Via Francigena

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Le parcours italien de la Via Francigena: un voyage virtuel avec Kate Bolton-Porciatti

En ces temps difficiles, avec les diverses restrictions dues à la pandémie, beaucoup d’entre nous rêvent de temps meilleurs, où il sera à nouveau possible de voyager. Cette conférence sera divisée en quatre épisodes qui se dérouleront du 27 février au 2 mars et donnera aux participants un avant-goût de leur voyage sur le tronçon italien de la Via Francigena, en attendant que les circonstances leur permettent de repartir. 

Enregistré à différents endroits du parcours, ce voyage virtuel racontera l’histoire de la Via Francigena à travers l’Italie en quatre étapes : partant du spectaculaire col du Grand-Saint-Bernard dans les Alpes, il traversera sept régions d’une extraordinaire diversité culturelle et géographique et atteindra finalement la Ville éternelle.

L’historienne culturelle Kate Bolton-Porciatti parlera de l’histoire de la Via et de ses liens avec les routes commerciales lombardes et romaines. Elle examinera pourquoi – depuis plus d’un millénaire – les pèlerins et les marcheurs ont choisi de la parcourir. Nous entendrons les récits des pèlerins et des moines du Moyen-Âge, y compris les célèbres écrits de l’archevêque de Canterbury Sigéric qui a parcouru tout le chemin en 990 après J.-C., ainsi que des écrits et des réflexions plus récents.

Nous suivrons la Via depuis les montagnes enneigées, les prairies alpines et les vallées fluviales d’Aoste et du Piémont, dans le nord de l’Italie, jusqu’aux champs inondés et brumeux et aux rizières émeraude de la vallée du Pô. En passant par les montagnes et les collines couvertes de vignes de l’Émilie-Romagne et de la Toscane, nous atteindrons le terrain volcanique autour du mont Amiata, avant de longer l’étincelant lac de Bolsena pour rejoindre les paysages plus sauvages du Latium. Nous nous arrêterons dans des abbayes, des églises rurales, des sanctuaires en bord de route et d’anciens hospices ; nous visiterons des châteaux médiévaux et des villages fortifiés, ainsi que certaines des villes historiques d’Italie. Enfin, nous goûterons certains des aliments typiques qui caractérisent les différentes régions, des traditions alpines aux traditions méditerranéennes.

Les quatre leçons se dérouleront en anglais et offriront également des conseils pratiques à tous ceux qui souhaitent parcourir la Via Francigena à pied, à vélo ou à cheval, ainsi que des suggestions sur la manière et le lieu d’atteindre de courts tronçons du parcours en voiture ou en transport public.

À propos de l’enseignant

Kate Bolton-Porciatti est professeur d’histoire de la culture et de la musique italienne à l’Institut Lorenzo de’ Medici de Florence, où elle donne des cours de premier cycle et de maîtrise en sciences humaines. Elle enseigne également au British Institute de Florence et à l’Accademia Musicale Chigiana de Sienne. Kate est l’auteur de plusieurs publications en tant qu’universitaire et journaliste ; elle est critique musicale pour la BBC Music et rédactrice de voyage pour le Daily Telegraph, au Royaume-Uni. Avant de s’installer définitivement en Italie en 2005, elle a été productrice et animatrice principale pour BBC Arts & Classical Music à Londres et a remporté les prestigieux Jerusalem et Sony Awards pour ses programmes. Elle a soutenu sa thèse en Italie, en se concentrant sur la culture musicale de la Florence du début de la Renaissance.

Pour plus d’informations et pour l’inscription : https://conversations.contexttravel.com/products/via-francigena-journey

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VF Italia, tappa 22: Frana a Casalina, Pontremoli (Toscana)

Ci segnalano che nel borgo di Casalina, lungo la tappa che dal Passo della Cisa conduce a Pontremoli,  la strada che passa all’interno del paese ha subito una frana, facendo crollare il muro di sostegno della strada anzi detta.

Si tratta di un tratto molto suggestivo che porta ad un ponticello accanto ad un vecchio mulino, da dove la strada continua sotto il fresco dei castagni. 

Sono state avvisate le autorità competenti. 

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Attention: landslide in Casalina, Pontremoli (Tuscany) (Via Francigena Italy, stage 22)

We have been informed that in the town of Casalina, along the stage that leads from the Cisa Pass to Pontremoli, a landslide has occurred on the road that passes through the town, causing the wall supporting the road to collapse.

It is a very picturesque stretch that leads to a bridge next to an old mill, from where the road continues underneath the chestnut trees.

The local authorities have been notified.

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VF Italie, étape 22: glissement de terrain à Casalina, Pontremoli (Toscane)

On nous informe que dans le village de Casalina, le long de l‘étape qui du col de la Cise mène à Pontremoli, la route qui passe à l’intérieur du village a subi un glissement de terrain, provoquant l’effondrement du mur de la route principale.

C’est un tronçon très pittoresque qui mène à un petit pont à côté d’un vieux moulin, d’où la route continue sous la fraîcheur des châtaigniers.

