Il cittadino Carlo Alberto Treccia, residente a Viterbo, scrive un comunicato che viene subito pubblicato da Viterbonews24, sollecitando i cittadini e i residenti come lui ad aiutare a tenere pulita la Via Francigena. Per empatia con i pellegrini che percorrono l’antica via che passa vicino a casa e anche per sentirsi cittadini e uomini migliori, Carlo Alberto e sua moglie dedicano del tempo per raccogliere i rifiuti che vengono lasciati sul percorso mettendo anche dei cartelli per incentivare il corretto uso del territorio.
È anche intervenuto Viterbo Ambiente, grazie al loro sollecito, per ripulire una parte del percorso piena di rifiuti.
I pellegrini si sono già accorti del cambiamento.
Questa è la strada giusta, quella di un risveglio individuale che diviene fenomeno collettivo.
Fonte: ViterboNews24
Author: Redazione AEVF
Nel 2013 sono migliaia i pellegrini che hanno percorso la Via Francigena, provenienti da ogni parte del mondo. Attraverso i dati delle distribuzioni credenziali, uffici del turismo ed ostelli, possiamo stimare che sono stati almeno 10.000 i fruitori della Via Francgena lo scorso anno, a piedi o in bicicletta, che hanno utilizzato la credenziale. Chi per una breve tratta durata un lungo weekend, chi da Canterbury fino a Roma o la Puglia.
Ognuno con le sue motivazione, paure, speranze e desiderio di mettersi in cammino, alla scoperta di un percorso unico al mondo che da Canterbury attraversa Inghilterra, Francia, Svizzera per poi attraversare tutta l’Italia, fino a Roma e proseguendo la sua naturale estensione verso la Puglia.
Chi cammina ha da sempre diverse motivazioni, siano esse spirituali o religiose, culturali o di conoscenza e di scoperta. I viaggiatori ci insegnano che Il cammino si fa andando, come recita anche il poeta Machado, e ad ogni passo che si percorre si assapora questa autenticità che solo questa via riesce a trasmettere, anche attraverso gli incontri che il viaggio riserva ogni giorno.
Il cammino invita anche i camminatori ad un maggiore altruismo, meditazione, umiltà, dialogo, ascolto, confronto. Cuore dell’esperienza rimangono da sempre gli incontri, sono proprio loro che fanno la differenza e che fanno ritornare indietro i camminatori arricchiti. Incontri con la natura, con i luoghi e, soprattutto, con le persone.
Nel 2014 sono già tanti i camminatori in viaggio sulla Via Francigena, nonostante la stagione fino ad ora non cosi ottimale. In attesa che comunque migliaia di nuovi viandanti fancigeni vengano a camminare lungo il percorso, qualsiasi sia la tratta da loro scelta, volgiamo lo sguardo al 2013…
Nell’analisi a campione (circa 2.000) fatta sulle credenziali distribuite dall’Associazione Europea delle Vie Francigene e da Camminando sulla Via Francigena, emerge che il numero maggiore di camminatori registrati sono italiani (circa l’80%), ma è in forte aumento il numero dei pellegrini stranieri. In particolare, in ordine di presenze: Spagna, Francia, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Germania, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Repubblica Ceca.
Extra-Europa sono invece in aumento pellegrini provenienti da USA, Canada, Australia, Brasile.
Se è vero che la meta finale non è il motivo reale del viaggio a piedi o in bicicletta, anche i dati lo confermano pienamente. Di questi viandanti, “solo” il 60% ha concluso il viaggio a Roma. Sono tanti invece che hanno prediletto alcune tratte della Via Francigena ed hanno camminato per una settimana-dieci giorni lungo l’itinerario.
Rispetto lo scorso anno, in aumento coloro che comunque percorrono tutta la Via, da Canterbury – Roma o viceversa. Almeno il 3% persone di questa “pilgrim-list” ha percorso tutti i 1800km! C’è chi invece ha seguito l’Itinerario Roma-Santiago, o chi è partito dalla Città Santa per intraprendere un viaggio a piedi fino a Medjugorie.
In forte aumento i giovani, sotti i 30 anni. I “camminatori” più giovani che hanno camminato nel 2013 avevano 16 anni. Meglio viaggiare a piedi in gruppo o da soli? Le statistiche dicono che oltre il 15% dei camminatori si è messo in viaggio da solo.
