali, stati dotati di materiale informativo per i pellegrini. Verranno proposte tariffe convenzionate sia per il pernottamento sia per il menù dedicato ai camminatori.

Infgine, con dectreto di Papa Francesco, i pellegrini potranno ottenere l’ indulgenza plenaria nella basilica del santo Sepolcro e nella chiesa di santa Vittoria (“sede della Madonna del Fiore” che nel 2016 festeggia gli 850 anni di anniversario.

Acquapendente è pronta ad accogliervi!

 

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La Provincia di Siena inaugura un’altra tappa della Via Francigena in località Renaccio

Mercoledì 2 dicembre la Provincia di Siena, con la partecipazione della Regione e del Comune di Siena, inaugura il completamento dei lavori di messa in sicurezza e valorizzazione del tratto ciclo-pedonale Siena-Ponte D’Arbia individuato come tappa n.12 del tragitto della Francigena.

L’inaugurazione, fissata per le ore 8,30 presso la rotatoria della Strada della Fonte Murata/Renaccio, avviene in occasione del passaggio dei pellegrini che partecipano al pellegrinaggio organizzato dal Comune di Siena lungo la Francigena da Siena a Roma per il Giubileo della misericordia. 

Lo scopo del progetto, costato circa 190.000 euro e finanziato dalla Regione Toscana con fondi FAS e in piccola parte dalla Provincia di Siena, è stato quello di fornire ai pellegrini e fruitori del tratto senese della Via Francigena, un percorso alternativo e privo di veicoli a motore rispetto all’attuale itinerario che prevedeva l’uso della carreggiata stradale della SP 136.

I lavori nello specifico hanno riguardato la realizzazione di un tratto di percorso ciclo pedonale all’interno di terreni agricoli acquisiti dall’amministrazione provinciale; tale tratto che si sviluppa in adiacenza all’argine del torrente Riluogo ha uno sviluppo di circa 500 metri ed inizia dal ponte sulla strada di Certosa ed arriva alla rotatoria situata nell’area artigianale.
Successivamente il percorso continua sfruttando pertinenze e marciapiedi ubicate lungo la strada di Ribucciano, le quali sono state oggetto di interventi di modifica e miglioramento al fine di garantire la percorribilità sia di pedoni che bici. Tale tratto su pertinenze comunali ha estensione di ulteriori 500 metri e giunge fino al braccio della rotatoria sulla SP 136, da tale punto è stato realizzato un intero tratto ex-nuovo di percorso, su proprietà provinciali e comunali la cui lunghezza complessiva risulta di circa 1700 metri.

Ulteriore opera che si è resa necessaria per dare compimento all’intervento di messa in sicurezza è stata l’attraversamento pedonale realizzato con pannelli fotovoltaici.
La finitura del percorso di neo realizzazione è quella tipica delle strade bianche che risultano elemento caratteristico della campagna senese, ed al fine di garantire una minore presenza di vegetazione è stato utilizzata la finitura a stabilizzato anche per la realizzazione delle banchine.
Le staccionate sono state realizzate anch’esse con elementi tipici del territorio quali le palizzate in castagno. In corrispondenza di questo percorso è stato installato anche un fontanello per l’approvvigionamento dell’acqua sempre finanziato dai fondi FAS.

“ Il crescente interesse per la Via Francigena e le opportunità che da questo possono derivare in termini culturali ma anche turistici ed economici richiedono un impegno concreto e continuativo di manutenzione e valorizzazione – afferma il presidente della Provincia Fabrizio Nepi -. Si pone quindi la necessità di attivare rapidamente opportune forme di collaborazione tra tutte le Istituzioni locali ma anche con i privati e gli operatori economici del territorio.”

