Via Francigena

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Il comune di Saint Maurice (CH) diventa socio AEVF!

E’ un piccolo comune del Canton Vallese, ma grande è la sua importanza strategica. Saint Maurice si trova lungo la Via Francigena svizzera, esattamente a metà del percorso compiuto da Sigerico nel suo viaggio per arrivare a Roma. L’Associzione Europea delle Vie Francigene si arricchisce così di un importante tassello istituzionale. A lui e ai suoi rappresentanti, il benvenuto di AEVF!

E’ la cinquantunesima tappa dell’itinerario di SigericoIn epoca romana Saint-Maurice si chiamava Agaunum ed era posta in una strettoia formata dal Rodano, assumendo un ruolo di grande importanza strategica. Era distaccata qui la famosa legione tebana, guidata da Maurizio e qui sterminata nel III secolo per il rifiuto di prestare giuramento agli dèi prima della battaglia, poiché si erano convertiti al cristianesimo. Il martirio di San Maurizio e della legione fece dell’antica Agaunum un alto luogo di pellegrinaggio sulla via Francigena collegando Canterbury a Roma.

Sul sepolcro dei martiri nel 515 fu fondata l’Abbaye Saint-Maurice da Sigismondo, figlio del re dei Burgundi. Da quel momento l’Abbazia rivestì un ruolo importante, divenendo il centro della venerazione dei martiri e la principale abbazia del regno burgundo, nonché meta di pellegrinaggio. L’abbazia di Saint-Maurice divenne così il più antico monastero cristiano d’Occidente e vanta tutt’oggi un’attività ininterrotta sin dalla sua fondazione. Testimonianza di questo passato è la commemorazione di San Maurizio che avviene ogni 22 settembre e la Laus perennis, la preghiera perpetua dei canonici sulla tomba dei martiri, usanza che prosegue giorno dopo giorno da 1500 anni.

Anche oggi Saint-Maurice è sede di istituzioni ecclesiastiche ed è nota per la basilica e il suo tesoro, che conserva rari capolavori dell’arte orafa sacraGuerre, incendi e cadute di rocce hanno distrutto a più riprese gli oratori a destinazione funeraria, le chiese e gli edifici monastici costruiti nel sec. IV ai piedi della falesia che domina il sito. La chiesa fu distrutta nel 574 nel corso di una scorreria longobarda. Venne ricostruita e ampliata secondo il medesimo schema planimetrico sotto il re S. Gontrano (561-592). Numerose sono le fasi ricostruttive e gli ampliamenti successivi.

Il Trésor de l’Abbaye, uno dei più ricchi d’Europa, è composto essenzialmente di reliquiari, fra cui per esempio  il Vaso detto “di San Martino” del VII sec. d.C., il cofanetto di Teuderico sempre del VII secolo, l’acquamanile detto “di Carlo Magno” datato IX secolo e la borsa c.d. dei ss. Innocenzo e Candido.

Un piccolo gioiello di natura, arte e storia. Prezioso tassello della Via Francigena nei secoli trascorsi e che siamo sicuri continuerà ad avere, come da decenni a questa parte, un ruolo centrale lungo il cammino. Al fianco di AEVF! 


PER APPROFONDIRE

L’Abbazia di Saint Maurice: 1500 anni di esistenza ininterrotta

Il Castello di Saint Maurice

– Diario di viaggio. Lo staff AEVF lungo la tappa Aigle – Saint – Maurice

– Diario di viaggio. Lo staff AEVF lungo la tappa Saint Maurice – Martigny

– Informazioni tecniche tappa Via Francigena Svizzera 07 Aigle – Saint Maurice

– Informazioni tecniche tappa Via Francigena Svizzera 08 Saint Maurice – Martigny

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La commune de Saint Maurice (CH) devient membre de l’AEVF!

C’est une petite commune du Canton du Valais, mais son importance stratégique est grande. Saint-Maurice se trouve le long de la Via Francigena suisse, exactement à mi-chemin de l’itinéraire emprunté par Sigéric lors de son voyage à Rome. L’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena s’enrichit ainsi d’un élément institutionnel important. L’AEVF lui souhaite la bienvenue ainsi qu’à ses représentants !

