Via Francigena

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Francigena senese: i lavori proseguono

L’inaugurazione di un ostello e un passaggio pedonale potrebbero sembrare fatti marginali, se fossero un ostello e un passaggio pedonale qualunque…
A Strove, alle porte di Monteriggioni, in provincia di Siena, abbiamo invece visto qualcosa di diverso: un’opera di messa in sicurezza da manuale, che allontana dal traffico chi cammina lungo la Via Francigena, e un ostello in perfetto stile “pellegrino”, piccolo ma semplice.
Il tutto con il minimo investimento possibile, spendendo al meglio i soldi pubblici.
Complimenti, alla Provincia di Siena e al comune di Monteriggioni che hanno realizzato gli interventi, alla Regione Toscana che ha cofinanziato le opere.

 

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Francigena street view: il blog che racconta un grande viaggio

Una dottoranda di ricerca della Sapienza (dottorato in progettazione e gestione dell’ambiente e del paesaggio) ed un neolaureato in architettura del paesaggio presso lo stesso ateneo stanno camminando lungo l’itinerario ufficiale della Via Francigena, da Roma al Gran san Bernardo, utilizzando l’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa come osservatorio lineare sul (e nel) paesaggio italiano.

 

 

 

 

 

 

 

 

Di tappa in tappa si vanno censendo gli iconemi ovvero le immagini elementari, salienti, denotative e caratteristiche delle varie unità di paesaggio. Le percezioni dei due ricercatori sul paesaggio si uniranno a quelle raccolte intervistando gli altri pellegrini che si incontreranno tappa per tappa. In questa maniera si tenterà di disegnare una mappa cognitiva lineare degli iconemi del paesaggio narrato dalla Francigena ovvero un prototipo di quella carta che, secondo l’antropologo Eugenio Turri manca in Italia ed alla quale tutta la pianificazione paesaggistica dovrebbe adeguarsi.

Per far emergere dai paesaggi attraversati gli iconemi i ricercatori stanno seguendo il suggerimento dello stesso Turri circa il metodo di individuazione degli iconemi: “basta chiedere a 10 persone che hanno fatto lo stesso viaggio quali siano le immagini che più ricordano del Paese attraversato. Otto su dieci indicheranno le stesse cose. Ecco emergere gli iconemi“.

Considerando che sulla Via camminano centinaia di pellegrini, considerando che chi si muove a piedi nel paesaggio è in una condizione favorevole e privilegiata verso la sua osservazione e che la domanda di paesaggio è insieme a quella spirituale, sportiva, naturalistica uno dei principali moventi del pellegrinaggio la Via si configura come un sito ad alta reattività sperimentale per questontipo di indagine.

La Convenzione Europea del paesaggio designa come tale il territorio per come è percepito dalle popolazioni, in riferimento alle popolazioni locali ma Goethe ed il grand tour ci hanno insegnato come siano stati spesso gli occhi dei viaggiatori a farci riscoprire le bellezze del nostro paese. E se tale consapevolezza di valore e’cosa assodata per i monumenti architettonici, artistici per i centri
storici e, solo di recente, per i giardini storici, non lo è ancora per il paesaggio.

In considerazione di ciò e del fatto che insider ed outsider vedono le cose in modo diverso ovvero che, secondo gli antropologi, esistono tanti mondi quanti sono gli occhi che li vedono, si ritiene interessante intervistare circa gli iconemi anche gli abitanti delle sub mansiones che la Via incontra.

