Via Francigena

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Il viaggio di nozze da sogno? A piedi lungo la via Francigena

Qual è il matrimonio dei sogni? Le risposte possono essere molteplici e variegate e seguono logiche influenzate dal carattere e dalle passioni. E il viaggio di nozze dei sogni invece? C’é chi anela mete esotiche, chi ricerca storia e cultura. Il denominatore comune resta sempre e comunque il relax. Così vale per quasi tutti ed è proprio in quel «quasi» che ti capita di conoscere coppie di sposi che scelgono una via diversa perché proprio non sopportano i canoni ricorrenti.

E’ il caso di Andrea Ristori (proprietario della rinomatissima Pasticceria Ristori di Forte dei Marmi salita alle cronache oltre 30 anni fa grazie alle innante doti di pasticcere del padre Walter e proprietario anche del Caffè Ristori a Querceta che poi è il luogo dell’incontro «galeotto» 4 anni orsono) e di Selvaggia Magnolfi (figlia del Consigliere Regionale Alberto), di Forte dei Marmi. Matrimonio celebrato il 12 Settembre scorso nel campo messo loro a disposizione dalla Croce Verde di Lido di Camaiore, ed appositamente trasformato in una sorta di runch. Fuori dal comune anche il viaggio di nozze ribattezzato scherzosamente un «cammino di miele». Ma di che cosa si tratta esattamente? «Siamo appassionati di trekking – racconta entusiasta e divertito Andrea – quindi siamo partiti ieri alle 13 da Lucca a piedi puntando in direzione di Roma dove pensiamo di arrivare il prossimo 4 Ottobre dopo aver percorso la bellezza di 450 chilometri. Io, Selvaggia ed i nostri due Jack Russel che si chiamano Fiuto e Spia». «Abbiamo – spiega meglio Andrea – una cartina disegnata a mano sulla quale sono stati segnati tutti i lidi che attraverseremo e amici e parenti hanno potuto scegliere la località dalla quale ricevere una cartolina o un selfie da noi». . «Due anni fa – ricorda orgoglioso – ci cimentammo nel cammino verso Santiago de Compostela. Un percorso conosciutissimo a livello mondiale mentre la via Francigena (che storicamente collega Roma a Canterbury) è ancora in fase di scoperta. Lungo il percorso solo qualche Ostello o qualche Bed and Breakfast ci dà l’idea che non ci siamo smarriti».

Sergio Iacopetti

Fonte: La Nazione

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Boom della Francigena alla vigilia del Giubileo

Stando al numero di camminatori in forte aumento ed alle cifre registrate soltanto dagli accessi al sito www.viefrancigene.org nel mese di agosto (55 mila visitatori, dei quali 10 mila dall’estero, ma sono previsti oltre 1 milione di visitatori nel 2015) ed ai 100 mila contatti mensili del profilo Facebook, sembrerebbe proprio di si.

“Sono molto soddisfatto – dice, a conclusione dell’edizione 2015 del Festival europeo “Via Francigena Collective project“, il presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi – degli oltre 500 eventi che il Festival ha messo in cartellone in tutta Europa. Il Giubileo si approssima e sono certo che, sia per motivi religiosi che culturali, troverà spazio rilevante nell’edizione del prossimo anno. Per questo auspico il sostegno delle Regioni attraversate dalla Via Francigena”.

Una stretta collaborazione, in occasione del Giubileo è quella stabilita con Roma Capitale, attraverso le aperture straordinarie e le visite guidate gratuite a siti archeologici, lungo il tratto sud della Via Francigena, che normalmente sono chiusi o poco noti, organizzate dalla Sovrintendenza Capitolina. Le visite si svolgeranno dal 26 settembre prossimo al 17 ottobre e saranno curate dai funzionari archeologi e storici dell’arte della Sovrintendenza Capitolina (in allegato calendario delle visite). A confermare il boom del cammino francigeno anche in Europa un altro importante riconoscimento: l’università di Lille curerà un progetto di valutazione dell’impatto della Via Francigena sul patrimonio culturale che si trova lungo l’itinerario. Ma è “lo spirito di condivisione che ha animato piazze e sentieri lungo tutto il cammino” che il direttore del Festival, Sandro Polci, tiene a sottolineare, dopo aver ringraziato AEVF e Associazione Civita che lo promuovono: “E’ emersa con sempre maggiore chiarezza la parte bella della “civiltà pellegrina”: dinamica, consapevole, che condivide. Valori in comune, sia per chi pensa a San Francesco che a Bruce Chatwin.”

