Via Francigena

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Manifesto europeo per il ventennale della Via Francigena

Il Manifesto della Via Francigena, varato nelle assemblee generali AEVF di Acquapendente (31 maggio 2014) e Lucca (10 ottobre 2014), in occasione del ventesimo anniversario del conferimento della menzione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” alla Via Francigena.

Il manifesto è stato inviato alle seguenti Autorità europee:

– Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz
– Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker
– Presidente del Consiglio Europeo Matteo Renzi
– Presidente dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa Anne Brasseur

Siamo cittadini europei, rappresentanti di autorità locali e regionali e di associazioni di volontari, riuniti ad Acquapendente (31 maggio 2014) sulla Via Francigena, per partecipare alla Conferenza internazionale indetta dalla Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) per festeggiare il XX anniversario (1994-2014) del conferimento della menzione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” alla Via Francigena e per ricordare il XXVII anniversario del lancio del “Programma degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa” di Santiago di Compostela (1987).

È nostra convinzione che l’Europa si trovi ad un bivio politico, sociale, economico che richiede una forte iniziativa che dia maggior forza politica alle Istituzioni europee e rafforzi la cooperazione tra gli Stati membri dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa e la consapevolezza del destino comune dei suoi cittadini.
Siamo convinti che Parlamento Europeo e Commissione Europea, da poco tempo rinnovati, e Consiglio d’Europa, ciascuno per la parte di propria competenza, sapranno assumere le necessarie inderogabili decisioni.
Per parte nostra auspichiamo che si attuino iniziative e progetti comuni – quali infrastrutture materiali e immateriali, collaborazioni sociali e culturali innovative, reti artistiche, letterarie, teatrali europee – che possano diventare strumenti di animazione dei mercati del lavoro, delle energie e dei talenti, e motivare i giovani a diventare protagonisti della causa europea.
Da tempo siamo impegnati nell’attuazione del lungimirante “Programma degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa”, programma in crescita grazie ad uno specifico Accordo Parziale Allargato, a cui auspichiamo la Commissione Europea possa pienamente partecipare.

La rete di turismo sostenibile degli “Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa” è molto più di un semplice mezzo per mantenere l’Europa prima destinazione turistica mondiale; è la riscoperta di una grande rete immateriale che attraversa il continente, da nord a sud, da est a ovest, e si estende sino al Mediterraneo ed al Medio Oriente, unendo i Paesi in un dialogo pacifico e nella cooperazione in materia di Cultura, Ambiente, Turismo. Costituisce un modo efficace per conoscersi e riconoscersi e partecipare alla creazione di nuove forme di economia sostenibile.

Lo ha scritto bene Jacques Le Goff (1924-2014): “L’Europa si sta costruendo. E’ una grande speranza, che potrà diventare concreta soltanto se si tiene conto della storia; un’Europa senza storia sarebbe orfana e infelice. Perché l’oggi viene dall’ieri e il domani è la proiezione del passato. Un passato che non deve paralizzare il presente ma aiutare a essere diversi nella coerenza e innovatori nelle dinamiche di sviluppo. La nostra Europa, tra Atlantico, Asia e Africa, esiste da molto tempo: disegnata dalla geografia e plasmata dalla storia, fin dal momento che i Greci le diedero questo nome, sempre mantenuto da allora. Il futuro deve basarsi su questi lasciti che, dall’antichità e finanche dalla preistoria, hanno reso l’Europa un mondo di ricchezza eccezionale e di straordinaria creatività nella sua unità e diversità”.

Lo “Studio di impatto degli itinerari culturali sulle Piccole e Medie imprese” commissionato da Consiglio d’Europa e Commissione Europea ha dimostrato (Bruxelles 28 giugno 2011) che lo sviluppo di una rete di percorsi culturali certificati può fornire risposte concrete alla domanda di lavoro qualificato e svolgere un efficace ruolo di contrasto alla crisi, soprattutto nei territori cosiddetti “minori”, cioè aree rurali o meno conosciute. La Via Francigena e gli Itinerari Culturali dànno impulso a turismo, economia, sviluppo regionale, sviluppo rurale costituendo un formidabile strumento di coesione sociale e territoriale in grado di accrescere la fiducia nel futuro. Auspichiamo che il lavoro di costruzione della Via Francigena possa proseguire per realizzarne appieno il positivo potenziale di conoscenza e coesione, in una fase di congiuntura critica per l’intera Europa. 

