Via Francigena

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La Toscana aderisce al coordinamento europeo sulla via Francigena, in accordo con AEVF

L’apertura ufficiale del tratto toscano della Via Francigena, avvenuto a Lucca lo scorso 21 giugno alla presenza del ministro alla Cultura e Turismo Dario Franceschini, ha gettato le basi per aprire nuovo capitolo di sviluppo nazionale ed europeo per l’antico percorso per pellegrini.

La firma apposta oggi, in occasione dell’importante evento del Lu.Be.C., al protocollo di collaborazione europea dalla Regione Toscana e dalla Associazione Europea delle Vie Francigene, consolida il processo di crescita condiviso con le regioni attraversate dalla Via Francigena: oltre alla Toscana, Kent (Regno Unito); Nord-pas-de-Calais, Picardie, Champagne-Ardenne, Franche-Comtè (Francia); Cantone Vaud, Cantone Vallese (Svizzera); Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Lazio (Italia). Il progetto riguarda anche le Regioni che, in vista di una futura estensione dell’itinerario fino a Gerusalemme, sono collocate lungo il percorso  che da Roma conduce a Santa Maria di Leuca: Molise, Campania, Basilicata e Puglia.

Il Comitato, cooridnato da AEVF, ha tra i suoi obiettivi principali quelli di valorizzare il patrimonio materiale, immateriale e naturale situato lungo il percorso della Via Francigena, di sviluppare il potenziale turistico del cammino, di elaborare e approvare un Master Plan europeo della Via Francigena che assicuri la sicurezza di chi la percorre, la manutenzione delle infrastrutture, il miglioramento della  segnaletica, il potenziamento della comunicazione e della promozione, la messa in rete delle imprese locali per lo sviluppo dell’economia legata al percorso, la cooperazione con gli altri cammini di pellegrinaggio riconosciuti dal Consiglio d’Europa.

 

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Oggi parliamo di Francigena con Palmira Orsières, guida escursionistica naturalistica e camminatrice lungo la Francigena

Palmira Orsières, guida escursionistica naturalistica della Valle d’Aosta dal 1991 e guida esclusiva del Parco Nazionale del Gran Paradiso dal 2001. Ha una lunga esperienza di conduzione di gruppi di camminatori lungo la Francigena in Valle d’Aosta, regioni confinanti, Liguria, Toscana, Lazio.

Palmira ha collaborato alla realizzazione di numerose pubblicazioni a carattere escursionistico, naturalistico e storico. Si occupa di storia, tradizioni, cultura alpina, piante officinali e di sentieristica. E’ una erborista diplomata. Socia de La Traccia – Ambiente, natura e cultura – attiva in Valle d’Aosta dal 1994.

 

Come nasce la tua passione per i cammini e per la Via Francigena? Quanti giorni all’anno trascorri sui sentieri? 

Cammino sui sentieri da sempre, è una passione che ho ereditato dalla mia famiglia. A un certo punto è stato quasi naturale diventare guida escursionistica e accompagnare persone sui sentieri della Valle d’Aosta e regioni confinanti, Vallese, Savoia, Alta Savoia e Piemonte.

Con la Via Francigena sono venuta in contatto negli anni 1995-1996, in occasione della creazione di un percorso escursionistico tra Aosta e Martigny, lungo i sentieri esistenti, che ripercorrono, in buona parte il percorso della strada romana e quella medioevale. L’itinerario Aosta-Martigny è diventato in seguito, il cammino della Via Francigena. Questo ha dato l’idea all’Associazione Vallesana di escursionisti, Valrando, di partire a piedi per Roma. guidati dal suo presidente, Willy Fellay e dall’abate di Saint-Maurice Joseph Roduit. E io sono stata integrata nel gruppo.

È iniziata così una bella avventura di cammino, di condivisione di esperienze e di amicizia che mi ha portata per sei anni a camminare, otto-nove giorni all’anno, lungo i sentieri della Via Francigena. Dopo aver completato il cammino a Roma,  abbiamo percorso La Via Francigena da Saint-Maurice a Canterbury. Cammino regolarmente lungo la Via Francigena: il tratto valdostano e quello canavesano lo percorro interamente, in media due volte-tre all’anno, in escursioni di una giornata.