Sulla scia di queste due strade, in apparenza così diverse, verranno assegnati sabato prossimo, 19 settembre, nel chiostro di San Sebastiano di Gravina in Puglia, in occasione del XIII Raduno dei cortei storici, attestati di “Riconoscenza della Via” a organismi segnalati per “qualità e cuore” rispetto al tema di fondo “Culture e Colture dei paesaggi”: Pilgrim Crossing Borders,il pellegrinaggio, promosso da diverse associazioni europee, che, iniziato in aprile a Trondheim, attraverso Norvegia, Danimarca, Germania, Austria è giunto in Italia e in ottobre sarà in Palestina e Israele; UNPLI, Unione Nazionale Pro Loco Italiane per la la staffetta “da Francesco a Francesco” che ha i visto i camminatori partire dai luoghi di S. Francesco e arrivare al Vaticano da Francesco Bergoglio; Il Comune di Roma che ha organizzato con l’Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza capitolina, la fruizione della Villa di Massenzio, del Sepolcro di Priscilla, di Villa dei Gordiani e del Colombario di Pomponio Hylas; il FAI (Fondo Ambiente Italiano) per il ” Cammino a 6 zampe” organizzato nel bosco di Francesco ad Assisi; il Teatro Pubblico Pugliese per la Visual Art e gli spettacoli di danza; l’Opera Romana Pellegrinaggi per il grande significato del pellegrinaggio in Terra Santa con partenza il 21 ottobre da Roma e arrivo a Gerusalemme, organizzato per testimoniare i valori di pace, condivisione e dialogo interreligioso; la Regione Basilicata e la Pro Loco Castel Lagopesole per la ricostruzione del Mondo di Federico II; infine Francigena Arts Festival nato nel 2010 ad Altopascio.

Ufficio stampa Festival europeo
“Via Francigena Collective project”

Francesca Cusumano- Mob. 3355236641 web: www.festival.viefrancigene.org

ASSOCIAZIONE EUROPEA DELLE VIE FRANCIGENE/ EUROPEAN ASSOCIATION VIA FRANCIGENA
Email: luca.bruschi@viefrancigene.org; mob. +39 329 6629306
Web: www.viefrancigene.org
Facebook: Via Francigena; twitter: AEVieFrancigene

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La Via Francigena che vorrei: contribuisci con le tue idee per migliorare il percorso!

In vista degli Stati Generali della Via Francigena, i viandanti, le associazioni, gli operatori e chiunque abbia a cuore l’itinerario sono invitati a fornirci un piccolo contributo per migliorarlo. Un modulo con alcune brevi e semplici domande ci aiuterà a identificare le priorità di intervento sul percorso, e a raccogliere idee e stimoli dai viaggiatori, che verranno presentati in occasione dell’incontro del 10 Ottobre. 

Qui potete trovare il modulo

 

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#Visit Francigena: le tue foto agli Stati Generali

Le tavole rotonde che si svolgeranno durante gli Stati Generali della Via Francigena del 10 ottobre saranno accompagnate da una selezione di fotografie che racconteranno i cinque gruppi che parteciperanno alla discussione: viandanti, associazioni, operatori dell’accoglienza, guide e tour operator, istituzioni.

Mandaci via mail delle foto che illustrino al meglio uno o più dei cinque gruppi, le proietteremo durante gli Stati Generali e le pubblicheremo sul sito ufficiale della Via Francigena!

