Via Francigena

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Il cammino di Stevenson, un modello anche per la Via Francigena

Dieci giorni di cammino sulle orme di Robert Louis Stevenson, scrittore scozzese innamorato della Francia ancora oggi punto di riferimento della letteratura mondiale legata a viaggio, scoperta , avventura. L’organizzazione del cammino di Stevenson è un modello da applicare alla Via Francigena.


 Il percorso è ben organizzato attraverso una segnaletica puntuale (Federazione Francese della Randonée), messa in sicurezza, manutenzione ed ospitalità secondo le diverse esigenze degli escursionisti. Oggi il cammino gode di crescente popolarità, anche grazie ai molteplici servizi proposti ai camminatori: trasporto bagagli, cucina con prodotti tradizionali, visite guidate, pacchetti per famiglie e bambini

Il cammino di Stevenson, alias GR 70, passa per la catena delle Cevennes: lo scrittore-avventuriero attraversò a piedi (con un asino al giogo come compagno) un tratto dell’Alvernia e, soprattutto, le Cevennes, in direzione sud, per un totale di 252 km in 12 giorni. Questo percorso nel paese dei Camisardi (protestanti ribelli dei primi del ‘700, in seguito alla revoca dell’Editto di Nantes da parte di Luigi XIV), tra le-Puy-en-Velay e Alès, raggiunge le creste del Monte Lozère (a 1.699 m di altitudine).

Il Cammino di Stevenson e la Via Francigena
Diversi sono i punti in comune tra il cammino di  Stevenson e la Via Francigena: festeggiano entrambi quest’anno il ventesimo anniversario, la Via Francigena del riconoscimento del Consiglio d’Europa, il cammino di Stevenson della fondazione dell’omonima associazione; sono entrambi itinerari culturali legati alla storia europea; ogni anno migliaia sono i camminatori ed escursionisti sui due percorsi che fanno scoprire una Europa “minore” attraverso una forma di turismo sostenibile. Il cammino di Stevenson, nella interpretazione moderna, inizia dalla città di le-Puy en Velay, luogo di partenza anche di uno dei quattro cammini storici che conducono a Santiago di Compostela. 

Itinerari culturali europei
Il cammino di Stevenson è in procinto di essere riconosciuto itinerario culturale del Consiglio d’Europa, al pari della Francigena, del Cammino di Santiago, della via di Sant’Olav, dell’itinerario di San Martino e di altri.
Il cammino di Stevenson si trova al crocevia di altri itinerari culturali europei, da quello di “La Chaise Dieu” ai Cammini di Santiago, alle Città Storiche Termali, a quello di Le Courbusier. Si tratta di itinerari culturali che hanno molti punti di contatto e molte analogie, legate alla riscoperta delle radici, storia e tradizioni europee.

La storia legata al viaggio nelle Cevennes e la nascita di una letteratura di viaggio
Nel  1878, a 28 anni, lo scozzese Robert Louis Stevenson arriva ad un momento cruciale della sua esistenza ed esperienza di scrittore. Il 22 settembre di quell’anno decide di partire a piedi da Monastier-sur-Gazeille (Alta Loira) con l’asina Modestine: 12 giorni di viaggio e tante avventure lungo il percorso, prima di arrivare a Saint-Jean-du-Gard. Una esperienza ripresa con il celebre libro pubblicato nel 1879 “Viaggio con un asino nelle Cevennes”. Altre celebri opere letterarie dello scrittore: L’Isola del tesoro, Dr. Jeckill e Mr. Hyde, Le avventure di David Balfour, I racconti di mille e una notte, Nei mari del sud. Stevenson diventa in poco tempo uno dei punti di riferimento a livello mondiale della letteratura di viaggio e d’avventura.