Accompagno gruppi verso Roma e verso Canterbury, camminando 9-10 giorni ogni anno.Nel 2014 abbiamo percorso un tratto, in Italia, tra l’Emilia-Romagna e la Toscana e in Francia, tra Besançon e Chaumont. 


Avendo una grande esperienza di guida ambientale ed escursionistica, come giudichi la differenza fra un sentiero alpino o di montagna ed un itinerario culturale europeo come la Francigena?

Un sentiero alpino o di montagna lo si percorre per raggiungere un colle, un rifugio o una cima, o per compiere un anello, un circuito. Gli itinerari di montagna sono in genere caratterizzati da salite e discese; si sale in vetta poi si ridiscende. Coloro che percorrono itinerari alpini o di montagna sono generalmente escursionisti.

L’itinerario culturale europeo della Via Francigena, o altri cammini culturali conducono da una località all’altra, attraverso territori a volte molto diversi tra loro. Il percorso può essere di un giorno, di una settimana, o anche più. Chi intraprende questo tipo di cammino, all’inizio, non è necessariamente un escursionista. Ma lo diventa nel momento in cui decide di iniziare un cammino.

Per andare da Canterbury a Roma si percorrono territori molto diversi. Si attraversano pianure, colline, montagne, poi nuovamente pianure e colline. Le tipologie di percorso sono assai varie: nelle pianure percorriamo spesso strade agricole, con il fondo in terra battuta, o con asfaltato. Lo stesso vale per le colline. Diverso il discorso per le zone di montagna, dove si percorrono itinerari alpini, con dislivelli anche importanti. Il bello del cammino della Via Francigena è proprio la ricchezza della diversità dei territori attraversati.


Ti occupi del cammino da tanto tempo, in particolare nella Valle d’Aosta e nella parte svizzera del percorso. Dal tuo punto di vista, come vedi lo sviluppo della Francigena negli ultimi anni e quali sono, a tuo avviso le prospettive future. Cosa può rappresentare la Francigena per la Valle d’Aosta in ambito culturale, sociale, turistico ed economico?

Il passaggio di pellegrini lungo la Via Francigena negli ultimi anni è aumentato in modo notevole. Le statistiche lo confermano. La Via Francigena può rappresentare una grande opportunità per lo sviluppo turistico ed economico delle località non troppo toccate dai grandi flussi turistici, località spesso definite “minori”, ma che racchiudono un patrimonio di architettura rurale e non solo, di arte, di cultura, di tradizioni e di storia.

Ho sentito spesso ripetere la frase: In questi luoghi, non fossi passato a piedi, non avrei mai avuto la possibilità di visitarli. A mio parere la Via Francigena è una grande opportunità di sviluppo turistico, economico, culturale e sociale e merita di essere valorizzata. Questo vale per la Valle d’Aosta, ma anche per l’intero percorso. 


Criticità e punti deboli da affrontare per far decollare la Francigena. Quali sono, a tuo avviso, le tre cose principali da fare per migliorare la fruibilità del percorso in Valle d’Aosta e su tutto il percorso? E come affrontarle concretamente?

I pellegrini per percorrere l’itinerario a piedi necessitano soprattutto di 3 cose:

– Il percorso definito, con una buona manutenzione, che si sviluppi possibilmente attraverso la natura, evitando strade di grande traffico.
– La segnaletica chiara e precisa.
– Strutture ricettive per alloggiare.

Quindi, per migliorare la fruibilità del percorso occorre verificare periodicamente i sentieri ed effettuare la manutenzione ordinaria, ponendo attenzione alla segnaletica e integrandola là dove risulta carente, soprattutto in entrata e in uscita dai centri abitati.

A mio parere sulla cartellonistica sarebbe opportuno dare l’indicazione del primo centro abitato che si incontra, con il tempo di percorrenza. Nei tratti di pianura è utile anche l’indicazione dei chilometri tra una località e l’altra. Altro punto importante è sicuramente la ricettività, occorre aumentare le possibilità di alloggio, in modo da offrire ai pellegrini la possibilità di stabilire la lunghezza delle tappe in base alle loro esigenze.Negli ultimi anni sono sorte lungo il percorso numerose nuove strutture ricettive, ma vi sono ancora località che risultano carenti.A mio parere occorre offrire una ricettività diversificata, che soddisfi le diverse categorie di pellegrini.