Via mail: webmaster@viefrancigene.org (oggetto #visitfrancigena)

Su instagram, #visitfrancigena

 

 

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Il nuovo ostello di Abbadia Isola: in anteprima le foto degli interni

La squadra del CamminaFrancigena ha visitato in anteprima il nuovo ostello di Abbadia Isola, la cui apertura è prevista nel prossimo novembre. Una volta conclusi i lavori la struttura potrà ospitare circa 60 persone, in varie tipologie di stanze, dalla camera doppia con bagno privato alla camerata con letti a castello a prezzi “pellegrini”. Sarà uno degli ostelli più belli della Via Francigena, ricavato in un’ala dell’antico convento in cui l’arcivescovo Sigerico soggiornò durante il suo viaggio nel 990 d.C. 

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Effetto Giubileo sulla Via Francigena: sarà il nuovo Cammino di Santiago?

Un gruppo di camminatori ha percorso l’intero itinerario dal Colle del Gran San Bernardo a Roma per aggiornare cartografia e segnaletica, e verificare lo stato del percorso  alla vigilia dell’Anno Santo.

Vent’anni fa, in occasione di un Anno Santo Jacobeo, i pellegrini lungo il Cammino di Santiago decuplicarono in un anno, passando da 9.000 a 99.000. Dobbiamo aspettarci un boom del genere sulla Via Francigena?

42 giorni di cammino, 1000 km di percorso pedonale e altrettanti di percorso ciclabile rilevati con GPS, 2700 segnavia adesivi posizionati dove necessario, più di 3000 bivi descritti puntualmente nei road book, 14.400 fotografie georeferenziate, 25 ore di video da cui verrà tratto un documentario, centinaia di incontri, innumerevoli bei ricordi: questo il primo bilancio del CamminaFrancigena, il viaggio-evento che ha percorso la Via Francigena dal Colle del Gran San Bernardo a Roma.

Il viaggio, organizzato da SloWays e Movimento Lento in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene e il Touring Club Italiano, ha documentato lo stato di salute del principale itinerario culturale (e spirituale) italiano alla vigilia del Giubileo.

Secondo Alberto Conte, che ha coordinato l’organizzazione, il risultato è al di sopra delle aspettative: “i recenti lavori sul percorso, soprattutto nel territorio toscano, hanno risolto la gran parte dei problemi di sicurezza, la segnaletica era già discreta, e dopo il nostro lavoro di potenziamento i segnavia bianco-rossi si trovano senza soluzione di continuità dal Colle del Gran San Bernardo a Roma. I pellegrini che abbiamo incontrato in genere erano soddisfatti delle condizioni del tracciato, e soprattutto ammirati e spesso stupiti per la bellezza dei paesaggi e per la ricchezza delle attrattive culturali.

Rimangono alcune criticità, prima tra tutte i 5 km lungo la Via Cassia al confine tra Toscana e Lazio, un problema da affrontare con urgenza, mentre l’ingresso a Roma, tallone d’Achille dell’intero itinerario, è in via di risoluzione. Ora il tema critico diventa l’accoglienza: se – come pensiamo e speriamo – durante il Giubileo la Via Francigena verrà percorsa da un fiume di pellegrini, il sistema dell’ospitalità pellegrina potrebbe essere messo a dura prova.”

Vent’anni fa, negli anni ’90, il Cammino di Santiago era percorso da flussi di persone simili alla Via Francigena. In occasione dell’anno Santo del 1993, si passò improvvisamente da 9.000 a 99.000 pellegrini che arrivarono alla cattedrale dopo almeno 100 km di cammino. Un boom che potrebbe verificarsi anche sulla Via Francigena nel prossimo anno, e al quale sarebbe bene prepararsi, poiché potrebbe rappresentare la svolta per i territori attraversati dall’itinerario.

Il CamminaFrancigena è stato raccontato “in diretta” tramite le nuove tecnologie: ogni giorno Radio Francigena ha registrato il resoconto del viaggio, in podcast pubblicati sul sito www.visit.viefrancigene.org , mentre sulla pagina www.facebook.com/slowaystravel sono stati pubblicati pensieri e foto scattate lungo il cammino.