C’est la 51ème étape de l’itinéraire de Sigéric. À l’époque romaine, Saint-Maurice s’appelait Agaunum et était situé dans un goulot d’étranglement formé par le Rhône, assumant ainsi un rôle de grande importance stratégique. La célèbre légion thébaine, dirigée par Maurice, y était stationnée et y a été exterminée au IIIème siècle pour avoir refusé de prêter serment aux dieux avant la bataille après s’être juste convertis au christianisme. Le martyre de Saint Maurice et de la légion a fait de l’ancien Agaunum un haut lieu de pèlerinage sur la Via Francigena reliant Canterbury à Rome.

L’Abbaye Saint-Maurice a été fondée en 515 sur la tombe des martyrs par Sigismond, fils du roi des Bourguignons. Dès lors, l’Abbaye a joué un rôle important, devenant le centre de vénération des martyrs et la principale abbaye du royaume de Bourgogne, ainsi qu’une destination de pèlerinage. L’abbaye de Saint-Maurice est ainsi devenue le plus ancien monastère chrétien d’Occident et fonctionne sans interruption depuis sa fondation. La commémoration de la Saint-Maurice chaque 22 septembre et le Laus perennis, la prière perpétuelle des chanoines sur les tombes des martyrs, une coutume qui se perpétue jour après jour depuis 1500 ans, témoignent de ce passé.

Aujourd’hui encore, Saint-Maurice est le siège d’institutions ecclésiastiques et est connu pour sa basilique et son trésor, qui contient de rares chefs-d’œuvre de l’orfèvrerie sacrée. Les guerres, les incendies et les chutes de pierres ont détruit à plusieurs reprises les oratoires à destination funéraires, les églises et les bâtiments monastiques construits au IVème siècle au pied de la falaise qui surplombe le site. L’église a été détruite en 574 lors d’un raid des Lombards. Elle a été reconstruite et agrandie selon le même plan sous le roi S. Gontrano (561-592). De nombreuses phases de reconstruction et d’extension ont suivi.

Le Trésor de l’Abbaye, l’un des plus riches d’Europe, est essentiellement constitué de reliquaires, parmi lesquels, par exemple, le Vase dit “de Saint Martin” datant du VIIe siècle après J.-C., le coffret de Teuderico datant également du VIIème siècle, l’aquamanil dit “de Charlemagne” datant du IXème siècle et le sac dit des Saints Innocents et Candido, qui est le dernier objet conservé ayant enrichi le trésor jusqu’au XIIème siècle.

Un petit bijou de la nature, rempli d’art et d’histoire. Pièce précieuse de la Via Francigena au cours des siècles passés et qui, nous en sommes sûrs, continuera à jouer un rôle central sur le chemin, comme c’est le cas depuis des décennies. Aux côtés de l’AEVF !

 

POUR PLUS D’INFORMATIONS

– L’Abbaye de Saint-Maurice : 1500 ans d’existence ininterrompue

Le Château de Saint-Maurice

– Journal de voyage. L’équipe de l’AEVF le long de l’étape Aigle – Saint – Maurice

– Journal de voyage. L’équipe de l’AEVF le long de l’étape Saint-Maurice – Martigny

– Informations techniques de l’étape Via Francigena Suisse 07 Aigle – Saint Maurice

– Informations techniques de l’étape Via Francigena Suisse 08 Saint Maurice – Martigny

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Benevento, “Storie in cammino” domenica 21 febbraio lungo la Via Francigena

C’era una volta e una volta non c’era: il giorno 21 Febbraio 2020 un gruppo di eccentrici artisti girovaghi guidati da cavalieri mascherati si aggirerà per le strade del comune di Sant’Arcangelo Trimonte (Benevento), borgo sulla Via Francigena, per portare ai bambini e alla comunità locale un momento di surreale divertimento in occasione del Carnevalone (la domenica dopo il martedì delle ceneri).