Ci sono i pellegrini solitari o in piccoli gruppi, che compiono il percorso integralmente e in autonomia, che ricercano un’ospitalità più economica. Ci sono pellegrini che viaggiano a ritmo più lento, pur procedendo di 25-28 chilometri al giorno, apprezzando i luoghi, il contatto con le persone e i panorami attraversati. Occorrere offrire alle diverse categorie di pellegrini la possibilità di alloggiare secondo le loro disponibilità e il loro modo di vivere il viaggio.

E aggiungerei, infine: una comunicazione efficace e chiara e aggiornata:

– sui posti tappa, con tutte le indicazioni necessarie per la prenotazione;
– sui principali servizi (ristorazione e rifornimento, farmacia, ecc )
– sul percorso e sulle eventuali varianti; molto spesso queste ultime si confondono con i percorso ufficiale;
– sulle eventuali criticità sul percorso;
– e inoltre, per coloro che viaggiano “lentamente”, la segnalazione delle tipicità del territorio (cultura, storia, prodotti del territorio).

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Per i pellegrini che passano da Pontremoli

Si comunica che dal 08/10/2014, fino a nuovo avviso, la struttura di accoglienza dei pellegrini della Via Francigena all’interno del Convento dei Frati Cappuccini di Pontremoli non è più operante. I pellegrini sono pertanto pregati di rivolgersi al numero: 0187/4601212 (Vetrina della Città di Pontremoli) dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30 per la Foresteria del Castello del Piagnaro.

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Venerdi 10 ottobre si svolge a Lucca l’assemblea degli aderenti AEVF

In occasione dell’Assemblea viene ufficialmente lanciato il “Manifesto del ventennale“, documento di indirizzo strategico della Francigena.

Dopo la grande assemblea di Acquapendente, il 31 maggio scorso, dove sono stati festeggiati i vent’anni del riconoscimento di “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” della Via Francigena, soci, amici e partner dell’AEVF si ritrovano a Lucca, città di eccellenza sulla Via Francigena per l’assemblea che inizierà alle ore 15 e si svolgerà nell’importante contesto della decima edizione Lu.Be.C. (“Lucca Beni Culturali”), focalizzata su beni culturali, turismo, tecnologia.

Nell’occasione AEVF lancia ufficialmente il Manifesto del ventennale per ribadire ad istituzioni europee, governi nazionali, regioni, enti locali, università, associazioni il valore del progetto francigeno e degli itinerari culturali europei. Il Manifesto, elaborato ad Acquapendente alla presenza di Elke Atzler, presidente del Consiglio di Direzione dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa, viene ora ufficialmente pubblicato: “La Rete degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa è qualcosa di più di un semplice strumento per mantenere l’Europa prima destinazione turistica mondiale; è una grande rete immateriale che attraversa l’Europa, da nord a sud, da est a ovest, e la unisce in un dialogo pacifico e in una cooperazione in materia di Cultura, Ambiente, Turismo sostenibile. Rappresenta un modo efficace di far conoscere l’Europa, consentendo a Paesi e cittadini europei, e non solo, di partecipare alla creazione di nuove forme sostenibili di economia”.

All’interno di “Lu.Be.C 2014” venerdì 10 ottobre, dalle 10 alle 13, si svolgerà un incontro dedicato ai servizi a camminatori, pellegrini e turisti della Francigena e alle opportunità di fare impresa attraverso l’organizzazione di servizi reali e virtuali e la creazione di prodotti collegati all’antico tracciato. Rappresentanti di piccole e medie imprese si confronteranno con i bisogni del viaggiatore del XXI secolo con lo scopo di offrire un piacevole itinerario tra cultura e gusto. L’incontro necessita di semplice iscrizione, è pubblico e gratuito.

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The Via Francigena meets up in Lucca on 10th October at the Lu.Be.C., for the EAVF Members Assembly

The “Manifesto of XX years” will be launched during this event. It represents a document of strategic policy of the Via Francigena

After the Assembly in Acquapendente on May 31st in which it took place the celebration of the twenty years of the award as “Cultural Itinerary of the Council of Europe” of the Via Francigena, a meeting between partners, members and friends of the EAVF will take place in Lucca, city along the Via Francigena. The Assembly (3pm), will take place in the framework of the tenth edition of “Lucca Beni Culturali” focused  on the Cultural heritage, Tourism and Technology.