Alberto Conte

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Una indagine per monitorare il flusso dei pellegrini

In vista degli Stati Generali della Via Francigena, previsti ad Ottobre a Monteriggioni, il Centro Studi del Touring Club in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene promuove una indagine per monitorare l’andamento dei flussi turistici sulla Via Francigena.

Un semplice questionario è online per raccogliere dati e informazioni:
https://it.surveymonkey.com/r/Francigena

Grazie per la vostra collaborazione e per l’utile tempo che vorrete dedicarci.

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Survey on Italian Via Francigena tourism

In order to present the final results in Monteriggioni in October during the event focused on the Via Francigena, the Study Department of Touring Club of Italy in cooperation with the European Association Francugena Ways is carrying out a survey to monitor tourist flows on Italian Via Francigena.Survey on Italian Via Francigena tourism:
https://it.surveymonkey.com/r/Francigena
Many thanks for tour cooperation!

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Al via la mega campagna promozionale del territorio lucchese. Francigena al centro

Parte la campagna promozionale del territorio provinciale di Lucca annunciata in occasione dell’apertura di Expo Milano 2015 e promossa dalle istituzioni lucchesi: le immagini di Lucca e della sua intera provincia saranno protagoniste nei prossimi mesi su mensili e settimanali di larga diffusione, nonché sulle riviste di vettori di compagnie aeree e ferroviarie.

La scelta strategica delle istituzioni lucchesi in occasione di questo evento promozionale si è orientata nel realizzare una campagna di comunicazione sulla stampa, piuttosto che organizzare una partecipazione al Fuori Expo, organizzato a Milano in occasione di Expo, che  comportava costi ed investimenti elevati senza assicurazioni di successo, ma anzi con un incerto margine di ritorno per il territorio.

Ed ecco la scelta di puntare su una campagna di comunicazione per promuovere il territorio della provincia di Lucca: settimanali e mensili in distribuzione nazionale e internazionale scelti sulla base di un profilo di lettori caratterizzati da una capacità di spesa medio-alta, da una propensione al viaggio familiare verso le città d’arte e il mare e interessati alle arti e all’enogastronomia, ospiteranno da fine agosto a gennaio 2016 una media di quattro pagine promozionali per una tiratura complessiva di circa 250.000. copie al mese.

L’intera campagna seguirà la fase conclusiva di Expo 2015 e introdurrà l’anno giubilare con riferimenti ai cammini dello Spirito e alla Francigena. I temi che si alterneranno sulle testate riguarderanno il mare, la qualità del paesaggio e dell’artigianato, i beni culturali, la musica, l’enogastronomia, il turismo sportivo, la storia e la via Francigena.

La campagna si articolerà inoltre attraverso la pubblicazione di banner e redazionali  su alcune delle testate prescelte.

Le immagini avranno nel claim The lands of Giacomo Puccini il filo conduttore che unisce i molteplici aspetti dell’offerta del territorio. La Camera di Commercio di comune accordo con le altre istituzioni – dichiara il Presidente Bartoli – ritengono che tra i molti personaggi e i molti simboli dei nostri territori Giacomo Puccini sia indubbiamente il più conosciuto e il più internazionale. Non si tratta di valorizzare Giacomo Puccini ma al contrario di chiedere al grande compositore di aiutare le istituzioni a incrementare la conoscenza dei nostri territori dalla Lucchesia alla Versilia.

Il progetto è stato voluto e finanziato dalla Camera di Commercio, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dal Comune di Lucca e dal Comune di Capannori. L’idea creativa è firmata dall’art director Domenico Raimondi con la collaborazione tecnica di Stefano Bellandi. Lucca Promos ne è il soggetto attuatore.

“Si tratta di una campagna volutamente non campanilistica – sottolinea il Presidente Giorgio Bartoli – La suggestione del nostro territorio è fatta di molteplici atmosfere, di varie opportunità e offerte: presentarle in modo integrato e non giustapposto è il nostro obiettivo. Del resto solo un lavoro di squadra può contribuire in modo sostanziale a integrare sforzi e risorse verso un obiettivo comune: diffondere le qualità dei nostri territori.”