Un’ultima considerazione. La Via Francigena è un itinerario che facilita il dialogo interculturale ed interreligioso, ma anche intergenerazionale: sul cammino si incontrano talvolta “nonni” pellegrini con a fianco nipoti, alla scoperta della Via Francigena attraverso un viaggio lento, di scoperta e con lo zaino sulle spalle.
Aspettiamoci che il numero di pellegrini e viandanti francigeni continui ad aumentare, di anno in anno, sulla scia del Cammino di Santiago.
Buon cammino!
Alla Conferenza Episcopale Toscana del 12 febbraio 2014, l’arcivescovo di Siena, monsignor Antonio Buoncristiani, ha affrontato l’argomento della Via Francigena, e della sua valorizzazione culturale e turistica.
I vescovi sottolineano l’importanza della Via Francigena come percorso spirituale, ritenendo necessaria una maggiore attenzione su questo punto da parte delle amministrazioni pubbliche, e incitando la collaborazione sia tra le strutture di culto che di accoglienza che si trovano lungo il tragitto, per dare il valore adeguato alla Via Francigena.
Il cibo rappresenta una via autentica per scoprire e conoscere le tradizioni, la storia e la cultura dell’Europa.
Anche attraverso il viaggio lungo la Via Francigena è possibile conoscere numerosi percorsi legati all’autenticità e genuinità dei prodotti locali, i quali rappresentano un modo per far conoscere ed apprezzare al visitatore il territorio.
“Scopri la tua via attraverso l’Europa” è un progetto sostenuto dalla Commissione Europea al fine di sensibilizzare i territori verso la riscoperta dei cibi locali attraverso percorsi culturali. La Via Francigena è il primo itinerario culturale del Consiglio d’Europa incluso in questa lista della Commissione Europea
Altri itinerari sono, ad esempio:
L’itinerario del vino lungo il Danubio, l’Itinerario del Whiskey in Irlanda, la Via del vino Franciacorta, l’Itinerario del vino lungo i colli Longobardi, le eccellenza nella regione intorno al Lago di Ginevra.
E’ possibile trovare tutti i percorsi sul sito: http://www.tastingeurope.com/
There is no more delicious way to experience the soul of European culture, history and traditions than through its food. As you travel through Europe along the Via Francigena, you will find numerous gastronomic fairs, festivals and trails to taste the unique regional, local products and dishes in England, Switzerland, France, Italy.
Taste your way through Europe is a project supported by the European Commission in order to enhance knowledge about local food along the European routes. The Via Francigena, at the moment, is the unique Council of Europe Cultural Routes included in this list.
Some examples of other gastronomic routes:
The Danube Wine Route, Belfast Bred Food Tour, Ireland Whiskey Trail, Cheese Trail, Wine Road of the Franciacorta, Wine Road of the Colli dei Longobardi, Lake Geneva Regione
For more information: http://www.tastingeurope.com/
Il nuovo sistema integrato di accoglienza di Formello, uno dei luoghi di riferimeno per chi cammina lungo la Via Francigena nel Lazio, è stato presentato giovedi 13 febbraio a Roma.
Al centro, ospitalità e valorizzazione del territorio, sintetizzabili in due direttive fondamentali: la definizione di un itinerario di dieci chilometri che attraversa il parco di Veio e, passando per il centro storico di Formello, raggiunge l’antica città di Veio, prima di ricollegarsi alla via Cassia all’altezza di Isola Farnese.
E, parallelamente, la creazione di un centro informativo e documentale che si vale di pannelli interattivi, di un sito web multilinguistico e di un “percorso emozionale” che si snoda nella torre.
Entro questa primavera verranno inaugurate le ultime 4 tappe dell’itinerario toscano, un ennesimo e grande traguardo di un più grande progetto che vede come capofila la Regione Toscana, che ha presentato ieri al BIT di Milano svariate novità. Oltre alla presentazione delle Cartoguida del percorso ufficiale della Via Francigena, nei prossimi mesi i principali comuni che sono toccati dalla Via verrano dotati delle infrastrutture necessarie per il wi-fi.
“La Regione Toscana, negli ultimi anni ha intrapreso una serie di azioni volte alla riscoperta, alla messa in sicurezza ed alla valorizzazione della Via Francigena, l’antico percorso di pellegrinaggio più importante dell’Europa medievale” ha sottolineato l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti.
Il 2014 è un anno molto significativo per la Via Francigena perché ricorre il XX anniversario del conferimento della menzione di “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa“; sono anche trascorsi 13 anni da quando venne fondata questa Associazione Europea delle Vie Francigene e 7 anni dal rilascio ad essa della abilitazione a reseau porteur della Via Francigena da parte del Consiglio d’Europa (2007).
