Via Francigena

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“Alla scoperta della Via Francigena” – 2°incontro tra pellegrini

Nella meravigliosa cornice dell’Appenino Tosco-Emiliano, Sabato 11 e domenica 12 Dicembre ad Aulla si svolgerà il secondo di una serie di incontri tra pellegrini con tema “Alla scoperta della Via Francigena”.

Se avete camminato o desiderate camminare sulla nostra bellissima Via, ci incontriamo per conoscerci, “passeggiare” un pò insieme e scambiarci le nostre esperienze ma soprattutto trovare soluzioni valide ed immediate per migliorarne la sua percorribilità.  

L’ intenzione è quella di mettere in atto una massiccia opera di promozione della Via Francigena su tutto il territorio italiano ed europeo, con lo scopo di sensibilizzare il popolo italiano e tutte le autorità che ancora se ne disinteressano, sul tema del Cammino, secondo i valori che lo contraddistinguono e che Lui stesso ci ha insegnato durante il nostro peregrinare: il contatto con la natura, il suo rispetto, la condivisione con le altre persone, l’attenzione verso se stessi e gli altri.

Durante l’incontro sono così previste un paio di passeggiate la cui partecipazione è aperta anche a tutti i cittadini, e alle quali sono caldamente invitati i rappresentanti delle autorità locali, in particolare quelli dei comuni che la Via Francigena attraversa in tutto il territorio appenninico, oltre a tutti gli enti ed associazioni interessate. Si svolgeranno poi alcuni momenti di condivisione di opinioni ed esperienze il cui programma verrà presto divulgato. Tra i pellegrini presenti, ci saranno Cristina Menghini che ha appena concluso il suo viaggio a piedi sull’intero percorso della Via Francigena da Canterbury a Roma e Alessandro Ghisellini, che questa estate ha percorso il tratto Ivrea – Roma, che faranno un resoconto complessivo sulla situazione attuale della Via dal punto di vista di chi ci cammina. 

Vogliamo così porre le basi per creare un forte gruppo di persone che creda nei valori del Cammino e che agisca in collaborazione con gli enti interessati affinchè la Via Francigena diventi a tutti gli effetti e nel più breve tempo possibile, l’Itinerario culturale più bello ed organizzato d’Europa!

Cristina ed Alessandro hanno da poco dato il “via” al sito internet www.camminandosullaviafrancigena.com, nato per essere un punto di incontro e di scambio di informazioni, consigli, esperienze, riflessioni, tra tutti i camminatori che hanno percorso o desiderano camminare sulla Via Francigena. Il nuovo canale vuole trasformarsi in una vera propria Community, il cui protagonista sarà il Pellegrino con il proprio sentire, le proprie emozioni e necessità nel suo viaggio verso Roma. [Vai alla presentazione del sito]

“….quanti passi abbiamo fatto sui Cammini del mondo, quanti occhi abbiamo incrociato e quanti sorrisi abbiamo scambiato …ma soprattutto quanta vita ci ha insegnato e regalato il nostro peregrinare…

Il Cammino ci ha dato e aiutato molto ed ora siamo noi che vogliamo aiutare il Cammino ….

Passeggiate, fotografie, racconti e scambio di idee, con spirito e cuore pellegrino, saranno solo l’inizio di un nuovo bellissimo viaggio sulla Via Francigena … e per la Via Francigena!”

 



Per informazioni ed iscrizioni:

Email: camminandosullaviafrancigena@gmail.com

Oppure contattare direttamente gli organizzatori:

Cristina Menghini – tel. 347 9924830  email: globetrotterlife76@gmail.com

Alessandro Ghisellini – tel. 393 9916398  email: alessandro.ghisellini@gmail.com

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Monteriggioni: progetto di accoglienza povera sulla Via Francigena

Una delle condizioni essenziali affinchè possa definitivamente decollare il progetto della Via Francigena in Italia, e quindi attrarre quel grande numero di persone che da tutto il mondo attendono la possibilità di percorrere a piedi, in bici od a cavallo l’antica strada medievale, è la disponibilità di accoglienza “povera”

Ossia un’accoglienza  low cost, magari spartana e con poche comodità, accessibile a prezzi bassi, adatti per chi vorrà trascorrere molti notti in posti diversi lungo un itinerario molto lungo.  Le numerose associazioni che in tutta Italia si dedicano a valorizzare e promuovere itinerari storici, com’è emerso anche recentemente nel’assemblea nazionale della Rete dei Cammini svoltasi a Roma col patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, lamentano la mancanza di una ricettività adeguata, per numero di strutture, qualità e prezzo.