“Fare sistema nel settore della promozione turistica – dichiara il sindaco del Comune di Lucca Alessandro Tambellini – non è solo opportuno, ma necessario, sia perché collaborando fra più soggetti riusciamo ad abbattere i costi, e sia soprattutto perché il territorio trae forza dalla visione unitaria che siamo in grado di esprimere. Il Comune di Lucca sta lavorando con grande convinzione in questo senso: ne sono esempi concreti la nuova strategia turistica partecipata e il Cartellone unico degli eventi, come pure la collaborazione con Comuni limitrofi come Capannori su eventi di grande risonanza, penso ai Comics e alla Mostra delle camelie. Questa campagna promozionale dell’intero sistema provinciale va dunque nella direzione da noi auspicata di coesione e offerta integrata che ritengo sarà in grado di generare importanti ritorni per il territorio”.

“Giacomo Puccini, insieme a Giuseppe Verdi, è il compositore ancora oggi più rappresentato nel mondo. Il suo nome – sottolinea il presidente della Fondazione Crl, Arturo Lattanzi –  è capace di evocare suggestioni, non solo fra gli appassionati di lirica, e costituisce per la città di Lucca un unicum rappresentato e ‘interpretato’ da una vivacità e da una pluralità di iniziative, pubbliche e private, che hanno pochi eguali in Italia.

“Il progetto The lands of Giacomo Puccini mette a sistema questa pluralità di iniziative e può definirsi strategico proprio perché pensato in modo globale, integrato, unitario e condiviso. E di fronte a queste caratteristiche di unitarietà e condivisione, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca risponde sempre con la sua presenza attiva, come ha già dimostrato partecipando con enti locali e istituzioni pubbliche alla realizzazione di altri, importanti, progetti strategici, dove ha mantenuto il proprio ruolo di sussidiarietà, senza però rinunciare alla propria autonomia decisionale e organizzativa”. 

Rodolfo Pasquini in qualità di amministratore unico di Lucca Promos – ringrazia gli enti coinvolti nella campagna per avere individuato in Lucca Promos il soggetto attuatore del progetto. Fa piacere partecipare ad attività che vedono la proficua sinergia tra soggetti diversi.

“Lavorare insieme per una promozione congiunta del nostro straordinario territorio che costituisce un unicum di grande valore dal punto di vista paesaggistico, architettonico, storico, culturale – sostiene il sindaco di Capannori, Luca Menesini – è l’obiettivo che il Comune di Capannori persegue da tempo, allacciando rapporti e collaborazioni con altri enti, come dimostrano l’accordo di co-promozione degli eventi dedicati a verde e fiori con Lucca e Borgo a Mozzano; i protocolli con i Comuni per la valorizzazione del Monte Pisano, da un lato e del brand Pinocchio, dall’altro. Sinergie che proseguono con gli eventi culturali come Comics e, più recentemente, il Festival Lucca Jazz Donna. Collaboriamo volentieri a questa campagna che mette al centro temi strategici per il turismo del nostro territorio tra i quali la promozione del sistema delle Ville, della Francigena, del cicloturismo e del turismo slow. Auspichiamo che sia un primo passo sia per estendere la partecipazione ad altri soggetti,  sia per sviluppare interventi anche su ulteriori canali di comunicazione oggi centrali come il web”.

“Bellezza e attività sono il binomio su cui puntare – afferma Domenico Raimondi –    Stimolare la curiosità dei lettori con la semplicità, la suggestione e l’ironia integrando l’immagine di un territorio con i suoi valori. Rischiando il non convenzionale, si è scelto di intraprendere l’idea di valorizzare Lucca e le sue terre attraverso l’accostamento – anche in modo provocatorio e inusuale – di qualità, esperienze e iniziative. Le terre di Giacomo Puccini, oltre che essere visitate per le bellezze naturali, storiche ed artistiche, sono oggi luogo di attività, capaci di soddisfare le aspettative di un turismo moderno”.