In tal modo, dando una voce all’auspicio del Consiglio d’Europa circa l’opportunità di utilizzare gli Itinerari Culturali del Consiglio come luoghi di sperimentazione dei principi della Convenzione Europea, si tenterà di osservare il fenomeno-paesaggio da una prospettiva multifocale che trascenda la percezione delle sole popolazioni locali.
Si tentera’ di capire quanta parte dell’immaginario paesaggistico delle comunità locali sia retaggio della memoria storica e quanta parte, invece, dell’immagine del paesaggio tradizionale sia tutt’ora nitidamente figuarbile anche per chi osserva quel paesaggio per la prima volta. Si tentera’ di mappare il grado entropico del caos semiotico del paesaggio italiano. Si tentera’ di restituire un’immagine percettiva di quello che un tempo fu’ il bel paesaggio elaborata a partire dagli sguardi dei suoi abitanti e dei pellegrini che l’hanno attraversata per buona parte, lentamente, in cammino, impiegando tutti i sensi.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento della ricerca, sono stati intervistati lungo la Via e negli spedali una trentina ventina di pellegrini, molti questionari scaricati da francigenastreetview@wordpress.com sono gia’ pervenuti all’indirizzo mail del blog, si sono presi contatti con quasi tutte le amministrazioni comunali delle soste Laziali della Via (nelle quali la ricerca di dottorato si approfondirà) per aprire delle giornate autunnali di osservatorio sul paesaggio. Sono già stati intervistati venti abitanti di Montefiascone e ci si accinge a fare altrettanto per Bolsena (tappa nella quale attualmente ci si trova).

I risultati della ricerca verranno pubblicati in futuro sul blog, mappe percettive comprese. Alcuni post aggiorneranno circa i risultati parziali. Con frequenza quasi giornaliera il blog riporta i diari di viaggio dei ricercatori e le narrazioni dei paesaggi attraversati, fatte, laddove e’possibile, tramite il racconto degli attori del paesaggio (principalmente i contadini).

A fine del viaggio si caricheranno sulle mappe satellitari di Google tutte le foto scattate ai paesaggi, di modo da ottenere una sorta di Francigena streetview ad integrazione ed ironica contrapposizione del progetto stesso profondamente fondato sull’esperienza percettiva diretta ed immersiva nel paesaggio.

Si prevede di concludere questa preliminare sessione di indagine pellegrinante verso i primi di settembre. L’osservatorio resterà aperto on line e le interviste proseguiranno sino a raggiungere una dimensione del campione teoricamente fondata allo spedale per pellegrini di Roma, città dove i ricercatori risiedono.

Serena Savelli e Lucio Pettine

In attesa di seguire passo dopo passo il loro cammino, del quale vi aggiorneremo, potete visitare il blog di Francigenastreetview oppure Paesaggiocritico.com

 

 

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Via Francigena: riaprono gli ostelli di Berceto e di Cassio

Chi camminerà sul tratto Parmense della Via Francigena potrà fermarsi in due rinnovati ostelli. Hanno riaperto sabato 9 luglio, con una nuova gestione, le due ex case cantoniere che offrono a escursionisti e pellegrini una quarantina di posti letto: l’ “Ostello della Cisa”, a Berceto in località Casa Grossa, e l’ “Ostello di Cassio” (Terenzo). In particolare, l’Ostello della Cisa ha 24 posti letto suddivisi in 8 camere, mentre l’ostello di Cassio, che si trova nel centro del paese, ha 13 posti letto suddivisi in 4 camere.
Le due ex case cantoniere, di proprietà di Anas, sono state recuperate dalla Provincia, che ha anche individuato i nuovi gestori. L’ostello della Cisa è stato affidato alla Cooperativa “Passo Cisa” di Berceto, mentre l’ostello di Cassio è stato affidato alla società “I salti del diavolo” di Cassio di Terenzo.

I progetti di adeguamento e potenziamento dei due ostelli –  afferma l’assessore provinciale al Turismo Agostino Maggiali – si inseriscono in un progetto più ampio intrapreso già da tempo dalla Provincia, con l’obiettivo di valorizzare dal punto di vista culturale e turistico l’antico percorso francigeno, che attraversa il nostro territorio da Fidenza fino a Berceto”.

Gli interventi di recupero delle ex case cantoniere, adibite a ostelli, e i più recenti interventi di adeguamento e potenziamento, hanno permesso di aumentare l’ospitalità del crinale appenninico, incentivando la presenza anche dei più giovani, e di andare incontro alle sempre più numerose comitive di persone che percorrono la Via Francigena.
Chi attraversa questi luoghi può godere delle bellezze storiche, ambientali e culturali della Via Francigena ma anche dei suoi dintorni. Da Cassio, ad esempio, si può decidere di percorrere l’antico sentiero degli Scalpellini. Da Berceto, invece, si possono scegliere i percorsi Cai di crinale che collegano la Val Taro al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, oppure visitare il borgo di Corchia con le sue miniere, recentemente recuperate e rese accessibili al pubblico grazie a un intervento della Provincia.