On this occasion the EAVF officially launches the Manifesto of the twentieth anniversary to restate to the European institutions, national governments, regions, local bodies, universities and associations the importance of the cultural Francigena project and of the itineraries. The Manifesto realized in Acquapendente attended by the President of the Governing Board of the Enlarged Partial Agreement on the Cultural Routes of the Council of Europe, Elke Atzler, is now officially published.

The network of the Cultural Routes of the Council of Europe is something more than a simple tool to maintain Europe as first worldwide touristic destination; it’s a wide immaterial network that crosses Europe from north to south, from east to west, that connects the European Countries in a peaceful dialogue and cooperation in the field of Culture, Environment, Tourism. It represents an effective way to join the Europe, allowing to countries and European citizens to know each other and to participate in the creation of new sustainable forms of economy.”

Within the “Lu.Be.C. 2014” a workshop dedicated to services for walkers, pilgrims and tourists of the Francigena will be planned. The debate focuses on the opportunity of “create a business” through the organization of real and virtual servicesand the creation of products related to the ancient path: small and medium-sized enterprises will be confronted with the needs of the traveler of theXXI century with the aim of offering a pleasant route between culture and taste.

The meeting, that requires a simple registration, is open to the public and free and will take place on Friday October 10th, from 10 to 13 hours.

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La Via Francigena se rencontre à Lucca au Lu.Be.C. pour l’assemblée des membres d’AEVF

L’AEVF lance le “Manifeste du vingtième anniversaire», document d’importance stratégique pour la Francigena.

Après l’assemblée de Acquapendente, le 31 mai, pendant laquelle ont été célébrés les vingts années de l’ «Itinéraire Culturel du Conseil de l’Europe» de la Via Francigena, une nouvelle rencontre de partenaires, amis et membres de l’AEVF aura lieu à Lucca, ville le long de la Via Francigena. L’assemblée (15h00), se déroulera dans l’important contexte culturel de la dixième édition de «Lucca Beni Culturali», focalisée sur le patrimoine culturel, le tourisme et la technologie.

En cette occasion, l’AEVF lance officiellement le Manifeste du vingtième anniversaire pour confirmer et répéter aux institutions européennes, aux gouvernements locaux, régions, autorités locaux, universités et associations l’importance du projet culturel de la Francigena et des itinéraires culturels. Le Manifeste, élaboré à Acquapendente en présence de Madame la Présidente du Governing Board de l’Accord Partiel Élargi sur les Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe, Elke Atzler, est maintenant publié.

«Le réseau des Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe est quelque chose de plus d’un simple instrument pour maintenir l’Europe comme première destination touristique mondiale; c’est un grand réseau immatériel qui traverse l’Europe de nord à sud, d’est à l’ouest, qui unisse les Pays Européens dans un dialogue pacifique et de coopération dans le domaine de la Culture, Environnement, Tourisme. Cela représente un moyen efficace d’unification de l’Europe, en permettant aux pays et aux citoyens européens de connaître et de participer à la création de nouvelles formes d’économie durable.»

Dans le «Lu.Be.C. 2014» est prévu un seminaire dédié aux services aux marcheurs, pèlerins et turistes de la Francigena. Le débat porte sur les opportunités de «faire des affaires» à travers l’organisation de services réels et virtuels et la création de produits liés à l’ancienne route: les petites et moyennes entreprises pourront se confronter avec les besoins du voyageur du XXIè siècle avec le but d’offrir un plaisant itinéraire entre culture et goût.

Le seminaire, nécessitant d’un simple inscription, est gratuite et ouverte au public et aura lieu Vendredi 10 Octobre, de 10 à 13 heures.

 

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Nelle Terre di Siena ‘Canta e Cammina lungo la Via Francigena’

Canta e Cammina è insieme un corso di canto e un cammino lento percorrendo la Via Francigena e i sentieri delle chiese romaniche
Si vuole unire il cantare e il peregrinare per essere una voce in cammino, per trovare unità interiore. 
E’ una via per ritrovare la vitalità e la bellezza del nostro canto esplorando i suoni della natura attraverso l’arte dell’ascolto. 
Le giornate sono ritmate dalle camminate in mezzo al verde e dal canto nelle chiese, dai momenti di silenzio, dai pasti e dai momenti di condivisione. 
Le Terre di Siena propongono il canto gregoriano e quello medievale (Laudi, Cantigas, Discanti, ecc.), che grazie all’immediatezza e semplicità della struttura compositiva, coinvolgono l’esecutore su tutti i piani dell’essere. Canta e Cammina è una proposta , promossa dalla Provincia di Siena ed elaborata dal Centro di ricerca vocale di Lucca, con la direzione del maestro Livio Picotti.