Questo tipo di turismo “lento”, in fortissima ascesa in Europa, richiede di disporre di strutture ricettive diverse da quelle tradizionali perché non è compatibile con i costi ordinari dell’ospitalità alberghiera. E non si tratta nemmeno di “concorrenza sleale” perché questo tipo di domanda di pernottamento ben difficilmente si rivolgerebbe agli alberghi tre o quattro stelle, preferendo piuttosto rivolgersi verso altri territori, fuori d’Italia.

Inoltre l’affermazione di questo genere di turismo alternativo diventerebbe esso stesso prodotto turistico, attirando interesse e curiosità, come avviene in Spagna da anni ed in particolare in Galizia, la regione che accoglie la tappa finale del cammino di Santiago di Compostela, dove il flusso di centinaia di migliaia di “pellegrini” lungo il Cammino attrae altri milioni di turisti, che si distribuiscono nelle ricettività ordinaria e portano con sé grandi opportunità economiche e culturali. “Proprio durante l’assemblea nazionale di Roma della Rete dei Cammini  -dice il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini – ho avvertito il monito che viene da chi conosce meglio di altri questo mondo e che si rivolge alle istituzioni  ed agli enti che si stanno adoperando affinchè il progetto-Francigena spicchi il volo. Prima od almeno in contemporanea all’impegno su convegni, pubblicazioni, mostre, ricerche storiche, ecc.

Dobbiamo preoccuparci di come la gente si muove sul territorio e di dove può dormire a prezzi accessibili per tutti. Lungo i mille km della Francigena “italiana” gli ostelli non bastano. Per questo il Comune di Monteriggioni ha deciso di ristrutturare una porzione della vecchia scuola di Strove, dove già funziona un emporio polifunzionale-ristorante e cioè un negozio multi servizi che mette a disposizione di una comunità altrimenti isolata servizi importanti come ad esempio generi alimentari a costi da supermercato”. 

L’intervento, del costo di circa 80mila euro,  prevede la ristrutturazione di  una porzione immobiliare per creare un dormitorio a servizio dei pellegrini che percorrono la Via Francigena . Si prevede pertanto di suddividere la struttura in due unità immobiliari distinte. Una  rimarrà adibita a bar, negozio alimentari e magazzino, l’altra a dormitorio povero per i pellegrini, attraverso la realizzazione di una nuova parete in muratura lungo il corridoio esistente. Per la precisione si prevede di realizzare due servizi igienici (distinti uomini – donne), entrambi dotati di lavabo, water e box. doccia, mentre il salone esistente rimarrà inalterato.

Una piccola foresteria da 8-10 posti letto. “In questa primavera, in collaborazione con l’associazione Itineraria di Alberto Conte,  abbiamo accolto – continua Valentini – il primo corso italiano per hospitaleros laici e cioè uno stage di formazione per volontari che intendono, sul modello di Santiago, prestare gratuitamente una parte del proprio tempo per tenere aperti gli ostelli lungo la Via Francigena. Ci piacerebbe sperimentare un modello nuovo di accoglienza, ispirata agli antichi ospitali, che consenta agli escursionisti di lunghi tragitti, ai moderni pellegrini, di pernottare in modo confortevole e socializzante, a costi bassi, semplicemente esibendo le credenziali delle tappe percorse.

 

 Fonte: Comune di Monteriggioni

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Ricordi dalla Via Francigena

Segnaliamo un interessante blog che racconta il viaggio di Tarver, architetto di Atlanta che spinto dalla voglia di fare qualcosa di nuovo ed emozionante ha deciso, tra maggio e luglio del 2010, di camminare lungo la Via Francigena da Ronchamp (Francia) a Roma.

“For a couple of months before my semester teaching Interior Design ended, I knew I would have the summer free and I wanted to use that chunk of time to do something upon which I could look back with pride. I wanted to use the three months without paying work to make an investment in the rest of life…”

Finito il lungo itinerario ha deciso di rivivere i momenti e le emozioni vissute lungo la Via Francigena condividendoli nel suo blog.