***

L’ASSOCIAZIONE EUROPEA DELLE VIE FRANCIGENE RIUNITA IN ASSEMBLEA AD ACQUAPENDENTE
si impegna a:

  • rafforzare la rete di Collettività territoriali e di Enti locali della Via Francigena, da Canterbury a Roma, ed estendere il percorso fino alla Puglia e alle altre vie storicamente riconosciute;
  • promuovere la cooperazione inter-istituzionale fra Ministeri e Regioni dei quattro Paesi attraversati (Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia);
  • sensibilizzare Regioni, Enti locali e Associazioni di volontari per dotare l’intero percorso della Via Francigena dei necessari servizi di ospitalità, sicurezza, informazione;
  • promuovere l’approvazione del Master Plan Europeo (EMP) della Via Francigena e il Coordinamento interregionale europeo delle Regioni attraversate;
  • promuovere il lavoro comune delle quattro componenti necessarie allo sviluppo di un Itinerario come quello della Via Francigena: 1. istituzioni pubbliche, 2. associazioni di volontari, 3. istituti di ricerca scientifica, 4. operatori economici e turistici;
  • rafforzare la rete scientifica della Via Francigena delle Università europee;
  • promuovere e rafforzare il dialogo interculturale tra Europa anglo-sassone ed Europa mediterranea con riferimento ai quattro luoghi simbolo della cultura religiosa mondiale: Roma, Gerusalemme, Santiago di Compostela, Canterbury;
  • rafforzare la cooperazione tra gli “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa” che si rifanno alle antiche vie di pellegrinaggio – Santiago di Compostela, Sant’Olav, San Michele, San Martino – e con altri percorsi quali la “Via Romea Germanica” (da Stade a Roma), la Rete delle Città storiche termali e la Via della Seta;
  • promuovere prodotti tematici culturali e turistici lungo la Via Francigena

L’ASSOCIAZIONE EUROPEA DELLE VIE FRANCIGENE chiede alle Istituzioni Europee:

  • La promozione del “Programma degli Itinerari Culturali Europei” ed il suo riconoscimento all’interno della programmazione 2014-2020;
  • la presentazione della Via Francigena e degli Itinerari culturali europei in Expo Milano 2015;
  • il sostegno alle reti europee di cooperazione interregionale NECSTouR e Coordinamento interregionale europeo della Via Francigena;
  • il sostegno alla rete europea di cooperazione universitaria EUNEK (European Network of Knowledge)

 

 

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Declaration for the Twentieth Anniversary of the Via Francigena

The Declaration for supporting the Via Francigena and the Programme of the Council of Europe Cultural Routes. This document was launched during the EAVF General Assemblies in Acquapendente and Lucca, in the framework of the XX Anniversary of the Via Francigena.

The Declaration was sent to the European Institutions and Organisations:

– To the President of the European Parliament Martin Schulz
– To the President of the European Commission Jean-Claude Juncker
– To the President of the European Council Matteo Renzi
– 
To the President of the Parliamentary Assembly of the Council of Europe Anne Brasseur

We are citizens, representatives of local authorities and associations of volunteers, gathered in Acquapendente on Saturday May 31st at the International Conference of the European Association of the Via Francigena (EAVF) to celebrate the 20th anniversary (1994-2014) of the reward as “Cultural Routes of the Council of Europe” for the Via Francigena and to remember the 27th anniversary of the launch of the “Programme of the Cultural Routes of the Council of Europe” in Santiago de Compostela (1987).

It is our opinion that Europe is at a political, economic and social crossroad that needs a strong initiative in order to give more political strength to the European institutions and to strengthen cooperation between Member States of the European Union and the Council of Europe and the awareness of the common destiny of their citizens. We believe that the European Parliament and the European Commission, recently renovated, and the Council of Europe will be able to make the necessary and unavoidable decisions.

We hope that initiatives and common projects may take place – like tangible and intangible infrastructures, cultural and social innovative collaborations, European artistic, literary and theatrical networks – which may become tools for revitalizing the labor market, the talents and to motivate young people to become the main protagonists of the European cause.

We have being working on the farseeing and innovative “Program of the Cultural Routes of the Council of Europe” for a long time. This programme is growing in the framework of the Enlarged Partial Agreement, at which we hope the European Commission will fully participate.

The sustainable tourism network of the “Cultural Routes of the Council of Europe” is something more than a simple tool to maintain Europe as the first worldwide touristic destination; it is the rediscovery of a wide immaterial network that crosses the continent from north to south, from east to west extending to the Mediterranean and the far East, connecting the European Countries in a peaceful dialogue and cooperation in the field of Culture, Environment and Tourism. It represents an effective way to know each other and to participate in the creation of new sustainable forms of economy.

It was well-written by Jacques Le Goff (1924-2014): “Europe is currently under construction. It’s a great hope that won’t come true if we don’t take into account its history; Europe without history would be like an unhappy orphan. And it’s because today comes from yesterday and tomorrow comes from the past. A past that must not paralyze the present but on the contrary it has to help it to be different in the coherence and new in the progress. Our Europe, between the Atlantic Ocean, Asia and Africa has being existing for a very long time, drawn by geography, shaped by history, since the moment when the Greeks gave it its name that still remains today. The future must rely on the heritages that, since ancient times, even since prehistory, created Europe as it is today, a world of wealth with an extraordinary creativity in its unity and diversity.