La manifestazione itinerante, un teatro in passi sui generis, che aspira a diventare una tradizione per questa ricorrenza, prende spunto dalle esperienze dei teatri girovaghi del medioevo, dalla “commedia dell’arte” italiana e dalle compagnie teatrali ottocentesche per rielaborarle in una visione contemporanea che affonda le radici nel passato e nelle tradizioni. La carovana attraverserà il territorio del paese con musica e narrazioni, attingendo al meraviglioso mondo delle filastrocche di Rodari. Suono di campanacci e musiche popolari annunceranno l’arrivo di singolari maschere pronte a stupire gli abitanti del luogo trasportandoli in un onirico mondo di racconti e suggestioni, lasciando sul proprio cammino leccornie per bambine e bambini. La caratteristica itinerante della manifestazione riconduce al tema dei pellegrini e della Via Francigena, delle migrazioni e delle contaminazioni di cultura, musica e tradizioni da sempre anima del territorio.

La compagnia d’arte sarà composta da un gruppo di attori dell’Associazione ”Nuova Destinazione d’Uso” e da figuranti a cavallo dell’Associazione “Equites Viae Traianae”, con la partecipazione dei giovani del luogo che vorranno essere coinvolti. La forma stessa dell’evento ne consentirà uno svolgimento rispettoso delle norme di sicurezza anticovid.

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Il tratto italiano della Via Francigena: un viaggio virtuale con Kate Bolton-Porciatti

 

In questi tempi difficili e pieni di restrizioni dovute alla pandemia molti di noi sognano tempi migliori, quando sarà di nuovo possibile viaggiare. Questa conferenza sarà suddivisa in quattro puntate che avranno luogo dal 27 febbraio al 2 marzo e darà ai partecipanti un assaggio del viaggio lungo il tratto Italiano della Via, in attesa che le circostanze permettano di mettersi di nuovo in cammino.  

Registrato in diversi luoghi lungo il percorso, questo viaggio virtuale racconterà la Via Francigena attraverso l’Italia in quattro tappe: a partire dallo spettacolare Passo del Gran San Bernardo sulle Alpi, attraverserà sette regioni di straordinaria diversità culturale e geografica e raggiungerà infine la Città Eterna.

La storica della cultura Kate Bolton-Porciatti discuterà la storia della Via e le sue connessioni con le rotte commerciali lombarde e romane. Considererà perché – per oltre un millennio – pellegrini ed escursionisti hanno scelto di percorrerla. Ascolteremo le testimonianze di pellegrini e monaci del Medioevo, compresi i famosi scritti dell’arcivescovo di Canterbury Sigerico che percorse l’intero percorso nel 990 d.C., così come scritti e riflessioni più recenti.

Seguiremo la Via dalle montagne innevate, dai prati alpini e dalle valli fluviali di Aosta e del Piemonte nel nord Italia, giungeremo poi nei nebbiosi campi allagati e nelle risaie color smeraldo della Valle del Po. Attraversando le montagne e le colline ricoperte di viti dell’Emilia-Romagna e della Toscana raggiungeremo il terreno vulcanico intorno al Monte Amiata, per poi costeggiare lo scintillante lago di Bolsena fino ai paesaggi più selvaggi del Lazio. Ci fermeremo presso abbazie, chiese rurali, santuari stradali e antichi ospizi; visiteremo castelli medievali e borghi fortificati, così come alcune delle città storiche d’Italia. Infine, assaggeremo alcuni dei cibi tipici che caratterizzano le diverse regioni, dalle tradizioni alpine a quelle mediterranee.

Le quattro lezioni si svolgeranno in lingua inglese e offriranno anche consigli pratici per chiunque voglia percorrere la Via Francigena a piedi, in bicicletta o a cavallo, oltre a suggerimenti sul come e dove raggiungere brevi tratti del percorso in auto o con i mezzi pubblici.

Informazioni sul docente

Kate Bolton-Porciatti è docente di storia della cultura e della musica italiana presso l’Istituto Lorenzo de’ Medici di Firenze, dove tiene corsi di laurea e master in materie umanistiche. Insegna anche al British Institute di Firenze e all’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Kate è autrice di diverse pubblicazioni come accademica e giornalista; è una critica musicale per BBC Music e una scrittrice di viaggi per The Daily Telegraph, UK. Prima di trasferirsi definitivamente in Italia nel 2005, è stata senior producer e broadcaster per BBC Arts & Classical Music a Londra e ha vinto prestigiosi Jerusalem e Sony Awards per i suoi programmi. Ha discusso la sua tesi di laurea in Italia, incentrata sulla cultura musicale della Firenze del primo Rinascimento.

Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://conversations.contexttravel.com/products/via-francigena-journey

 

 

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Le parcours italien de la Via Francigena: un voyage virtuel avec Kate Bolton-Porciatti

En ces temps difficiles, avec les diverses restrictions dues à la pandémie, beaucoup d’entre nous rêvent de temps meilleurs, où il sera à nouveau possible de voyager. Cette conférence sera divisée en quatre épisodes qui se dérouleront du 27 février au 2 mars et donnera aux participants un avant-goût de leur voyage sur le tronçon italien de la Via Francigena, en attendant que les circonstances leur permettent de repartir. 

Enregistré à différents endroits du parcours, ce voyage virtuel racontera l’histoire de la Via Francigena à travers l’Italie en quatre étapes : partant du spectaculaire col du Grand-Saint-Bernard dans les Alpes, il traversera sept régions d’une extraordinaire diversité culturelle et géographique et atteindra finalement la Ville éternelle.

L’historienne culturelle Kate Bolton-Porciatti parlera de l’histoire de la Via et de ses liens avec les routes commerciales lombardes et romaines. Elle examinera pourquoi – depuis plus d’un millénaire – les pèlerins et les marcheurs ont choisi de la parcourir. Nous entendrons les récits des pèlerins et des moines du Moyen-Âge, y compris les célèbres écrits de l’archevêque de Canterbury Sigéric qui a parcouru tout le chemin en 990 après J.-C., ainsi que des écrits et des réflexions plus récents.

Nous suivrons la Via depuis les montagnes enneigées, les prairies alpines et les vallées fluviales d’Aoste et du Piémont, dans le nord de l’Italie, jusqu’aux champs inondés et brumeux et aux rizières émeraude de la vallée du Pô. En passant par les montagnes et les collines couvertes de vignes de l’Émilie-Romagne et de la Toscane, nous atteindrons le terrain volcanique autour du mont Amiata, avant de longer l’étincelant lac de Bolsena pour rejoindre les paysages plus sauvages du Latium. Nous nous arrêterons dans des abbayes, des églises rurales, des sanctuaires en bord de route et d’anciens hospices ; nous visiterons des châteaux médiévaux et des villages fortifiés, ainsi que certaines des villes historiques d’Italie. Enfin, nous goûterons certains des aliments typiques qui caractérisent les différentes régions, des traditions alpines aux traditions méditerranéennes.

Les quatre leçons se dérouleront en anglais et offriront également des conseils pratiques à tous ceux qui souhaitent parcourir la Via Francigena à pied, à vélo ou à cheval, ainsi que des suggestions sur la manière et le lieu d’atteindre de courts tronçons du parcours en voiture ou en transport public.

À propos de l’enseignant

Kate Bolton-Porciatti est professeur d’histoire de la culture et de la musique italienne à l’Institut Lorenzo de’ Medici de Florence, où elle donne des cours de premier cycle et de maîtrise en sciences humaines. Elle enseigne également au British Institute de Florence et à l’Accademia Musicale Chigiana de Sienne. Kate est l’auteur de plusieurs publications en tant qu’universitaire et journaliste ; elle est critique musicale pour la BBC Music et rédactrice de voyage pour le Daily Telegraph, au Royaume-Uni. Avant de s’installer définitivement en Italie en 2005, elle a été productrice et animatrice principale pour BBC Arts & Classical Music à Londres et a remporté les prestigieux Jerusalem et Sony Awards pour ses programmes. Elle a soutenu sa thèse en Italie, en se concentrant sur la culture musicale de la Florence du début de la Renaissance.