Per maggiori informazioni e prenotazioni:
Ostello della Cisa
Tel. 0525 6290

 

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Sentieri selvaggi

Un’antica strada selciata, coincidente con l’attuale percorso della Via Francigena, è stata ricoperta e forse irrimediabilmente danneggiata dalla costruzione di una moderna circonvallazione: un ennesimo scempio del Patrimonio Culturale Italiano!

Nello scorso Aprile, durante i lavori di scavo in un cantiere stradale presso il villaggio di San Pierino, nel comune di Fucecchio (FI), è stata scoperta un’antica strada selciata.
La strada si trova in prossimità dell’attuale percorso della Via Francigena, e senza entrare nel merito della veridicità storica di tale affermazione, appare comunque chiaro che il selciato, oltre ad avere un grande valore culturale, avrebbe potuto diventare un’interessante attrattiva turistica.

Strada Scoperta

 

Avrebbe potuto, perché l’antica strada… è stata ricoperta con quattro metri di terra, per costruircene sopra una nuova: un monumento alla stupidità umana, uno sfregio alla cultura del nostro paese, l’ennesimo.

 

 

 

Strada Ricoperta

 

Da tempo stiamo sottolineando come lo sviluppo di itinerari come la Via Francigena possa contribuire alla salvaguardia del territorio, grazie al passaggio e alle testimonianze dei pellegrini. Questo gravissimo fatto ne è la dimostrazione: probabilmente senza la preziosa denuncia di un pellegrino passato casualmente sia dopo la scoperta che dopo la “ricopertura”,  l’accaduto sarebbe passato inosservato o comunque non avrebbe superato i confini comunali o provinciali.

Il Movimento Lento non ha alcuna voglia di assistere a questo scempio senza fare nulla, vogliamo sapere che cosa è successo, chi ha autorizzato quel cantiere, chi ha ordinato la copertura della strada.
Contatteremo quindi la Soprintendenza, il Comune di Fucecchio, e se necessario i Carabinieri. E chiediamo a chi ci legge di spargere la voce, e di aiutarci a capire che cosa è successo e a prendere i necessari provvedimenti. Immagino che tra chi ci legge ci sia qualche avvocato o qualche membro di associazioni di consumatori: gli chiediamo di contattare chi scrive, per darci una mano.
Quel muro di terra che “ci” taglia la strada ha un valore simbolico enorme, e simbolicamente noi prendiamo in mano un badile, per riaprire il cammino interrotto, o almeno per evitare che chi violenta in questo modo il nostro patrimonio culturale possa continuare a rimanere impunito.

Alberto Conte
alberto@itineraria.eu

(cfr. anche il blog “Abuso di Francigena“).

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Finalmente sulla retta Via?

Passione, entusiasmo, e un pizzico di follia: questo il mix di ingredienti che stanno alla base dell’impresa di Cristina Menghini, la “pasionaria” della Via Francigena, che in tre mesi di durissimo lavoro ha segnato con vernice e adesivi bianco-rossi tutto il percorso ufficiale della Via Francigena, dal confine con la Valle d’Aosta (già segnalata) a Roma.Il “pellegrinetto nero” che campeggia sui nuovi segnavia è il simbolo di un nuovo modo di lavorare sull’itinerario: dopo anni di costosi progetti di segnaletica naufragati nella burocrazia, abbiamo deciso di “buttare il cuore oltre l’ostacolo”, cercando di mettere in rete una parte delle energie positive che gravitano attorno alla Francigena.
Cristina ha raccolto la sfida, insieme a decine di amici, pellegrini, associazioni, amministratori locali che l’hanno aiutata in questi tre mesi.
Determinante il contributo conomico e organizzativo del comune di Monteriggioni e dell’Associazione Toscana delle Vie Francigene, che si sono resi conto che la Francigena non può essere considerata un progetto locale: per rendere percorribile la Via, la segnaletica e l’accoglienza devono essere complete ed efficienti dal primo all’ultimo chilometro del percorso.
Questo è solo l’inizio: una segnaletica “leggera” come quella che è stata posata è delicatissima, e richiede una continua manutenzione. E ora viene la parte più difficile: il completamento della rete di ostelli e rifugi per i pellegrini, ancora incompleta.
Ma questa è un’altra storia, per ora godiamoci questo bel momento.  
Buon cammino a Cristina, e a tutti quelli che hanno creduto in questa “pazza” idea.