The “Study on the impact of the European Cultural Itineraries on SME’s innovation”  commissioned by the Council of Europe and the European Commission (Bruxelles, June 28th 2011), shows that the development of a network of the Certified Cultural Itineraries provides real answers to the demand for skilled job and it has a special role in fighting the crisis of territories often considered “less important” that is to say the rural and less-known areas.

The Via Francigena and the Cultural Routes support tourism, economy and territorial development representing an incredible mean of social and territorial cohesion, able to increase confidence in the future.

We hope that the work for the accomplishment of the Via Francigena will carry on in order to fully express all its potential as a tool of knowledge and cohesion, in this critical period for the whole of Europe. We propose the project of the Via Francigena to be highlighted as an important goal of the programme of the European structural funds 2014-2020.

***

THE EUROPEAN ASSOCIATION OF THE VIA FRANCIGENA GATHERED IN ASSEMBLY IN ACQUAPENDENTE commits to:

  • Strengthen the network of the territorial communities along the Route of Sigeric, from Canterbury to Rome, and to extend the itinerary towards Puglia and other acknowledged historical ways;
  • Promote the inter-institutional cooperation between Ministries and regions of the four Countries crossed by the Via Francigena (Italy, Switzerland, France and England);
  • Sensitize Regions, local authorities and volunteers associations to provide the entire path with the necessary services and facilities: security, information and accommodation;
  • Promote the approval of the “Euro Master Plan (EMP) of the Via Francigena” and the Interregional European Coordination of the regions crossed by the Via Francigena;
  • Promote the joint work of the four components needed for the development of the Via Francigena as European Cultural Route: 1. institutions, 2. associations, 3. scientific research centres, 4. traders and touristic operators;
  • Strengthen the scientific network of European Universities working on the Via Francigena;
  • Promote and strengthen the inter-cultural dialogue between the Anglo-Saxon Europe and the Mediterranean Europe with reference to the four sites symbols of religious culture worldwide: Rome, Jerusalem, Santiago de Compostela and Canterbury;
  • Consolidate the synergy between the “Cultural European Routes” which are based on the ancient pilgrimage ways: Santiago de Compostela, St. Olaf, Saint Michel, St. Martin and other ways like the “Via Romea Germanica” (from Stade to Rome), the historical Thermal towns and the Silk Route;
  • Promote the cultural thematic and touristic products along the route;

THE EUROPEAN ASSOCIATION OF THE VIA FRANCIGENA
is asking to the European institutions:

  • to promote the “Program of the Cultural Routes” in the European programme  2014-2020;
  • to present the Via Francigena and the European Cultural Routes during Expo Milan 2015;
  • to support the European networks of inter-regional cooperation NECSTourR and the Inter-regional Coordinating European Committee of the Via Francigena;
  • to support the European university network  EUNEK (European Network of Knowledge);
  • to promote the “Brand of the Cultural Routes” in the cooperation with the European Commission, the Council of Europe and the European Institute for the Cultural Itineraries of Luxembourg
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Declaration pour le Vingtième anniversaire de la Via Francigena

La Declaration pour soutenir la Via Francigena et le Programme des Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe. Le document a été lancé à l’occasion de l’Assemblée de l’AEVF à Acquapendente et Lucca, dans le cadre du Vingtième anniversaire de la Via Francigena.

La Declaration a été adressée aux Institutioins et Organisations Européennes:

– Au Président du Parlement Européen Martin Schultz
– Au Président de la Commission Européenne Jean-Claude Juncker
– Au Président du Conseil Européen Matteo Renzi
– Au Président de l’Assemblée Parlementaire du Conseil de l’Europe Anne Brasseur

Nous sommes des citoyens, représentants de collectivités locales, d’associations de bénévoles européens, réunis à Acquapendente le samedi 31 Mai à la conférence internationale de l’Association Européenne des Voies Francigènes (AEVF), pour fêter le XX anniversaire (1994-2014) de la mention de «Itinéraire culturel du Conseil de l’Europe» à  la Via Francigena et  pour célébrer le  XXVII anniversaire du lancement à Saint-Jacques de Compostelle (1987) du «Programme des Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe».

C’est notre conviction que l’Europe se trouve à un carrefour politique, économique, social qui exige une forte initiative en donnant majeur force politique aux institutions Européennes et en renforçant la coopération parmi les Etats de l’Union Européenne et du Conseil de l’Europe et la conscience du destin commun de leurs citoyens. Nous sommes convaincus que le Parlement Européen et la Commission Européenne, récemment élus, et le Conseil de l’Europe sauront prendre les décisions nécessaires, désormais incontournables.

De notre part nous espérons que plusieurs initiatives et projets communs peuvent se dérouler – comme par exemple infrastructures matérielles et immatérielles, collaborations culturelles et sociales innovantes, réseaux européens artistiques, littéraires et théâtrales – et qui peuvent devenir des instruments pour mobiliser le marché du travail, des énergies, des talents et motiver les jeunes à devenir les protagonistes de la cause européenne.