Vai al Blog di Tarver

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Via Francigena in retrospect

We report an interesting blog that tells the journey of Tarver, architect in Atlanta that his wish to do something new that he did feel proud of having done so decided, between May and July of 2010, walk along the Via Francigena from Ronchamp (France) to Rome.

“For a couple of months before my teaching semester ended Interior Design, The Knew I Would Have The free summer and I wanted to use That chunk of time to do Something upon Which Could I look back with pride. I wanted to use the three months without paying work to make an investment in the rest of life … “

After the long journey has decided to relive the moments and emotions
lived along the Via Francigena sharing them in his blog.

Go to Blog Tarver

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La Via Francigena incontra il Cammino di Santiago

Cultura, eventi e spettacolo! Sabato 4 dicembre Fidenza ospiterà l’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. La seduta permetterà agli Associati – un centinaio di Enti pubblici tra Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane – di fare il punto sull’attività associativa condotta da AEVF nel suo decimo anno di vita. Associazione Europea delle Vie FrancigeneL’Associazione, come noto, si è costituita a Fidenza il 22 aprile 2001 per impulso di 34 Enti Locali, guidati dal Comune di Fidenza.

Alla luce dell’importanza dell’avvenimento, l’Amministrazione Comunale ha inteso costruire un programma collaterale di iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza su un tema di fondamentale valore identitario per la Città. La Via Francigena – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, cammino fisico e spirituale – connette Fidenza alla fitta trama di strade che si intersecano nel Sabato Vecchio Continente, lungo le quali si è intessuta la Storia della città e dell’Europa.
 
 

In fondo al cammino c’è Qualcuno che ti aspetta. Lo splendore della speranza nel Portico della Gloria – 

Inaugurazione della mostra fotografica

 
Alle ore 16.00 di sabato 4, presso l’Auditorium delle Orsoline, verrà inaugurata la straordinaria ricostruzione fotografica dedicata alla Cattedrale di Santiago Compostela, realizzata in occasione dell’Anno Giubilare Giacobeo a cura di Félix Carbó, Miguel Angel Blazquez, con la collaborazione di Enrique Bican, Rafael Gonzalez.
Il Portico della Gloria, posto sulla facciata occidentale della Cattedrale di Santiago di Compostela, è una pietra miliare dell’arte fra i capolavori artistici più celebri. La bellezza e il mistero delle oltre 200 figure presenti hanno conquistato i pellegrini di ogni epoca, diventando oggetto di diversi studi.
La genialità del Maestro Mateo, autore dell’opera tra il 1175 e il 1188, si fa portatrice di un messaggio di speranza per tutti gli uomini. Cristo Re sta aspettando i pellegrini, ed è proprio attraverso lo sguardo dell’Apostolo Giacomo, posto ai piedi del Cristo, che il viandante viene introdotto alla figura di Gesù, seduto sul trono della Gloria.
 

Progetto editoriale “Via Francigena” – Presentazione del dodicesimo numero della rivista

                                                                   
All’inaugurazione della mostra dedicata al Portico della Gloria della Cattedrale di Santiago seguirà la presentazione del nuovo numero del semestrale “Via Francigena”, strumento ufficiale di divulgazione del progetto di valorizzazione della Via Francigena. Pubblicata in una duplice versione italiano-inglese, corredata da un ricco apparato di immagini, la rivista “Via Francigena” (www.rivistaviafrancigena.it) unisce all’approfondimento storico-culturale l’informazione sull’attività dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, calandola nel più ampio contesto degli Itinerari del Consiglio d’Europa.
Questo dodicesimo numero di “Via Francigena” rende omaggio all’Anno Santo Compostellano grazie ad uno speciale dedicato alla grande staffetta “Europa-Compostela 2010”, della quale Fidenza è stata tappa lo scorso mese di maggio. I protagonisti italiani racconteranno la loro avventura sabato 18 dicembre alle ore 17.00, presso l’Auditorium delle Orsoline.
La presentazione dello strumento editoriale si concluderà con una degustazione di prodotti enogastronomici del territorio, tra cui spiccherà il Re dei Formaggi, partner storico della rivista.
 
