Via Francigena

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Ad Altopascio la festa del pane: eccellenze lungo la Via Francigena

Sabato 9 e domenica 10 maggio nel centro storico stand e degustazioni per conoscere i prodotti tipici locali, dall’Expo un progetto per rifornire di pane le mense della Caritas.

“Pane e tutte le cose buone del territorio” è questo il titolo della undicesima edizione della “Festa del pane” che rinnova il suo appuntamento ad Altopascio sabato 9 e domenica 10 maggio nelle strade e nelle piazze del centro storico.

L’obiettivo è quello di celebrare il pane di Altopascio, un prodotto di grande qualità e fragranza che fin dal Medioevo è uno dei simboli di questa città insieme alla Via Francigena. Altopascio infatti è stata, e lo è ancora, una delle tappe più importanti nel tracciato toscano di questa importante via di pellegrinaggio. Il pane rappresentava quindi la forma più semplice e autentica dell’accoglienza per i pellegrini diretti nei luoghi santi della cristianità e che trovavano ospitalità nella famosa “Magione” dei Frati Ospitalieri del Tau.

Una tradizione che ha attraversato i secoli perchè ancora oggi il pane rappresenta una voce importante nell’economia e nella storia di Altopascio. Un prodotto che si è guadagnato la sua notorietà grazie alla qualità delle materie prime utilizzate, alla manualità del processo produttivo, al sapore particolare e, come nella migliore tradizione toscana, si tratta di un pane cotto senza sale. I pani che escono dal forno hanno forma quadrangolare (bozza) o allungata (filone), una consistenza morbida all’interno e una crosta croccante di colore chiaro e dorato.

Gli stand dove sarà possibile degustare e acquistare i vari tipi di questo pane si trovano in Via Cavour insieme agli altri prodotti tipici del territorio grazie alla collaborazione dell’Associazione Strade del vino e dell’olio. In Piazza Ricasoli e Piazza Garibaldi troveranno invece posto le bancarelle del mercatino dell’artigianato e dell’antiquariato. Gli stand saranno aperti sabato dalle ore 14 alle 20 mentre domenica l’orario sarà dalle ore 10 alle 20.

Tra gli eventi collaterali domenica dalle ore 10 in Piazza Vittorio Emanuele  si svolgerà un raduno Ferrari a cura di Autosport Service Pistoia mentre fuori dalle mura della città sempre domenica, appuntamento con la rievocazione a cura del Comitato trattori d’epoca e trebbiatura di Altopascio. La Festa del Pane avrà una importante appendice il prosssimo 25 maggio all’Expo di Milano nella Cascina Triulza che ospita il padiglione dell’Associazione Città del Pane ( ne fanno parte 50 comuni di 15 regioni), di cui Altopascio è comune capofila.

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MIBACT in raccordo con gli enti locali per valorizzarela via Francigena

Il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini ha incontrato i componenti dell’intergruppo parlamentare ‘Amici della Via Francigena’ ai quali ha indicato le priorità del Governo per la valorizzazione e la promozione degli itinerari e dei percorsi turistici anche alla luce delle nuove norme previste dalla legge ArtBonus che facilitano incentivano il turismo sostenibile.

«Il Governo e il parlamento – ha detto il ministro – possono fare molte cose insieme per la realizzazione di questo progetto. Il Mibact sta già lavorando, in raccordo con gli enti locali,  per promuovere e valorizzare il cammino della via Francigena e altri nuovi percorsi di turismo culturale e sostenibile». E sottolinea Alessandra Terrosi, coordinatrice dell’intergruppo: «E’ stato un incontro proficuo e importante – ha sottolineato   –  Abbiamo illustrato le nostre proposte e presentato al ministro la mozione che abbiamo depositato questa settimana, a firma di tutti i gruppi parlamentari, per chiedere al  Governo di proporre entro il 30 gennaio 2016 il progetto di candidatura per l’inserimento della “Via Francigena” nella lista rappresentativa del patrimonio culturale materiale dell’umanità dell’Unesco. Siamo molto soddisfatti da questo incontro perché è emersa la comune volontà di Governo e Parlamento di far crescere e valorizzare questo importante cammino che sarà da volano per il rilancio di molti territori e dei piccoli borghi».

Fonte: Travel Quotidiano

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Residence Al Tedesco, nel centro di San Miniato

Nella piazza principale di San Miniato, “Residence  Al Tedesco” si affaccia sulla campagna toscana e offre un giardino con piscina e splendida vista sulla collina. Decorati e arredati elegantemente con mobili d’epoca, gli appartamenti dispongono di aria condizionata, cucina o angolo cottura, e bagno privato con doccia. In una posizione ideale per effettuare escursioni lungo l’antica Via Francigena.

