Vi siete persi la mostra “La Via Alta: tra Roma e Santiago di Compostela attraverso le Alpi” che si è svolta a Marsiglia nei giorni scorsi?. Su Facebook trovate le foto dell’inaugurazione e di alcuni particolari della mostra dedicata alla spiritualità, agli ambienti naturali, ai luoghi di culto presenti sul cammino di pellegrinaggio.
Author: Redazione AEVF
La Via Francigena attraversa l’intera Nazione, raccogliendo un patrimonio materiale e immateriale inestimabile reperibile in una delle tappe principali come quella di Monte Sant’Angelo, all’incrocio tra la Via Micaelica e i Cammini dei Longobardi. Il suo brand europeo di turismo culturale, sostenibile e economicamente rilevante arricchisce l’Italia e soprattutto il Mezzogiorno straordinariamente colmo di cultura, tradizioni, talenti.
Nasce così l’Associazione “Monte Sant’Angelo Francigena”, un sodalizio che muove in questi giorni i primi passi nella direzione di abbracciare il grande Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa e diventare nodo locale della Rete regionale che si va realizzando attorno alle “Vie Francigene di Puglia”. “Crediamo che la nostra città avesse soltanto bisogno di un primo passo per mettersi in cammino”, spiega il presidente Matteo Rinaldi. “La costruzione stessa delle Vie Francigene, nelle migliori prassi, è un fenomeno che parte dal basso, dalle energie migliori dei territori e dai giovani”.“Chiunque intuisca il portato straordinario del Cammino non può rimanere fermo” – prosegue – “e quindi desideriamo che la nuova Associazione sia aperta e accogliente: un luogo di confronto per chiunque desideri partecipare attivamente, senza pregiudizi o preclusioni di sorta.”
Il legame del Pellegrino con la sacralità di un luogo come Monte Sant’Angelo ha attribuito al nostro territorio una posizione strategica ed una valenza europea nella storia dei diversi cammini tra cui quello Francigeno, pertanto l’Associazione è finalizzata a promuovere e valorizzare, oltre che il racconto sulla storia della nostra preziosa cittadina, anche la cultura dei Cammini e la figura del Pellegrino/Viandante nonché a contribuire allo sviluppo Sociale, Culturale ed Economico dei territori interessati e che presentino una certa coerenza con le potenzialità culturali in questione.
A breve partirà il tesseramento a “Monte Sant’Angelo Francigena” per tutti coloro che vorranno farne parte. L’iniziativa, fin da subito ha incontrato anche la sensibilità di Don Domenico Facciorusso: “Il Santuario di San Michele Arcangelo è meta di pellegrinaggio da oltre 15 secoli, ma la nostra comunità ha necessità di rinnovarsi nello spirito di accoglienza per mantenere sempre vive le radici dei messaggi senza tempo di cui è depositaria. Pellegrino, ho percorso a piedi il Cammino di Santiago, quindi comprendo perfettamente le esigenze e le aspirazioni di chi giunge nella nostra città, ma anche il desiderio di condivisione e di esperienza nato con questo bel gruppo di persone, che ora ha bisogno soltanto di essere sostenuto e incoraggiato”.
Nel direttivo, oltre al presidente Matteo Rinaldi, Nicola Scirpoli, Pietro di Iorio, Biagio De Nittis, Grazia Prencipe, Rossella Palmieri, Beatrice Esposito, Imma Di Palma.
Chiunque desideri entrare in contatto, può utilizzare la mail msafrancigena@gmail.com, oppure la pagina Facebook www.facebook.com/msafrancigena o, ancora, l’account Twitter www.twitter.com/msafrancigena
Con l’adesione ai nuovi circuiti di dimensione regionale,“Viandanti di Puglia” e “Puglia Outdoor”, l’Associazione si proietta ben oltre le mura cittadine, per inserire Monte Sant’Angelo in progetti ampi, con una visione europea e mediterranea. Per iniziare, l’idea di organizzare un incontro pubblico di presentazione, una sede in cui reperire materiali ufficiali delle Vie Francigene, un corso di formazione per condividere tutte le opportunità del percorso e anche escursioni, per camminatori esperti e neofiti.