La Via Francigena attraversa da nord a sud l’intera provincia di Siena con un tracciato di circa 150 Km da San Gimignano fino a Radicofani, trovando nel territorio senese forse uno dei tratti più belli con testimonianze storico artistiche di assoluto rilievo e, per il suo valore di itinerario culturale europeo, sta incontrando sempre maggiore interesse.
Sono 7 le tappe senesi con una lunghezza media da 25 a 32 Km che sono state oggetto di importanti interventi di segnaletica e messa in sicurezza a cura della Provincia di Siena.
La Provincia con i propri uffici ha sviluppato l’intera progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori necessari ricevendo dalla Regione un finanziamento complessivo, dal 2010 ad oggi, pari a circa 2.905.000 euro (di cui 1.165.000 per opere realizzate dal 2010 al 2011 e 1.740.000 euro per lavori eseguiti dal 2012 ad oggi). La Provincia ha curato anche la promozione della Via Francigena attraverso la comunicazione web con la creazione e la gestione di un canale tematico all’interno del portale www.terresiena.it, nei social network e con l’organizzazione di eventi, educational e blogtour

Fonte: SienaFree

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Il 1 dicembre partiranno da Siena i nuovi pellegrini diretti a Roma per il Giubileo della Misericordia

Evento promosso da Comune di Siena nell’ambito di Siena Capitale Italiana della Cultura 2015 e realizzato con la collaborazione dell’Associazione Europea delle Vie Francigena (AEVF) e dell’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino.

Partiranno, con una tappa urbana, martedì 1 dicembre giorno di Sant’Ansano patrono di Siena, i pellegrini diretti a Roma per l’apertura del Giubileo della Misericordia promosso da Papa Francesco. Il pellegrinaggio di sette giorni “Siena-Roma – Lungo la via Francigena verso il Giubileo della Misericordia” nasce da un’idea dell’Amministrazione comunale di Siena e fa parte del ricco programma di Siena Capitale della Cultura 2015 prendendo spunto dal cammino fatto dalla Compagnia di Santa Caterina in Fontebranda in occasione del Giubileo del 1600, anno della grande indulgenza proclamata da Clemente VIII. Il programma prevede sette tappe, compresa la partecipazione alla cerimonia di apertura del Giubileo l’otto dicembre a Roma.  Prima di partire, il 1 dicembre, i pellegrini visiteranno la città e parteciperanno ad un momento di ringraziamento e di benedizione del cammino davanti alla chiesa di Sant’Ansano.  Ecco il programma:

ore 15.30  incontro tra i rappresentanti delle istituzioni delle città coinvolte al Santa Maria della Scala

ore 16.00 visita guidata al Pellegrinaio del Santa Maria della Scala

ore 17.00 Santa Messa al Duomo per la celebrazione di S. Ansano

ore 18.30 benedizione del pellegrino presso la chiesa delle Carceri di S. Ansano e partenza per il tratto urbano della Francigena verso Porta Romana

ore 20.30 cena tipica all’Orto dei Pecci in occasione della quale verrà consegnata la credenziale e la “bisaccia del pellegrino”

Le successive tappe saranno: il 2 dicembre da Siena a Ponte d’Arbia, il 3 dicembre da Ponte d’Arbia a San Quirico d’Orcia, il 4 dicembre da San Quirico d’Orcia a Radicofani, il 5 dicembre da Radicofani ad Acquapendente, il 6 dicembre da Acquapendente a Bolsena ed il 7 dicembre da Bolsena a Roma in pullman, qua saranno accolti nella chiesa di Santa Caterina da Siena, in via Giulia, sede di una delle più antiche Confraternite di Roma, nata con il compito di accogliere i pellegrini che da Siena si recavano a Roma.

I colleghi giornalisti, fotografi e operatori televisivi sono invitati a partecipare alla tappa senese del 1 dicembre con ritrovo alle 15.30 al Santa Maria della Scala

UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE
Siena Capitale Italiana della Cultura 2015

Natascia Maesi per IDEM ADV grafica, web & comunicazione

mobile +39 338 3423462 – 335 1979414

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Verso il Giubileo con la rinascita della Via Francigena e degli itinerari culturali

Si sta per avvicinare il Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco e nel 2016 prenderà il via l’importante Anno dei Cammini. Due eventi che potranno avere una forte connessione, anche grazie alla rinascita della Via Francigena.

L’attenzione sulle vie storiche, culturali, di pellegrinaggio è un fattore molto importante che sta mettendo in rete Governo, Regioni, Comuni, associazioni, pubblico e privato.