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Residence Al Tedesco, in the center of San Miniato

In San Miniato main square, the “Residence Al Tedesco” faces the Tuscan countryside, offering a garden with swimming pool and a beautiful view on the hills.  Elegantly decorated and furnished with vintage furniture, the flats are provided with air conditioning, kitchen area, and private bathroom with shower. The residence position makes it ideal for excursions on Via Francigena.

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Candidare la via Francigena a patrimonio dell’Unesco

Una mozione che impegna il Governo a proporre entro il 30 gennaio 2016 il progetto di candidatura per l’inserimento della “Via Francigena” nella lista rappresentativa del patrimonio culturale materiale dell’umanità dell’Unesco.

E’ quella presentata da Susanna Cenni, deputata, e da Alessandra Terrosi, promotrice dell’Intergruppo sulla Francigena, sottoscritta da un nutrito e trasversale gruppo di parlamentari. L’obiettivo della candidatura, che sarà avanzata d’intesa con gli altri Paesi europei interessati dal tracciato, sarà quello di dare continuità alle iniziative, agli stanziamenti, ai protocolli d’intesa e ai progetti già messi in atto dai soggetti preposti nel corso degli ultimi anni per l’antica strada Romea che, a partire dal Medioevo, conduceva da Canterbury alla capitale della cristianità.

Fonte: GoNews

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Accoglienza a Vetralla: hotel Il Pino Solitario

Siamo un albergo a tre stelle, a conduzione familiare, attivo dal 1959. Bar con giardinetto vicino, per godersi meglio le soste. Ci troviamo a Cura di Vetralla, nel comune di Vetralla (VT), a Km.14 da Viterbo e 64 da Roma: abbiamo la fermata dei pullman di linea per Roma e per Viterbo immediatamente di fronte all’albergo, stazione ferroviaria linea Viterbo-Roma a m.150. 

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Cà del Mago”, una storia ambientata nel medioevo e la Francigena

“Cà del Mago“, una storia ambientata nel medioevo e la Francigena. Un intreccio narrativo scrito da Michele Bottazzi che si sviluppa nei paesi e borghi attorno alla Via Francigena. La stessa viene percorsa dai protagonisti in tutto il suo corso emiliano e buona parte di quello Toscano.

“Una parola scritta sulla busta di una lettera destinata al macero attora l’attenzione di un giovane studioso. L’indizio sarà la chiave giusta er aprire lo scrigno della sua memoria e svelrane un contenuto inaspettato.

Il prezioso oggetto ritrovato lo convincerà a consultare registri, diari e manoscritti di Cattedrali, Pievi Chiese e Chiostri e da queste ricorstuire una vicende leggendaria”

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Vie Francigene in Puglia: progetto di eccellenza

Le vie Francigene in Puglia sono da considerare nel contesto di un più ampio disegno che ricostruisce il cammino millenario dei pellegrini e delle genti che, a partire dal Nord Europa, raggiungevano Roma e si spingevano in direzione del Santuario di Monte Sant’Angelo e verso i porti d’imbarco per l’Oriente e la Terra Santa.

Straordinarie testimonianze di devozione per l’Arcangelo Michele sono le iscrizioni runiche che ritroviamo sul Gargano, attorno alla Grotta, dove tanti visitatori lasciavano una traccia di sé. Segni senza alcun apparente significato e semplici croci: soltanto i più colti incidevano il proprio nome. Epigrafi tracciate in caratteri diversi da quelli latini e greci, con segni in uso in Inghilterra dal VI al IX secolo, a testimonianza del lungo viaggio di fede.

Su quelle stesse orme, non si viaggiava solo per devozione: oltre santi e pontefici, lungo quei percorsi si sono avvicendati nei secoli mercanti e armati, fiere e pastori, studiosi e maestranze, crociati e templari, avventurieri e grandi pensatori. Già dal tempo degli antichi romani, quando per raggiungere il porto strategico di Brindisium si realizzò la via Appiaregina viarum – e più tardi anche la Traiana.

La Puglia è tutta francigena: un lembo di terra stretto e lungo, immerso nel Mediterraneo. 400 km di territori che alternano paesaggi e architetture straordinariamente diversificati, con 800 km di coste balneabili. E, soprattutto, un fascio di vie che interseca il tracciato principale delle vie Francigene che ripercorre sostanzialmente le due grandi arterie romane: si pensi alla Litoranea, la Micaelica, l’Appia Calabra, la Sallentina, la Leucadense, l’Herculea e quindi la Egnazia che – di tutte – è quella destinata a condurre verso Oriente.