“Siamo incoraggiati dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, alla quale intendiamo fare pieno riferimento già per statuto” – conclude Matteo Rinaldi – “quindi siamo convinti di esserci avviati sulla strada giusta”.
Gli Itinerari Culturali sono riconosciuti dal Consiglio d’Europa come nuova forma di turismo sostenibile e di qualità, grazie alla loro capacità di tenere insieme tradizioni locali e valorizzazione del patrimonio culturale europeo. Ciò ha consentito di realizzare molteplici qualificate iniziative nei Paesi attraversati dalla Francigena.
L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha così lanciato il Festival europeo “Via Francigena Collective Project“, realizzato con Associazione CIVITA. Il progetto orienta, condivide, promuove eventi che hanno luogo in Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, i Paesi attraversati dalla Via Francigena, e che valorizzano anche altre Vie storiche e religiose che arrivano a Roma e, quindi, a Gerusalemme. La quarta edizione, svoltasi da maggio ad ottobre 2014, è stata una conferma della direzione intrapresa, con la promozione di oltre 350 eventi in tutta Europa: un approccio coeso, partecipe, originale con cammini, camminate, eventi culturali, identitari, spirituali
e innovativi.
La quinta edizione del Festival Europeo, svolgendosi in concomitanza con Milano EXPO, è dedicata al tema “culture e colture dei paesaggi”, avrà la durata di cinque mesi (Maggio-Ottobre) e si aprirà con la conferenza stampa a Roma presso la sede di Associazione CIVITA mercoledì 27 Maggio 2015.
Questa edizione, inoltre, per la prima volta, coinvolgerà UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco italiane) con la quale AEVF ha sottoscritto un Protocollo d’intesa di promozione del progetto “Camminitaliani”.
Il Festival garantisce agli aderenti supporto gratuito per definire naming, qualità, originalità, strategie di comunicazione degli eventi nonché una segreteria esperta coordinata dall’architetto Sandro Polci, direttore del Festival.
Sono garantiti, senza oneri, interessanti ritorni d’immagine:
• forte identificazione attraverso un logo condiviso, “brand” ufficiale del Festival;
• elevata condivisione del progetto, che abbraccerà tutte le tematiche legate al percorso culturale (natura, spiritualità, enogastronomia, cultura, tipicità, identità locali);
• attività di promozione congiunta attraverso:
1. catalogo degli eventi online sul portale www.viefrancigene.org e attraverso la pagina dedicata www.festival.viefrancigene.org (sono previsti 250.000 visitatori nei 5 mesi di svolgimento del Festival);
2. link ai portali di prestigiose Associazioni quali Associazione Civita e di altri Enti che promuovono Via Francigena e Itinerari Culturali;
3. animazione sui social network e newsletter quindicinali dedicate;
4. ufficio stampa dedicato per tutta la durata del festival.
5. inserto all’interno della rivista, in 3 lingue, “Via Francigena and the European Cultural Routes”, organo ufficiale AEVF;
6. diffusione on-line del materiale promozionale realizzato;
7. conferenza stampa a Roma, presso la sede dell’Associazione Civita e conferenza di chiusura in Puglia.
Da quest’anno è possibile acquistare, a tariffe agevolate, l’oggettistica ufficiale AEVF realizzata in collaborazione con IdeaMarketing e vendibile in occasione degli eventi organizzati.