Una svolta importante che è stata recentemente annunciata dal Ministro Dario Franceschini: “in un momento in cui il turismo internazionale è in forte crescita» e le città d’arte sono stremate dai viaggi mordi e fuggi, «il turismo sostenibile non è uno dei settori, ma la vocazione necessaria del sistema paese. Puntare su questo vuol dire valorizzare l’Italia come museo diffuso. L’Anno nazionale dei cammini  coinciderà con l’Anno Santo e con una filosofia di un Giubileo povero, di pellegrinaggio.

ATTRAVERSO IL PAESE DA NORD A SUD, PRENDE FORMA UN NUOVO MODO DI VIAGGIARE: SOSTENIBILE, SLOW, AUTENTICO E DI QUALITA’
La Francigena rappresenta oggi uno dei più importanti progetti per lo sviluppo turistico dell’Italia, Paese che negli ultimi anni ha perso molto appeal a livello internazionale. Il trend dei cammini è in grado di generare importanti flussi di viaggiatori e creare una nuova vocazione legata all’accoglienza sui territori. Si tratta di un progetto inclusivo, in grado di promuovere una forma di turismo sostenibile e legato al recupero della memoria, ma anche in grado di favorire lo sviluppo delle aree limitrofe al percorso. La Francigena, inoltre, si può declinare con altre forme complementari di turismo legate alle terme, alla gastronomia e genuinità dei cibi, ai percorsi legati al romanico o abbazie medievali, alla letteratura di viaggio.

Affinché si possa concretizzare l’attesa verso un progetto di questa dimensione, si dovrà seguire il lungimirante esempio portato avanti dalla regione Toscana con un adeguato sviluppo delle infrastrutture al fine di rendere perfettamente fruibile i percorso a piedi, in bicicletta e a cavallo, cosi come dovranno essere messe in sicurezza tutte le tratte, creati nuovi punti tappa, ampliata l’offerta legata all’accoglienza. Questo significa mettere la Via Francigena ed i cammini al centro delle politiche nazionali, regionali e locali per la pianificazione e sviluppo strategico territoriale.

IL PELLEGRINAGGIO COME METAFORA DELLA RISCOPERTA DELLE RADICI EUROPEE
Via Francigena, “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” è la sua definizione che deriva dal riferimento al Programma degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa, lanciato ufficialmente nel 1987 con il Cammino di Santiago de Compostela, due anni prima della caduta del muro di Berlino. Questo primo itinerario culturale europeo mette in evidenza l’importanza del dialogo interculturale e l’incontro delle tre peregrinationes majores cristiane del periodo medievale, e cioè Santiago di Compostela, Roma, Gerusalemme. La “Dichiarazione” approvata nella città spagnola il 23 ottobre 1987 insisteva su questi principi:  “il senso dell’umano nella società, le idee di libertà e di giustizia e la fiducia nel progresso, sono i principi che storicamente hanno forgiato le differenti culture che creano l’identità europea. Questa idea culturale è, oggi come ieri, il frutto dell’esistenza di uno spazio europeo carico di memoria collettiva e percorso da cammini che superano le distanze, le frontiere e le incomprensioni”. Ed inoltre: “Il cammino di Santiago, altamente simbolico nel processo di costruzione dell’Europa, servirà di riferimento e di esempio per le azioni future”.

All’interno della “Dichiarazione” è fortemente presente il tema del pellegrinaggio e dei cammini come metafora della riscoperta delle radici europee. Un invito rivolto soprattutto ai giovani affinché, percorrendoli, pensino ad una società “fondata su tolleranza, rispetto degli altri, libertà, solidarietà”. Un significato profondo che oggi, alla luce dei gravi e drammatici fatti di terrorismo internazionale che stiamo vivendo, acquista un valore ancora più prezioso. I cammini non fanno distinzioni ed accolgono chiunque sulla via: cristiani, ebrei, musulmani.
Il Cammino di Santiago è diventato il pioniere del rilancio delle vie di pellegrinaggio: i percorsi verso Roma, come la Francigena; i cammini di Sant’Olav, nel Nord Europa; i pellegrinaggi micaelici, tutti insieme nella famiglia allargata degli itinerari culturali europei.