Oggi tutto questo è anzitutto occasione per riscoprire le origini culturali su cui l’Europa ha costruito le sue basi più antiche, ma anche un percorso di dialogo interreligioso e interculturale con le altre Civiltà del Mediterraneo. E consente la creazione di itinerari turistici basati sull’identità territoriale (il “genius loci”) per definire nuove traiettorie di attraversamento lento del territorio, assecondando il desiderio di esperienza e di autenticità che contraddistingue il viaggiatore contemporaneo, che intende sottrarsi alle formule desuete del turismo di massa, che avverte la necessità di approfondire la conoscenza del territorio, stringendo un legame con i paesaggi e le risorse ambientali e sociali.

Ai visitatori che chiedono servizi di mobilità lenta, preferendo spostarsi a piedi, in bicicletta oppure a cavallo, che prediligono la pace, il raccoglimento, il silenzio e l’ospitalità frugale dei conventi e delle strutture rurali, i tratturi e le piste ciclabili, i maneggi e gli agriturismi, la Puglia si offre con tutta la naturalezza delle sue vocazioni, delle sue tradizioni e dei suoi infiniti motivi di eccellenza.

Regione Puglia e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, attraverso un Progetto di Eccellenza Turistica, stanno garantendo infrastrutturazione ai primi 45 km di percorsi, sui Monti Dauni e verso il Tavoliere delle Puglie, attraversando paesaggi infiniti, piccoli borghi appenninici e sorprendenti città d’arte come Troia e Lucera.

Il cammino è iniziato. Incontriamoci e partiamo.

Federico Massimo Ceschin


 

INFO:

VIAGGIARE IN PUGLIA (PUGLIAPROMOZIONE)
http://www.viaggiareinpuglia.it

VIE FRANCIGENE DI PUGLIA (PUGLIA FRANCIGENA)
https://www.facebook.com/viefrancigenedipuglia

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Verso Sud, con il Consiglio d’Europa

Vie Francigene nel Sud, verso il Mediterraneo e Gerusalemme. L’Accordo Parziale Allargato tra Conisglio d’Europa e Commission Europea sugli itinerari culturali ha preso atto del dossier di candidatura a Itinerario culturale del Consiglio d’Europa delle Vie Francigene nel Sud presentato da AEVF in collaborazione con Società Geografica Italiana.

Era il lontano 22 aprile 2001, quando 34 Enti Locali firmarono l’atto costitutivo di quella che oggi è l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), oggi formata da oltre cento Regioni ed Enti territoriali, per svolgere un’azione di impulso e di valorizzazione dell’Itinerario francigeno nel più ampio contesto del Programma degli Itinerari del Consiglio d’Europa, da cui nel 2007 ha ricevuto l’abilitazione a rete portante (“réseau porteur”). Ed è in questa veste, frutto di una stretta collaborazione con l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo, che AEVF ha consolidato in vent’anni un efficace modello di governance, modello di riferimento europeo per lo sviluppo, la tutela, la salvaguardia e la promozione dei territori, ma anche per lo sviluppo di un’Europa pacifica dei popoli, del dialogo interculturale e interreligioso.

Con questo portato, la Via Francigena di Sigerico – nel tratto da Canterbury a Roma – guarda oggi all’estensione verso Sud, verso la Puglia e i suoi porti d’imbarco nel Mediterraneo, verso l’Oriente e la Terra Santa, con l’obiettivo di contribuire a disegnare la via maestra per realizzare un grande prodotto turistico nazionale e un grande itinerario euromediterraneo di pace.

Negli anni più recenti, AEVF si è impegnata in un’intensa attività di coordinamento delle Regioni del Mezzogiorno – Lazio, Campania, Molise, Basilicata e Puglia – riuscendo nell’obiettivo di individuare un itinerario condiviso, poi divenuto Dossier di candidatura grazie all’autorevole supporto della Società Geografica Italiana, approvato all’unanimità dall’Assemblea del 30 marzo 2015.

L’Associazione, che nel frattempo ha siglato anche un Accordo di Valorizzazione con la Direzione Generale del MiBACT, ritiene di offrire al Paese un progetto di interesse nazionale: una colonna vertebrale sulla quale innestare una nuova stagione di promozione e di fruizione in chiave turistica dell’immenso patrimonio ambientale e culturale, con particolare riferimento allo sviluppo del Mezzogiorno e delle Aree interne. Un progetto che è insieme europeo e mediterraneo, che prevede la redazione di un Masterplan condiviso che affronti i temi dell’accoglienza e dell’informazione turistica, dell’ospitalità e dei servizi, delle infrastrutture e della segnaletica, della mobilità lenta e di fruizione dei beni culturali, creando le condizioni per generare una “microeconomia del cammino” che offra nuove opportunità di occupazione qualificata, soprattutto giovanile.

