Via Francigena

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A Sivizzano un B&B solo per pellegrini

‘Sulla Strada’ Country B&B per pellegrini e ciclisti che percorrono la Francigena, vicino a Fornovo nei pressi del Passo della Cisa.

Il B&B per pellegrini ‘Sulla strada’ si trova a Sivizzano di Fornovo (PR) , strada Val Sporzana 135.
Si trovano sei 6 posti letto e c’è la possibilità di colazione e preparazione autonoma dei pasti; prevista l’officina per ricovero e manutenzione bici per chi percorre la Francigena in bicicletta.
Area esterna per relax, lavaggio ed asciugatura vestiti.

Per prenotazioni: Veronica Telefono 345 214 2774
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Sempre di più si parla (anche) spagnolo, lungo la Francigena

Si sente parlare sempre di più la lingua spagnola lungo la Via Francigena, questo è ormai un dato oggettivo. L’aumento di pellegrini spagnoli provenienti dall’America Latina, Stati Uniti ed ovviamente Spagna è del 100%, cosi come confermato nei punti tappa lungo il percorso italiano ed al confine con la Svizzera, nei pressi del Passo del Gran San Bernardo.

Il numero di viandanti sudamericani proviene soprattutto da Messico, Argentina e Cile. L’effetto carismatico di Papa Francesco, sicuramente sta giocando un ruolo molto importante. In aumento anche coloro che decidono di partire proprio da Roma, in Vaticano, per risalire verso Francia e Spagna in direzione di Santiago di Compostela o nei percorso Xacobei.

Fonte: Via Francigena Espana

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“Oggi parliamo di Francigena con…” , nasce una nuova rubrica per dare voce alla community reale e virtuale della Via

Nei prossimi giorni sul sito AEVF verranno proposte interviste a persone impegnate sulla Francigena in ambito istituzionale, associativo o dell’accoglienza. La rete si propone ancora una volta come strumento per far circolare informazioni, idee e per condividere proposte di chi, da poco o da tanto tempo, sta contribuendo alla valorizzazione, alla crescita e alla promozione della Via Francigena.


Un vero e proprio boom sta portando sul cammino migliaia di pellegrini, viandanti, escursionisti, ognuno con le proprie motivazioni. Merito sicuramente dell’onda di pellegrini generata dai Camminoi di Santiago” o semplicemente perché si riscopre il valore del turismo lento, a piedi, in bicicletta, a cavallo in grado di creare emozioni autentiche ed incontri “veri” lungo il cammino. Un modo per rigenerarsi a contatto con la natura e con tutto quanto ruota intorno all’itinerario, cibi genuini e tradizioni locali.

Lo sviluppo della Francigena è legato all’impegno corale di tanti. Le Istituzioni, dalla scala nazionale a quella locale, hanno il compito decisivo di inserire l’itinerario nella propria programmazione strategica per favorire la creazione di adeguate infrastrutture; le associazioni di volontariato, anima del percorso, sempre impegnate ad accogliere i camminatori, fanno valere la forza della rete per promuovere la Via; gli Istituti di ricerca affinché si sviluppi un importante “braccio scientifico”, coinvolgendo ricercatori, studenti, appassionati; gli operatori economici e culturali, in grado di offrire servizi adeguati a camminatori e pellegrini.

Ora la voce passerà a voi, amici della Francigena, per restituirci impressioni, emozioni, proposte e anche critiche costruttive, per migliorare insieme il lavoro che si sta facendo.            
“Grazie” a tutti coloro che, ogni giorno, offrono il loro prezioso tempo per migliorare il cammino.

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“Aujourd’hui nous parlons de la Via Francigena avec…” , un nouveau format pour donner voix à la communauté réelle et virtuelle du chemin.

D’ici quelque jours, sur le site de l’AEVF, nous allons proposer des interviews de personnes engagées sur la Francigena dans différents domaines: institutionnel, association, accueil.

Le réseau devient, encore une fois, un outil pour faire circuler les informations, les pensées, ou simplement pour partager les propositions des personnes qui sont en train de contribuer à la valorisation, à la croissance et à la promotion de la Francigena.