Nous travaillons depuis longtemps à la réalisation du clairvoyant et innovant «Programme des Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe», un programme en phase de croissance grâce à l’Accord Partiel Elargi auquel nous espérons que la Commission Européenne adhère complètement.

Le réseau du tourisme durable des «Itinéraires culturels du Conseil de l’Europe» c’est quelque chose de plus grand qu’un simple moyen pour garder l’Europe première destinations touristiques du monde; il s’agit de la redécouverte d’un grand réseau immatériel qui traverse le continent, du nord au sud, de l’est à l’ouest en s’extendant jusqu’à la Méditerranée et au Moyen Orient en unissant les Pays dans le dialogue pacifique et la coopération concernant les secteurs de l’Environnement, de  la Culture et du Tourisme. Il représente aussi bien un moyen efficace de se connaître et se reconnaître   et de créer des nouvelles formes d’économie durable.

Comme  l’a bien écrit Jacques Le Goff (1924-2014) : «L’Europe est en train de se construire. C’est une grande espérance. Elle ne se réalisera que si elle tient compte de l’histoire; une Europe sans histoire serait orpheline et malheureuse. Car aujourd’hui vient d’hier et demain vient du passé. Un passé qui ne doit pas paralyser le présent mais l’aider à être différent dans la fidélité et nouveau dans le progrès. Notre Europe entre Atlantique, Asie et Afrique, existe depuis très longtemps en effet, dessinée par la géographie, modelée par l’histoire, depuis que les Grecs lui ont donné son nom, toujours repris depuis. L’avenir doit s’appuyer sur ces héritages qui, depuis l’Antiquité, voire la préhistoire, ont fait de l’Europe un monde d’exceptionnelle richesse, d’une extraordinaire créativité dans son unité et diversité».

L’ «Etude d’impact des Itinéraires Culturels sur les petites et moyennes entreprises», rédigé par le Conseil de l’Europe et la Commission Européenne (Bruxelles, 28 juin 2011), démontre que le développement d’un réseau des Itinéraires Culturels certifiés donne de véritables réponses à la demande d’emploi qualifié, et joue un rôle dans le contraste à la crise des territoires considérés «moins importants», c’est-à-dire les zones rurales et peu connues. La Via Francigena et les Itinéraires Culturels donnent impulsion au Tourisme, à l’économie, au développement territorial et rural et se traduisent par un formidable outil de cohésion des territoires et donc dans une plus grande confiance dans l’avenir. Nous souhaitons que le travail qui a été commencé puisse poursuivre et exprimer tout son potentiel en tant qu’outil de connaissance et de cohésion, en ce moment de conjoncture si difficile pour l’Europe entière.

***

L’ASSOCIATION EUROPEENNE DES VOIES FRANCIGENES REUNIEE EN ASSEMBLEE A ACQUAPENDENTE
s’engage à:

  • Renforcer le réseau des collectivités territoriales le long de l’itinéraire de Sigeric, de Cantorbèry à Rome, en extendant l’itinéraire jusqu’aux Pouilles (en direction Jerusalem) et aux autres chemins reconnus historiquement;
  • Promouvoir la coopération interinstitutionnel parmi les Ministères et les régions des quatre états traversés par la Francigena (Italie, Suisse, France et Angleterre);
  • Sensibiliser les Régions, les Collectivités territoriales et les associations de bénévoles pour assurer les services de logement, de sécurité et d’information le long de la Via Francigena;
  • Supporter l’approbation de l’’Euro Master Plan (EMP) de la Via Francigena” ainsi que la Coordination Interrégional Européenne des Régions qui sont traversées par  cet itinéraire;
  • Promouvoir le travail commun des quatre components nécessaire au développement de la Via Francigena comme Itinéraire Culturel Européen de succès: 1. institutions publiques 2. associations de bénévoles 3. instituts de recherche scientifique 4. opérateurs économiques et touristiques.
  • Renforcer le réseau  scientifique de la Via Francigena des Universités européennes;
  • Promouvoir et renforcer le dialogue interculturel entre l’Europe anglo-saxonne et l’Europe Méditerranéenne avec la référence des quatre lieux symboliques de la culture religieuse du monde: Rome, Jérusalem, Saint-Jacques de Compostelle et Cantorbèry;
  • Consolider la coopération parmi les Itinéraires Culturels Européens qui se fondent sur les anciennes voies de pèlerinage: Saint-Jacques de Compostelle, Saint Olav, Saint Michel, Saint Martin, et avec les autres parcours comme la «Via Romea Germanica» (de Stade à Rome), le réseau des villes historiques thermales et la Route de la Soie;
  • Promouvoir les produits thématiques culturels  et touristiques le long de la Via Francigena;

L’ASSOCIATION EUROPEENNE DES VOIES FRANCIGENES
demande aux Institutions Européennes