2 giorni e 1 notte
a partire da € 145,00 a persona

La quota comprende:
– 1 pernottamento con prima colazione inclusa in B&B / Agriturismi aderenti al circuito Francigena Friendly o Terre di Siena Green;
– 2 giorni di animazione e ricerca vocale condotte dal maestro Picotti e partecipazione al Concerto del Coro Cantus Anthimi; 
– 2 pranzi al sacco:
-Transfer come da descrizione.

A partire da € 145,00 a persona, in camera doppia

Soluzione con 2 pernottamenti a partire da € 179,00 a persona
Soluzione senza pernottamenti e pranzi a partire da € 55,00 a persona.

Servizi su richiesta:
Cena in Ristoranti aderenti al circuito “Francigena Friendly”;
Servizio Transfers dalle stazioni FS di Siena e Chiusi da/per San Quirico d’Orcia e Montalcino; 

Programma
Sabato 11 ottobre 2014: 
ore 10,30 Ritrovo dei partecipanti di fronte al portale maggiore della Collegiata di S. Quirico d’Orcia. Momento di incontro e prima ricerca del suono all’interno della Collegiata.
ore 11,15 inizio percorso a piedi sulla Via Francigena in direzione di Vignoni Alto
ore 12,30 arrivo a Vignoni Alto. Ricerca vocale nella piccola chiesa di origine romanica di S. Biagio.
ore 13,15 – pranzo al sacco;
ore 15 – inizio percorso per Bagno Vignoni;
ore 16 – Arrivo alla Chiesa di Bagno Vignoni.
Transfer per San Quirico, pernottamento e Check-in.

Domenica 12 ottobre:
Dopo la prima colazione, check-out. Ore 10,30 transfer per ritrovo dei partecipanti a Poggio Civitella, dopo Montalcino, bivio per Villa a Tolli 
ore 11 inizio percorso per Villa a Tolli;
ore 12,30 arrivo a Villa a Tolli e ricerca vocale nella piccola chiesa di origine romanica di Villa a Tolli;
ore 13,15 pranzo al saccco;
ore 15 inizio percorso per Chiesa Abbaziale di S. Antimo;
ore 16 ricerca del suono nella chiesa di S. Antimo;
ore 17,30 Concerto del Coro Cantus Anthimi, diretto dal Maestro Livio Picotti
ore 18,30 fine manifestazione Canta e Cammina.
Transfer per Montalcino.

Servizi esclusi dalla quota di partecipazione: La quota non comprende: 
– tassa di soggiorno
– pasti dove non indicati
– mance e tutto ciò non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”

Per maggiori info sui percorsi della Francigena in Terre di Siena:
www.francigena.provincia.siena.it / www.regione.toscana.it/via-francigena

Per informazioni e prenotazioni:
TERRE DI SIENA – IAT SIENA
Piazza Duomo, 1 – Siena (SI) tel. 0577 280551
www.terresiena.it / e-mail: incoming@terresiena.it 
Direzione tecnica/ Management Destriero Viaggi by C.A.T

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La Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2014

La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO celebrerà dal 24 al 30 novembre la chiusura del Decennio UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014 con la nona e ultima edizione della sua “Settimana”.

L’iniziativa sarà quest’anno dedicata al bilancio delle attività svolte: da una parte la raccolta delle buone pratiche e prassi educative svoltesi durante il Decennio, dall’altra l’inventario delle realtà che sopravvivranno al Decennio stesso e continueranno a promuovere l’educazione alla sostenibilità in tutte le regioni italiane.

Il prossimo novembre centinaia di realtà – istituzioni, scuole, associazioni, imprese, fondazioni, università – daranno vita, sotto l’egida e il coordinamento della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ad un ricco calendario di eventi in rete, i più diversi: convegni, laboratori, escursioni, mostre, giochi, spettacoli, dimostrazioni pratiche, ecc.

Con la fine del decennio, la settimana di quest’anno si chiuderà con l’idea, discussa dal Comitato Nazionale DESS 2014, di produrre un lavoro di analisi delle pratiche italiane di educazione alla sostenibilità raccolte con un questionario da compilare on-line. Le strutture coinvolte nelle varie settimane degli ultimi anni sono invitate a partecipare.  