Un véritable “boom” est en train d’apporter des milliers des pèlerins, randonneurs et visiteurs sur la Francigena, chacun avec ses propres motivations. C’est donc l’effet du Chemin de Saint Jacques, peut-être, ou simplement parce qu’on découvre la valeur du tourisme durable, à pied, en vélo, à cheval (ou avec l’âne, comme sur le chemin de Stevenson) qui permet de produire des émotions fortes et des rencontres authentiques sur le chemin. C’est une façon de se renouveler au contact  de l’environnement et de tout ce qui touche à l’itinéraire, comme la bonne cuisine et les traditions locales.

Le développement de la Francigena est lié à plusieurs facteurs :

  • les institutions (de l’échelon national à local), qui travaillent pour mettre l’itinéraire dans le cadre de la programmation stratégique, afin de faciliter la création des infrastructures sur la Francigena ;

  • les associations de bénévoles, âme du parcours, qui sont toujours engagées pour accueillir les randonneurs ;

  • les institutions de recherche pour soutenir le réseau scientifique ;

  • les professionnels du tourisme pour offrir des services aux randonneurs et pèlerins.

Et voilà, chers amis de la Francigena, la parole est à vous à partir de maintenant, pour nous donner vos impressions, émotions, propositions et, pourquoi pas, des suggestions afin de soutenir notre travail.

Merci à vous tous qui, jour après jour, donnez votre temps pour améliorer le chemin.

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“Oggi parliamo di Francigena con…” , nasce una nuova rubrica per dare voce alla community reale e virtuale della Via

Sul sito AEVF verranno proposte interviste a persone impegnate sulla Francigena in ambito istituzionale, associativo o dell’accoglienza.

La rete si propone ancora una volta come strumento per far circolare informazioni, idee e per condividere proposte di chi, da poco o da tanto tempo, sta contribuendo alla valorizzazione, alla crescita e alla promozione della Via Francigena.

Un vero e proprio boom sta portando sul cammino migliaia di pellegrini, viandanti, escursionisti, ognuno con le proprie motivazioni. Merito sicuramente dell’ ”effetto Cammino di Santiago” o semplicemente perché si riscopre il valore del turismo lento, a piedi, in bicicletta, a cavallo (o con l’asino, come sul “Cammino di Stevenson”), in grado di creare emozioni autentiche ed incontri “veri” lungo il cammino. Un modo per rigenerarsi a contatto con la natura e con tutto quanto ruota intorno all’itinerario, cibi genuini e tradizioni locali.

Lo sviluppo della Francigena è legato all’impegno corale di tanti. Le Istituzioni, dalla scala nazionale a quella locale, hanno il compito decisivo di inserire l’itinerario nella propria programmazione strategica per favorire la creazione di adeguate infrastrutture; le associazioni di volontariato, anima del percorso, sempre impegnate ad accogliere i camminatori, fanno valere la forza della rete per promuovere la Via; gli Istituti di ricerca affinché si sviluppi un importante “braccio scientifico”, coinvolgendo ricercatori, studenti, appassionati; gli operatori economici e culturali, in grado di offrire servizi adeguati a camminatori e pellegrini.

Ora la voce passa a voi, amici della Francigena, per restituirci impressioni, emozioni, proposte e anche critiche costruttive, per migliorare insieme il lavoro che si sta facendo.            
“Grazie” a tutti coloro che, ogni giorno, offrono il loro prezioso tempo per migliorare il cammino.

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Il Cammino di Santiago ed il potenziale della Francigena. Alcune riflessioni sull’ospitalità per pellegrini (in aumento!)

Un bell’articolo apparso il 7 agosto sull’autorevole quotidiano Spiegel online favorisce alcune riflessioni sullo sviluppo del Cammino di Santiago, e sull’enorme potenziale della Francigena

Lo scorso anno sono stati registrati a Santiago di Compostela ben 215.000 pellegrini, numeri ormai da capogiro che di anno in anno tendono ad aumentare. Giovani, studenti, professionisti, appassionati, pensionati, camminatori di ogni estrazione sociale, chi da solo, chi in gruppo, decidono ogni anno di affrontare questa esperienza rigenerante per molteplici ragioni.