Pour plus d’informations et pour l’inscription : https://conversations.contexttravel.com/products/via-francigena-journey

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VF Italia, tappa 22: Frana a Casalina, Pontremoli (Toscana)

Ci segnalano che nel borgo di Casalina, lungo la tappa che dal Passo della Cisa conduce a Pontremoli,  la strada che passa all’interno del paese ha subito una frana, facendo crollare il muro di sostegno della strada anzi detta.

Si tratta di un tratto molto suggestivo che porta ad un ponticello accanto ad un vecchio mulino, da dove la strada continua sotto il fresco dei castagni. 

Sono state avvisate le autorità competenti. 

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Attention: landslide in Casalina, Pontremoli (Tuscany) (Via Francigena Italy, stage 22)

We have been informed that in the town of Casalina, along the stage that leads from the Cisa Pass to Pontremoli, a landslide has occurred on the road that passes through the town, causing the wall supporting the road to collapse.

It is a very picturesque stretch that leads to a bridge next to an old mill, from where the road continues underneath the chestnut trees.

The local authorities have been notified.

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VF Italie, étape 22: glissement de terrain à Casalina, Pontremoli (Toscane)

On nous informe que dans le village de Casalina, le long de l‘étape qui du col de la Cise mène à Pontremoli, la route qui passe à l’intérieur du village a subi un glissement de terrain, provoquant l’effondrement du mur de la route principale.

C’est un tronçon très pittoresque qui mène à un petit pont à côté d’un vieux moulin, d’où la route continue sous la fraîcheur des châtaigniers.

Les autorités locales ont été informées.

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Buon primo compleanno all’Associazione Amici della Via Francigena Viterbo!

L’11 febbraio 2021, l’Associazione Amici della Via Francigena Viterbo, ha compiuto il suo primo anno. L’Associazione, senza scopo di lucro, nata per valorizzare la Via Francigena e assistere i pellegrini che la percorrono, svolge la sua attività nella Parrocchia Santa Maria Nuova di Viterbo.

In realtà, l’operato degli “Amici della Via Francigena” è iniziato circa quattro anni fa (11 febbraio 2017), dapprima offrendo ai pellegrini e ai camminatori la Benedizione dei Pellegrini nella chiesa di San Pellegrino, unitamente a un’assistenza informativa; poi dall’inizio del 2019 con il sostegno del Parroco don Mario Brizi e alcuni volontari guidati da Vincenzo Mirto, ideatore e animatore dell’iniziativa, sono stati attrezzati alcuni locali della Parrocchia adibiti ad Ospitale del Pellegrino, struttura per l’accoglienza dei pellegrini per la notte. Nel biennio 2019/2020, durante i periodi di apertura (marzo – settembre) e sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie emanate dal governo centrale per contrastare l’epidemia Covid19, l’Ospitale del Pellegrino ha accolto e assistito centinaia di pellegrini italiani e stranieri, di oltre 44 nazioni, molti di questi provenienti da oltre oceano, offrendo loro un letto per la notte e numerose informazioni tecniche, turistiche e alloggiative utili per il proseguimento del loro viaggio fino alla tomba dell’Apostolo Pietro.

Inoltre, a coloro che ne facevano richiesta, venivano messe a disposizione le Credenziali del Pellegrino, documento essenziale per il ritiro del Testimonium, una volta giunti a Roma. Nel giugno del 2020, l’Associazione Amici della Via Francigena ha assunto una veste nazionale e internazionale, stipulando una convenzione con l’Associazione Europea Vie Francigene. Nel successivo mese di ottobre ha collaborato con l’Associazione ONLUS “SETTING IN CAMMINO” nell’ambito del progetto ideato dalla stessa ONLUS denominato: “Un Cammino di Giustizia 2020”, offrendo locali, assistenza e competenze.

L’Associazione Amici della Via Francigena, oltre alle attività finora svolte ha in cantiere altri progetti, come ad esempio la SETTIMANA DEL PELLEGRINO, con conferenze e una mostra sul tema di pellegrinaggi e cammini. Ecco in sintesi alcune delle attività di un’Associazione nata per dare ai pellegrini la certezza di essere accolti in una struttura amica, in una città “Francigena” come Viterbo, disponibile ad accogliere coloro che, con le diverse e personali motivazioni, hanno deciso di intraprendere il cammino su una delle Vie di Pellegrinaggio tra le più antiche d’Europa.