L’Associazione“Sui cammini di Robert Louis Stevenson”
L’Associazione è nata a Florac 20 anni fa con l’intento di promuovere e valorizzare il cammino e costruire una solida rete con gli altri paesi interessati dall’eredità culturale dello scrittore. E proprio quest’anno si festeggia l’importante traguardo raggiunto. Dal 7 all’11 novembre sono previsti a Florac diversi incontri che coinvolgeranno la rete europea “Sulle tracce di R.L. Stevenson”: stand, festival, film, video, esposizioni, camminate, fiera della randonnée, seminari.

L’Itinerario ed il percorso
L’itinerario è interamente percorribile a piedi e completamente segnalato dalla Federazione Francese della Randonnée, che offre ad escursionisti e camminatori la possibilità di rivivere la straordinaria esperienza del viaggio dello scrittore scozzese. La via è percorribile anche in bicicletta, a cavallo o accompagnati dagli asini, spesso prediletti da famiglie con bambini. Il percorso inizia a le-Puy-en-Velay, a 650 metri di altitudine, e finisce ad Alès a 100 m sul livello del mare attraversando quattro diverse aree territoriali, anche paesaggisticamente: Velay, Gévaudan, Mont Lozére, Cévennes.  La vetta più alta è Finiels, a quasi 1.700 m di altezza.
Per facilitare la proposta culturale ed escursionistica, l’Associazione propone il cammino da le-Puy en Velay ad Alès di circa 250km e sono circa 6.000 gli escursionisti che ogni anno lo percorrono.

Budget e info pratiche
Lungo tutto il percorso si trovano Gite d’étapes, strutture convenzionate, camping i cui prezzi (Gites d’Etape) variano da 13 a 18 euro; per il trattamento MP i prezzi variano da 39 a 50 euro al giorno. Si trovano inoltre hotel e strutture che accolgono gli escursionisti a prezzi contenuti.
Non trattandosi di una via di pellegrinaggio, non è richiesta la credenziale. E’ possibile richiedere il carnet di viaggio tascabile, da far timbrare nelle varie tappe.
Attraverso la Malle Postale è possibile usufruire del servizio di trasporto bagaglio lungo tutto il percorso. Diverse associazioni ed agenzie propongono pacchetti turistici organizzati con formula “famiglia”, “escursionismo in libertà”, “accompagnati da guida”.
Infine, possibile in loco la possibilità di “affittare” asini per essere accompagnati durante il cammino e rivivere lo stesso viaggio di Stevenson.

Un percorso modulato su 10-12 giorni, modello da esportare sulla Francigena. Il trend del turismo legato all’escursionismo, a piedi o in bicicletta, rappresenta una crescente opportunità per i territori cosiddetti “minori”. L’esperienza delle “randonnée” ci mostra “offerte”  di cammino di 10/14 giorni con possibilità di organizzare autonomamente il viaggio oppure di costruirlo su misura con agenzie di viaggio specializzate nel turismo slow. Oltre al modello vincente del Cammino di Stevenson, ve ne sono altri: vari cammini di Santiago in Spagna, GR 65 Le Puy en Velay/Conques (10 tappe, 210 km) sulla Via Podense oppure GR 35 sulla Via dei Catari, tra castelli e abbazie catare.

Si tratta di modelli perfettamente applicabili alla Via Francigena, proponendo itinerari di 200-250km che si aggiungono al percorso tradizionale che i pellegrini possono affrontare autonomamente. La Francigena, in abbinamento con castelli, pievi, terme, personaggi storici, cibi DOP e IGP, rappresenterebbe una offerta in grado di integrare egregiamente, per qualità e quantità, l’offerta turistica sulla base delle parole chiave autenticità e scoperta.

Esempi concreti in cui la Francigena può essere proposta attraverso “pacchetti” di 10/14 giorni sono innumerevoli: Canterbury-Reims (due splendide città “gemelle”, entrambe patrimonio UNESCO); Saint-Maurice-Ivrea; Fidenza-Lucca; Acquapendente-Roma; ecc.
Il punto di partenza rimane sempre la completa fruibilità del percorso, dall’accoglienza alla segnaletica alla sicurezza, oltre alla emozionalità che il percorso è in grado di offrire.