L’indotto economico e l’offerta del cammino di Santiago
Sul cammino di Santiago si parla ormai di un indotto di 200 milioni, dieci anni fa, nel 2004, tale indotto era quantificato in circa 55 milioni. Numeri impressionanti, capaci di muovere l’intera economia di un territorio e di condizionare (positivamente) le politiche di sviluppo turistico di un Paese, attirando flussi turistici ed investimenti.
Il modello vincente dei cammini spagnoli è legato a diversi fattori, in primis alla capacità di offrire un percorso sicuro, ben segnalato, accogliente ed in grado di mettere a disposizione migliaia di strutture a basso costo per i pellegrini (dagli ostelli, pubblici o privati, alle strutture religiose). A questa offerta si aggiunge tutta quella con un maggiore “confort” in strutture con trattamenti in B&B o mezza pensione, le quali permettono di dormire in camere singole o doppie. Generalmente si tratta di strutture ben inserite nel territorio rurale, che offrono in primis qualità nel servizio, autenticità, buona cucina ed accoglienza con un forte senso di appartenza al cammino.

Altri punti vincenti continuano ad essere sia “il menù del pellegrino”, con cibi legati al territorio ed alla tradizione regionale, sia il consolidato il servizio di trasporto bagagli che consente alle persone di poter trasportare il proprio zaino da una tappa all’altra, camminando per 20-30km con maggiore libertà e senza un peso di 8-10kg sulle spalle. Un altro tassello importante è quello del sistema wi-fi, ormai sempre più richiesto da camminatori, escursionisti e pellegrini 2.0 che amano condividere in tempo reale la propria esperienza sui canali social quali ad esempio facebook, instragram, twitter.

Da tempo la Spagna ha anche capito l’importanza di differenziare le proposte del cammino, e cosi al tradizionale percorso del “cammino francese” che da Roncisvalle conduce a Santiago, si aggiungono quello Primitivo, quello del Nord, quello Portoghese, la Via della Plata sui quali ogni anno si riversano migliaia di camminatori.
Proposte per vivere in modo alternativo i cammini vengono poi dai Tour Operator, soprattutto stranieri e del Nord Europa, in grado di proporre “pacchetti” emozionali legati alla Via, abbinandola alle Terme e benessere, allo Yoga e Zen, alla letteratura, al cibo tradizionale, allo sport, ecc.

La Francigena, un grande potenziale ma ancora da dimostrare fino in fondo
Come possiamo ormai constatare, anche la Francigena sta esplodendo – in senso positivo -, il numero di pellegrini e viandanti è in forte aumento  e la visibilità dell’itinerario sta assumendo dimensioni internazionali. Effetto Cammino di Santiago da una parte, supporto (anche mediatico) di Papa Francesco e voglia di riscoprire un turismo lento dall’altra, stanno generando un’onda molto positiva sulla Francigena, verso cui sta fortemente crescendo anche l’interesse di riviste specializzate, guide, quotidiani, televisioni, radio nazionali ed internazionali.
Il numero di pellegrini che ha camminato per almeno alcune tappe sul territorio italiano è stimato, nel 2013, in 25 mila. Anche quest’anno è in forte crescita,generando interesse e positive ricadute in termini economici, turistici, culturali sui territori attraversati.

E’ fondamentale pertanto potenziare l’offerta di accoglienza, che già oggi in alcuni casi registra un overbooking destinato ad aumentare perché in alcune tappe non ci sono sufficienti posti letto per pellegrini, per coloro cioè che dormono in ostelli e strutture religiose e viaggiano con la credenziale.