 

Il Giullare Pellegrino – Spettacolo a cura di Jobel Teatro

 
Alle ore 21.00, il Teatro Magnani farà da cornice allo spettacolo che narra e ricostruisce un ipotetico pellegrinaggio medievale da Roma fino a Santiago de Compostela, prendendo spunto da testimonianze dell’epoca (i manoscritti dei pellegrini medievali, le cronache e le novelle di più autori del XII – XIII secolo, tra cui in particolare Gonzalo De Berceo, con il suo “Il Pellegrino di Santiago”). Narratrice della storia è una giullaressa che, affrontando il cammino in prima persona, rivive tappa dopo tappa il lungo viaggio che, attraverso i percorsi della Via Francigena, della Via Podense e del Cammino di Santiago, attraversa l’Italia, la Francia e la Spagna. Un pellegrinaggio dell’anima che alterna quadri storici, usanze tradizionali, episodi buffi, racconti spirituali, canti e grammelot, in un’emozione unica che cresce ad ogni passo fino all’arrivo alla sacra meta agognata.
Lo spettacolo, realizzato da Jobel Teatro in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport e l’Associazione Europea delle Vie Francigene, debutta a Roma nel 2007, presso il Teatro Argentina.
Ingresso gratuito. Per maggiori informazioni: 0524/517510 – 0524/517411

 

Vai al programma completo della giornata sulla pagina web dell’ Associazione Europea delle Vie Francigene

 

Fonte: Associazione Europea delle Vie Francigene

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Via Francigena, fuori i mercanti!

Franco Cardini, storico e saggista italiano, in un suo recente articolo contesta il fatto che il percorso della Via Francigena partisse da Canterbury, e rivendica la centralità del pellegrino rispetto alla gestione “turistica” del percorso. Leggete l’articolo completo su Avvenire.it.

Vai all’articolo di Franco Cardini su www.avvenire.it

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Proposta di co-housing sulla Via Francigena

Siamo un gruppo di persone il cui sogno è trasferire nel nostro cammino di vita quotidiana quanto sperimentato nei nostri cammini fisici, spirituali ed iniziatici. L’aspetto più importante che sentiamo il bisogno di vivere quotidianamente è la relazione amorevole e di accoglienza che è così facile vivere nei cammini e sembra così complicato vivere nel quotidiano. E poi la semplicità, l’essenzialità, l’incontro con l’altro come arricchimento e non come limitazione alla mia libertà, l’armonia, l’imparare ad affidarsi…

Ogni volta che ci capita di parlare con pellegrini ed ospitaleri ci accorgiamo di questo bisogno/desiderio condiviso: portare Santiago nella nostra vita. Ma in realtà è un bisogno condiviso anche da chi non è mai stato sul cammino di Santiago: è il sano bisogno di ogni essere umano di riconoscersi parte viva ed integrata dell’umanità e dell’Uno ed in questo momento storico di apparente separazioni e conflitti diventa più pressante che mai. Non è un caso il moltiplicarsi di iniziative di co-housing, eco villaggi, gruppi GAS, banche etiche e del tempo, bilanci di giustizia, cammini storici e nuovi.
Vorremmo creare un co-housing/eco villaggio lungo un cammino (preferibilmente lungo la Via Francigena sul lago di Bolsena) in cui convergano il soddisfacimento di diversi bisogni/desideri.
Ci sembra importante che sorga lungo i cammini per diversi motivi tra cui la sinergia tra cammini fisici e cammini di crescita spirituale/sociale e personale, la potenzialità dei cammini di fungere da acceleratori dei processi di cambiamento sociale e l’arricchimento derivante dalla diversità dei pellegrini (essenziale soprattutto in una struttura nascente e di piccole dimensioni).

A puro titolo esemplificativo elenchiamo alcuni bisogni/desideri che a noi piacerebbe soddisfare ma è ovvio che i punti specifici deriveranno dalle competenze e dai desideri dei partecipanti: 1) crescita personale, sociale e spirituale dei partecipanti (un luogo in cui favorire l’apprendimento dell’interazione dell’altro grazie all’utilizzo di tecniche per raggiungere il consenso decisionale, condivisione delle proprie competenze ed apertura agli insegnamenti degli altri); 2) luogo di lavoro che ne permetta il sostentamento (produzione per uso interno ed eventuale vendita di prodotti alimentari, organizzazione di corsi, seminari, terapie individuali e di gruppo); 3) punto di riferimento per il territorio (banca del tempo, gruppi GAS, biblioteca, conferenze, seminari, laboratori); 4) punto di accoglienza e di informazione per i pellegrini (accoglienza, cammini guidati, affitto materiale, segnaletica ed identificazione sentieri, divulgazione); 5) altro (laboratori artistici/artigianali, etc)