Fonte: La Gazzetta di Lucca

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Sergio, pensionato, a settantacinque anni si riscopre pellegrino

Zaino di 12 chili in spalla, scarponi, cappello, bastoncini da trekking, vestiti comodi e barba incolta (solo quando è in viaggio, però). Segni particolari? Pellegrino. «Dopo 47 anni di scrivania, ho deciso di viaggiare camminando».

Sergio Allegranti, 75 anni (che sembrano 65), si racconta. Ragioniere in pensione, abita a Santomato. Si potrebbe pensare che viva da solo: in realtà ha una bella moglie, due nipotine ed un canone di nome Newton. Ma lui viaggia in solitudine, perché solo così, dice, contempla la natura che lo circonda. Un po’ come diceva Fabrizio De Andrè: solo nella più completa solitudine ognuno riesce ad entrare meglio in contatto con il circostante. Rimasto affascinato da un viaggio a Santiago di Compostela nel 2009, una volta rientrato nel suo paese Sergio non è più riuscito a stare fermo e passa le sue giornate progettando i viaggi futuri.

«Festeggiavamo il nostro quarantesimo anno di matrimonio e mia moglie ha detto: perché non andiamo in pellegrinaggio a Santiago? Abbiamo percorso 810 chilometri mettendoci un mese intero – racconta, occhi ridenti e fisico atletico – ne sono rimasto affascinato. C’erano persone da tutto il mondo, spinte da motivi religiosi o anche dalla semplice curiosità. Francesi, tedeschi, australiani, brasiliani, coreani. Eravamo tutti uguali: potevi essere ricco, povero, di qualunque classe sociale. Lì non importava, eri come tutti gli altri, con lo stesso zaino pesante in spalla. Camminando mi sono accorto di quante cose superflue ci portiamo dietro nella vita di tutti giorni: a Santiago bastava l’essenziale».

Quel viaggio dona a Sergio l’input per continuare. Così, avendo sentito parlare della via Francigena, compra una guida e decide di partire da Altopascio, fino a San Pietro, Roma. «Il pellegrinaggio è durato 17 giorni. Percorrendo circa 25 chilometri al giorno, mi fermavo a dormire in ostelli e conventi, ripartendo all’alba. Sono passato da San Miniato, San Gimignano, Siena, Buonconvento, San Quirico d’Orcia, Acquapendente, Bolsena, Montefiascone, Viterbo, Sutri, Campagnano di Roma, La Storta… –prosegue – La via Francigena è stato il percorso più bello che abbia mai fatto».

Ogni pellegrino, racconta, si porta dietro una sorta di credenziale, una Charta Peregrini rilasciata dalla confraternita di Santiago di Compostela, di Perugia, per segnare tutti i posti visitati. Altro viaggio significativo, quello dalla Sacra di San Michele (Val di Susa) fino a Mont Saint Michel (Normandia). «È stato il percorso più lungo che abbia fatto, ben 1.080 chilometri in 40 giorni – spiega – In Francia ho trovato il corpo di Bernadette ed ho deciso che il pellegrinaggio successivo sarebbe stato da Nevers a Lourdes. Nessuna casualità, scelgo i miei percorsi sulla base di punti per me significativi da cui partire».

Poi Bari-Santa Maria di Leuca, Akko (l’antica Acri)-Gerusalemme, Suelli-Orgosolo, solo per citare altri pellegrinaggi. Tutti rigorosamente con una grossa conchiglia attaccata allo zaino, l’emblema del pellegrino. «Come faccio a fare tutto questo alla mia età? Dove non si arriva con le gambe si arriva con la testa, mi ripeto sempre. È tutta questione di mente. E poi è bello il ritorno, poiché la casa è sempre il punto di arrivo».
E allora, ultreya Sergio, come dicono, salutandosi, i pellegrini.

Alessanndra Tuci

Fonte: Il Tirreno