Ospitalità povera, punto di partenza per sviluppare la Francigena
Cercare soluzioni per aumentare la disponibilità ricettiva, soprattutto in periodo di bella stagione, attraverso l’utilizzo di strutture pubbliche (ex scuole, seminari, palestre), private o parrocchiali diventa oggi indispensabile se vogliamo che la Francigena si inserisca in un circuito virtuoso che può innescare positivi effetti sul piano economico e turistico, a partire dalla scala locale. Già oggi sul territorio l’elenco degli esempi positivi è nutrito, dal recupero delle case cantoniere alla realizzazione di ostelli comunali gestiti da associazioni giovanili.

La Francigena potrà realmente “esplodere” grazie alla presenza capillare di un’accoglienza a basso costo: in questo modo i singoli territori e i comuni potranno vedere aumentare il numero di pellegrini e far sì che si inneschi un effetto positivo del flusso di turismo responsabile e sostenibile.

L’auspicio è che tutte le programmazioni regionali prevedano interventi per realizzare e rendere  fruibili  infrastrutture francigene per pellegrini, sull’esempio della Regione Toscana. Ovviamente l’offerta spazierà ad alberghi, B&B e agriturismi per offrire la possibilità di percorre la via a tutti secondo le proprie motivazioni e disponibilità economiche. Ma a prescindere dalla struttura che ospita il camminatore, pellegrino o escursionista, quello che farà sempre la differenza sarà la capacità di accoglienza di un sistema territoriale. La Francigena non è infatti un percorso qualunque, ha alle spalle mille anni di storia ed è fortemente legata alle radici locali inserite in una dimensione europea. Dal 1994 riconosciuta “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”.

E la Francigena, parafrasando le parole del vescovo di Fidenza Mons. Carlo Mazza, “è come un’autostrada, tutti la possono percorrere, ognuno con i propri mezzi e motivazioni così come avveniva già nel Medioevo“. Occorre pertanto che essa sia fruibile, sicura, ben segnalata ed accogliente lungo tutti i 2500 chilometri da Canterbury a Roma, a Santa Maria di Leuca.

Luca Bruschi

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Una nuova accoglienza per pellegrini sul tratto parmense della Francigena, lungo la Cisa

Fino al 31 agosto, nel tratto della Via Francigena parmense tra l’ostello di Cassio e quello di Berceto, è disponibile una nuova accoglienza messa a disposizione dal pellegrino Federico. Una bella notizia, in una fase in cui la Francigena registra un crescente numero di pellegrini.

Stanno aumentando il numero di pellegrini e appassionati che, con spirito volontaristico e con grande senso di accoglienza, mettono a disposizione strutture ed abitazioni per ospitare i camminatori lungo la Francigena.

L’accoglienza si trova in Località Cavazzola, Strada della Cisa 70/72 a circa tre km dopo Cassio.
La struttura dispone di 8 letti oltre posti a terra su materassini
Alloggio e cena comunitaria sono ad offerta. Accoglienza familiare. Sono ben accetti anche gli animali.

Contattare:

Federico: 333 5287812
Milena: 339 7790369

Fonte: Camminando sulla Francigena

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La Francigena Toscana, tappa per tappa

Il ricco patrimonio di paesaggi, storia e architettura lungo la Via Francigena interessa particolarmente il territorio della Toscana, regione che più di altre sta investendo nelle potenzialità di questo percorso di terra.

L’azione di supporto allo sviluppo della Francigena in Toscana sta dando ottimi risultati, visto che l’itinerario sta attirando un numero sempre maggiore di viaggiatori e pellegrini, con una media di oltre il 20% in più ogni anno. Ecco perché è stata inaugurata la Via Francigena della Toscana, l’itinerario di 380 chilometri suddiviso in 15 tappe che si possono intraprendere a piedi, in bicicletta o a cavallo, con percorsi messi completamente in sicurezza e con il supporto di oltre 1200 strutture ricettive.

L’itinerario toscano rappresenta il 20% del tratto europeo e il 40% di quello italiano, e vede via via mutare i paesaggi, che vanno dall’asprezza della Lunigiana al mare della Versilia, dalla piana lucchese alle crete senesi donando sempre nuove prospettive anche a chi questi luoghi già li conosce, perché cambiano i ritmi e le prospettive.

Fonte: Turismo.it