I soci ed amici che intendono continuare ad aderire al progetto possono inviare eventi, con esso coerenti, che si intendono promuovere nel proprio territorio, entro il 20 Marzo 2015, utilizzando l’allegata scheda o compilando il form on-line al seguente link:
http://www.emailmeform.com/builder/form/1ff5v1ijV7RYdOI9gw
CONTATTI:
Segreteria generale festival: francigenafestival@libero.it
Oggettistica ufficiale AEVF: francigenamarketing@gmail.com
La presentazione è avvenuta a Roma, presso la sede del MIBACT. “Francigena Melody Road” è sostenuto da Regione Toscana e testimonia l’impegno e l’esempio della Regione per lo sviluppo, la divulgazione e la promozione
della Francigena.Il Festival si svolge lungo il percorso francigeno da Pontremoli a Montalcino con 18 grandi concerti diretti da Uto Ughi, Roberto Vecchioni, Jin Ju, Vladimir Ashkenazy, e crea l’occasione per visitare perle della Toscana quali San Gimignano, Montalcino, Monteriggioni, Siena, Lucca, solo per citarne alcune.
“Questo progetto – spiega Franceschini – rientra pienamente nella strategia di questo Ministero e dell’intero Governo nazionale.E’ importante che tutto questo accada nell’anno di Expo perché abbiamo il dovere di far sì che chi viene a Milano visiti anche il resto del Paese.”
“Ogni autore – spiega il consigliere regionale Paolo Tognocchi – ha creato un qualcosa di speciale e di inedito per il festival: dalla Romantische Strasse di Bruno Canino al Pellegrinaggio musicale di Marco Fornaciari, da On the Road di Arturo Stalteri ai Frammenti di viaggi di Danilo Rea. Questo è un festival originale, che cammina assieme ai
viaggiatori e si muove su luoghi e teatri anche piccoli ma bellissimi”.
“Ci saranno – spiega il maestro Roberto Cacciapaglia, direttore artistico del festival – tante eccellenze della musica volutamente scelte nei diversi ambiti. Tutti hanno risposto con grande entusiasmo, lo stesso che mi ha spinto a partecipare a questo evento, che ha tutte le carte in regola per essere una vera unione tra musica e spiritualità,
in luoghi di pura meraviglia”.
“Questo – spiega l’assessore regionale toscana alla cultura e al turismo Sara Nocentini – è uno dei modi per far sì che la via Francigena, che tocca 38 Comuni e 4 province nella mia Regione, riesca a “vivere” veramente. Questo festival per la qualità e la varietà degli artisti presenti sarà determinante per il percorso”.
Le tappe del tour saranno integrate da manifestazioni che valorizzeranno il territorio e le sue peculiarità culturali ed turistiche, come quella di apertura del festival a Montalcino con il concerto di Cacciapaglia in trio con Soprano e viola, che coincide con la presentazione della nuova produzione del Brunello di Montalcino e la data di Siena del maestro Ughi, che precederà la maratona sulla via Francigena senese.
Educational per blogger e giornalisti il 21 e 22 febbraio, alla scoperta della città e della Francigena. Il tour in “diretta” su Facebook, Twitter, Instagram.
Medioevo protagonista sulla rete i prossimi 21 e 22 febbraio in un tour alla scoperta di Siena e del suo patrimonio patrimonio storico, culturale ed enogastronomico. L’iniziativa dal titolo “#wesiena” è promossa dall’assessorato al turismo del Comune nell’ambito di “Febbraio al Museo” e coinvolge 15 professionisti della comunicazione tra blogger e giornalisti, in una due giorni che prevede visite al Museo Civico, Via Francigena, Santa Maria della Scala e storici Bottini, gli acquedotti sotterranei della città.
Blogger e freelance oltre degustare piatti tipici avranno anche l’opportunità di preparare con le proprie mani ricette della cucina senese. Domenica 22 febbraio si svolgerà infatti il percorso guidato #SienaFrancigena con la collaborazione del Centro Guide di Siena. Il gruppo, dopo aver camminato lungo il tratto urbano della Via Francigena, sarà ‘rifocillato’ nell’area verde dell’Orto de’ Pecci, dove saranno consegnate le bisacce del pellegrino per un pranzo con i prodotti a Km 0 .