Alberto Conte

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Sulla Francigena: quaderno di cultura del cammino

Mario Matto, docente dell’università di Torino, grande esperto di turismo e amico della Via Francigena, insieme a Gianpaolo Falletti, e all’Associazione “Amici della Via Francigena Città di Santhià”, ha pubblicato un libro molto interessante per chiunque voglia comprendere il fenomeno del cammino lungo la Via Francigena. 

La pubblicazione comprende sia articoli di esperti del settore sia una parte dedicata all’analisi dei dati raccolti presso l’ostello di Santhià, distribuendo questionari ai pellegrini di passaggio.

 

 

 

Il libro si compone di quattro parti:

1.    Cultura del cammino, dedicata a chi ritiene che sia indispensabile riappropriarsi del territorio in modo sostenibile;
2.    Esperienze, in cui alcuni pellegrini raccontano le esperienze vissute percorrendo la Via Francigena;
3.    Camminiamo anche noi, dove si descrivono le tappe locali della Via Francigena e le iniziative finalizzate ad avvicinare la gente alle camminate;
4.    Caratteristiche dei pellegrini, in cui vengono esposti i risultati di un’indagine statistica condotta sui pellegrini ospitati nell’ostello santhiatese nel 2010.

Come dice il sottotitolo, si tratta di un “Quaderno di cultura del cammino, esperienze e approfondimenti”, che riteniamo possa essere interessante per gli appassionati del settore e utile per gli specialisti.
In tutto 304 pagine, con foto a colori e in b/n. Costo: 10 euro.

Chi vuole acquistare una copia della pubblicazione: “Sulla Francigena – Quaderno di cultura del cammino, esperienze e approfondimenti”, può contattare:

–    Mario Matto, mario.matto@libero.it (366.4404253)

–    Gianpaolo Falletti, gian.environment@gmail.com (349.1439759)

o inviare una mail nella casella dell’Associazione “Amici della Via Francigena Città di Santhià”: info@santhiasullaviafrancigena.it

Pagamento: si può effettuare un bonifico sul conto dell’Associazione, utilizzando il seguente codice IBAN: IT67M 05608 44770 00000 0021399. Ogni pubblicazione costa 10 euro (più 2 euro di spese postali). Nel caso di acquisto di più copie, le spese postali vanno contate una sola volta. Da 5 copie in su, le spese postali sono a nostro carico.

Visitate il sito www.santhiasullaviafrancigena.it
Oppure, saranno lieti di incontrarvi (su prenotazione) nell’Ostello di Santhià, via della Madonnetta 4, 13048 – Santhià (VC).

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Camminare, un gesto trasgressivo – Seconda Parte