  • La promotion du «Programme des Itinéraires Culturels» et sa reconnaissance dans la Programmation européenne 2014-2020;
  • La présentation de la Via Francigena et des Itinéraires Culturels à l’Expo Milan 2015;
  • Le soutien des réseaux européens de 1) la coopération interrégionale NECSTouR et 2) du Comité de coordination technique interrégionale de la Via Francigena;
  • Le soutien du réseau européen de coopération universitaire EUNEK (European Network of Knowledge)
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Abbazia di San Maurizio, 515-2015: 1500 anni di storia

Per festeggiare i 1500 anni dell’Abbazia di San Maurizio, i Compagnons de la Via Francigena, in collaborazionbe con Valrando e l’Abbazia di San Maurizio, organizzno 4 camminate incrociate che iniziano in 4 punti cardinali lungo la Francigena, per arrivare il sabato 29 agosto 2015 alle 16:00 sulla piazza dell’Abbazia dove si svolgerà l’accoglienza dei pellegrini.

Camminatori o escursionisti potranno liberamente aggiungersi a questi cammini itineranti verso San Maurizio, seguendo il gruppo di persone che farà a piedi tutte le tappe.

Sarà possibile iscriversi entro il 20 maggio 2015

 


 

 

Percorso Nord, Via Francigena da Pontarlier

20.- 29. 8. 2015 difficoltà media

Da 5h00 a 7h00 per giorno 8 giorni di cammino per 183 km

Massimo 15 participanti

Persona di riferimento Jacques Guy, Jean Sechehaye – ACCR-BFC. contact@accr-bfc.fr

Partenza: Pontarlier

Prezzo da Fr.1’100.- a 1’300.- ( euro a 1.25)

Transporto dei bagagli incluso

Parcorso Sud , Via Francigena da Ivrea e da Aoste

20- 29. 8. 2015 difficultà media

Da 5h00 a 6h00 per giorno

Persona di riferimento: Palmira Orsières

Partenza: Abbazia di Saint Maurice

Prezzo da Fr. 1’100 a 1’300 ( euro a 1.25)

29.8.2015

Partenza Aosta

Prezzo da Fr. 600 a 800 ( euro a 1.25)

Transporto dei bagaglii incluso.

 

Percorso Est, dall’Abbazia d’Einsiedeln

16 – 29. 8. 2015

Pellegrinaggio di 13 giorni, (100 ore di cammino), difficultà: 4 stelle +

Assistenza leggera con un auto al seguito. Massimo 13 partecipanti

Persona di riferimento Jean-Pierre Biselx, Pierre-André Anthamatten

Partenza Abbazia di St Maurice

Prezzo da Fr. 2’000.- a 2’100.

Parcorso Ovest, dall’Abbazia di Sixt Fer a Cheval

24 – 29. 8. 2015

Da 4h30 a 5h30 per giorno

Persona di riferimento: Josy Roduit, Willy Fellay

Partenza: Abbaye de Saint Maurice

Prix de Fr. 600 à/bis 750 ( euro à 1.25)

Trasporto dei bagagli incluso

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Abbaye de Saint Maurice: 515 – 2015 : 1500 ans d’histoire

Pour fêter les 1500 ans de l’Abbaye de Saint Maurice, les Compagnons de la Via Francigena, avec la complicité de Valrando et de l’Abbaye de Saint Maurice, organisent 4 randos en croix partant des 4 points cardinaux pour arriver le samedi 29 août 2015 à 16h00 sur la place du parvis à Saint Maurice où aura lieu l’accueil des pèlerins.

Des randonneurs occasionnels ou chevronnés peuvent se joindre à cette marche itinérante vers Saint Maurice en s’annonçant aux chefs de course, suivre la caravane sur une ou deux étapes , tout en respectant les conditions du groupe auquel ils s’associent. Aucune autre prestation ne leur sera assurée.

Délai d’inscription 20 mai 2015

 

 


 

1) Parcours Nord, Via Francigena dès Pontarlier

Je-Sa/Do-Sa 20.- 29. 8. 2015 difficulté moyenne

5h00 à 7h00 par jour / pro Tag 8 jours de marche pour 183 km

Maximum 15 participants

Chefs de course / Leiter Jacques Guy, Jean Sechehaye – ACCR-BFC. contact@accr-bfc.fr

Départ / Abfahrt Pontarlier

Prix de Fr.1’100.- à 1’300.- ( euro à 1.25)

Transport des bagages inclus dans le prix.

 

 

2) Parcours Sud , Via Francigena dès Ivrea et dès Aoste

Je-Sa/Do-Sa 20.- 29. 8. 2015 difficulté moyenne

5h00 à 6h00 par jour / pro Tag

Chef de course/ Leiter Palmira Orsières

Départ / Abfahrt Abbaye de Saint Maurice

Prix de Fr. 1’100 à 1’300 ( euro à 1.25)

Ma-Sa/Di-Sa 25. 29.8.2015

Départ / Abfahrt Aoste

Prix de Fr. 600 à 800 ( euro à 1.25)

Transport des bagages inclus dans le prix.

