Via Francigena

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Il wi-fi corre lungo la Via Francigena in Toscana

Sono circa 1.200 le strutture ricettive che si trovano entro un raggio di 1 chilometro ai due lati del tratto toscano della Via Francigena. Si tratta di 500 alberghi, quasi 400 bed & breakfast, 200 agriturismi e altre 100 strutture di altre genere come ostelli o foresterie.  Tra queste spiccano le 44 strutture ecclesiastiche che, da Pontremoli a San Casciano dei bagni, offrono ai pellegrini ospitalità gratuita salvo libere offerte da parte dei viandanti.

A queste strutture a costo zero per i pellegrini, la Regione Toscana si appresta ad aggiungerne altre 16 nelle quali la tariffa di pernottamento sarà contenuta, cioè di circa 10 euro a notte. La più prestigiosa è certamente l’ex ospedale di Santa Maria della Scala, situato nel centro storico di Siena, proprio davanti al Duomo. La maggior parte sarà disponibile nel 2015. L’investimento totale per recuperarle e allestirle è di 4 milioni di euro.

In autunno sul percorso toscano si potrà creare una “bolla” wi-fi a cui pellegrini e viandanti, con i loro dispositivi, potranno collegarsi per accedere a Internet e per ottenere informazioni georeferenziate sulla località, e sui dintorni, da cui il collegamento è effettuato. Ben 57 accessi wi-fi per permettere a pellegrini e viandanti di accedere a internet.

Il progetto è finanziato dalla Regione Toscana e si completerà quando, in sede locale, saranno firmate le singole convenzioni fra Regione e Comuni.
Il pellegrino del terzo millennio è sempre più “social” e utilizza quotidianamente gli strumenti che permettono di condividere le emozioni di viaggio, gli scatti del cammino oppure gli incontri. La community francigena trova nella rete un forte momento di condivisione.
Si tratta di mantenere viva l’esperienza sia durante, sia dopo il cammino. Una Francigena che, alla base, è sempre in grado di favorire incontri reali e momenti di crescita personale lungo il cammino.

Fonte: Toscana Notizie

 

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La Francigena e lo sviluppo dei territori, se ne parlerà alla Lu.Be.C

Il patrimonio culturale contribuisce a stimolare la creatività ed è un catalizzatore positivo per lo sviluppo dell’industria culturale e dei territori nelle loro varie declinazioni. E’ con queste premessse che la Via Francigena partecipa all’importante Lu.Be.C di Lucca dal 9 all’11 ottobre, attraverso un workshop e l’Assemblea Generale.

E’ già possibile iscriversi alle varie sessioni plenarie della Lu.Be.C, incentrate sullo sviluppo della cultura come volano e motrice dell’economia dei territori. Si parlerà anche di Pubblico/privato per la valorizzazione dei beni culturali: tema chiave per la crescita e lo sviluppo, che richiede modelli dedicati rispetto alle possibili modalità di intervento del privato nel settore.

Una sessione specifica è dedicata alla Via Francigena, venerdi 10 ottobre alle ore 10: Via Francigena, servizi e prodotti per il pellegrino del XXI secolo. Previsti gli interventi di operatori, appassionati e camminatori francigeni. Al pomeriggio si svolgerà l’Assemblea Generale AEVF.

Per iscriversi alla Lu.Be.C e per vedere il programma vai al sito o la pagina facebook

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Domani al Vecchio Mulino di Locana con la “Via del sale, Via francigena e Cammino di Compostela”

Verrà presentato sabato 16 agosto, nel Salone Vecchio Mulino a Locana (Torino), il nuovo libro dello scrittore Mario Contratto, dal titolo “La Via del sale, la Via francigena, il Cammino di Compostela“. L’appuntamento è per le ore 15.


All’incontro interverranno il Sindaco Giovanni Bruno Mattiet, la Professoressa Piera Gotta, Giovanni Edantippe e Cinzia Bugni Batte. L’Amministrazione comunale invita a partecipare numerosi alla presentazione.

Fonte: Localport

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Comizi d’amore e riflessioni sulla #Francigena

In cammino con lo scrittore-camminatore Luigi Nacci e le riflessioni del suo blog, dedicato al viaggio lento ed alla Francigena.

“Amicizia e silenzio, serve altro sulla Francigena” è l’ultimo dei racconti di viaggio on the road dell’autore di “Alzati e cammina“. La Francigena ed il cammino come rinascita spirituale e come occasione di incontro, con le persone, con la natura, con noi stessi..