“Abbiamo deciso di organizzare l’educational – afferma Sonia Pallai, assessore al turismo del Comune di Siena – non solo per promuovere la città ma soprattutto per far raccontare ai blogger e ai freelance, specializzati in travel e food, il loro viaggio a Siena, cogliendo sfumature inedite e vivendo in prima persona esperienze uniche e polisensoriali. I Blog Tour e gli educational si stanno confermando come attività di promozione in grande espansione sia in Italia che all’estero, grazie alla viralità e all’influenza dei blogger come fonte di contenuti, recensioni ed esperienze vissute direttamente e documentate con foto, video e interazioni social”.
Sarà possibile seguire il tour tappa per tappa attraverso i social, seguendo l’hashtag ufficiale della manifestazione #wesiena su Facebook, Twitter, Google+, Tumblr, Pinterest, Instagram e YouTube.
All’iniziativa parteciperà anche la redazione di intoscana.it e del sito ufficiale del turismo della Toscana www.turismo.intoscana.it.
Potrete seguirci sui nostri social network ufficiali:
Twitter: @intoscana
Facebook: https://www.facebook.com/intoscana.it
Fonte: InToscana
Un piano articolato fatto di accoglienza, promozione e iniziative rivolte al consumatore, pensato sia per chi vive sul territorio sia per pellegrini, visitatori e turisti. Il tutto attraverso il filo conduttore della Via Francigena come strumento di richiamo ed elemento identitario. Sono questi gli ingredienti del progetto, vincitore di un bando regionale, elaborato da cinque Centri Commerciali Naturali del Valdarno.
Cinque realtà che hanno deciso di unire le forze costituendo la neonata “Associazione dei Ccn nel cuore della Francigena toscana”.
All’associazione aderiscono i Centri Commerciali Naturali di San Miniato, San Miniato Basso, Ponte a Egola, Castelfranco di Sotto e San Romano. L’iniziativa prende le mosse dall’esperienza della rete “Negozio Comune” esistente da alcuni anni tra i Ccn del territorio di San Miniato, introducendo da adesso un ulteriore livello di programmazione dotato di organismi propri.
A capo del sodalizio il presidente Domenico Ragone, affiancato da un Consiglio dove siedono, oltre a Ragone, i presidenti dei 5 Ccn: Francesco Battini per San Romano (che ricopre il ruolo di vicepresidente), Maria Fontanella per Castelfranco, Erika Provvedi per San Miniato Basso, Roberto Scutaro per Ponte a Egola e Patrizia Manetti per San Miniato, alla quale è affidato il ruolo di consigliere delegato alla Francigena. «Mettere assieme i Ccn del Valdarno è un obiettivo che cullavamo da tempo – spiega il presidente Ragone – L’idea è quella di collaborare in una visione complessiva del territorio, superando campanili e antagonismi, nella consapevolezza di una crisi che impone, anche al mondo del commercio, un cambio di mentalità e di strategie. Gli incontri hanno portato per adesso all’adesione di cinque Ccn, ma l’associazione è ovviamente aperta all’ingresso di ulteriori soci».
L’inedita alleanza ha permesso la partecipazione congiunta, attraverso la collaborazione del Cat di Confesercenti, al bando della Regione Toscana per i Ccn. L’associazione ha presentato un progetto denominato “Le imprese nel cuore della Francigena toscana” che punta ad incrementare il flusso e l’interscambio di clienti tra le località dei Ccn aderenti. La filosofia è quella di condividere informazioni, idee e iniziative, attraverso l’immagine di un territorio che, pur orgoglioso delle varie identità, sappia proporsi a livello commerciale e turistico in modo unitario. Il filo conduttore sarà appunto la Via Francigena, concepita come strumento di “riconoscibilità”, anche di livello internazionale, ed emblema di un modo nuovo di fare commercio dove cliente, turista e pellegrino si fondono in un’unica filosofia di accoglienza.