 

 

3) Parcours Est, de l’Abbaye d’Einsiedeln

di-sa / so-sa 16. – 29. 8. 2015

Pèlerinage de 13 jours, (100 heures de marche), difficulté: 4 étoiles +

Assistance légère avec une voiture. Maximum 13 participants

Chefs de course / Leiter Jean-Pierre Biselx, Pierre-André Anthamatten

Départ: Abbaye de St Maurice

Prix: de Fr. 2’000.- à 2’100.-

 

 

 

4) Parcours Ouest, de l’Abbaye de Sixt Fer à Cheval

lu-sa / mo-sa 24. – 29. 8. 2015

4h30 à 5h30 par jour / pro Tag

Chefs de courses/ Leiter Josy Roduit, Willy Fellay

Départ / Abfahrt Abbaye de Saint Maurice

Prix de Fr. 600 à/bis 750 ( euro à 1.25)

Transport des bagages inclus dans le prix.

 

 

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Ultimo appuntamento con il nordic walking di #SienaFrancigena

Con il quinto e ultimo appuntamento di sabato prossimo, 18 ottobre, termina la prima edizione di #SienaFrancigenaSulle orme di pellegrini e viandanti a passo del Nordic Walking, la camminata basata sulla corretta postura e la spinta di appositi bastoncini che percorre varie tappe del tracciato storico sul territorio senese.

Il percorso di sabato prevede la partenza alle ore 16 da Porta Camollia e l’arrivo, dopo due ore circa, a Porta Romana, per una distanza stimata di 6 km. Il ritrovo è comunque fissato alle 15.40 per una introduzione alle tecniche del Nordic Walking.

<<Siamo soddisfatti per l’interesse riscontrato anche in termini di partecipazione – commenta l’assessore al Turismo, Sonia Pallai – ai vari appuntamenti del Nordic Walking, proposti in forma complementare rispetto all’esperienza del trekking urbano di #Sienafrancigena – Sulle orme dei pellegrini per conoscere l’ospedale più vecchio d’Europa. Il nostro territorio ha caratteristiche tali da incentivare queste forme di fruizione turistica intelligenti, dolci e sostenibili e dobbiamo lavorare per rendere sempre più sistematica e strutturata questa tipologia di offerta>>.

Il costo della partecipazione, comprensiva di istruttore e copertura assicurativa, è di 13 € a persona; è, inoltre, possibile noleggiare i bastoncini a 2 euro e usufruire del servizio di trasporto logistico dal punto di arrivo a quello di partenza, o viceversa, a 5 euro.

Le iscrizioni e le eventuali prenotazioni del materiale o della navetta saranno accolte entro e non oltre le ore 18 di giovedì 16 ottobre, telefonando agli uffici Terre di Siena – IAT Siena (piazza Duomo, 1) allo 0577 280551, o scrivendo all’e-mail incoming@terresiena.it.

E’ inoltre possibile avere informazioni e aggiornamenti sui principali social network al profilo enjoysiena e terredisiena.

In allegato la locandina in pdf

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Ufficio Stampa Comune di Siena

T  – +39 0577 292201
F  – +39 0577 292404
E  – roberta.ferri@comune.siena.it
Palazzo Berlinghieri, Il Campo 7
53100 Siena

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Cammini d’Italia, la Via Francigena protagonista sul magazine nazionale dell’UNPLI

Sulle pagine del magazine UNPLI (Unione Nazionale pro Loco) ampio spazio dedicato ai “Camminitaliani.it”, un nuovo progetto che le Pro Loco italiane stanno portando avanti. In primo piano la Via Francigena e l’AEVF, partner naturale di questo progetto che mette al centro il “cammino ed i territori”.

Un numero interamente sfogliabile online, dedicato al progetto “camminitaliani” ed alla Francigena. Interviste a Claudio Nardocci (presidente UNPLI), Massimo Tedeschi (presidente Massimo Tedeschi) e Patrizia Forlani.

La strada diventa un luogo d’incontro dove tutti sono uguali, una piattaforma dove relazionarsi con gli altri senza sovrastrutture. I pellegrini che lo intraprendono vogliono meditare, guardarsi dentro e contemporaneamente ritornare in contatto con la natura, con i luoghi, con gli altri ma, soprattutto, tornano a casa arricchiti. Tra i pellegrini moltissimi sono stranieri, francesi, del nord Europa ma anche tanti italiani. E, un dato importante, è che è in forte aumento anche la presenza di giovani al di sotto dei trenta anni. Quasi tutti preferiscono camminare da soli ma, a volte, si incontrano sul cammino anche nonni con nipoti al fianco con lo zaino in spalla. Il cammino, quindi, può essere anche un’occasione per uno scambio intergenerazionale.