Vent’anni di Francigena significa riconoscere genialità e lungimiranza del programma degli Itinerari culturali nato nel 1987 a Santiago di Compostela, due anni prima della caduta del muro di Berlino. La riscoperta poi del pellegrinaggio di Sigerico da Canterbury a Roma dell’anno Mille, di un cammino cioè che unisce Nord e Sud Europa, Europa anglosassone ed Europa mediterranea è un’idea di enorme interesse culturale e ricchissima di opportunità per i territori che attraversa. Come dice il medievalista francese Jacques Le Goff: “Se vogliamo costruire l’Europa unita è necessario che, pur mantenendo in vita l’originalità e le diversità, creiamo un’attiva comunicazione fra Europa del Nord ed Europa del Sud: la Via Francigena serve proprio a questo“.
AEVF è lieta di condividere questo traguardo con tutti i camminatori, appassionati, associazioni, istituzioni, storici e territori che da anni lavorano per la tutela, salvaguardia e promozione della Via Francigena.
In occasione di questo importante evento, l’llustre storico ed antropologo prof. Giovanni Caselli, mette a disposizione di AEVF questo testo “work in progress”: “Sigerico il pellegrino e l’invenzione della Via Francigena“. Si tratta di un documento che si evolve nel tempo. E’ iniziato nel 1990, quando il prof. Caselli ha pubblicato la guida al percorso di Sigerico nel millenario del viaggio e si perfeziona ancora oggi con il passar del tempo.
Il prof. Caselli, uno dei più grandi conoscitori della Via Francigena e di Europa medievale, è stato il primo a rilevare sul terreno il percorso della Via Francigena da Canterbury fino a Roma (Il Cammino di Dio – Archeologia Viva N°5, 1989 pp 54-63).
L’Expo 2015 si avvicina ed è stato raggiunto un importante traguardo per creare una sinergia tra Piacenza e Russia.
Lo scopo è quello di proseguire e di intensificare i rapporti tra Italia e Russia sia in campo economico che turistico.
Grazie alla Fondazione Gorbaciov insieme alla Scepi’s man of peace, gli operatori commerciali piacentini hanno incontrato il console russo in Italia Aleksander Nurizade e il direttore generale della camera di commercio italo-russa Oleg Shchegolev. Presenti l’assessore provinciale al turismo Maurizio Parma, il sindaco di Piacenza Paolo Dosied il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti.
La Via Francigena, testimonianza di arte e fede antica, ha destato un particolare iteresse nei russi che hanno messo a conoscenza le massime strutture turistiche russe che sono rimaste entusiaste. Il progetto della Via Francigena sarà inserito nel portale dedicato all’anno del turismo italo-russo con il massimo appoggio anche dei tour operator russi
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Si è tenuto nei giorni scorsi presso l’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Giacinto Dell’Olio” di Bisceglie la prima parte dell’incontro tematico “Da Bisceglie a Betlemme: itinerari religiosi, vulturali e turistici sulle strade millenarie della devozione”.
Partendo dallo studio del nostro territorio, finalizzato alla individuazione delle “VIE FRANCIGENE”, visualizate sulle mappe con l’individuazione dei tratturi esistenti, è stato trattato anche il problema che affligge il sistema Israele-Palestina in chiave socio-religiosa secondo mete cristiane.
La valorizzazione di tali percorsi tradotti in chiave turistica possono diventare attrattori culturali e attualizzazione economica per l’indotto complessivo che possono creare.
Un viaggio attraverso la Via Francigena che conduceva dall’Europa Occidentale (Inghilterra, Francia…) i pellegrini a Roma, nel secolo dell’inizio della cristianità, per poi verso Gerusalemme, centro del mondo secondo la mappa di Beato, attraversando tutto il Sud Italia passando anche nel nostro territorio.
Un’attenta analisi tra ieri, oggi ed il domani e tra la terra d’Israele/Palestina e la Puglia, con particolari riferimenti a Bisceglie in relazione alla cultura, strutture e funzioni.
Gli organizzatori auspicano un cambiamento generazionale, sostanzialmente da parte dei giovani, che stimolati dalle esperienze, diventino attori del presente mediante una continua informazione/formazione valoriale, dedita alla “Cultura del Futuro ed alla promozione di valori artistici presenti in tutti i campi sul suolo pugliese e non solo.