L’Associazione Amici della Via Francigena è giovane ed è formata da volontari motivati e animati da un non comune desiderio di mettersi a disposizione dei pellegrini. Inoltre, l’Associazione è aperta a tutti coloro che vogliono donare volontariamente alcune ore del loro tempo per mettersi a disposizione dei pellegrini o per promuoverne gli scopi e le iniziative.

Chi fosse interessato a svolgere il servizio di volontariato può chiamare il numero 3346960175 (Vincenzo) o visitare il sito web , continuamente aggiornato, dove è possibile reperire maggiori informazioni sulle attività.

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Buon primo compleanno all’Associazione Amici della Via Francigena Viterbo!

L’11 febbraio 2021, l’Associazione Amici della Via Francigena Viterbo, ha compiuto il suo primo anno. L’Associazione, senza scopo di lucro, nata per valorizzare la Via Francigena e assistere i pellegrini che la percorrono, svolge la sua attività nella Parrocchia Santa Maria Nuova di Viterbo.

In realtà, l’operato degli “Amici della Via Francigena” è iniziato circa quattro anni fa (11 febbraio 2017), dapprima offrendo ai pellegrini e ai camminatori la Benedizione dei Pellegrini nella chiesa di San Pellegrino, unitamente a un’assistenza informativa; poi dall’inizio del 2019 con il sostegno del Parroco don Mario Brizi e alcuni volontari guidati da Vincenzo Mirto, ideatore e animatore dell’iniziativa, sono stati attrezzati alcuni locali della Parrocchia adibiti ad Ospitale del Pellegrino, struttura per l’accoglienza dei pellegrini per la notte. Nel biennio 2019/2020, durante i periodi di apertura (marzo – settembre) e sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie emanate dal governo centrale per contrastare l’epidemia Covid19, l’Ospitale del Pellegrino ha accolto e assistito centinaia di pellegrini italiani e stranieri, di oltre 44 nazioni, molti di questi provenienti da oltre oceano, offrendo loro un letto per la notte e numerose informazioni tecniche, turistiche e alloggiative utili per il proseguimento del loro viaggio fino alla tomba dell’Apostolo Pietro.

Inoltre, a coloro che ne facevano richiesta, venivano messe a disposizione le Credenziali del Pellegrino, documento essenziale per il ritiro del Testimonium, una volta giunti a Roma. Nel giugno del 2020, l’Associazione Amici della Via Francigena ha assunto una veste nazionale e internazionale, stipulando una convenzione con l’Associazione Europea Vie Francigene. Nel successivo mese di ottobre ha collaborato con l’Associazione ONLUS “SETTING IN CAMMINO” nell’ambito del progetto ideato dalla stessa ONLUS denominato: “Un Cammino di Giustizia 2020”, offrendo locali, assistenza e competenze.

L’Associazione Amici della Via Francigena, oltre alle attività finora svolte ha in cantiere altri progetti, come ad esempio la SETTIMANA DEL PELLEGRINO, con conferenze e una mostra sul tema di pellegrinaggi e cammini. Ecco in sintesi alcune delle attività di un’Associazione nata per dare ai pellegrini la certezza di essere accolti in una struttura amica, in una città “Francigena” come Viterbo, disponibile ad accogliere coloro che, con le diverse e personali motivazioni, hanno deciso di intraprendere il cammino su una delle Vie di Pellegrinaggio tra le più antiche d’Europa.

L’Associazione Amici della Via Francigena è giovane ed è formata da volontari motivati e animati da un non comune desiderio di mettersi a disposizione dei pellegrini. Inoltre, l’Associazione è aperta a tutti coloro che vogliono donare volontariamente alcune ore del loro tempo per mettersi a disposizione dei pellegrini o per promuoverne gli scopi e le iniziative.

Chi fosse interessato a svolgere il servizio di volontariato può chiamare il numero 3346960175 (Vincenzo) o visitare il sito web , continuamente aggiornato, dove è possibile reperire maggiori informazioni sulle attività.