Pensiamo che quello che sembra impossibile e utopico come sogno individuale possa essere realizzato con naturalezza e senza sforzo da un gruppo di affini che condividano la direzione per cui…se sei interessato puoi rispondere qui oppure sul forum del sito www.pellegrinibelluno.it oppure all’ indirizzo immacolata.coraggio@fastwebentnet.it

L’idea è contarci, conoscerci, confrontarci, esplorare i nostri punti di forza e di debolezza, valutare le nostre competenze e potenzialità, elaborare un progetto organico e provarci. Vorremmo organizzare un primo incontro in occasione del capodanno (31 dicembre 3 gennaio, luogo e programma da definire insieme).

Nel frattempo buon cammino ovunque la vita vi porti.

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Presentazione del volume “Via Francigena” di Fabrizio Ardito

Venerdì 26 novembre, ore 18.00, presso la Libreria Touring Club Italiano di Roma in Viale Giulio Cesare 98/100 sarà presentato il nuovo volume di Fabrizio Ardito “Via Francigena” (Touring Editore). Intervengono con l’autore: Sergio Valzania, giornalista e camminatore, Toni Mira, giornalista di Avvenire, e Alessandro Cardinali, presidente di Cammini d’Europa-GEIE. Ingresso libero. Info: 0636005281

Nel 990 Sigerico, arcivescovo di Canterbury, raggiunse Roma per ricevere la sua ordinazione in San Pietro. Il suo lungo itinerario a piedi, la cui descrizione è giunta fino a noi con le sue 79 tappe dal Vaticano fino alla Manica, rappresentò l’ufficializzazione di una via che, nei secoli, sarebbe stata percorsa da milioni di pellegrini, mercanti, soldati e cavalieri.
Conosciuto con il nome di via Francigena, questo percorso divenne una delle grandi direttrici di viaggio del medioevo. E oggi, grazie alla sua riscoperta, sta diventando una suggestione aperta a tutti: pellegrini e camminatori, escursionisti e curiosi iniziano a fare la loro comparsa lungo il tratto italiano della via che, dal Gran San Bernardo a Roma, attraversa la Val d’Aosta e il Piemonte, la Lombardia e l’Emilia Romagna, la Toscana e il Lazio.

Direttrice ricca d’arte, di storia e immersa in un paesaggio che conserva tratti di grande bellezza, la via Francigena sta diventando un imponente monumento nazionale, molto particolare. Filiforme e composto di strade, tratturi e sentieri che si snodano per più di 800 chilometri, trae il suo senso e il suo fascino anche dal vario pinto mondo dei pellegrini che lo percorrono, senza i quali non potrebbe esistere.

Ingresso libero. Info: 0636005281

Ufficio stampa: Silvia Ferrari
tel 02 57547453, 348 0807859 – email s.ferrari@giunti.it – fax 02 57547503

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Slow Tourism lungo le strade e i sapori della Via Francigena

Giovedì 25 novembre , in occasione della Festa Nazionale del Tartufo, organizzata dal Comune di San Miniato, l’Associazione Toscana Vie Francigene promuove l’incontro “La Via Francigena: identità di un territorio tra Storia, Strade e Sapori”. L’obiettivo dell’incontro sarà sottolineare il ruolo svolto dal prodotto tipico nella definizione dell’identità storica e culturale di un luogo e stimolare una riflessioni sulle possibilità che il tartufo offre in un ottica di valorizzazione del territorio attraverso lo sviluppo di un turismo slow.

Il prodotto tipico, come è successo per il tartufo bianco di San Miniato, diventa tutt’uno con la zonaAssociazione Toscana delle Vie Francigene geografica in cui si trova o dove viene prodotto: la città si lega in modo indissolubile a quanto più di buono la natura può offrire. La natura si lega alla cultura, la tradizione del tartufo passa da San Miniato non meno della Via Francigena: coloro che vengono per apprezzare l’arte e la storia di un luogo percorrendone gli antichi percorsi, non possono fare a meno di restare ammaliati dal gusto e dai sapori dei suoi prodotti, finché questi aspetti si mescolano senza più trovare differenza e connotano il luogo stesso. Il prodotto tipico diviene biglietto da visita vincente di un territorio e allo stesso tempo ne costruisce l’identità.