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La Toscana aderisce al coordinamento europeo sulla via Francigena, in accordo con AEVF

L’apertura ufficiale del tratto toscano della Via Francigena, avvenuto a Lucca lo scorso 21 giugno alla presenza del ministro alla Cultura e Turismo Dario Franceschini, ha gettato le basi per aprire nuovo capitolo di sviluppo nazionale ed europeo per l’antico percorso per pellegrini.

La firma apposta oggi, in occasione dell’importante evento del Lu.Be.C., al protocollo di collaborazione europea dalla Regione Toscana e dalla Associazione Europea delle Vie Francigene, consolida il processo di crescita condiviso con le regioni attraversate dalla Via Francigena: oltre alla Toscana, Kent (Regno Unito); Nord-pas-de-Calais, Picardie, Champagne-Ardenne, Franche-Comtè (Francia); Cantone Vaud, Cantone Vallese (Svizzera); Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Lazio (Italia). Il progetto riguarda anche le Regioni che, in vista di una futura estensione dell’itinerario fino a Gerusalemme, sono collocate lungo il percorso  che da Roma conduce a Santa Maria di Leuca: Molise, Campania, Basilicata e Puglia.

Il Comitato, cooridnato da AEVF, ha tra i suoi obiettivi principali quelli di valorizzare il patrimonio materiale, immateriale e naturale situato lungo il percorso della Via Francigena, di sviluppare il potenziale turistico del cammino, di elaborare e approvare un Master Plan europeo della Via Francigena che assicuri la sicurezza di chi la percorre, la manutenzione delle infrastrutture, il miglioramento della  segnaletica, il potenziamento della comunicazione e della promozione, la messa in rete delle imprese locali per lo sviluppo dell’economia legata al percorso, la cooperazione con gli altri cammini di pellegrinaggio riconosciuti dal Consiglio d’Europa.

 

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Oggi parliamo di Francigena con Palmira Orsières, guida escursionistica naturalistica e camminatrice lungo la Francigena

Palmira Orsières, guida escursionistica naturalistica della Valle d’Aosta dal 1991 e guida esclusiva del Parco Nazionale del Gran Paradiso dal 2001. Ha una lunga esperienza di conduzione di gruppi di camminatori lungo la Francigena in Valle d’Aosta, regioni confinanti, Liguria, Toscana, Lazio.

Palmira ha collaborato alla realizzazione di numerose pubblicazioni a carattere escursionistico, naturalistico e storico. Si occupa di storia, tradizioni, cultura alpina, piante officinali e di sentieristica. E’ una erborista diplomata. Socia de La Traccia – Ambiente, natura e cultura – attiva in Valle d’Aosta dal 1994.

 

Come nasce la tua passione per i cammini e per la Via Francigena? Quanti giorni all’anno trascorri sui sentieri? 

Cammino sui sentieri da sempre, è una passione che ho ereditato dalla mia famiglia. A un certo punto è stato quasi naturale diventare guida escursionistica e accompagnare persone sui sentieri della Valle d’Aosta e regioni confinanti, Vallese, Savoia, Alta Savoia e Piemonte.

Con la Via Francigena sono venuta in contatto negli anni 1995-1996, in occasione della creazione di un percorso escursionistico tra Aosta e Martigny, lungo i sentieri esistenti, che ripercorrono, in buona parte il percorso della strada romana e quella medioevale. L’itinerario Aosta-Martigny è diventato in seguito, il cammino della Via Francigena. Questo ha dato l’idea all’Associazione Vallesana di escursionisti, Valrando, di partire a piedi per Roma. guidati dal suo presidente, Willy Fellay e dall’abate di Saint-Maurice Joseph Roduit. E io sono stata integrata nel gruppo.

È iniziata così una bella avventura di cammino, di condivisione di esperienze e di amicizia che mi ha portata per sei anni a camminare, otto-nove giorni all’anno, lungo i sentieri della Via Francigena. Dopo aver completato il cammino a Roma,  abbiamo percorso La Via Francigena da Saint-Maurice a Canterbury. Cammino regolarmente lungo la Via Francigena: il tratto valdostano e quello canavesano lo percorro interamente, in media due volte-tre all’anno, in escursioni di una giornata.

Accompagno gruppi verso Roma e verso Canterbury, camminando 9-10 giorni ogni anno.Nel 2014 abbiamo percorso un tratto, in Italia, tra l’Emilia-Romagna e la Toscana e in Francia, tra Besançon e Chaumont. 


Avendo una grande esperienza di guida ambientale ed escursionistica, come giudichi la differenza fra un sentiero alpino o di montagna ed un itinerario culturale europeo come la Francigena?

Un sentiero alpino o di montagna lo si percorre per raggiungere un colle, un rifugio o una cima, o per compiere un anello, un circuito. Gli itinerari di montagna sono in genere caratterizzati da salite e discese; si sale in vetta poi si ridiscende. Coloro che percorrono itinerari alpini o di montagna sono generalmente escursionisti.