Tutte le realtà che a vari livelli sono impegnate nell’educazione alla sostenibilità sul territorio sono invitate ad aderire sia promuovendo iniziative tra il 24 ed il 30 novembre 2014, sia compilando il questionario on-line.

Per aderire è necessario compilare la Scheda di adesione ed inoltrarla in formato word, entro e non oltre domenica 2 novembre 2014 ed esclusivamente in via elettronica, all’indirizzo: settimanadess2014@gmail.com

Maggiori info sul sito UNESCO

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Intervista con Sandro Polci, ideatore e Direttore del Festival Europeo della Francigena “Collective Project”

Intervista con Sandro Polci, architetto, partner cresme consulting, presidenza comitato scientifico legambiente, svolge attività didattica, di ricerca e progettazione. Da alcuni anni si è lasciato plagiare dal Camminare (lento) e dalla Via Francigena.

Ha ideato e proposto il Festival Europeo della Via Francigena “Collective Project, voluto da AEVF e Associazione Civita. Vari articoli in proposito e manuale (“La valorizzazione della Via Francigena. I percorsi, l’accoglienza, l’offerta culturale”, scaricabile anche da www.Civita.it). Ha tanti buoni compagni di cammino, tra i quali Nerì Marcorè e Giovanni Balzaretti che hanno portato in scena alcune sue, forse improbabili, storie.

 

Il Festival Via Francigena Collective Project, una idea vincente nata nel 2011 in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene e Civita. Un progetto che, fin da subito, è stato pensato per aggregare i territori, far conoscere le iniziative e svilupparsi in una dimensione europea. Che necessità c’era del festival?

“Sorry! The lifestyle you ordered is currently out of stock” (scusate il vostro stile di vita è attualmente fuori produzione!) questa scritta, recente, su un muro di città industriale inglese può essere un ragionevole punto di partenza per chi pensa a un nuovo fare sociale, più responsabili e condiviso. E il cammino ne è l’atto sintetico ed esemplare: il germe e la cura per quanti pensano al singolare. Anche quando Pasolini scriveva “Soltanto solo, sperduto, muto, a piedi, riesco a riconoscere le cose” intendeva la solitudine personale dell’andare non l’isolamento dai tanti che nel camminano trovano speranza e spirito. Così, dopo tante esperienze sperimentate nei territori, abbiamo pensato, di intessere un dialogo semplice, direi francescano, tra i tanti che, senza rinunciare alle proprie caratteristiche – dei luoghi, delle culture, delle specificità – volevano riconoscersi in uno spirito di pace, euromediterraneo e pellegrino. Con AEVF e Civita si è fatto il resto e i 180 enti territoriali – di cui oltre 100 pubblici – che oggi aderiscono al festival edizione 2014, lo dimostrano.

Il numero di pellegrini e di eventi lungo l’itinerario euromediterraneo è in continuo aumento e il 4° Festival Europeo della Via Francigena, “Collective Project” lega territori, spiritualità, storie buone e tipicità lungo i cammini che hanno fatto la storia d‘Europa. In 2 numeri, la crescita dei viandanti è esponenziale: oltre il 40%, come gli eventi aderenti al Festival, ben oltre 300, da Canterbury a Gerusalemme.

Tanti eventi, ricchi e diversi. Uno, ad esempio, con 100 mila pellegrini come il cammino dal tramonto all’alba da Macerata Loreto o le affollate celebrazioni di Canterbury ma anche poche decine di preziosi pellegrini che arrancano felici sulle Alpi francesi o piemontesi. È l’amore di chi parte dai territori, del bottom up inestinguibile, di chi si sente radice di un luogo e non foglia al vento, che ha voluto nel festival una bandiera comune. I nostri mezzi sono pochi, pochissimi e ringraziamo quanti si sentono rappresentati nello spirito – non certo per convenienza – in questo comune sentire. Il tema di questo 2014 è stato: “Europa, il risveglio” perché a vent’anni dalla definizione del Consiglio d’Europa della rete dei percorsi, in anni di indicibile sofferenza per tanti cittadini europei, si sente la grande necessità di ridestarsi, dare nuova linfa al comune sentire. Una “visione di speranza”, merce rara in questi anni di mutazione. Come si vede dall’”ala di pistrello” nel grafico che segue, fanno la parte del leone il trekking e le visite guidate, senza dimenticare, come tu giustamente sottolineavi, i prodotti della terra e del lavoro dell’uomo, le “ibridazioni culturali di nuove espressioni artistiche che arricchiscono quanto già studiato e indagato scientificamente. Per chi ciò facendo, compie atto di fede, vi sono inoltre i momenti di celebrazione e testimonianza.