Maggiori info sul Cammino di Stevenson e sul programma del ventennale: www.chemin-stevenson.org
Speciale Via di Stevenson su ARTE (durata 43 minuti): http://www.arte.tv/guide/fr/048157-001/un-kilometre-a-pied

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Le chemin de Stevenson, un modèle aussi pour la Francigena

Dix jours de chemin sur les pas de Robert Louis Stevenson, l’écrivain écossais (qui aimait la France) qui, encore aujourd’hui, est point de référence pour la littérature mondiale de voyage, découverte et aventure. L’organisation du chemin de Stevenson est un modèle qu’on peut bien adapter à la Francigena.

Le parcours est bien organisé grâce à un balisage ponctuel (de la Fédération Française de la Randonnée Pédestre), mise en sécurité, manutention, accueil et hébergement selon les différentes exigences des randonneurs. Aujourd’hui, le chemin connait une popularité croissante, notamment avec les services qui sont proposés aux randonneurs: transport de bagages, produits du terroir, visites guidées, “packages” pour les familles et les enfants.

Le chemin du Stevenson, alias GR 70, passe à travers les Cévennes : l’écrivain-aventurier Stevenson a traversé à pied (avec un âne) les Cévennes en direction Sud, pour un total de 252 km en 12 jours. Ce parcours dans les villages des Camisards, parmi lesquels le Puy en Velay et Alès, rejoint le sommet du mont Lozère à 1.699 m d’altitude.

Le chemin de Stevenson et la Francigena
Le chemin de Stevenson et la Francigena ont différents points en commun : 1) ils célèbrent en 2014 le XXème anniversaire (la Francigena pour la mention du Conseil de l’Europe, le chemin de Stevenson pour la fondation de l’Association), 2) ils sont tous les deux itinéraires culturels liés à l’histoire européenne, 3) ils attirent des milliers de marcheurs et pèlerins sur le chemin, 4) ils font découvrir une partie de l’Europe « mineure » à travers une forme de tourisme durable.
Le chemin de Stevenson, dans son adaptation moderne, commence au Puy en Velay, lieu de départ d’un de quatre chemins historiques français qui conduisent à Saint Jacques de Compostelle.

Itinéraires culturels européens
Le chemin de Stevenson est l’un des nouveaux itinéraires culturels candidat pour être reconnu par le Conseil de l’Europe, comme le sont déjà la Francigena, les Chemins de Saint Jacques de Compostelle, les chemins de Saint Olaf, l’itinéraire de Saint Martin, etc.
Le territoir autour duquel le chemin débute, représente un carrefour d’autres itinéraires européens comme ceux de La Chaise Dieu, des Chemins vers Compostelle, des villes thermales historiques et de l’Architecture du Corbusier. Il s’agit donc d’itinéraires qui ont beaucoup de points communs et d’analogies, surtout liés à la découverte des racines, de l’histoire et des traditions européennes.

L’histoire liée au voyage dans les Cévennes et la littérature du voyage
En 1878, Stevenson, à 28 ans, arrive à un moment crucial de son existence et de son expérience d’écrivain. Le 22 septembre, il décide de partir à pied de Monstier-sur-Gazeille (Haute Loire) avec l’ânesse Modestine : 12 jours de voyage et beaucoup d’aventures le long du parcours, avant d’arriver à Saint Jean du Gard. Il s’agit d’une véritable expérience, qui a été reprise à travers le célèbre livre publié en 1879 « Voyage avec un âne dans les Cévennes ». D’autres célèbres romans de l’écrivain sont : L’Ile de trésor, Dr. Jeckill et Mr. Hyde, Les aventures de David Balfour. Stevenson devient vite un des personnages les plus importants du monde pour la littérature de voyage et d’aventure.