La rivoluzione in cammino
La decisione di avventurarsi a piedi nelle “zone grigie” che separano i centri urbani è in se un gesto rivoluzionario, una manifestazione di senso civico. Portarci altre persone è un atto di politica attiva. Chi cammina nella natura ha in generale l’impressione di riappropriarsi del proprio tempo, ma chi viaggia a piedi di città in città si riappropria del proprio spazio, e si rende conto meglio di altri di quale prezzo stiamo pagando alla modernità e agli agi. In questo senso il camminatore è un testimone scomodo del saccheggio ambientale, e forse non a caso chi progetta le strade non fa nulla per semplificargli la vita.
Inoltre, il camminatore con zaino in spalla è una presenza destabilizzante per chiunque lo veda. La sua presenza è talmente rara da non poter passare inosservata, e inevitabilmente stimola delle domande.
La più innocente e la più gradita è “Da dove vieni? Dove stai andando?”, inevitabilmente condita con esclamazioni di sorpresa nel momento in cui la meta e la destinazione distano più di dieci chilometri.
Più insidiose sono le domande che non vengono esplicitate: da “Chi è questo straccione? Cosa vuole da me?” a “Perché non faccio anch’io come lui? Come mi piacerebbe accompagnarlo…”
In ogni caso un viaggiatore a piedi perturba in qualche modo l’ordine delle cose, si inserisce nel paesaggio modificandolo, la sua semplice presenza spesso scuote le coscienze e l’inconscio di chi lo osserva anche in lontananza.
Il tutto mentre compie il gesto più semplice e naturale, quello che distingue gli uomini dagli animali: camminare su due zampe.

Camminare rende felici
Un altro aspetto trasgressivo e destabilizzante del viaggio a piedi è costituito dalla gratuità del gesto. Camminare non costa nulla, non rende nulla. Eppure in genere aumenta la felicità delle persone.
Camminando si dimostra la stupidità della regola che vorrebbe legare la crescita prodotto interno lordo al benessere, poiché chi cammina in genere aumenta il proprio benessere con un impatto nullo sul PIL.
In quest’ambito, la trasgressione estrema è quella di viaggiare a piedi senza soldi, confidando nella generosità delle persone e/o in organizzazioni in grado di accogliere gratuitamente i pellegrini.
Sebastien des Fooz descrive nel libro “a piedi a Gerusalemme, 184 giorni, 184 volti”, il suo pellegrinaggio dal Belgio alla Terra Santa, in cui viene ospitato nelle case di decine di famiglie, spesso trattato come ospite di riguardo e nutrito con piatti prelibati. Durante il suo viaggio la generosità è in genere inversamente proporzionale alla ricchezza, e nei paesi più poveri, in particolare di fede musulmana, l’ospite cristiano viene esibito come un trofeo alla comunità locale.
E’ questo un positivo ritorno al Medio Evo, alla tradizionale accoglienza riservata ai Pellegrini, che anticamente venivano considerati come un ordine monastico a se, con l’ospitalità gratuita gestita da organizzazioni come i templari, i cavalieri del Tau, i cavalieri del Santo Sepolcro.
I pellegrini venivano accolti volentieri anche nelle case private, dove in cambio di un letto e di una zuppa calda portavano notizie e saperi. In un’epoca in cui la quasi totalità della popolazione era analfabeta, la trasmissione orale era l’unico modo per tenersi informati, e un viaggiatore proveniente da paesi lontani era un potente strumento di trasmissione delle informazioni e di divulgazione culturale.
Oggi le informazioni non ci mancano, anzi ne siamo sommersi, e abbiamo la falsa impressione di non avere più bisogno della trasmissione orale. Invece un viaggiatore consapevole e attento, soprattutto se viene da un paese lontano, può essere una risorsa preziosa. In un’epoca in cui s’innalzano barriere può aiutarci a comprendere e ad apprezzare la diversità, anziché subirla. Può consentirci di raccogliere informazioni dirette anziché mediate. Può aiutarci a ricordare il significato profondo dell’Accoglienza.

Alberto Conte

 

Camminare, un gesto trasgressivo – Prima Parte

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Trekking sulle orme dei pellegrini medievali

Parte il 2 luglio la Terza Edizione di “Itinerando sulla Via Francigena“, con un nuovo percorso di camminate sull’Appennino che collega Porretta Terme e Pistoia, un’opportunità rivolta agli appassionati di trekking e di storia, sulle tracce dei pellegrini che, nel Medioevo, percorrendo a piedi un vecchio sentiero, raggiungevano Roma, partendo dal nord Italia o dal nord Europa. Variante dell’itinerario principale della ‘Via Francigena’, la ‘Via Francigena della Sambuca‘ collegava fra loro i principali paesi delle due vallate: Porretta Terme, Pavana, Sambuca, San Pellegrino, Spedaletto e, superato il Passo della Collina, si dirigeva verso Croce a Uzzo, Valdibrana e Pistoia attraversando luoghi in cui la natura è ancora intatta.
 