I numeri in forte aumento testimoniano, oggi, come sia grande questo senso di appartenenza alla Via Francigena e come sia importante sapersi mettere in rete. Potresti farci una sintesi di questi primi 4 anni, con numeri, budget, attività e prospettive future. Perché il festival può essere considerato un “caso di successo”?

Non sottovaluterei le adesioni, cresciute esponenzialmente, come mostra il disegno sottostante e ben 352 per il 2014 entusiasmano tutti i pellegrini. Inoltre ogni evento dura anche più giorni e così è possibile “essere francigeni” per quasi tutto l’anno. Inoltre è importante la sua funzione anticiclica rispetto al turismo. Noterete nel grafico come i picchi del turismo balneare non si sovrappongono alla domanda della Via e del festival. Come spiritualmente, anche per la crescita di un terzo settore professionale e attivo, esiste complementarietà, non solo possibile ma auspicabile.

Quanto è importante la comunicazione e come, nel 2014, si possono raggiungere importanti risultati attraverso la rete ed i social network?

La rete è il migliore sponsor delle campagne povere. Il nostro recente esperimento di un interfaccia semplice e concreto per scegliere gli eventi “quando, dove, che cosa” ( www.festival.viefrancigene.org ) tu sai quanta soddisfazione ci dia con migliaia e migliaia di pellegrini interessati che entrano e scelgono. Se solo avessimo alcune mani in più per digitare…

Oggi il Festival risponde alla domando di incontro, di cammino lento, di aggregazione, di condivisione, di riscoperta di territori. La Via Francigena, oggi, può rappresentare un modello per lo sviluppo del nostro Paese ed una opportunità per rilanciare un “brand” Italia legato ai cammini?

L’”Impresa Cultura Italia” (imprese creative, beni artistici, design, architettura, ecc.) conta più di 450 mila imprese: quasi 8% dell’economia nazionale. E’ un settore anticiclico (+3.3 del 2012 sul 2011 in una nazione in recessione) con 75 miliardi di euro di valore aggiunto (il 5,4% del totale secondo Fondazione Symbola). E’ questo un universo che si alimenta insieme di archetipi e novità: camminare, pellegrinare, condividere, spiritualità, fede sono le radici di fragranze che germogliano ogni volta diversamente: ibridare pensieri ed espressioni artistiche, scrivere, dipingere o celebrare prodotti, manifatture e luoghi. Chi più ne ha più ne metta… purchè resti è un collective project.

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Giornata nazionale dell’escursionismo lungo la Francigena, 600 le persone coinvolte nel raduno toscano

Proseguono i festeggiamenti “LUNGO LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA – camminare per conoscere e rivivere un antico cammino”, iniziativa che quest’anno concluderà un ciclo storico dell’evento festeggiando l’Anniversario del riconoscimento della Via Francigena quale itinerario del Consiglio d’Europa 1994-2014

Si preannuncia una grande festa evento il raduno della Giornata Nazionale  dell’Escursionismo sulla Via Francigena in Toscana  organizzato dalla Federazione Italiana Escursionismo FIE di Castelfiorentino. Gli organizzatori  del Gruppo Escursionistico Colori Organizzato G.E.C.O.  e della FIE Toscana hanno dovuto chiudere le iscrizioni a  600 partecipanti in rappresentanza delle 200 Associazioni e Gruppi escursionisti affiliati alla Federazione Italiana Escursionismo che giungeranno da tutta Italia.

Si prevedono escursioni e visite storiche culturali lungo tutti gli itinerari che si svilupperanno durante le domeniche di ottobre iniziando dal primo fine settimana venerdi 3 sabato 4 e domenica 5 ottobre , tre giorni intensi che da venti anni sono il centro del raduno escursionistico  della FIE, chiamato appunto “Lungo la Francigena in Toscana”

Fonte: gonews.it