L’Association “Sur les chemins de Robert Louis Stevenson”
A Florac, il y a 20 ans, est née l’Association des partenaires et des amis pour promouvoir et soutenir le chemin, aussi bien avec l’objectif de développer un réseau européen avec les autres pays impliqués autour de l’écrivain Stevenson. En 2014, l’Association célèbre cet important anniversaire. Du 7 au 11 novembre, des rencontres à Florac impliqueront tout le réseau européen : foire, festival, film, expo, randonnées, séminaires.

L’itinéraire et le parcours
L’itinéraire de 250 km est parfaitement balisé tout au long du parcours et on peut donc revivre aujourd’hui l’extraordinaire expérience du voyage de Stevenson. On peut parcourir l’itinéraire à pied, en vélo, en cheval ou en compagnie d’ânes (ils sont beaucoup appréciés des familles et des enfants). Le parcours commence au Puy en Velay, à 650 m d’altitude, et il termine à Alès à 100 m d’altitude. Il y a différents paysages variés dans cette région : Velay, Gévaudan, Mont Lozère et Cévennes. Le plus haut sommet est celui du Finiels, à environ 1700 m d’altitude. Le chemin est parcouru chaque année par 6.000 randonneurs et  marcheurs.

Budget et infos utiles
Le long du parcours, des Gite d’Etapes, campings ou différents hébergements sont à disposition. Les prix pour les Gites d’Etapes sont compris entre 12-18 euros, alors que pour la demi-pension le prix varient entre 38-50 euros. Bien évidemment, des hôtels sont aussi disponibles pour héberger les randonneurs.
Le chemin de Stevenson n’est pas une voie de pèlerinage comme celui de la Francigena ou des Chemins de Saint Jacques. La crédentiale n’est pas donc nécessaire, mais il est possible de demander le carnet de voyage pour le tamponner le long du parcours.
La « malle postale » met à disposition un service de transport des bagages. Différentes associations et agences de voyage proposent des « packages » organisés avec la formule « famille », « randonneurs en liberté », « avec guide ».
Enfin, il est possible de louer des ânes pour la randonnée, comme l’avait fait l’écrivain Stevenson.

Un parcours modulé sur 10-12 jours, un modèle pour inspirer le développement de la Francigena
Le tourisme lié à la randonnée, à pied ou en vélo, représente une opportunité croissante pour le développement des territoires « mineurs ». Les expériences de la randonnée qu’on peut trouver en Europe proposent des offres de chemin pour 10 jours, maximum deux semaines ; les randonneurs peuvent choisir d’organiser individuellement le chemin ou de construire un « package » sur mesure avec les agences de voyage spécialisées de tourisme durable.
En plus de l’exemple du chemin de Stevenson, il en existe plein d’autres comme ceux des chemins de Saint Jacques en Espagne, du GR 65 en France (Via Podiensis, Puy en Velay-Conques, 210 km en 10 jours) ou sur le GR la Voie des Cathares, un voyage parmi châteaux et abbayes cathares.

Ces bonnes pratiques pourraient être appliquées à la Francigena, en proposant des itinéraires thématiques ou liés à des parcours de 200-250 km, comme une offre supplémentaire aux chemins traditionnels. La Francigena liée aux châteaux, patrimoine culturel, thermes, personnages historiques, produits du terroir, représente une offre répondant à la demande touristique actuelle. Bien évidemment, les mots clef sont toujours l’authenticité, la découverte et l’émotion.

On peut déjà considérer des exemples concrets comme ceux du Col du Grand St. Bernard-Ivrea, Fidenza-Lucca, Acquapendente-Roma, ou sinon le tracé entre Cantorbéry et Reims, deux villes qui sont déjà jumelée entre eux et patrimoine de l’UNESCO.
Le point de départ c’est toujours le parcours, le balisage, l’accueil et, sortout l’émotion que l’Itineraire peut donner aux randonneurs.