Nacci presenta ogni giorno una serie di versi poetici e riflessioni dedicati alla Via, tutti da leggere, uno ad uno.
Blog: http://nacciluigi.wordpress.com/

 

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A Sivizzano un B&B solo per pellegrini

‘Sulla Strada’ Country B&B per pellegrini e ciclisti che percorrono la Francigena, vicino a Fornovo nei pressi del Passo della Cisa.

Il B&B per pellegrini ‘Sulla strada’ si trova a Sivizzano di Fornovo (PR) , strada Val Sporzana 135.
Si trovano sei 6 posti letto e c’è la possibilità di colazione e preparazione autonoma dei pasti; prevista l’officina per ricovero e manutenzione bici per chi percorre la Francigena in bicicletta.
Area esterna per relax, lavaggio ed asciugatura vestiti.

Per prenotazioni: Veronica Telefono 345 214 2774
Pagina facebbok

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Sempre di più si parla (anche) spagnolo, lungo la Francigena

Si sente parlare sempre di più la lingua spagnola lungo la Via Francigena, questo è ormai un dato oggettivo. L’aumento di pellegrini spagnoli provenienti dall’America Latina, Stati Uniti ed ovviamente Spagna è del 100%, cosi come confermato nei punti tappa lungo il percorso italiano ed al confine con la Svizzera, nei pressi del Passo del Gran San Bernardo.

Il numero di viandanti sudamericani proviene soprattutto da Messico, Argentina e Cile. L’effetto carismatico di Papa Francesco, sicuramente sta giocando un ruolo molto importante. In aumento anche coloro che decidono di partire proprio da Roma, in Vaticano, per risalire verso Francia e Spagna in direzione di Santiago di Compostela o nei percorso Xacobei.

Fonte: Via Francigena Espana

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“Oggi parliamo di Francigena con…” , nasce una nuova rubrica per dare voce alla community reale e virtuale della Via

Nei prossimi giorni sul sito AEVF verranno proposte interviste a persone impegnate sulla Francigena in ambito istituzionale, associativo o dell’accoglienza. La rete si propone ancora una volta come strumento per far circolare informazioni, idee e per condividere proposte di chi, da poco o da tanto tempo, sta contribuendo alla valorizzazione, alla crescita e alla promozione della Via Francigena.


Un vero e proprio boom sta portando sul cammino migliaia di pellegrini, viandanti, escursionisti, ognuno con le proprie motivazioni. Merito sicuramente dell’onda di pellegrini generata dai Camminoi di Santiago” o semplicemente perché si riscopre il valore del turismo lento, a piedi, in bicicletta, a cavallo in grado di creare emozioni autentiche ed incontri “veri” lungo il cammino. Un modo per rigenerarsi a contatto con la natura e con tutto quanto ruota intorno all’itinerario, cibi genuini e tradizioni locali.

Lo sviluppo della Francigena è legato all’impegno corale di tanti. Le Istituzioni, dalla scala nazionale a quella locale, hanno il compito decisivo di inserire l’itinerario nella propria programmazione strategica per favorire la creazione di adeguate infrastrutture; le associazioni di volontariato, anima del percorso, sempre impegnate ad accogliere i camminatori, fanno valere la forza della rete per promuovere la Via; gli Istituti di ricerca affinché si sviluppi un importante “braccio scientifico”, coinvolgendo ricercatori, studenti, appassionati; gli operatori economici e culturali, in grado di offrire servizi adeguati a camminatori e pellegrini.

Ora la voce passerà a voi, amici della Francigena, per restituirci impressioni, emozioni, proposte e anche critiche costruttive, per migliorare insieme il lavoro che si sta facendo.            
“Grazie” a tutti coloro che, ogni giorno, offrono il loro prezioso tempo per migliorare il cammino.

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“Aujourd’hui nous parlons de la Via Francigena avec…” , un nouveau format pour donner voix à la communauté réelle et virtuelle du chemin.

D’ici quelque jours, sur le site de l’AEVF, nous allons proposer des interviews de personnes engagées sur la Francigena dans différents domaines: institutionnel, association, accueil.

Le réseau devient, encore une fois, un outil pour faire circuler les informations, les pensées, ou simplement pour partager les propositions des personnes qui sont en train de contribuer à la valorisation, à la croissance et à la promotion de la Francigena.

Un véritable “boom” est en train d’apporter des milliers des pèlerins, randonneurs et visiteurs sur la Francigena, chacun avec ses propres motivations. C’est donc l’effet du Chemin de Saint Jacques, peut-être, ou simplement parce qu’on découvre la valeur du tourisme durable, à pied, en vélo, à cheval (ou avec l’âne, comme sur le chemin de Stevenson) qui permet de produire des émotions fortes et des rencontres authentiques sur le chemin. C’est une façon de se renouveler au contact  de l’environnement et de tout ce qui touche à l’itinéraire, comme la bonne cuisine et les traditions locales.