L’iniziativa si terrà a partire dalle ore 10 presso l’Accademia degli Euteleti, Palazzo Migliorati, Piazza XX settembre 21.

Programma “La Via Francigena: identità di un territorio tra Storia, Strade e Sapori”:

Ore 10.00 – Saluti Istituzionali
Vittorio Gabbanini, Sindaco di San Miniato
Salvatore Sanzo, Assessore al Turismo della Provincia di Pisa
Coordina: Giovanni Balzeretti, Consigliere Atvf- Teatro Agricolo

Interventi previsti:

  • Associazione Europea Vie Francigene – “Itinerari del buon gusto in Europa”
  • Giovanni D’Agliano, Responsabile per la Regione Toscana Progetto Speciale Via Francigena : “Lo sviluppo della Via Francigena in Toscana: dal Master Plan alla fase attuativa”
  • Roberto Guiggiani, Direttore Apt di Pisa: “Il rilancio turistico dei territori attraverso il turismo della memoria e dei sapori”
  • Sabrina Busato, Presidente Associazione Toscana Vie Francigene: “La valorizzazione della Via Francigena in Toscana: dal recupero dell’itinerario alla valorizzazione del territorio”
  • Stefano Tacconi, Fitetrec-Toscana: “Attraverso antichi itinerari tra le Cerbaie e la Valle dell’Arno, un progetto di recupero locale”
  • Arch. Anna Braschi, Ass. Moti Carbonari: “Il verde come elemento di segnalazione e riqualificazione dei percorsi francigeni”
  • Giacomo Gozzini, Ass.re Turismo Comune di San Miniato: “Il Tartufo e San Miniato, sinergie di un territorio “
  • Andrea Mancini, Docente Universita’ di Siena: “Antiche tracce di pellegrini a San Miniato, dall’Ospitale di Cosma e Damiano alla Chiesa di Sant’Jacopo”
  • Alberto Conte, Itineraria: “Il Pellegrino come patrimonio culturale”
  • Massimo Andreoli, Presidente Cers Italia: “La storia del territorio come volano turistico”

Per maggiori informazioni
Via G. Da Sangallo, 1 – 56125 Pisa – tel. 050/8055115 – atvf@libero.it – www.viafrancigenatoscana.eu

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Dal bordone ai bastoncini

Oltre che un segno distintivo dello status di pellegrino, il bordone era in passato uno strumento molto utile, ed è spesso utilizzato anche al giorno d’oggi come segno distintivo, anche se i moderni pellegrini spesso preferiscono i bastoncini telescopici. Uno dei tratti distintivi dell’antico pellegrino era il bordone, un lungo bastone di legno, spesso corredato da una zucca vuota che serviva da borraccia.

Molti pellegrini viaggiano tuttora verso Santiago e verso'' Roma muniti di bordone, ma sono molti di più quelli che sacrificano il look “autentico” e scelgono di viaggiare con le mani libere, o – in numero minore – con moderni bastoncini telescopici.
Ma ha senso utilizzare i bastoncini lungo un percorso come la Via Francigena? Come spesso accade non esiste una risposta univoca, poiché si tratta di un accessorio che molti amano e forse altrettanti odiano. Utile in alcune situazioni, molto fastidioso in altre.
Cercherò in questo articolo di illustrarvi la mia personale opinione, corredandola quando possibile con dati oggettivi, semplicemente per fornire ai lettori qualche informazione utile per la scelta.
In generale, lungo i percorsi escursionistici, l’uso dei bastoncini presenta vari vantaggi:
•    una minore sollecitazione degli arti inferiori, con benefici sulle articolazioni (fino al 25-30% del peso viene scaricato sulle braccia), e una diminuzione del rischio di storte e infiammazioni;
•    un esercizio fisico molto più completo, poiché viene messo in movimento un numero di muscoli molto superiore;
•    un miglioramento nella respirazione;
•    una maggiore energia nella progressione, soprattutto se si usano i lacci dell’impugnatura come appoggio; la velocità di camminata a parità di condizioni può aumentare anche del 20-25% senza che il pellegrino se ne renda conto;
•    un miglioramento della sicurezza in alcuni passaggi scivolosi (per fango, ghiaccio o neve), e esposti; in particolare nel superamento dei guadi due punti di appoggio in più sono fondamentali, e diminuisce di molto il rischio di perdere l’equilibrio;
•    infine, i bastoncini sono molto utili per tenere lontani cani aggressivi (incontro che può essere relativamente frequente lungo la Via Francigena).