GLI ITINERARI CULTURALI EUROPEI
I 33 itinerari culturali oggi riconosciuti dal Consiglio d’Europa offrono un viaggio alla scoperta della storia e dell’identità europea, celebrando le tradizioni e i popoli che ci hanno resi ciò che oggi siamo; gli itinerari culturali si snodano seguendo le impronte di commercianti, di artigiani, di ordini religiosi, di musicisti, di inventori, favorendo sviluppo economico e sociale. Dal paesaggio vitivinicolo all’industria e all’artigianato, dalla cultura termale alla rete anseatica di commercio, ai Vichinghi e alla loro storia: essi testimoniano il significato della diversità e di come sia possibile trarre vantaggio dalla promozione di società stabili e prospere.
Gli attuali 33 itinerari culturali certificati dal Consiglio d’Europa, 19 dei quali passano per l’Italia, sono un volano per l’economia e per il turismo, oltre a rappresentare dei viaggi nel tempo e nello spazio che ci aiutano a ricordare da dove veniamo e chi siamo, e per questo vanno sostenuti nel loro sviluppo” ci ha ricordato il vice segretario generale del Consiglio d’Europa, Gabriella Battaini Dragoni, in occasione del Forum sugli itinerari culturali europei il 29-30 ottobre scorso.

Gli itinerari culturali rappresentano infine un percorso geopolitico che aiuta ad abbattere i muri che separano le culture, favorendo la costruzione di ponti di dialogo, tolleranza, condivisione, cooperazione. Jacques Le Goff, grande storico del Medio Evo e grande appassionato di Via Francigena, la definisce come un “ponte tra Europa anglosassone ed Europa latina”.

Ancora una volta le parole dell’insigne storico francese ci aiutano a comprendere questo progetto culturale europeo: “… l’Europa si costruisce. E’ una grande speranza che si realizzerà soltanto se si terrà conto della storia: un’Europa senza storia sarebbe orfana e miserabile. Perché l’oggi discende dall’ieri, e il domani è il frutto del passato. Un passato che non deve paralizzare il presente ma aiutarlo a essere diverso nella fedeltà, e nuovo nel progresso. Tra l’Atlantico, l’Asia e l’Africa, la nostra Europa esiste infatti da un tempo lunghissimo, disegnata dalla geografia, modellata dalla storia, fin da quando i Greci le hanno dato il suo nome. L’avvenire deve poggiare su queste eredità che fin dall’antichità, e anzi fin dalla preistoria hanno progressivamente arricchito l’Europa, rendendola straordinariamente creativa nella sua unità e nella sua diversità, in un contesto mondiale sempre più ampio”.

Costruire la Via Francigena contribuisce a voler cercare di continuare la costruzione dell’ Europa dei popoli nel rispetto delle diverse culture.

Luca Bruschi

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Vers le Jubilé de la renaissance de la Via Francigena et des itinéraires culturels

Bientôt aura lieu le Jubilé spécial de la Miséricorde proclamé par le Pape François et en 2016 commencera l’importante Année des Chemins. 2 évènements qui pourront avoir une forte connexion, grâce également à la renaissance de la Via Francigena.

L’attention portée aux Chemins historiques, culturels, de pèlerinage est un facteur très important qui crée un réseau entre Gouvernement, Régions, Communes, associations, public et privé.