Per i partecipanti alla manifestazione la partenza è prevista per il sabato alle 15 da Valdibrana con arrivo previsto a Collina per le 19.30. L’indomani si prosegue verso Sambuca e poi fino a Porretta Terme. Da lì sarà possibile rientrare a Pistoia in autobus o in treno. Contemporaneamente, un altro gruppo partirà il 2 luglio da Porretta e arriverà a Pistoia il pomeriggio del giorno successivo. L’itinerario complessivamente è di circa trenta chilometri. Si potrà passeggiare in modo autonomo o accompagnati da volontari che conoscono il sentiero e i luoghi, così da poter apprezzare ogni aspetto della natura e del territorio. Ad ogni tappa sarà allestito un ‘ospitale‘, ricreando un ambiente medievale, dove sarà possibile rifocillarsi alla maniera dei pellegrini e dei viandanti.
 
La manifestazione prevede comunque anche tre diverse soluzioni per i gitanti domenicali. Un gruppo partirà alle 8.30 e giungerà al passo della Collina verso le 13 percorrendo nove chilometri con un dislivello di 900 metri. Gli altri due partiranno alle 8.30 e 10.30 da Ponte della Venturina giungendo, verso le 16, rispettivamente al Passo della Collina e a Spedaletto. I percorsi sono di 15 e 18 chilometri con un dislivello di 800 e 600 metri. Sarà possibile fermarsi nelle tappe intermedie e, per rendere fruibile il percorso anche ai camminatori meno esperti, saranno attivi servizi di bus navetta che collegheranno fra loro i vari punti tappa con le stazioni ferroviarie.
 
L’iniziativa è organizzata dal Comune e dalla Provincia di Pistoia, dall’Associazione ‘Le Limentre’, dal Cai di Pistoia e di Porretta Terme, dalle Proloco di Spedaletto, Collina, ‘Il Cassero’, Pavana, Sambuca Castello, dalle Parrocchie di San Lorenzo a Uzzo e di San Romano. La manifestazione ha ottenuto il patrocinio dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, dalla Comunità Montana dell’Appennino Pistoiese, dal Comune di Sambuca Pistoiese e di Porretta Terme.

Per maggiori informazioni è possibile contattare:

Segreteria organizzativa Associazione “Le Limentre”
San Pellegrino al Cassero, 10
Sambuca Pistoiese

Associazione “Le Limentre”
info@limentre.it
tel. 0573 893008- 3311128146

Comune di Pistoia – U.O. Attività culturali
PistoiaInforma tel. 800 012146
s.pizzi@comune.pistoia.it – tel. 0573 371238

 

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Le Vie della Cultura

La Provincia di Siena, che dal 2008, ha avviato un Programma di Valorizzazione dei percorsi della Via Francigena nel proprio territorio, ha organizzato la II Edizione del Convegno Internazionale “Le Vie della Cultura” che quest’anno approfondirà le tematiche della progettazione, gestione e salvaguardia dei percorsi storici di pellegrinaggio e che si terrà a Siena nei giorni del 14 – 15 luglio.

L’obiettivo della Provincia di Siena è quello di promuovere il “sistema” delle vie di pellegrinaggio medievale respingendo con forza l’idea di un loro banale consumo turistico, nell’ottica di creare “una via di culture” a valenza storico artistica e spirituale, che testimoni le profonde radici comuni della storia europea.

Nella mattinata del 14 luglio è prevista l’inaugurazione dei lavori di messa in sicurezza di alcuni tratti della via Francigena e l’inaugurazione dell’Ostello comunale per ospitalità povera “La sosta di Strove“.