L’itinerario culturale europeo della Via Francigena, o altri cammini culturali conducono da una località all’altra, attraverso territori a volte molto diversi tra loro. Il percorso può essere di un giorno, di una settimana, o anche più. Chi intraprende questo tipo di cammino, all’inizio, non è necessariamente un escursionista. Ma lo diventa nel momento in cui decide di iniziare un cammino.

Per andare da Canterbury a Roma si percorrono territori molto diversi. Si attraversano pianure, colline, montagne, poi nuovamente pianure e colline. Le tipologie di percorso sono assai varie: nelle pianure percorriamo spesso strade agricole, con il fondo in terra battuta, o con asfaltato. Lo stesso vale per le colline. Diverso il discorso per le zone di montagna, dove si percorrono itinerari alpini, con dislivelli anche importanti. Il bello del cammino della Via Francigena è proprio la ricchezza della diversità dei territori attraversati.


Ti occupi del cammino da tanto tempo, in particolare nella Valle d’Aosta e nella parte svizzera del percorso. Dal tuo punto di vista, come vedi lo sviluppo della Francigena negli ultimi anni e quali sono, a tuo avviso le prospettive future. Cosa può rappresentare la Francigena per la Valle d’Aosta in ambito culturale, sociale, turistico ed economico?

Il passaggio di pellegrini lungo la Via Francigena negli ultimi anni è aumentato in modo notevole. Le statistiche lo confermano. La Via Francigena può rappresentare una grande opportunità per lo sviluppo turistico ed economico delle località non troppo toccate dai grandi flussi turistici, località spesso definite “minori”, ma che racchiudono un patrimonio di architettura rurale e non solo, di arte, di cultura, di tradizioni e di storia.

Ho sentito spesso ripetere la frase: In questi luoghi, non fossi passato a piedi, non avrei mai avuto la possibilità di visitarli. A mio parere la Via Francigena è una grande opportunità di sviluppo turistico, economico, culturale e sociale e merita di essere valorizzata. Questo vale per la Valle d’Aosta, ma anche per l’intero percorso. 


Criticità e punti deboli da affrontare per far decollare la Francigena. Quali sono, a tuo avviso, le tre cose principali da fare per migliorare la fruibilità del percorso in Valle d’Aosta e su tutto il percorso? E come affrontarle concretamente?

I pellegrini per percorrere l’itinerario a piedi necessitano soprattutto di 3 cose:

– Il percorso definito, con una buona manutenzione, che si sviluppi possibilmente attraverso la natura, evitando strade di grande traffico.
– La segnaletica chiara e precisa.
– Strutture ricettive per alloggiare.

Quindi, per migliorare la fruibilità del percorso occorre verificare periodicamente i sentieri ed effettuare la manutenzione ordinaria, ponendo attenzione alla segnaletica e integrandola là dove risulta carente, soprattutto in entrata e in uscita dai centri abitati.

A mio parere sulla cartellonistica sarebbe opportuno dare l’indicazione del primo centro abitato che si incontra, con il tempo di percorrenza. Nei tratti di pianura è utile anche l’indicazione dei chilometri tra una località e l’altra. Altro punto importante è sicuramente la ricettività, occorre aumentare le possibilità di alloggio, in modo da offrire ai pellegrini la possibilità di stabilire la lunghezza delle tappe in base alle loro esigenze.Negli ultimi anni sono sorte lungo il percorso numerose nuove strutture ricettive, ma vi sono ancora località che risultano carenti.A mio parere occorre offrire una ricettività diversificata, che soddisfi le diverse categorie di pellegrini.

Ci sono i pellegrini solitari o in piccoli gruppi, che compiono il percorso integralmente e in autonomia, che ricercano un’ospitalità più economica. Ci sono pellegrini che viaggiano a ritmo più lento, pur procedendo di 25-28 chilometri al giorno, apprezzando i luoghi, il contatto con le persone e i panorami attraversati. Occorrere offrire alle diverse categorie di pellegrini la possibilità di alloggiare secondo le loro disponibilità e il loro modo di vivere il viaggio.

E aggiungerei, infine: una comunicazione efficace e chiara e aggiornata:

– sui posti tappa, con tutte le indicazioni necessarie per la prenotazione;
– sui principali servizi (ristorazione e rifornimento, farmacia, ecc )
– sul percorso e sulle eventuali varianti; molto spesso queste ultime si confondono con i percorso ufficiale;
– sulle eventuali criticità sul percorso;
– e inoltre, per coloro che viaggiano “lentamente”, la segnalazione delle tipicità del territorio (cultura, storia, prodotti del territorio).

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Per i pellegrini che passano da Pontremoli

Si comunica che dal 08/10/2014, fino a nuovo avviso, la struttura di accoglienza dei pellegrini della Via Francigena all’interno del Convento dei Frati Cappuccini di Pontremoli non è più operante. I pellegrini sono pertanto pregati di rivolgersi al numero: 0187/4601212 (Vetrina della Città di Pontremoli) dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30 per la Foresteria del Castello del Piagnaro.