Luca Bruschi


Plus d’infos sur le Chemin de Stevenson et sur le programme pour célébrer le vingtième anniversaire
www.chemin-stevenson.org

Spécial Via di Stevenson su ARTE (43 minutes): http://www.arte.tv/guide/fr/048157-001/un-kilometre-a-pied

 

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La Via Francigena incontra il Ministro

Mercoledì scorso 30 luglio, convocato direttamente dal Ministro Franceschini tramite il consigliere per il turismo Stefano Ceci, si è svolto un importante incontro sul tema della Via Francigena cui hanno partecipato rappresentanti politici, dirigenti, funzionari ministeriali e regionali.

Il Ministro ha impartito chiara e netta direttiva di attuazione della Francigena in tutta Italia sulla falsariga dell’esperienza toscana, prevedendo l’utilizzo delle risorse della programmazione europea 2014-2020, cui si auspica potranno aggiungersi, almeno in parte, quelle della legge n. 9/2014 “Destinazione Italia” concernenti i fondi 2007-2013. Si tratta in sostanza della parte italiana dell’Euro Master Plan (EMP) della Via Francigena, lanciato il 13 dicembre 2013 a Bruxelles in occasione di Euromeeting organizzato dalla Regione Toscana, che si intende presentare ad Expo Milano 2015.

A settembre verrà costituito il coordinamento operativo fra Ministero, Regioni ed AEVF (quest’ultima in quanto “reseau porteur” della Francigena per mandato del Consiglio d’Europa – comunicazione del 9.2.2007; titolare dell’Accordo di Valorizzazione con la Direzione Generale delle Biblioteche, Istituti Culturali e Diritto d’Autore di MiBACT – stipulato il 31.5.2014 nel corso dell’assemblea generale di Acquapendente – e del Protocollo di collaborazione con Regione Lombardia, Provincia di Lodi, Provincia di Pavia – sottoscritto il 27.11.2013 a Milano).

Il Ministro era accompagnato da Giampaolo D’Andrea, capo di gabinetto; Stefano Ceci consigliere per il turismo; Vania Virgili, consigliere per i fondi strutturali europei; Antonia Recchia, segretario generale MiBACT; Anna Maria Buzzi DG della Valorizzazione; Onofrio Cutaia, DG Turismo; Cristiano Radaelli, commissario straordinario ENIT; Manuel Guido; Simonetta Bonito e diversi altri.

Per le Regioni erano presenti: presidente Roberto Maroni (Lombardia); assessore Antonella Parigi (Piemonte); assessore Silvia Godelli (Puglia); assessore Maurizio Melucci (Emilia-Romagna); direttore turismo regionale Bastianelli (Lazio); Patrizia Minardi (dirigente Regione Basilicata); assessore Nocentini con i dirigenti Paolo Bongini e Giovanni D’Agliano (Toscana), funzionari della Regione Molise e diversi altri.

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Nasce l’Archivio Storico Multimediale della Via Francigena

L’Archivio Storico Multimediale raccoglie le riproduzione digitali di importanti fonti documentali relative alla storia della via Francigena: testi, mappe, incisioni e altre tipologie materiali che testimoniano, in maniera diretta e indiretta, la memoria di un itinerario che è parte integrante del nostro patrimonio culturale. L’Archivio permette di consultare on-line preziosi documenti multimediali, selezionati dalle banche dati del Ministero per i beni e le attività culturali o digitalizzati appositamente per le esigenze di questo progetto, i cui originali sono conservati in importanti biblioteche, archivi e istituti culturali italiani. Varie modalità di ricerca permettono all’utente di individuare un particolare documento, di orientarsi all’interno di specifiche aree tematiche, di navigare tra i contenuti di un archivio in continua espansione.