Nella seduta del 28/29 aprile 2015, l’Accordo parziale allargato ha preso atto del Dossier di Candidatura e quindi esteso al tratto Sud – da Roma a Brindisi – la certificazione del Consiglio d’Europa. Si conclude così un lungo iter iniziato con l’adesione formale di Regione Puglia nel 2013, proseguito in seno all’Associazione Europea delle Vie Francigene e al Coordinamento delle Regioni del Mezzogiorno: un atto che offre una traccia importante per l’integrazione in un’ottica plurifondo delle azioni che le Regioni intenderanno attuare nella prossima programmazione comunitaria 2014-20 per la messa in sicurezza, la segnaletica, la promozione e la fruizione del grande Itinerario Culturale.

 

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Le vie Francigene in Puglia

Le vie Francigene in Puglia sono da considerare nel contesto di un più ampio disegno che ricostruisce il cammino millenario dei pellegrini e delle genti che, a partire dal Nord Europa, raggiungevano Roma e si spingevano in direzione del Santuario di Monte Sant’Angelo e verso i porti d’imbarco per l’Oriente e la Terra Santa.

Straordinarie testimonianze di devozione per l’Arcangelo Michele sono le iscrizioni runiche che ritroviamo sul Gargano, attorno alla Grotta, dove tanti visitatori lasciavano una traccia di sé. Segni senza alcun apparente significato e semplici croci: soltanto i più colti incidevano il proprio nome. Epigrafi tracciate in caratteri diversi da quelli latini e greci, con segni in uso in Inghilterra dal VI al IX secolo, a testimonianza del lungo viaggio di fede.

Su quelle stesse orme, non si viaggiava solo per devozione: oltre santi e pontefici, lungo quei percorsi si sono avvicendati nei secoli mercanti e armati, fiere e pastori, studiosi e maestranze, crociati e templari, avventurieri e grandi pensatori. Già dal tempo degli antichi romani, quando per raggiungere il porto strategico di Brindisium si realizzò la via Appiaregina viarum – e più tardi anche la Traiana.

La Puglia è tutta francigena: un lembo di terra stretto e lungo, immerso nel Mediterraneo. 400 km di territori che alternano paesaggi e architetture straordinariamente diversificati, con 800 km di coste balneabili. E, soprattutto, un fascio di vie che interseca il tracciato principale delle vie Francigene che ripercorre sostanzialmente le due grandi arterie romane: si pensi alla Litoranea, la Micaelica, l’Appia Calabra, la Sallentina, la Leucadense, l’Herculea e quindi la Egnazia che – di tutte – è quella destinata a condurre verso Oriente.

Oggi tutto questo è anzitutto occasione per riscoprire le origini culturali su cui l’Europa ha costruito le sue basi più antiche, ma anche un percorso di dialogo interreligioso e interculturale con le altre Civiltà del Mediterraneo. E consente la creazione di itinerari turistici basati sull’identità territoriale (il “genius loci”) per definire nuove traiettorie di attraversamento lento del territorio, assecondando il desiderio di esperienza e di autenticità che contraddistingue il viaggiatore contemporaneo, che intende sottrarsi alle formule desuete del turismo di massa, che avverte la necessità di approfondire la conoscenza del territorio, stringendo un legame con i paesaggi e le risorse ambientali e sociali.

Ai visitatori che chiedono servizi di mobilità lenta, preferendo spostarsi a piedi, in bicicletta oppure a cavallo, che prediligono la pace, il raccoglimento, il silenzio e l’ospitalità frugale dei conventi e delle strutture rurali, i tratturi e le piste ciclabili, i maneggi e gli agriturismi, la Puglia si offre con tutta la naturalezza delle sue vocazioni, delle sue tradizioni e dei suoi infiniti motivi di eccellenza.

Regione Puglia e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, attraverso un Progetto di Eccellenza Turistica, stanno garantendo infrastrutturazione ai primi 45 km di percorsi, sui Monti Dauni e verso il Tavoliere delle Puglie, attraversando paesaggi infiniti, piccoli borghi appenninici e sorprendenti città d’arte come Troia e Lucera.

Il cammino è iniziato. Incontriamoci e partiamo.

Federico Massimo Ceschin


 

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