Il progetto, con un importo totale di 33mila euro, si è aggiudicato un finanziamento al 50% sostenuto da Regione, Provincia di Pisa, Camera di Commercio e Federconsumatori, ai quali si affiancherà un ulteriore contributo dai tre Comuni di San Miniato, Castelfranco e Montopoli.
Cinque gli obiettivi che compongono il progetto e che impegneranno i Ccn nei prossimi mesi:
1. Accoglienza del Pellegrino. L’idea è quella di trasformare i singoli esercizi in tanti piccoli “uffici informazioni”, capaci di fornire a turisti e pellegrini notizie sul territorio e sui suoi servizi. Per farlo saranno organizzati seminari di formazione nei quali verranno fornite nozioni di storia, cultura e marketing.
2. Microeventi. Il progetto prevede l’organizzazione, nei vari Ccn, di una serie di eventi di spettacolo e intrattenimento capaci di sostenere l’immagine turistica e commerciale dei luoghi coinvolti, nonché di favorire un allargamento della socializzazione pensato anche come strumento di rilancio per i centri storici.
3. La Carta del Pellegrino. L’obiettivo è quello di creare una fidelity card, denominata “Carta del Pellegrino”, che sarà spendibile nell’intero circuito di attività dei cinque Ccn per ottenere sconti e offerte vantaggiose. La creazione delle card sarà accompagnata dalla diffusione di un depliant, nonché dall’invio di informazioni e offerte ai titolari delle card attraverso un’apposita mailing list.
4. Progetto Scuola. Nell’ambito del progetto si inserirà poi un’iniziativa di coinvolgimento delle scuole locali. L’idea è quella di favorire gli acquisti negli esercizi della rete dei Ccn destinando una parte degli incassi all’acquisto di materiale didattico. L’iniziativa è pensato soprattutto per rafforzare il legame fra commercio di vicinato e territorio.
5. Comunicazione. Il progetto propone infine di potenziare la comunicazione esterna dei Ccn e l’immagine che la rete è in grado di fornire di sé a consumatori e turisti. È prevista quindi la realizzazione di materiale informativo e un maggior utilizzo dei social network.
Presentato nella sala consiliare del Comune di San Miniato, alla presenza dei sei presidenti e di Manila Doveri della Confesercenti, il progetto è stato salutato positivamente dagli amministratori dei tre Comuni coinvolti. «Un bel lavoro di squadra – l’ha definito l’assessore alle attività produttive di San Miniato Giacomo Gozzini – a dimostrazione che nonostante il momento di difficoltà il settore si sta organizzando per dare delle risposte». Presente per il Comune di Castelfranco l’assessore Giulio Nardinelli che si è detto «felice di poter collaborare ad un progetto in linea con gli obiettivi della nostra amministrazione». «Un progetto di cui c’è davvero bisogno – ha aggiunto il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi, affiancato dal consigliere delegato Moira Moscillo – perché dobbiamo riuscire a far conoscere all’esterno quanto di bello abbiamo sul nostro territorio». «Finalmente – ha concluso il primo cittadino di San Miniato Vittorio Gabbanini – il commercio di vicinato ha compreso l’importanza di fare rete. Positiva anche la scelta di puntare sulla Via Francigena, perché rappresenta un elemento determinante per lo sviluppo del territorio e sono orgoglioso che i nostri tre Comuni abbiano colto al volo questa opportunità».
Fonte: gonews
In cammino sulla Francigena…
La stagione del “cammino” si sta per avvicinare, ormai tanti pellegrini, camminatori ed escursionisti sono pronti mettersi in viaggio sulla Francigena. Chi per una escursione di un solo giorno, chi per tutto il percorso.