Un changement important qui a été annoncé récemment par le Ministre Dario Franceschini : « une période dans laquelle le tourisme international est en forte croissance » et les villes d’art sont  épuisées par les voyages éclairs, « le tourisme durable ce n’est pas un des secteurs, mais la vocation du système Italien. Cela veut dire valoriser l’Italie comme un grand musée. L’année nationale des Chemins coïncide avec la Sainte Année et avec une philosophie d’un jubilé pauvre, de pèlerinage. »    

A TRAVERS LE PAYS, DU NORD AU SUD, PREND FORME UNE NOUVELLE FACON DE VOYAGER : DURABLE, SLOW, AUTHENTIQUE ET DE QUALITE 

La Francigena représente aujourd’hui un des plus importants projets pour le développement touristique de l’Italie, pays qui dans les dernières années a perdu l’attrait au niveau international. La tendance des Chemins est capable d’engendrer d’importants flux de voyageurs et de créer une nouvelle vocation liée à l’accueil sur les territoires. Il s’agit d’un projet inclusif, capable de promouvoir une forme de tourisme durable et lié à la récupération de la mémoire, mais aussi capable de favoriser le développement des aires limitrophes au parcours. La Francigena, en outre, peut être déclinée sous d’autre formes complémentaires de tourisme comme les thermes, la gastronomie et l’authenticité des aliments, les parcours liés au  style roman ou abbayes médiévales, la littérature de voyage.

Afin que l’on puisse concrétiser l’attente vers un projet de cette dimension, on devra suivre l’exemple clairvoyant présenté par la région Toscane avec un développement adéquat d’une infrastructure afin de rendre parfaitement accessible le parcours à pied, à vélo et à cheval. De la même façon devront être mis en sécurité tous les trajets, créées des nouvelles étapes, amplifiée l’offre liée à l’accueil. Ceci signifie mettre la Via Francigena et les Chemins au centre de la politique nationale, régionale et locale pour la planification et le développement stratégique territorial.

LE PELERINAGE COMME METAPHORE DE LA REDECOUVERTE DES RACINES EUROPEENNES     

Via Francigena, « Itinéraire Culturel du Conseil de l’Europe » est la définition qui dérive de la référence au Programme des itinéraires culturels du Conseil de l’Europe, lancée officiellement en 1987 avec le Chemin de Saint Jacques de Compostelle, 2 ans avant la chute du mur de Berlin. Ce premier itinéraire culturel européen met en évidence l’importance du dialogue interculturel et la rencontre des 3 peregrinationes majores cristiane de la période médiévale, qui sont Saint Jacques de Compostelle, Rome, Jérusalem. La « Déclaration » approuvée par la ville espagnole le 23 octobre 1987 insistait sur ces principes : «le sens de l’humain dans la société, les idées de liberté et de justice et la confiance dans le progrès, sont les principes qui, historiquement, ont forgé les différentes cultures qui créent l’identité européenne. Cette idée culturelle est, aujourd’hui comme hier, le fruit de l’existence d’un espace européen chargé de mémoire collective et parcouru de Chemins qui dépassent les distances, les frontières et les incompréhensions ». En outre : « le Chemin de Saint Jacques de Compostelle, hautement symbolique dans le processus de construction de l’Europe, servira de référence et d’exemple pour les actions futures ».

Dans la « Déclaration » le thème du pèlerinage et des Chemins comme métaphore de la redécouverte des racines européennes est fortement présent. Une invitation adressée surtout aux jeunes afin que, en les parcourant, ils pensent à une société « fondée sur la tolérance, le respect des autres, la liberté, la solidarité ». Une signification profonde qui aujourd’hui, à la lumière des graves et dramatiques actes de terrorisme international que nous sommes en train de vivre, acquiert une valeur encore plus précieuse. Les Chemins ne font pas de distinction et accueillent tout le monde sur la route : chrétiens, juifs, musulmans.

Le Chemin de Saint Jacques de Compostelle est devenu le pionnier de la remise au goût du jour des routes de pèlerinage : les parcours vers Rome, comme la Francigena ; les Chemins de Saint’Olav, dans le nord de l’Europe ; les pèlerinages de Saint Michel, tous ensemble dans la famille élargie des itinéraires culturels européens.

LES ITINERAIRES CULTURELS EUROPEENS

Les 33 itinéraires culturels aujourd’hui reconnus par le Conseil de l’Europe offrent un voyage à la découverte de l’histoire et de l’identité européenne, en célébrant les traditions et les peuples qui nous ont rendus comme nous  sommes au jour d’aujourd’hui ; les itinéraires culturels serpentent en suivant les traces des commerçants, des artisans, des ordres religieux, des musiciens, des inventeurs, en favorisant le développement économique et social. Du paysage vinicole à l’industrie et à l’artisanat, de la culture thermale au réseau de commerce hanséatique, aux Vikings et à leur histoire :  tout cela témoigne de la signification de la diversité et de comment il est possible  de tirer un avantage de la promotion de sociétés stables et prospères.