 
I bastoncini presentano però alcuni importanti difetti:
•    pesano, e quindi quando non vengono utilizzati contribuiscono a caricare ulteriormente il nostro già pesante zaino;
•    tengono le mani occupate, un difetto particolarmente sentito da chi deve maneggiare strumenti, mappe o la macchina fotografica lungo il percorso;
•    sui terreni compatti e soprattutto sull’asfalto possono vibrare fastidiosamente e trasmettere la vibrazione alle braccia, e possono essere molto rumorosi; non a caso i bastoncini di qualità sono dotati di sistemi antivibrazione e di copri-puntale in gomma;
•    in caso di temporale possono diventare molto pericolosi, poiché le punte, soprattutto se orientate verso l’alto, possono fare da parafulmine; meglio quindi riporli all’interno dello zaino con le punte verso il basso, e nei casi più estremi conviene lasciarli lungo il sentiero o comunque allontanarli durante le soste;
•    se non sono di ottima qualità possono chiudersi improvvisamente, facendo mancare il sostegno e provocando cadute potenzialmente pericolose, perché ovviamente il cedimento capita molto spesso quando abbiamo più bisogno dell’appoggio;
•    le chiusure dei bastoni di qualità non elevata creano anche il problema opposto: soprattutto in presenza di grandi sbalzi di temperatura si bloccano, e non si riesce più ad accorciare i bastoncini;
•    se sono di ottima qualità costano molto, e se non sono di ottima qualità, come avrete capito, è meglio con comprarli.
Anche se i bastoncini sono dotati di copri-puntale in gomma, se percorrete lunghi tratti su asfalto questo tende a bucarsi dopo pochi giorni. Un sistema molto economico e funzionale per non dissanguarsi con i ricambi consiste nell’utilizzare dei comuni tappi di plastica per spumante, che possono essere acquistati in qualunque negozio di ferramenta. I tappi sono costruiti con una plastica molto robusta, e possono essere fissati sulla punta con del nastro isolante. Per migliorare la durata e smorzare ulteriormente le vibrazioni potrete inserire nel foro del tappo delle piccole guarnizioni in gomma, acquistabili in un negozio di idraulica.
Un altro particolare al quale prestare attenzione sono le impugnature: vanno evitate quelle di plastica, che creano una sudorazione eccessiva e che possono provocare vesciche o abrasioni sulle mani. Meglio quelle di sughero o di spugna compatta, soprattutto se sono molto lunghe e coprono anche una parte del bastoncino. Ciò consente di modificare la lunghezza del bastoncino durante l’uso, semplicemente cambiando la posizione della mano. Infatti i bastoncini vanno tenuti più corti in salita, più lunghi in discesa, e con un angolo del gomito di circa 90 gradi in piano. Inoltre nei “traversi” il bastone a monte deve essere molto più corto di quello a valle.
Infine, una domanda sorge spontanea: perché usare due bastoncini, e non uno solo, oppure un normale bastone da passeggio, o meglio un tradizionale bordone? Perché due bastoncini rendono simmetrica la camminata, distribuiscono lo sforzo allo stesso modo sui due lati del corpo. In caso contrario l’asimmetria può caricare in modo diverso muscoli e articolazioni, e il bastone alla lunga può creare qualche problema anziché essere di sollievo: in generale, nelle lunghe camminate, è bene che il carico dello zaino e lo sforzo siano simmetrici.
Ciò premesso, in generale consiglio a chiunque di provare a utilizzare i bastoncini almeno una volta: ho visto camminatori molto scettici innamorarsi dopo un’ora di utilizzo, tanto da non poterne più fare a meno, mentre altri invece preferiscono la camminata “a mani libere” e li considerano un peso inutile.

Alberto Conte – itinerAria
www.itineraria.eu