Le développement de la Francigena est lié à plusieurs facteurs :

  • les institutions (de l’échelon national à local), qui travaillent pour mettre l’itinéraire dans le cadre de la programmation stratégique, afin de faciliter la création des infrastructures sur la Francigena ;

  • les associations de bénévoles, âme du parcours, qui sont toujours engagées pour accueillir les randonneurs ;

  • les institutions de recherche pour soutenir le réseau scientifique ;

  • les professionnels du tourisme pour offrir des services aux randonneurs et pèlerins.

Et voilà, chers amis de la Francigena, la parole est à vous à partir de maintenant, pour nous donner vos impressions, émotions, propositions et, pourquoi pas, des suggestions afin de soutenir notre travail.

Merci à vous tous qui, jour après jour, donnez votre temps pour améliorer le chemin.

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“Oggi parliamo di Francigena con…” , nasce una nuova rubrica per dare voce alla community reale e virtuale della Via

Sul sito AEVF verranno proposte interviste a persone impegnate sulla Francigena in ambito istituzionale, associativo o dell’accoglienza.

La rete si propone ancora una volta come strumento per far circolare informazioni, idee e per condividere proposte di chi, da poco o da tanto tempo, sta contribuendo alla valorizzazione, alla crescita e alla promozione della Via Francigena.

Un vero e proprio boom sta portando sul cammino migliaia di pellegrini, viandanti, escursionisti, ognuno con le proprie motivazioni. Merito sicuramente dell’ ”effetto Cammino di Santiago” o semplicemente perché si riscopre il valore del turismo lento, a piedi, in bicicletta, a cavallo (o con l’asino, come sul “Cammino di Stevenson”), in grado di creare emozioni autentiche ed incontri “veri” lungo il cammino. Un modo per rigenerarsi a contatto con la natura e con tutto quanto ruota intorno all’itinerario, cibi genuini e tradizioni locali.

Lo sviluppo della Francigena è legato all’impegno corale di tanti. Le Istituzioni, dalla scala nazionale a quella locale, hanno il compito decisivo di inserire l’itinerario nella propria programmazione strategica per favorire la creazione di adeguate infrastrutture; le associazioni di volontariato, anima del percorso, sempre impegnate ad accogliere i camminatori, fanno valere la forza della rete per promuovere la Via; gli Istituti di ricerca affinché si sviluppi un importante “braccio scientifico”, coinvolgendo ricercatori, studenti, appassionati; gli operatori economici e culturali, in grado di offrire servizi adeguati a camminatori e pellegrini.

Ora la voce passa a voi, amici della Francigena, per restituirci impressioni, emozioni, proposte e anche critiche costruttive, per migliorare insieme il lavoro che si sta facendo.            
“Grazie” a tutti coloro che, ogni giorno, offrono il loro prezioso tempo per migliorare il cammino.

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Il Cammino di Santiago ed il potenziale della Francigena. Alcune riflessioni sull’ospitalità per pellegrini (in aumento!)

Un bell’articolo apparso il 7 agosto sull’autorevole quotidiano Spiegel online favorisce alcune riflessioni sullo sviluppo del Cammino di Santiago, e sull’enorme potenziale della Francigena

Lo scorso anno sono stati registrati a Santiago di Compostela ben 215.000 pellegrini, numeri ormai da capogiro che di anno in anno tendono ad aumentare. Giovani, studenti, professionisti, appassionati, pensionati, camminatori di ogni estrazione sociale, chi da solo, chi in gruppo, decidono ogni anno di affrontare questa esperienza rigenerante per molteplici ragioni.

L’indotto economico e l’offerta del cammino di Santiago
Sul cammino di Santiago si parla ormai di un indotto di 200 milioni, dieci anni fa, nel 2004, tale indotto era quantificato in circa 55 milioni. Numeri impressionanti, capaci di muovere l’intera economia di un territorio e di condizionare (positivamente) le politiche di sviluppo turistico di un Paese, attirando flussi turistici ed investimenti.
Il modello vincente dei cammini spagnoli è legato a diversi fattori, in primis alla capacità di offrire un percorso sicuro, ben segnalato, accogliente ed in grado di mettere a disposizione migliaia di strutture a basso costo per i pellegrini (dagli ostelli, pubblici o privati, alle strutture religiose). A questa offerta si aggiunge tutta quella con un maggiore “confort” in strutture con trattamenti in B&B o mezza pensione, le quali permettono di dormire in camere singole o doppie. Generalmente si tratta di strutture ben inserite nel territorio rurale, che offrono in primis qualità nel servizio, autenticità, buona cucina ed accoglienza con un forte senso di appartenza al cammino.