Segnaliamo una serie di camminate popolari che si svolgono tra marzo e maggio, realizzate in collaborazione con AEVF
Si comincia con il 22 marzo da Vetralla a Viterbo in collaborazione con il CAI; sempre il 22 marzo, in Francia, da Vaudey-Vellexn a Frasne le Chateau nella regione francese della Haute-Saone, in collaborazione con l’Associazione dei Cammini di Compostela e di Roma in Borgogna-Franche Comté.
Sabato 11 aprile in Svizzera, nel Cantone Vallese, con gli amici della Federation de la Randonné Pedestre e dell’Abbazia di Saint Maurice.
Infine il 31 maggio ad Acquapendente, per la camminata-maratona che condurrà fino a Montefiascone. Un evento che coinvolgerà un migliaio di camminatori.
Maggiori info e programma, sul sito AEVF.
Vi aspettiamo sulla Via Francigena, in cammino!
All’uscita da San Lorenzo Nuovo è stata aperta una variante che consente di evitare il tratto trafficato sulla Via Cassia, e in arrivo a Bolsena si evita il tratto pericoloso sulla provinciale orvietana scendendo sulla SS Cassia su cui è stato costruito un marciapiede.
A detta della Regione Toscana, capofila del progetto Via Francigena e della sua promozione, e dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, il 2015 sarà l’anno dei servizi lungo la Via. Dopo il recente triennio in cui moltissimo è stato fatto dal punto di vista delle infrastrutture e della percorribilità della Via Francigena, oggi percorribile, almeno in Toscana, in sicurezza per l’intera lunghezza, questo nuovo anno tutto è incentrato sulla promozione e i servizi.
Nuove pubblicazioni, nuove offerte e modalità di percorrenza, tra cui spiccano le proposte del Tour Operator Sloways, il nuovo TO ufficiale della Via Francigena e la grande attenzione alle due ruote. E’ stato ad esempio messo on line da pochissimi giorni il sito completo di riferimento per la Via Francigena in bici http://www.viafrancigena.it che consigliamo a chiunque voglia progettare questa avventura.
La Lunigiana non sta a guardare, grandi novità in arrivo, iniziando dalla connettività lungo il percorso. Da questa settimana è attivo presso il Centro Didattico Pieve di Sorano, a Filattiera, lungo la Via Francigena, punto informazioni e Porta del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano per le Pievi e le Vie Storiche, un accesso WiFi Free. E’ possibile collegarsi gratuitamente dall’interno del Centro o dal suo piazzale esterno, il segnale copre perfettamente anche quest’area, con i propri dispositivi mobili e, durante le aperture regolari del punto informazioni (primavera e estate 2015) sarà possibile connettersi da postazioni fisse. Un utilissimo servizio per tutti, turisti e residenti, ma sopratutto per i pellegrini per cui la connessione è spesso fondamentale per riuscire a comunicare con i propri cari.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla, ormai consolidata collaborazione, tra Associazione Farfalle in Cammino (www.farfalleincammino.org), Comune di Filattiera e Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Intervista pubblicata su “L’Avvenire“: «La musica è nutrimento, non soltanto evasione. Francigena Melody Road 2015 vuole sottolineare questo e spingere a scegliere l’arte musicale per percorrere insieme, artisti e spettatori, un cammino».
Roberto Cacciapaglia, pianista e compositore di fama mondiale (è atteso a breve in Turchia e Russia, dove è una superstar persino in radio), presenta così i capisaldi della propria direzione artistica del Festival Europeo Francigena Melody Road, programmato dal 21 febbraio al 31 marzo sui sentieri della Via Francigena in Toscana. Ovvero tra Santa Croce, Massa, Certaldo, San Gimignano, Camaiore, Montalcino, Castelfranco di Sotto, Monteriggioni, San Miniato, Siena, Castelfiorentino, Lucca e Pontremoli: con anche incontri per le scuole e, soprattutto, concerti originali pensati sulle tematiche che la Via evoca, dal pellegrinaggio all’accoglienza, dall’incontro al silenzio. Cacciapaglia aprirà e chiuderà il cartellone, il 21 febbraio a Montalcino con la sua prima esibizione in trio piano-violoncello-soprano, e il 31 marzo a Lucca con l’Orchestra giovanile Boccherini e la prima mondiale della suite Cammino stellare, appositamente pensata per il Festival.