Les autorités locales ont été informées.

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Buon primo compleanno all’Associazione Amici della Via Francigena Viterbo!

L’11 febbraio 2021, l’Associazione Amici della Via Francigena Viterbo, ha compiuto il suo primo anno. L’Associazione, senza scopo di lucro, nata per valorizzare la Via Francigena e assistere i pellegrini che la percorrono, svolge la sua attività nella Parrocchia Santa Maria Nuova di Viterbo.

In realtà, l’operato degli “Amici della Via Francigena” è iniziato circa quattro anni fa (11 febbraio 2017), dapprima offrendo ai pellegrini e ai camminatori la Benedizione dei Pellegrini nella chiesa di San Pellegrino, unitamente a un’assistenza informativa; poi dall’inizio del 2019 con il sostegno del Parroco don Mario Brizi e alcuni volontari guidati da Vincenzo Mirto, ideatore e animatore dell’iniziativa, sono stati attrezzati alcuni locali della Parrocchia adibiti ad Ospitale del Pellegrino, struttura per l’accoglienza dei pellegrini per la notte. Nel biennio 2019/2020, durante i periodi di apertura (marzo – settembre) e sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie emanate dal governo centrale per contrastare l’epidemia Covid19, l’Ospitale del Pellegrino ha accolto e assistito centinaia di pellegrini italiani e stranieri, di oltre 44 nazioni, molti di questi provenienti da oltre oceano, offrendo loro un letto per la notte e numerose informazioni tecniche, turistiche e alloggiative utili per il proseguimento del loro viaggio fino alla tomba dell’Apostolo Pietro.

Inoltre, a coloro che ne facevano richiesta, venivano messe a disposizione le Credenziali del Pellegrino, documento essenziale per il ritiro del Testimonium, una volta giunti a Roma. Nel giugno del 2020, l’Associazione Amici della Via Francigena ha assunto una veste nazionale e internazionale, stipulando una convenzione con l’Associazione Europea Vie Francigene. Nel successivo mese di ottobre ha collaborato con l’Associazione ONLUS “SETTING IN CAMMINO” nell’ambito del progetto ideato dalla stessa ONLUS denominato: “Un Cammino di Giustizia 2020”, offrendo locali, assistenza e competenze.

L’Associazione Amici della Via Francigena, oltre alle attività finora svolte ha in cantiere altri progetti, come ad esempio la SETTIMANA DEL PELLEGRINO, con conferenze e una mostra sul tema di pellegrinaggi e cammini. Ecco in sintesi alcune delle attività di un’Associazione nata per dare ai pellegrini la certezza di essere accolti in una struttura amica, in una città “Francigena” come Viterbo, disponibile ad accogliere coloro che, con le diverse e personali motivazioni, hanno deciso di intraprendere il cammino su una delle Vie di Pellegrinaggio tra le più antiche d’Europa.

L’Associazione Amici della Via Francigena è giovane ed è formata da volontari motivati e animati da un non comune desiderio di mettersi a disposizione dei pellegrini. Inoltre, l’Associazione è aperta a tutti coloro che vogliono donare volontariamente alcune ore del loro tempo per mettersi a disposizione dei pellegrini o per promuoverne gli scopi e le iniziative.

Chi fosse interessato a svolgere il servizio di volontariato può chiamare il numero 3346960175 (Vincenzo) o visitare il sito web , continuamente aggiornato, dove è possibile reperire maggiori informazioni sulle attività.

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Buon primo compleanno all’Associazione Amici della Via Francigena Viterbo!

L’11 febbraio 2021, l’Associazione Amici della Via Francigena Viterbo, ha compiuto il suo primo anno. L’Associazione, senza scopo di lucro, nata per valorizzare la Via Francigena e assistere i pellegrini che la percorrono, svolge la sua attività nella Parrocchia Santa Maria Nuova di Viterbo.

In realtà, l’operato degli “Amici della Via Francigena” è iniziato circa quattro anni fa (11 febbraio 2017), dapprima offrendo ai pellegrini e ai camminatori la Benedizione dei Pellegrini nella chiesa di San Pellegrino, unitamente a un’assistenza informativa; poi dall’inizio del 2019 con il sostegno del Parroco don Mario Brizi e alcuni volontari guidati da Vincenzo Mirto, ideatore e animatore dell’iniziativa, sono stati attrezzati alcuni locali della Parrocchia adibiti ad Ospitale del Pellegrino, struttura per l’accoglienza dei pellegrini per la notte. Nel biennio 2019/2020, durante i periodi di apertura (marzo – settembre) e sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie emanate dal governo centrale per contrastare l’epidemia Covid19, l’Ospitale del Pellegrino ha accolto e assistito centinaia di pellegrini italiani e stranieri, di oltre 44 nazioni, molti di questi provenienti da oltre oceano, offrendo loro un letto per la notte e numerose informazioni tecniche, turistiche e alloggiative utili per il proseguimento del loro viaggio fino alla tomba dell’Apostolo Pietro.