Altri punti vincenti continuano ad essere sia “il menù del pellegrino”, con cibi legati al territorio ed alla tradizione regionale, sia il consolidato il servizio di trasporto bagagli che consente alle persone di poter trasportare il proprio zaino da una tappa all’altra, camminando per 20-30km con maggiore libertà e senza un peso di 8-10kg sulle spalle. Un altro tassello importante è quello del sistema wi-fi, ormai sempre più richiesto da camminatori, escursionisti e pellegrini 2.0 che amano condividere in tempo reale la propria esperienza sui canali social quali ad esempio facebook, instragram, twitter.

Da tempo la Spagna ha anche capito l’importanza di differenziare le proposte del cammino, e cosi al tradizionale percorso del “cammino francese” che da Roncisvalle conduce a Santiago, si aggiungono quello Primitivo, quello del Nord, quello Portoghese, la Via della Plata sui quali ogni anno si riversano migliaia di camminatori.
Proposte per vivere in modo alternativo i cammini vengono poi dai Tour Operator, soprattutto stranieri e del Nord Europa, in grado di proporre “pacchetti” emozionali legati alla Via, abbinandola alle Terme e benessere, allo Yoga e Zen, alla letteratura, al cibo tradizionale, allo sport, ecc.

La Francigena, un grande potenziale ma ancora da dimostrare fino in fondo
Come possiamo ormai constatare, anche la Francigena sta esplodendo – in senso positivo -, il numero di pellegrini e viandanti è in forte aumento  e la visibilità dell’itinerario sta assumendo dimensioni internazionali. Effetto Cammino di Santiago da una parte, supporto (anche mediatico) di Papa Francesco e voglia di riscoprire un turismo lento dall’altra, stanno generando un’onda molto positiva sulla Francigena, verso cui sta fortemente crescendo anche l’interesse di riviste specializzate, guide, quotidiani, televisioni, radio nazionali ed internazionali.
Il numero di pellegrini che ha camminato per almeno alcune tappe sul territorio italiano è stimato, nel 2013, in 25 mila. Anche quest’anno è in forte crescita,generando interesse e positive ricadute in termini economici, turistici, culturali sui territori attraversati.

E’ fondamentale pertanto potenziare l’offerta di accoglienza, che già oggi in alcuni casi registra un overbooking destinato ad aumentare perché in alcune tappe non ci sono sufficienti posti letto per pellegrini, per coloro cioè che dormono in ostelli e strutture religiose e viaggiano con la credenziale.

Ospitalità povera, punto di partenza per sviluppare la Francigena
Cercare soluzioni per aumentare la disponibilità ricettiva, soprattutto in periodo di bella stagione, attraverso l’utilizzo di strutture pubbliche (ex scuole, seminari, palestre), private o parrocchiali diventa oggi indispensabile se vogliamo che la Francigena si inserisca in un circuito virtuoso che può innescare positivi effetti sul piano economico e turistico, a partire dalla scala locale. Già oggi sul territorio l’elenco degli esempi positivi è nutrito, dal recupero delle case cantoniere alla realizzazione di ostelli comunali gestiti da associazioni giovanili.

La Francigena potrà realmente “esplodere” grazie alla presenza capillare di un’accoglienza a basso costo: in questo modo i singoli territori e i comuni potranno vedere aumentare il numero di pellegrini e far sì che si inneschi un effetto positivo del flusso di turismo responsabile e sostenibile.

L’auspicio è che tutte le programmazioni regionali prevedano interventi per realizzare e rendere  fruibili  infrastrutture francigene per pellegrini, sull’esempio della Regione Toscana. Ovviamente l’offerta spazierà ad alberghi, B&B e agriturismi per offrire la possibilità di percorre la via a tutti secondo le proprie motivazioni e disponibilità economiche. Ma a prescindere dalla struttura che ospita il camminatore, pellegrino o escursionista, quello che farà sempre la differenza sarà la capacità di accoglienza di un sistema territoriale. La Francigena non è infatti un percorso qualunque, ha alle spalle mille anni di storia ed è fortemente legata alle radici locali inserite in una dimensione europea. Dal 1994 riconosciuta “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”.

E la Francigena, parafrasando le parole del vescovo di Fidenza Mons. Carlo Mazza, “è come un’autostrada, tutti la possono percorrere, ognuno con i propri mezzi e motivazioni così come avveniva già nel Medioevo“. Occorre pertanto che essa sia fruibile, sicura, ben segnalata ed accogliente lungo tutti i 2500 chilometri da Canterbury a Roma, a Santa Maria di Leuca.

Luca Bruschi