Il convegno che si terrà presso il Complesso Museale Santa Maria della Scala – sala Italo Calvino e che avrà inizio alle ore 14.00, è organizzato in tre sezioni distinte (La Salvaguardia del Valore degli Itinerari Culturali; Modelli di “Governance” nella gestione del percorso: dalla realizzazione alla manutenzione e alla promozione; La rete delle opportunità) al fine di mettere in evidenza i numerosi studi, le attività e le iniziative più significative condotte sull’argomento attraverso i loro protagonisti: Unesco, Istituto Europeo per gli Itinerari Culturali, Ministero per i Beni e le attività Culturali, Regioni, Province italiane interessate, Comuni, Associazioni laiche ed ecclesiali, Fondazioni di origine bancaria, oltre a studiosi ed esperti della materia.

Alle ore 17.00 di venerdì 15 luglio è prevista, inoltre, una tavola rotonda a cui parteciperanno i sindaci dei Comuni di: Siena, Radicofani, Buonconvento, Abbadia San Salvatore, Monteriggioni e sarà moderata da Massimo Tedeschi, Presidente della Associazione Europea delle vie Francigene.

Nell’occasione Alberto Conte presenterà la quarta edizione del CamminaFrancigena, viaggio-evento che si svolgerà lungo i percorsi della via Francigena in Terra di Siena dal 7 al 12 Ottobre 2011, e che quest’anno sarà realizzato in collaborazione tra la Provincia di Siena e ItinerAria.

 

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1a Festa dei Pellegrini sulla Via Francigena

Sabato 9 e Domenica 10 luglio a Fidenza, si svolgerà la 1a Festa dei Pellegrini sulla Via Francigena, per festeggiare la concusione del lavoro di apposizione della segnaletica che ora, finalmente, è completa ed uniforme. Si auspica che questo lavoro, fatto con impegno, passione e con il sostegno di tanti amici pellegrini, sotto la guida di Cristina, rappresenti realmente una svolta per lo sviluppo del nostro bellissimo Cammino italiano!!!

 

PROGRAMMA

Sabato 9 Luglio
ore 12.00: Aperitivo di benvenuto, sistemazione in camera e presentazioni
ore 14.00: “La nuova segnaletica sulla Via Francigena”: breve presentazione del lavoro e proiezione foto.
Cristina Menghini racconta i momenti più divertenti e significativi dell’esperienza con il Pellegrinetto Nero.
Ore 15.30: “Caccia al tesoro del Pellegrinetto Nero” (Prima parte) – Divertente passeggiata sulla Via Francigena: sorprese e indizi tra un passo e l’altro!
Ore 20.00: Cena condivisa (e, per chi vuole partecipare, piccolo concorso culinario!)
Ore 21.30: “Caccia al tesoro del Pellegrinetto Nero” (Seconda parte) – Ricerca del Tesoro e sorpresa finale!

Domenica 10 luglio
Ore 9.00: Passeggiata sulla Via Francigena
Ore 13.30: Pranzo condiviso
Ore 15:00: Briefing finale, commenti, saluti e ritorno a casa

Note informative
– Durante la festa verranno proposte alcune interessanti iniziative 
– Il costo per la partecipazione è di 10 euro per il pernottamento. Portare sacco a pelo.
– Aperitivo e piccoli premi ricordo offerti dall’organizzazione
– Per la cena: ognuno porta qualcosa di pronto da casa da condividere con gli altri! Ma c’è una novità: per chi lo desiderasse è possibile partecipare al 1° concorso culinario! (i dettagli saranno pubblicati una settimana prima della festa!)
– Per chi lo desiderasse è possibile pernottare anche il venerdì sera 8 luglio (specificarlo nell’email di iscrizione)
– Qualora aveste già in programma altri impegni per questo fine settimana sappiate che potrete comunque condividere anche solo una delle due giornate in programma … può essere sicuramente una bella occasione per conoscersi e conoscere altri pellegrini 

Fate conto che la struttura che ospiterà tiene solo 30-35 posti per dormire: se dovessero esserci maggiori richieste, si cercheranno soluzioni alternative!

IMPORTANTE!:
Per confermare la vostra iscrizione è necessario che inviate un email a: camminandosullaviafrancigena@gmail.com