Come è nato questo suo nuovo impegno artistico?
«L’anno scorso Paolo Tognocchi, ideatore e fondatore del Festival, mi invitò a suonarvi. Io scoprii luoghi magnifici e una grande serietà organizzativa, lui credo abbia visto in me lo stesso suo ideale di far corrispondere musica e spiritualità, considerando le sette note un mezzo e mai un fine. Di lì la proposta, che ho accettato. Del resto sono partito dalla musica sacra, come compositore, e tuttora considero la sacralità elemento principale del far musica».
Ma resiste, la spiritualità, nel mondo musicale?
«Ritengo di sì. Penso anzi che certe riflessioni tipiche di chi è pellegrino, come il senso della solitudine, l’essenza dell’uomo, il valore della contemplazione, siano proprie di una musica che sia veramente tale. La musica è uno specchio per imparare e impararsi, come il viaggio del credere. E come questo è un percorso. Tant’è che gli artisti che ho invitato, a prescindere dal genere da loro scelto, vanno tutti in profondità su questi temi. E tutti vedono la musica come approfondimento, cammino, strumento per andare oltre l’essere umano».
Quindi Uto Ughi, Roberto Vecchioni, Danilo Rea, Cecilia Chailly, Rita Marcotulli, Arturo Stalteri, Vladimir Aškenazi non sono state opportunità di mercato, bensì scelte artistiche ben precise…
«È chiaro che volevo ripagare Tognocchi con un cast di eccellenze, ma ogni artista cui mi sono rivolto condivide la stessa mia attitudine per la musica, ovvero le cose di cui parlavamo sopra. E riunirli appartiene a un gusto, molto mio, dello sconfinare: del provare a cercarsi tra più mondi della musica».
Cosa significa per Roberto Cacciapaglia viaggiare?
«Conta il cammino, come dicono tanti. Ma pesa anche la direzione del cammino. Oggi mi pare sia sempre più chiaro che vi sono due direzioni del vivere eticamente opposte. E siamo sempre più costretti, com’è giusto, a dichiarare quale scegliamo, verso quale orizzonte vogliamo viaggiare. Come musicista viaggio verso lo stupore, la conferma di una dimensione altra e alta, in una musica sempre più essenziale. Perché per parlare dell’uomo e della spiritualità non servono le mode musicali».
Con che obiettivo il Festival va nelle scuole?
«Per coniugare didattica e gioco. Incontri seri nel senso di seriosi non porterebbero a nulla: i ragazzi devono essere coinvolti, per tornare a scegliere la musica e non a subirla. Oggi la musica è ovunque, non è più atto volontario: così perde valore lei ma pure il silenzio, che non è una faccenda da poco».
Si è sentito ingabbiato, quando il Festival ha voluto da lei un’opera scritta apposta?
«No, ricevere una commissione permette di cambiare strada, cercarsi ulteriormente. Anche questo l’avevo sperimentato componendo sui Salmi o Geremia. Al Festival proporrò in febbraio un trio inedito per un repertorio di sapore sacro, e a marzo proprio questa composizione inedita, per piano e orchestra, che ho voluto far partire da una meditazione sulle stelle: che illuminando il viandante e mostrano l’oltre».
Un’ultima cosa: la sua Educational Music Academy che soddisfazioni le dà? Vale la pena insegnare?
«Di giovani si parla tanto, poi non gli si danno appigli concreti. La mia scuola vuole servire a perfezionarsi, ma soprattutto fornire supporto produttivo. La più grande gioia è che uno dei tanti allievi venuti da me ora ha un contratto per incidere proprie musiche con la propria interpretazione».
Fonte: intervista pubblicata su L’Avvenire a firma di Andrea Pedrinelli