Inoltre, a coloro che ne facevano richiesta, venivano messe a disposizione le Credenziali del Pellegrino, documento essenziale per il ritiro del Testimonium, una volta giunti a Roma. Nel giugno del 2020, l’Associazione Amici della Via Francigena ha assunto una veste nazionale e internazionale, stipulando una convenzione con l’Associazione Europea Vie Francigene. Nel successivo mese di ottobre ha collaborato con l’Associazione ONLUS “SETTING IN CAMMINO” nell’ambito del progetto ideato dalla stessa ONLUS denominato: “Un Cammino di Giustizia 2020”, offrendo locali, assistenza e competenze.

L’Associazione Amici della Via Francigena, oltre alle attività finora svolte ha in cantiere altri progetti, come ad esempio la SETTIMANA DEL PELLEGRINO, con conferenze e una mostra sul tema di pellegrinaggi e cammini. Ecco in sintesi alcune delle attività di un’Associazione nata per dare ai pellegrini la certezza di essere accolti in una struttura amica, in una città “Francigena” come Viterbo, disponibile ad accogliere coloro che, con le diverse e personali motivazioni, hanno deciso di intraprendere il cammino su una delle Vie di Pellegrinaggio tra le più antiche d’Europa.

L’Associazione Amici della Via Francigena è giovane ed è formata da volontari motivati e animati da un non comune desiderio di mettersi a disposizione dei pellegrini. Inoltre, l’Associazione è aperta a tutti coloro che vogliono donare volontariamente alcune ore del loro tempo per mettersi a disposizione dei pellegrini o per promuoverne gli scopi e le iniziative.

Chi fosse interessato a svolgere il servizio di volontariato può chiamare il numero 3346960175 (Vincenzo) o visitare il sito web , continuamente aggiornato, dove è possibile reperire maggiori informazioni sulle attività. 

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Criticità del percorso a piedi

VF ITALIA, TAPPA 22: FRANA A CASALINA, PONTREMOLI (TOSCANA)

Ci segnalano che nel borgo di Casalina, lungo la tappa che dal Passo della Cisa conduce a Pontremoli,  la strada che passa all’interno del paese ha subito una frana, facendo crollare il muro di sostegno della strada anzi detta.

Si tratta di un tratto molto suggestivo che porta ad un ponticello accanto ad un vecchio mulino, da dove la strada continua sotto il fresco dei castagni.

Sono state avvisate le autorità competenti.

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Yummy Francigena: IL CAFFE’ VALDOSTANO

Ad Aosta, città che segna il passaggio dalla Svizzera all’Italia lungo la Via Francigena e dopo il passo del Gran San Bernardo, ogni cena che si rispetta si chiude con il tipico caffè alla Valdostana!

Scopriamo meglio di che si tratta! E’ un antico caffè ben zuccherato, corretto con grappa, genepy, cognac e aromatizzato con bucce di limone e arancia: una vera e propria infusione di calore ed energia.

E la “Grolla”? “Grolla” è il nome che viene dato al contenitore tipico di questa bevanda, una ciotola intagliata nel legno con diverse aperture dove ognuno degli invitati può bere in segno di amicizia.

Una storia particolare, ai tempi del covid. Ma che abbiamo voluto condividere con voi proprio per augurarci di tornare presto ai tempi spensierati in cui bere, addirittura!, dalla stessa tazza non suonava poi così strano.

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Yummy Francigena: VALDOSTANA COFFEE

In Aosta, the city that marks the passage from Switzerland into Italy along the Via Francigena after leaving the Great St. Bernard Pass behind, any self-respecting dinner finishes with a typical Valdostana coffee!

Let’s find out what it is we’re talking about! Valdostana coffee is an ancient coffee, with quite some sugar, spiced with grappa, genepy, cognac and flavoured with lemon and orange peel: a real infusion of warmth and energy.

And what about the “Grole”?

“Grole” is the name given to the typical bowl used for this drink, which is carved in wood with several openings from where each guest can drink as a sign of friendship.
A peculiar story, especially in times of the current pandemic. Nonetheless we wanted to share it with you in the hope that soon we’ll be able to return to those carefree days when drinking from the same cup didn’t sound so strange.

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Yummy Francigena: LE CAFÉ “À LA VALDÔTAINE”

À Aoste, la ville qui marque le passage de la Suisse à l’Italie par la Via Francigena et après le col du Grand Saint-Bernard, chaque dîner qui se respecte se termine par un typique café “à la valdôtaine”!

Découvrons ce que c’est! C’est un café ancien bien sucré, corrigé avec de la grappa, du génépi, du cognac et aromatisé avec des écorces de citron et d’orange : une véritable infusion de chaleur et d’énergie.

Et le “Grolla”? “Grolla” est le nom donné au récipient typique de cette boisson, un bol sculpté dans le bois avec plusieurs ouvertures où chaque invité peut boire sous le signe de l’amitié.

Une histoire singulière, en cette période de Covid. Mais ce que nous voulions partager avec vous dans l’espoir de revenir bientôt à l’époque insouciante où boire, carrément!, dans la même tasse ne semblait pas si étrange.