« Les actuels 33 itinéraires culturels certifiés par le Conseil de l’Europe, parmi lesquels 19 passent par l’Italie, sont une force motrice pour l’économie et le tourisme, et représentent des voyages dans le temps et dans l’espace qui nous aident à nous rappeler d’où nous venons et qui nous somme. Pour cela ils doivent être  soutenus dans leur développement » nous a rappelé la vice-secrétaire du Conseil de l’Europe, Gabriella Battaini Dragoni, à l’occasion du Forum sur les itinéraires culturels européens le 29-30 octobre dernier.   

Les itinéraires culturels représentent enfin un parcours géopolitique qui aide à abattre les murs qui séparent les cultures, en favorisant la construction de ponts de dialogue, tolérance, partage, coopération. Jacques Le Goff, grand historien médiéval et grand passionné de la Via Francigena, la définit comme un « pont entre l’Europe anglo-saxonne et l’Europe latine ».

Encore une fois les paroles du grand historien français nous aident à comprendre ce projet culturel européen : « …l’Europe se construit. C’est un grand espoir qui se réalisera seulement si on tient compte de l’histoire : une Europe sans histoire serait orpheline et misérable. Parce que Aujourd’hui provient d’Hier, et Demain est le fruit du passé. Un passé qui ne doit pas paralyser le présent mais l’aider à être différent dans la fidélité, et nouveau dans le progrès. Entre l’Atlantique, l’Asie et l’Afrique, notre Europe existe en effet depuis très longtemps, dessinée par la géographie, modelée par l’histoire, du jour où les Grecs lui ont donné son nom. L’avenir  doit rester sur cette hérédité qui depuis l’antiquité, et même depuis la préhistoire, a progressivement enrichi l’Europe, en la rendant extraordinairement créative dans son unité et dans sa diversité, dans un contexte mondial toujours plus ample ».

Construire la Via Francigena contribue à vouloir chercher en continu la construction de l’Europe des peuples dans le respect de la diversité culturelle.

Luca Bruschi    

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Nuovi interventi sulla Francigena a Santa Croce

Il piano di interventi per la via Francigena che fa capo al Comune di Santa Croce inaugura ufficialmente la sua seconda fase. Il tratto di strada interessato è quello che dalla Riserva naturale di Montefalcone arriva fino alla via della Palagina, vicino al confine con il territorio di Fucecchio. La decisione di realizzare nuove azioni di messa in sicurezza, per rendere del tutto fruibile e funzionale il percorso usato dai pellegrini in epoca medievale per raggiungere la capitale, arriva in seguito al via libera della Regione. Questa ha accordato all’amministrazione comunale la possibilità di impiegare per attuare interventi futuri parte dei fondi a disposizione non ancora spesi per le opere di ripristino. Per le precedenti operazioni di manutenzione straordinaria della via dei pellegrini, infatti, da parte dell’ente regionale era stato erogato un finanziamento di 25mila euro. Non tutti sono stati utilizzati, però, perché l’amministrazione Deidda è riuscita a risparmiarne una parte ricorrendo ad economie di ribasso d’asta durante le gare di affidamento dei lavori. In questo modo è stata salvata una somma pari a circa 9mila euro, che potrà essere destinata a nuovi interventi. Questi ultimi andranno a completare e mettere del tutto in sicurezza il tratto di percorso che permette di fare due passi nel bel mezzo del polmone verde delle Cerbaie. I lavori includono il ripristino della strada sottostante la scarpata dal terreno più fragile, la copertura delle radici degli alberi che al momento sono ancora scoperte a seguito dell’erosione delle piogge, ma anche le operazioni di pulizia, potatura e decespugliamento delle piante che invadono il manto stradale del tracciato.

Fonte: Il Tirreno