Per approfondire e visitare l’archivio

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La Via Francigena del Sud: continua l’azione di adesione delle realtà territoriali nel sud Italia

“L’Associazione Europea delle Vie Francigene, incaricata dal Consiglio d’Europa di tutela e promozione dell’itinerario della Via Francigena, sta portando avanti un’azione di adesione delle realtà territoriali ed istituzionali della Via Francigena nel sud.
 
Oltre all’adesione delle Regioni Puglia, Basilicata, Molise, stanno manifestando interesse all’adesione ad un progetto condiviso, coordinato e sviluppato nella sua dimensione europea comuni e GAL territoriali.
Sono infatti pervenute le adesioni formali dei comuni di Molfetta (BA), Corato (BA), Barletta (BT), San Salvatore Telesino (BN), GAL Colline Joniche (TA). Numerose le richieste di altri enti locali, a testimonianza del fermento attorno all’itinerario.

Le attività in corso coordinate da AEVF sono le seguenti:

1)Portale web e animazione: è in fase di implementazione il sito web della Francigena nel sud, direttamente collegato a www.viefrancigene.org.

2)Tavolo di coordinamento delle Regioni: è stato avviato  un tavolo tecnico con le Regioni Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Puglia, in collaborazione con Società Geografica Italiana, per la presentazione del dossier di candidatura ad itinerario culturale europeo. Il gruppo di lavoro vedrà il necessario coinvolgimento delle associazioni.
I primi tre incontri si sono svolti a San salvatore Telesino (8 maggio 2014), Acquapendente (30 maggio 2014), Milano (27 giugno 2014).

3) Il Festival europeo “Via Francigena Collective Project 2014” in corso di svolgimento si concluderà in Puglia, alla fine di una cartellone di ben 350 eventi.

 
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L’ingresso a Roma per i pellegrini della Via Francigena diventerà verde!

L’ingresso a Roma, che fino a oggi costringeva i pellegrini in arrivo dalla Via Francigena a percorrere le trafficate via Cassia e via Trionfale, passa ora attraverso la Riserva Naturale dell’Insugherata entrando dal 1081 di via Cassia. Un’area che, sebbene acquisita dal Comune di Roma nel 1995, è stata finora interdetta all’accesso da lunghi contenziosi causati da alcune opere abusive.

Partono a settembre e durano 30-40 giorno i lavori che consentiranno ai pellegrini, ai turisti e ai camminatori di ogni genere (con particolare attenzione rivolta alle persone con disabilità), di arrivare a Roma.

I lavori consistono nella messa in sicurezza del percorso, allestimento di cartellonistica e segnaletica e arredi per le aree sosta (alcuni dei quali realizzati con il legno ricavato dagli alberi di Natale utilizzati in Vaticano e in piazza San Pietro durante le festività).

Fonte: adnkronos

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Francigena, boom di presenze nei primi sei mesi dell’anno

Sempre in crescita il numero dei camminatori francigeni, cosi come il numero di fruitori del portale web e di coloro che partecipano attivamente agli eventi del Festival Europeo della Via Francigena

Il numero di viandanti in forte aumento rispetto lo scorso anno accende i riflettori sulla Via Francigena, antico percorso che da Canterbury arriva fino a Roma, per poi proseguire verso la Puglia in direzione Gerusalemme.

Un percorso che tocca luoghi di grande fascino, borghi e paesaggi con ricchezze storiche inestimabili e di cui purtroppo si parla troppo poco, come la parte laziale “del nord” che comprende Acquapendente, Sutri, Nepi, Ronciglione, Caprarola, Bolsena. E oggi per gli amanti del turismo slow arriva in soccorso anche la tecnologia. Per conoscere tutti gli eventi in programmazione nel festival via Francigena 2014 basta andare su www.festival.viefrancigene.org, consultabile anche dal proprio smartphone. Se poi la ricerca riguarderà la costruzione del viaggio, l’indirizzo web giusto è www.viefrancigene

Fonte: luanarodriquez

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Un nuovo percorso verde della Via Francigena all’ingresso di Roma

Finalmente la via Francigena potrà avere un ingresso ‘Verde‘ a Roma, anziché in mezzo al traffico caotico e poco edificante per i pellegrini che camminano. Domani si presenta la nuova proposta, per dare una risposta concreta ai caminatori

La novità, a beneficio di chi percorre a piedi l’antico itinerario della fede, ma anche dei cittadini romani e degli amanti della natura (con particolare attenzione per le persone con disabilità) verrà illustrata in una Conferenza stampa, domani 23 luglio alle 11.30, presso la Sala Paolina di Castel Sant’Angelo, da: Francesco Rutelli, Presidente dell’Associazione Priorità Cultura (e promotore delle iniziative di valorizzazione delle vie storiche e religiose), Maurizio Gubbiotti, Commissario Straordinario dell’Ente Regionale RomaNatura (sotto la cui responsabilità ricadono il Parco dell’Insugherata e quello di Monte Mario) e Giuseppe Signoriello, Presidente della Fondazione Giovan Battista Baroni Onlus, che ha deciso di finanziare l’intervento.
AEVF partecipa all’incontro di presentazione.

La conferenza stampa, in cui saranno presentate le tappe del progetto, si svolgerà presso la Sala Paolina di Castel Sant’Angelo, ovvero in un fondamentale luogo simbolico di arrivo, da oltre mille anni, degli itinerari francigeni.

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Master “ACCOMPAGNA” per Animatori della Francigena e Itinerari culturali europei

Il Master si tiene a Foggia presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia. AEVF è partner del progetto di formazione che vedrà lezioni in aula e ore di formazione sui siti e sul cammino. Il corso si sovlge da ottobre 2014 a febbraio 2015.

Gli itinerari culturali europei attraversano l’Europa e favoriscono l’integrazione tra i diversi Paesi aderenti. Il “cammino” è un percorso che si effettua generalmente a piedi, con modalità “sostenibili”, e fa dunque parte di quello che si chiama “il turismo lento”. Famoso è il “cammino di Santiago”, cosi come crescente interesse riguarda anche il “cammino della Via Francigena” che dall’Inghilterra, attraverso Francia, Svizzera e Italia,  raggiunge Gerusalemme.

Il cammino va però preparato e il turismo che lo percorre deve essere accolto e assistito dalle comunità che esso attraversa. Nasce una particolare figura professionale: quella dell’Animatore, che supporta le comunità locali a organizzare questo tipo di accoglienza e fornisce i servizi essenziali a coloro che si mettono in cammino per seguire gli itinerari culturali
Impresa Insieme ha già preparato “gli animatori della Via Francigena” tra il 2013 e il 2014 e alcuni dei giovani che ha formato hanno costituito associazioni giovanili che già lavorano per svolgere questo ruolo.

Per maggiori informazioni:

Dr. Renato di Gregorio
renatodigregorio@impresainsieme.com
Sito web

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Alla scoperta della Via Francigena con i bambini

Nelle Terre di Siena,  con un tracciato di 120 chilometri, la Via Francigena diventa un luogo per scorprire il territorio con i bambini e far conoscere la storia e tradizioni dei luoghi.

Si inizia a nord da San Gimignano per arrivare a Monteriggioni, poi a Siena, e da qui prosegue per San Quirico d’Orcia fino a Radicofani.
Le famiglie con bambini e ragazzi possono percorrere la Francigena e godere di passeggiate nel verde e all’aria aperta in tutte le stagioni, scegliendo tappe più o meno lunghe, in base alla difficoltà e alle diverse offerte turistiche rivolte ai piccoli “grandi camminatori.

Ecco un agile libretto per famiglie e bambini, con l’invito a visitare i luoghi francigeni.

Fonte: Scoperta per la Famiglia